RACCONTI
VALLELUNGA
di
Giuseppe Cavalieri
Finalmente
è arrivato sabato, non si lavora (di solito), c’è meno
traffico: insomma un giorno piacevole, una boccata d’ossigeno.
Il sabato in questione poi è più piacevole del solito,
dato che sto su un Ducato bianco alimentato a metano,
decisamente diretto a Vallelunga.
Ebbene
sì, siamo io e Claudio (CIPI) e stiamo andando alla prima
gara di quest’anno della STW. Per questa volta c’è una
bella novità, c’è in pista una Guzzi (dal 97) e, udite
udite, con un pilota vero, nientepopodimeno che Samuele
Sardi, l’unico campione italiano STW nel segno dell’Aquila.
Erano
cinque anni che non vedevo Samuele ed è sempre il solite
amicone. Dopo aver ricordato un po’ di cazzate dette e
fatte, passiamo al presente, "Come ti sembra?"
chiedo a freddo. "Bella, è bella". "Come te
la senti sotto?". "Un po’ dura". Stiamo
parlando della moto ovviamente, mi dice poi che nelle libere
di venerdì ha girato in 1,30, ma che il margine per
migliorare c’é.
Poi
dopo i primi mugugni di Claudio, cominciamo a lavorare:
bisogna preparare la moto per le verifiche tecniche.
Montiamo il sottocoppa per l’olio, leghiamo i tappi e via
alle verifiche. Samuele come al solito dimentica la licenza.
Intanto nel locale verifiche noto una bilancia, approfitto
al volo ehhhh!!!! 194 kg!!! Perché l’ho pesata? Alla
meraviglia dei presenti rispondo prontamente : "Ma no!
C’è il pieno di benzina (due litri). E poi mi ero
appoggiato (la tenevo con il mignolo). Peserà sì e no 160
(magari!)". Poi andiamo a metterle le scarpe nuove:
Metzeler Rennsport e ritorniamo al box.
La
moto, dice Samuele, si guida molto bene, è neutra, tiene
bene la traiettoria, solo che è troppo caricata in avanti a
livello di semimanubri. Lui vorrebbe in pratica una
posizione di guida più alta, così la sento di più, dice.
Claudio materializza due semimanubri più alti di 2 cm, che
monto in meno di cinque minuti. E’ pronta!

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Samuele
Sardi (a sinistra) posa con Peppe e la moto
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Peppe
aziona il motorino ausiliario per l'avviamento
della moto. Di spalle c'è Claudio (CP) che
vigila sulle operazioni. Sulla moto c'è un
Samuele pronto alla battaglia!
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Pomeriggio:
intanto è arrivato Fange e andiamo insieme a piazzarci alla
curva Semaforo per goderci le prove ufficiali. Tre giri e
Samuele stampa 1,28 e 6. Quindicesimo tempo assoluto, senza
forzare, con tranquillità. Tre giri ancora, poi rientra.
Allora?
"Va bene, solo che tocco con le pedane. Vedi se riesci
a convincere Claudio a tagliarle". "Ci provo"
dico io (in effetti ci metto quasi 2 secondi per
convincerlo). Adesso è perfetta, a domani.
La
gara.
Dall’alto
della tribuna dove mi ero piazzato, guardavo Samuele sulla
griglia di partenza e guardavo soprattutto le 22 moto
dietro, una rappresentativa di Ducati tutte sicuramente più
competitive della nostra moto. (Sarà forse manico?).
37
moto in griglia, 34 Ducati, 1 BMW, 1 Suzuki, 1 Guzzi.
Alle
16,50 suona la sirena. Pronti, via.
Samuele
fa una bella partenza come al solito, molla la frizione e
via di coppia liscio come l’olio. Primo giro passa
quindicesimo, secondo giro quattordicesimo, ma vedo che
guadagna sensibilmente nel misto, quello che purtroppo perde
dalla Roma ai Cimini e fa impressione quanto esce forte
dalla Trincea, dove riesce a fare la differenza. A metà
gara si incolla a due Ducati che però lo rallentano nel
misto. All’ottavo giro stampa 1,28 netto e dopo due
sorpassi in staccata, passa in tredicesima posizione,
puntualmente viene ripassato sul rettilineo, ma con un
sorpasso da manuale all’ultimo giro riesce a riportarsi in
tredicesima posizione e passa sotto la bandiera a scacchi.
GRANDE!!
Da
Vallelunga Peppe Cavaliere e Claudio Petrassi (CP)
© Anima Guzzista

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