Un SMS: "noi
si va". Sono i Pippi con le Giappe, mi avevano accennato all'intenzione
di bigiare. Ma si', ho pure qualche commissione da fare.. comunico che
li raggiungo a meta' mattinata, avviso che non vado al lavoro e mi
butto a valle per negozi e uffici. Alle 10 ho finito, tuta e via.
Gli itinerari sono sempre quelli, Scoglina, Bracco, Centocroci. Sosta
per il pranzo: "ma a Varano gireranno?" E che ne so.. certo che ci
scappassero un paio di turni.. e comunque e' una meta come un'altra.
Niente, la pista e' presa dall'Alfa, tutto chiuso. Vabbe', si fa la
Cisa, benza ad Aulla. "Passiamo da Ceparana?" per gli altri sta bene,
ok, allora via da
Gallina!
Penso a Giuliano, lo avverto? Ormai gia' siamo li', magari Roberto
nemmeno c'e'.. pazienza, semmai Giuliano mi perdonera'!
In effetti Roberto non e' in negozio, e nemmeno in officina. Stiamo per
andarcene ma ci vede il figlio. "no, niente, volevo seccare tuo padre
coi tempi andati, chiedergli di uno che correva, Mandolini.." "Ah, si,
Mandolini! Papa' e' sopra, ti accompagno." Come? Avra' 20 anni e
conosce Mandolini, incredibile.. intanto siamo arrivati alla torre,
l'officina "segreta". Roberto e' li' in tuta che lavora sulla Tamburini
da gara."papa', c'e' uno che vuol sapere di Mandolini.." "Vieni, vieni!
Siete andati a fare un giro?Mandolini, si', l'ho ancora visto che
saranno un paio d'anni, e' venuto a cena. Dai, guarda qui.. stiamo
diventando matti con l'acquisizione dati, e domenica abbiamo una
gara.." ha in mano una staffa autocostruita e un affare che immagino
sia un trasponder, sta cercando di piazzarlo al meglio da qualche parte
sotto al serbatoio. Sono disinvolto come un'antilope in mezzo ad un
branco di leoni affamati: questo ha corso con Agostini, Saarinen, con
chiunque.. ha vinto due titoli mondiali (Lucchinelli e Uncini), e' qui
nel suo santuario che prepara la moto del figlio per una gara, arrivo
io a rompere i marroni, un minchia qualsiasi che lo ha incontrato si e
no 3-4 volte per strada.. e lui mi riceve come se mi conoscesse da
sempre, come se tra i Read e gli Hailwood ci fosse stata anche la mia
faccia ebete. "dai, cosa fai li, vieni a vedere!" Farfuglio: "Eh,
oggigiorno.. tutta elettronica..""eccerto, ma guarda: piu' sensori e
cavi che motore, tra un po'!" E' inutile, quest'uomo mi fa morire, e mi
fa sentire piccolo piccolo. Come quando qualche anno fa mi racconto'
dell'incidente di Monza e di come lui salvo' la pelle per pura
combinazione.. cosi', come si racconta tra vecchi compagni di scuola. E
io mi sento sempre piu' piccolo e impacciato. "Mandolini, si', che
volevi sapere?" "Ecco.. Barcellona, nel '70, arrivo' a podio.." lui da'
un'occhiata all'aquila sulla mia tuta, gli ridono gli occhi "Si, aveva
la Guzzi!" "ma cos'era, un mono?" "certo, il mono.." "ma il bialbero?"
un punto per me (grazie, Vanni!), sembra compiaciuto "non ci giurerei,
ma e' molto molto probabile che lo fosse.""ma la moto, che moto era,
dove l'aveva presa.. sai.. sembra che non ne sappia niente
nessuno..""ah, ma la moto era sua, se l'era fatta lui!" Eggia', che
pirla che sono..ovvio no? Ma che vuol dire, aveva preso un telaio di
qualche Guzzi e lo aveva modificato, era Guzzi solo il motore, le
sospensioni, i freni.. ma il suo sorriso e' disarmante: "la moto se
l'era fatta" dice gia' tutto, per lui e' pacifico che io abbia capito.
Non ho il coraggio di replicare. Intanto il trasponder (?) e' finito
sul banco, Roberto si pulisce le mani con uno straccio e ha un'aria
complice: "Mandolini e' un amico, mi piacerebbe rivederlo, ma mia
moglie.." e mi fa intendere che la moglie (molto morigerata e "tosta")
non lo vede di buon occhio per via di qualche sua scappatella.. e parte
a raccontare! Si, ma la Guzzi del '70, la gara di domenica prossima, il
lavoro sulla Tamburini.. No, me ne devo andare, non posso continuare a
fargli perdere tempo! "Grazie, Roberto, grazie davvero! Dai, scappo,
senno' non combini piu' niente!" Sorride ancora, mi stringe la mano.
Una stretta forte e sincera, da gente semplice, come mi capita sempre
piu' di rado di ricevere. Me ne vado con un sorriso ebete stampato in
faccia, uno dei Pippi mi dice: "ma chi e' 'sto Gallina?
mi sembra di averlo gia' sentito nominare.." "E' un gigante. Alto
almeno tre metri, credimi" gli rispondo.
Poi salgo in moto e pian piano ci avviamo verso casa.
Piero.