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Ho vèst öl Bepi!

 

di Alberto Sala

 

 

 

 

 

"Ma come, non conosci il Bepi? Quello di Moto Gussi & Rock'n'roll? E' un guzzista!!" Così mi incitava Alessandro, un amico stupito (conoscendo la mia passione per la Moto Guzzi) del fatto che non conoscessi un personaggio come Tiziano Incani, alias "il Bepi".

Eh no, non lo conoscevo. Ormai è un po' che non frequento più le feste estive, unica eccezione a cui non manco mai è Fara Rock, dove però il nostro non si era mai esibito.

Così, saltando le premesse, eccetto un paio di video e una comparsata non casuale in una trasmissione sull'Atalanta, mi sono fiondato in quel di Badalasco di Fara d'Adda con molta curiosità, con l'intento di conoscerlo e di fargli avere la maglietta di Anima Guzzista e magari anche il mio California da aggiungere alla coreografia. Sfumata la premessa per il mio solito ritardo dall'ufficio che mi costringerà a strigliare al galoppo il ferro, riesco a fargli pervenire la maglietta al pelo rimandando l'incontro a dopo il concerto.

Parte il cinema e dò un colpo d'occhio alla platea: impressionante! Ci saranno duemila persone, che sanno le canzoni a memoria e le cantano a squarciagola! Pòta, d'altronde sono io che sono indietro! Mi gusto la presenza scenica del nostro, che sale sul palco con parruccazza bionda sotto un cappello da cowboy, baffazzi spioventi e vestito country luccicante a fare da abito a una animalità straripante, capace di evocare il lirismo della truzzaggine più genuinamente bergamasca.

 

A tratti faccio fatica a seguire i testi, in parte li perdo (sono bergamasco solo d'adozione) ma è facile comprendere l'autenticità delle storie di personaggi e situazioni in grado di dipingere perfettamente la vita errante tra passione per l'Atalanta, appariscenti rincorse alle ragazze, sogni d'America e di miti, bagni al fiume, tirapugni alle giostre e quant'altro ogni abitante di questa pittoresca provincia ha assaporato da ragazzo, il tutto srotolato con un'autoironia sincera ed esilarante, da vera 'sagoma'. Se a questo ci mettete la presenza scenica del Johnny Cash di Rovetta, un vero animale da palcoscenico, capace anche nelle movenze di esprimere l'anima più verace e divertente del bergamasco... beh, per me è una grande sorpresa! Meno sorpresa ma grandissima partecipazione per il pubblico, proveniente da ogni angolo della bassa pur di non perderselo, con tanto di striscioni che non mancano di essere letti e ringraziati dal Bepi.

 

Il concerto prosegue, passando per sgangherati paragoni tra val seriana e USA (Ho lagàt la mè cà zo n’del Kentucky/E ma so trasferìt sota Clüsù/E ‘nvece di nisüline a maie i cachi/E ‘nvece di serpencc a go i bisù/A ghìe ü pick-up enorme piè de polver/Che ‘nvece i ma dacc ön Ape rot/A fa la cùa ai Fiurine coma ü màrter/Oter che la fa eta on the road), la Erika (che cantata suona come se fosse "l'America"), l'inno a Cristiano Doni figliol prodigo, al piccolo Kevin e via cantando, inframmezzate da altre storielle raccontate tra una canzone e l'altra, fino alla nostra apoteosi: Moto Gussi Rock and Roll. Il nostro rientra dall'ennesimo cambio d'abito con gilet attoppato Moto Guzzi, si lancia nel torrido roccaccio inneggiante la sua California sculettando come fosse scosso in sella dalle sane vibrazioni bicilindriche e sventolando la nostra maglietta preferita ;-) mentre il pubblico rovente salta a più non posso.

 

Grande!
Peccato non avere con me il necessario per registrare due chiacchiere con lui: rimedio un paio di settimane dopo a Celadina.

