RACCONTI
La
Bella Moto Mia
di
Francesco Milione
Motociclista?
No, Guzzista? No Gtista
Ecco la storia di un GT trattato
veramente male.
Un Dingo 50 cross, un KTM100, un
Tornado 650, sono state le mie moto prima di arrivare ad avere una vera
moto.
Me la presentò un amico che non se
la comprò perché troppo vecchia, preferì un T non so che numero
(peggio per lui), l'incontro avvenne in un magazzino del concessionario
dove teneva le moto invendibili.
Era messa di spalle così che la
prima cosa che vidi fu il sedere, tondissimo con due Stucchi bianche che
lo incorniciavano, e le sue freccette un po’ calate, poi lentamente, i
neon del magazzino dopo vari sfarfallii si accesero mentre io ero
arrivato alla sua sinistra,,,
rossa con quel neo cromato sulla fronte (il serbatoio) e le sue pocce
turgide come cilindri, era sicuramente la moto più bella del mondo.
Il concessionario deve averlo
capito subito che me ne ero innamorato,
unmilioneduecentomila mi ha chiesto e unmilioneduecentomila l'ho
pagata.
Un mese dopo siamo partiti per
Istanbul, si è comportata benissimo, l'anno dopo in Europa del nord e a
Parigi si è accorta di essere senza olio e si sono accartocciati i
pistoni, pago il viaggio ad un amico furgonato e me la recupera, compro
un altro di un Gt sfranto e
sostituisco il motore, è stato uno sbaglio, non la amavo più, non mi
fidavo più, non era più la stessa, così la lasciai sola in garage a
lungo, poi la ripresi e lei grippò e io la lasciai
al freddo e al gelo per tre anni.
Stava lì davanti casa la vedevo
tutti i giorni ma non la toccavo neanche, ed ha sopportato neve, incendi
e sole, ma sapevamo tutte e due di essere uniti da un amore profondo.
Cambiai città, da Viterbo venni a
Roma, invivibile senza moto e pensai di cambiarla, volevo un blasonato
BMW.
Credo che a questo punto intervenne
Carlo, il Guzzi, che fece in modo di non portare a termine l'insano
gesto.
Comprai pistoni valvole e cilindri
nuovi, tornai a Viterbo cambiai batteria corde del gas, olio, e con
tutti i cilindri grippati andammo a Formia da amici esperti meccanici, e
durante il trasferimento il
nostro amore è rinato, ansi il mio perché in lei non era mai morto.
Con l'idea di cambiare solo le
pocce, finimmo per andare a recuperare il vecchio motore che giaceva
dopo varie cannibalizzazioni da un meccanico, e sradicate le piante che
ci erano cresciute dentro ci accorgemmo che era decisamente diverso dal
secondo, pompa più potente, distribuzione con catena invece che a
cascata di ingranaggi.
Durò parecchio mesi l'operazione,
tipo un pezzo a domenica, ma alla fine, messa un po’ di benzina, il
motorino di avviamento ha fatto tre giri scarsi e il suo rombo ha
riempito i cieli di Formia.
Al collaudo si riscontrava un solo piccolo difetto: dopo 30 Km si spegneva e
non ne voleva sapere più nulla di partire. Ci sono voluti due mesi
ricontrollando tutto dico tutto per
scoprire che nel rimontare il tappo della benzina avevo chiuso il
passaggio dell'aria.
Ma la carrozzeria no, restauro
conservativo, anche per ricordarmi ,con le ammaccature sul serbatoio,
di levare il bloccasterzo e il cavalletto (tutte e due
contemporaneamente, si era stata una nottataccia ) prima di partire e
poi le venticinquenni come nuove o non si sono divertite o si sono fatte
il lifting, due possibilità che non coincidono con il mio stile di
vita, e poi perché è donna e come le mamme non sono meno belle quando
invecchiano.
Da 15 anni viviamo insieme e spero
che molte nuvole passeranno sopra le mie spalle e molti chilometri
passeranno sotto le mie palle e i suoi pneumatici.
Posso
fare dei ringraziamenti?
A
mio babbo (ex poliziotto per poter andare in moto)
che all'età di 12 anni mentre camminavamo per il corso di
Viterbo si fermò e mi spiegò quanto era bella e fatta bene un V7Sport
che era lì parcheggiata, ad i miei amici vere braccia levate
all'officina e alle loro mogli che hanno sopportato il rapimento dei
loro mariti e me, a Chico e Nina che tristemente rientrano nella cuccia
quando mi vedono uscire di casa con il casco, a tutti gli scuteristi che
non tolgono vecchie Guzzi dal mercato, e alla mamma (da giovane era una
lambrettista che si cimentava in gimcane) che mischiandosi con il babbo
hanno
creato un guzzista, e a Carlo.
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