Con lo spirito del vacanziero d’agosto
monto in sella al v11 direzione San Benedetto del Tronto, 640
chilometri in uno splendido sabato soleggiato e immersi nel fantastico
traffico da bollino nero di “viaggiare informati”.
Nelle Marche mi attende Brunocortona in Vespa, aperitivo da trombatori
come sua abitudine seguito da una cena “frugale”,
un pò di struscio tra i locali del lungomare e poi ben 3 ore
di sonno prima della sveglia di domenica mattina. Il programma prevede
A14 fino all’uscita Val di Sangro, a Giulianova ci attende
Cristiano “Palamita” ed il suo griso nero, a
Pescara siamo già 4 moto tra cui anche Funk in perfetta
divisa tecnica in pelle ma senza guanti, per vedere l’effetto
che fà. Si accumula un pò di ritardo ma
arriviamo, mentre pago al casello scorgo ad un centinaio di metri un
capannello di moto e motociclisti, ci dev’essere un raduno...
e invece no, il passaparola forumistico ha funzionato! Cominciano le
presentazioni, sicuramente non ho salutato tutti, ad ogni stretta di
mano colleghi un volto, un nickname ed intanto pensi... “ma
quanti siamo???”
Aspettiamo gli ultimi ritardatari (non pensavo che esistesse qualcuno
più ritardatario del sottoscritto) e si parte in fila
indiana mentre qualche automobilista si accosta a chiede ciò
che molti di noi si erano già chiesti: “scusate,ma
c’è un raduno?”
Casoli e il lago, Palena lungo strade pittoresche ma in condizioni
pessime fino ad arrivare al quartier generale di Claudio LedCloud che
ci offre ristoro a colpi di Peroni e patatine. Un pò di sano
bricolage su di una pompa freni e si riparte verso il Molise e
soprattutto verso la tana dell’orso. Pochi minuti e si sbuca
alla distesa verde di Staffoli dove Max centauro ha quasi messo le
radici durante l’attesa... perfortuna era in buona compagnia!
Aria di casa, qui l’asfalto migliora sensibilmente, curve e
controcurve in mezzo ai fittissimi boschi di querce fino a Carovilli,
sulla destra il castello di Pescolanciano ed a sinistra Chiauci! Al
bivio per Frosolone salutiamo l’ultimo tratto
d’asfalto, tra una buca e l’altra arriviamo in cima
a Colle dell’Orso, il paesaggio è bellissimo: le
pale eoliche punteggiano i costoni della montagna mentre noi facciamo
lo slalom tra cavalli e mucche che pascolano in libertà
incuranti del nostri passaggio. Nel bel mezzo del nulla
c’è il ristorante, anche Marino “eddie
lang” si aggrega al gruppo dopo aver perso ogni speranza nel
nostro arrivo, la partecipazione a questo incontro è stata
più di ogni abbondante previsione ma alla fine riusciamo a
sederci mentre fuori un “modesto” grill arrostisce
una vacca intera. Sfilano le portate tra una battuta e
l’altra, si riguardano le mirabolanti riprese di Gigi degne
di Real TV con tanto di investimento sfiorato e Funk arriva al tavolo
in perfetta tenuta balneare, infradito d’ordinanza comprese.
Luigi, il “minuto” proprietario, viene a far visita
al tavolo, alla domanda “tutto bene?” rispondiamo
ovviamente “tutto perfetto” e anche se non lo fosse
stato non avrei aperto bocca, chi conosce Luigi e le sue dimensioni
sà il perchè... semplicemente è un
uomo definibile “fuoriscala”.
Sul tavolo passano primi, secondi, contorni, dolci, frutta,
caffè e amazzacaffè, un pò di aria
buona tra una portata e l’altra ed è
già tardi. Per molti il rientro prevede parecchi chilometri
così siamo già ai saluti finali. Riscendiamo
verso Frosolone, il paese dei coltelli, dove il gruppo si
divide per il rientro, ancora qualche chilometro lungo la trignina e
sono arrivato a casa. Spengo la moto che segna mille chilometri in
ventiquattro ore e almeno altrettante emozioni e risate in ottima
compagnia di vecchi e nuovi amici che hanno scelto di passare qualche
ora intorno al tavolo tra perfetti sconosciuti rinviando ad un altro
giorno le escursioni su strade più meritevoli o la giornata
sotto l’ombrellone. Arrotate coltelli e forchette,
prossimamente si replica!
Fotografie
©
Anima Guzzista