Alberto: Alla fine poi hai sistemato il California?
Bepi: Sì, erano le pipettine che si erano usurate... pensavo peggio: 50 euro. Ho chiesto se era usura o se poteva essere un gesto doloso perchè c'è anche chi non mi vuole troppo bene.

A. Meno male che era usura...
B: beh, magari poteva essere anche uno scherzo... ci sta tutto.

A: Considera che noi parliamo un po' a tutta l'Italia: spiega anche ai non bergamaschi chi sei, da dove vieni...
B: Dunque: il Bepi è bergamasco, e nella fattispecie seriano, di Rovetta, un paese nell'altopiano clusonese e (cosa molto importante) in uno scenario montano e non di pianura, perchè come sai Bergamo ha due zone nettamente distinte che sono la montagna a nord e la pianura a sud, dove passano parecchie differenze; chi è della bassa si accorge che il Bepi è un muntagnù; però ci sono tante altre cose che accumunano tutti i bergamaschi e anche i non bergamaschi direi; io ho sempre detto che il confine del Bepi non è tanto un confine linguistico ma un confine culturale, a livello di usi e costumi: credo che tutte le zone dove si vive in una maniera simile a quella che racconto siano potenzialmente contagiabili. Comincia a non fare più presa dove cambia lo stile di vita. Poi il problema della lingua... quello si supera più facilmente. Credo che la zona bresciana, ma anche il sondriese, ma anche fuori regione: certe provincie del Veneto, del Piemonte hanno stili di vita molto provinciali, molto simili al nostro. Si tratta di tradurre quelle due-tre parole... ma secondo me il messaggio passa. Già il milanese invece è più difficile, si vive diversamente... Voglio dire: come a noi piace Van De Sfroos, perchè ha descritto una fetta di provincia che ha il lago di Como ma che comunque ci somiglia, i suoi scenari sono simili ai nostri, penso che il Bepi abbia le stesse potenzialità, anche se il Bepi è più chiuso a riccio, è un po' più duro.

A: Forse c'è anche una peculiarità nelle storie che racconti, che è tipicamente bergamasca e a tratti tipicamente della Val Seriana...
B: mmm... sì, non ci ho mai tenuto più di tanto a smussare gli angoli per accaparrarmi più pubblico: un Bepi meno bergamasco più sarebbe stato più a largo raggio ma meno Bepi. Non ho mai ascoltato quelli che mi dicevano "eh però, certi termini sono troppo tipici, neanche del bergamasco ma di quella zona"; a volte uso termini che già dieci chilometri dopo non si sa cosa vogliono dire, ma questa è una delle caratteristiche che mi piace del dialetto e che è comune a tutti i dialetti. Io poi comunque non uso solo termini della Val Seriana ma anche della Val Imagna, o della bassa: quando sento delle espressioni che mi piacciono tendo ad usarle.

A: io stesso, pur vivendo in provincia, faccio fatica con alcuni termini, ma in realtà pensavo peggio...
B: tipo la transeneuse, o tipo... öl bareign sono cose tipiche solo di una zona, difatti a volte anche gli altri Prismas non sanno cosa ho scritto, gle lo devo spiegare!

A: ma come hai cominciato?
B: io facevo già musica, dall'inizio degli anni '90: ho fatto 4 dischi in italiano, genere cantautore, stile vagamente tra Paolo Conte e De Andrè, con dei risultati soddisfacenti dal punto di vista personale ma molto limitati da un punto di vista commerciale, di pubblico; comunque sono servite come esperienze, come tutto il trascorso di musica live, con risultati a volte di una bassezza infinita, del tipo suonare per tavoli, sedie e nient'altro, tipo suonare in locali che duravano 15 giorni e poi fallivano... alla fine tutto serve perchè ti forgia, ti aiuta ad apprezzare di più quando suoni in situazioni come stasera: te le godi molto di più perchè sai cosa vuol dire non avere successo, impari a pesare le cose per il reale peso che hanno. Per chi ha suonato per una sedia vuota e una barista che guardava la televisione senza cagarti neanche di striscio, suonare davanti a 12-13.000 persone per me ha un sapore impagabile.

A: OK ma cosa è stato che ti ha fatto passare da cantautore al Bepi?
B: il fatto di avere fondamentalmente due anime distinte: quella più 'paranoica' che non è necessariamente negativa e quella invece più giocosa e cabarettista che ho sempre avuto, perchè sin da piccolo facevo ridere in mezzo a un gruppo di persone. Non ho fatto il Bepi con fini commerciali, non l'ho fatto per vedere se avessi avuto successo così: l'ho fatto proprio per ridere, e solo in un secondo tempo mi sono accorto che piaceva anche agli altri, e che forse poteva essere "sfruttato". Ed è andata bene, ma io non ho fatto altro che girare il disco. Io sono sempre stato quel disco: ho sempre usato il lato A, stavolta uso il lato B, tutto qua.

A: e come è nata la passione per il California?
B: La Guzzi è una di quelle cose che non ti spieghi. Da bambino senti questo rumore, vedi questo marchio e non c'è una ragione per cui ne resti affascinato che non sia l'istinto di quel rumore lì; e poi sono passati decenni in mezzo, da quando ho sentito quel rumore lì che credo fosse quello dell'Ercole. Dopo un po' di anni ho incontrato un amico che aveva il California del 75° anniversario, quello grigio e rosso: gli ho chiesto di potermi sedere sopra, non di guidarlo perchè allora avevo una Gilera 125 e probabilmente non sarei stato in grado di guidarlo, e lì è stata una questione di immagine: ti vedi bene. Mi rimiravo nella vetrina e mi vedevo bene, non ce n'è. C'è chi si vede figo su un Monster, c'è chi si vede figo su un California. Appena ho avuto l'occasione l'ho preso; ero partito con molta ignoranza in merito, sono andato a vedere moto di cui mi vergogno profondamente, tipo la Yamaha Venture Star, o tipo la Kawasaki VN1500... non scriverlo!! (risate) In quel momento non avevo ancora compreso cos'è il mondo guzzista; poi quando ho parlato con il Ghislandi di Gorle (Moto 2000, concessionario Guzzi ndr) mi ha detto tante cose per vendermi la moto, ma soprattutto una: "chela moto che la g'ha un'anima, e se te te ghètt in de la crapa de comprà la Yamaha te capì negòt de la vita" (questa moto ha un'anima, e se tu hai in mente di comprarti una Yamaha non hai capito niente della vita). E aveva ragione, come dire: tu non puoi paragonare la Yamaha Venture Star alla California, non mi puoi dire cos'è meglio perchè non hai ancora capito un cazzo. E quella frase lì in effetti mi ha aperto un po' gli occhi. Tutto il resto l'ho scoperto avendo in mano la moto. C'è un qualcosa che non... dopo duecento chilometri il suono cambia un po', diventa un po' più grosso... non sai che cos'è, ma io credo che le altre moto non ce l'abbiano, confrontando il mio parere con quello di altri guzzisti trovo che sia bella questa cosa. Tu avverti qualcosa... Dio bono, sono sopra una Guzzi! Non è uguale. Forse può essere simile a guidare una Harley, perchè hanno lo stesso tipo di passione... o una Triumph... queste moto storiche che hanno qualcosa che le altre moto non hanno, però ecco, con tutto il rispetto per la BMW, a me una moto che fa zzzzzzzzz non so che soddisfazioni può darti! Quando sento un GS passare mi sembra un tritatutto Mulinex! Poi a me sono sempre piaciute le marche (e questo vale anche per le auto) che se ne fregano della moda, che hanno uno stile loro e che sono loro che si fanno copiare e non il contrario. Difatti a me la Guzzi ultimamente, anche se sono contento che le cose vadano meglio da un punto di vista finanziario... non mi piace tanto il fatto che segua "quello che va". Hanno fatto la Breva che francamente somiglia un po' tantino alla BMW, la Norge che è ancora una tourer su stile tedesco... la Griso è già più originale, è già più Guzzi... io spero che la Guzzi continui lei a fare scuola, come faceva una volta, un po' come fa la Ducati nella velocità, sono loro a dire ai giapponesi "adesso corrimi dietro" e non viceversa. Poi, adesso la Guzzi sta andando bene, sta vendendo e quello che si vende ha ragione, però le vedo un po' poco Guzzi, non so... magari sbaglio, magari bisognerebbe provarle; non sono molto attratto dai modelli nuovi; mi piaciucchia la Bellagio, però anche lì: c'è il fantasma della 883 lì dietro... con tutto il rispetto per la Harley, neanche la Harley dobbiamo copiare.

A: ti farai vedere a Mandello alle GMG?
B: se non devo già suonare da qualche altra parte. Io sono andato lì un paio di volte, poi è cominciata l'avventura del Bepi e poi non ce l'ho più fatta. Mi aspettavo un po' di supporto dalla Guzzi, quando ho fatto Moto Gussi R'N'R'; volevo chiamarla Moto Guzzi con il logo, ma sentivo sempre questo customer care che mi rispondeva "le faremo sapere" , che inoltra sempre ma non si sa a chi inoltri, così alla fine l'ho chiamata Moto Gussi che ci sta bene comunque e ho evitato problemi. Però non mi sembra che il customer care sia uno dei loro punti di forza. Non credo gli sarebbe cambiato molto, ma sicuramente qualche moto in provincia di Bergamo con la mia canzone l'ho fatta comprare; non l'ho fatta per quello naturalmente, ma comunque... una delle cose che più mi ha fatto piacere da quando ho fatto questa canzone è stato l'anno scorso quando sono arrivati quelli delle Aquile della Maresana con lo striscione rosso enorme, e quando siete venuti voi a Badalasco. Ho certamente più soddisfazione nel cantare di fronte ai guzzisti che di fronte alla Guzzi. Comunque sarebbe bello suonare a Mandello alle GMG... di fronte ai tedesconi... che poi i tedesconi con le Guzzi, cavoli... da noi la Guzzi è un po' 'democristiana', passami il termine; una volta si diceva che quelli di sinistra avevano le Laverda, quelli di destra le Norton, quelli di centro la Guzzi; cioè da noi la Guzzi è un po' la moto famigliare... i tedesconi invece fanno paura! Li vedi tutti sporchi, grossi, cattivi, coi tatuaggi... sembrano più cattivi degli Hell's Angels! Non è che ti viene da andare lì a dargli una pacca sulla spalla "hei, ciao, hai anche tu un California?" Una volta ne ho visto uno con tatuato il marchio della Guzzi...

A: ah beh, sai, ne conosciamo uno anche noi in Italia...
B: sarebbe bello, è che se poi la Guzzi ti fa una Cazzata? Pensa se la Guzzi se ne viene fuori con una cosa tipo lo Zip 50... "abbiamo deciso che per scelte aziendali facciamo il cinquantino scooter" ...

A: o come la BMW, con un coso come il C1!
B: quel coso coperto? AAHAHAHAHA! Che brut laùr!
Io sto aspettando un bel Californione nuovo, magari maggiorato di motore, che faccia concorrenza all'Electra Glide e alla Road King... una California da sborone... di più della Vintage. A me piacciono le moto un po' appariscenti. La Goldwing è un pataccone eppoi è giapponese, quindi non la considero. L'Electra Glide costa un pacco di soldi ed è troppo americana, nata per le highway americane e non per la Valsassina... Un'altra moto che ultimamente mi piace tanto è la Triumph Rocket 3 che sarà anche un'esagerazione ma è talmente sborona che mi piace! La vorrei fatta dalla Guzzi una cosa del genere. Comunque ti dirò, io della mia non mi lamento, è un perfetto equilibrio tra cilindrata e cavalleria, per me che non sono uno smanettone.

 

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