Appuntamenti

- Bacheca incontri

Report

GMG

• 2007

• 2006

• 2005

• 2003

• 2002

• 2001

Incontri Anima Guzzista

• Uinterparti 2009

• Liguria 2009

• Uinterparti 2008

• Atlantide 2008

• Abruzzo 2007

• Atlantide 2006

• Atlantide 2005

• Trevignano 2004

• Roma 2003

• Mugello 2002

• Gubbio & Urbino 2001

• Roma 2000

• Visita a Magni

• Mandello 2000 PDF

• Certaldo 2000 PDF

• Certaldo 2000

Memorial Spadino

• 2006

• 2004

• 2003

• 2002 di R.F.

• 2002

• 2001

Incontri

• Memorial Emiliano - Mirco

• 2° Guzzincontro Under 30

• 1° Guzzincontro Under 30

• 4° Calincontro 2008

• 3° Calincontro 2007

• 2° Calincontro 2007

• 1° Calincontro 2006

• Toy Run 2006

• V11 Treffen 2006

• Adlertreffen 2005

• 1mo Frankie Day

• A pranzo con Sebastiano Marcellino

• Non-raduno 2004

Racconti di Guzzi

Traversata delle tre Americhe

• El Popo, il vulcano

• La moto e la follia

• Back to Messico

• Guatemala

• Messico

• Toronto

• San Francisco

• SantaMonica

- La via piω breve

- I miei primi Km ...

- La mia Fuga con Breva

- Ho visto una Guzzi

- L'ultima California

- Quando una guzzi ...

- Chi siamo

- Il mio 1° elefantentreffen

- I 7 GUADI...

- Parole in CO2

- 4 giornate

- Duecento chilometri

- Una fantastica giornata

- I monti Dauni

- Cronaca di un'avventura

- In missione ...

- Diario di Gladriel

- L'aquila e l'orso

- L'Anima delle Guzzi

- Il troppo sdoppia

- Pensieri, parole, opere, missioni

- "... lei rumba lΰ sotto"

- AG in Scozia

Il viaggio di Uros

• Il Cammello di Mandello

• Un'Aquila in Sudamerica

• Approdo in Indonesia

Jens-guzzitechdk

• Intervista

• Interview

- Il Bepi

- Piccole Bimbe Crescono

- Il Settimo Sigillo

- Tour dei passi Alpini

- Jejo

- Il Mio Primo Giubbotto

- 10 minuti a Ceparana

- Il Mio Primo Elefantreffen

- Il Mio Primo Anno

- Was Ist Das

- Buon Natale Randazzo

- Quando i Ricordi

- Credo Sia Amore

- Sale Della Vita

- Tre Amici Due Ruote

- Il Lato Ludico della Moto

- Moto, burro e marmellata

- Quando la moto chiama l'arco

- Un pomeriggio di berna al lavoro

- Con la Guzzi nel cuore

- Meditazioni di viaggio

- Il valore delle cose

- Tipica Vacanza

- Dal Tramonto all'alba

- La mia V11

- Quando la passione spiega le ali

- Raid Norge 2006

- Sulla preparazione della mia vecchia Guzzi da corsa

- L'anima delle Guzzi

- Storia Lario

- Appunti molto disordinati di viaggio

- Breve cronaca di una giornata qualunque

- La sindrome da "Guzzismo"

- Porte aperte

- Un pomeriggio infrasettimanale a Casa Moto Guzzi dopo il primo editoriale dell'anno

- A winter's day

- Aquila sul serbatoio

- Capita a volte

- Una V7 a testa o croce

- A volte l'Aquila...

- In viaggio

- Tagliacozzentreffen 2005

- Tiberio

- Tiriamo le somme

- Le sorprese della vita

- Sicilia

- Belgio

- Tunisia

- Il giorno in cui vidi la Griso

- Domenica bresciana

- Con la mia Scura a Capo nord

- Rιportage dal Biafra

- Un giorno con Osvaldo

- Terremoto d'inverno

- Nordkapp 2004

- Alaska

- Gli aforismi del giovane guzzista

- Corsica e sfiga

- Barcellonette 2004

- L'onore della Moto Guzzi

- Hazim

- Una mattina da Guzzista

- Lo spirito di Mandello

- Milano-Mandello:3522km

- Il Gigante buono

- La nostra storia

- Duilio

- Vallelunga

- Non so cosa mi prende...

- Breva: provata!

- Bye bye Japan!

- A Misano al Campionato Naked

- Cosμ θ se vi pare

- Piero Pomi

- Una Lodola per il Bepi

- Un piccolo miracolo

- Attenti a quei due!

- In pista a Misano

- Staff al Mugello

- Sardegna

- Douce France

- Due Guzzi a Ficuzza

- MotoGiro la 1a tappa

- La mia prima Guzzi

- ACE CAFE'

- Mandello 2001

- La mia prima volta a Mandello

- La bella moto mia

- Motovacanza2001

- La mia storia

- Emozioni

- Il 750 S3....MITO!

- Centauro

- Il Falcone di GSZ

- Storia di un ex ragazzino

- 3a Guzzimajalata

- Zio Bigin

- Il Falcone

Racconti

 


Una V7 a testa o croce

 

Di Martino

 

 


Chissà perchè le storie delle Guzzi sono sempre "speciali" Quella che vi racconto è la storia di una Guzzi molto speciale, una 850 GT california del 74. Tutto è iniziato da un regalo di compleanno. Allora avevo una california III (la roccia) e conoscendo la mia passione per le Guzzi mi è stato regalato un modellino da montare (scala 1:6 x770 pezzi della Protar) della mitica 850 gt california. Errore fatale, non si fanno di questi regali a un guzzista dichiarato. Non vi dico il tempo che ho impiegato per montarla, anche perchè è un modello realistico al massimo, comunque questa cosa mi ha fatto nascere la voglia di possederne una reale. Così comincio a scandagliare gli annunci dei vari mercatini. Era passato oltre un anno e non avevo trovato niente, ossia niente che potessi permettermi visto le quotazioni. Quando ormai non ci speravo più, eccola lì: V7 anno 74, ferma da quattro anni, cedo al migliore offerente, quotazioni a partire da 1500 euro. Dopo varie peripezie e contrattempi (sembrava quasi che fossi destinato a perdere questa occasione) finalmente ho la possibilità di vederla. Stava lì in un angolo del giardino di una villetta a due passi dal mare, appoggiata sul cavalletto laterale e coperta da un telo impermeabile. non era una V7 qualsiasi, ma Lei, l'antesignana delle Califiornia. Di metterla in moto, neanche a parlarne, gomme a terra, tutte le fusioni "infiorate", cromature opache e rugginose e un' incredibile "cosa" attaccata al retrotreno (una specie di paraurti alto 15 cm. che avvolgeva tutto il posteriore, cosparso di fanalini rossi e gialli) aggiungiamoci borse laterali, un baule da 50 lt. parabrezza, due enormi antinebbia gialli e delle strane serpentine avvolte sui collettori di scarico e otterrete un "bisonte" mostruoso. Il venditore mi aveva dato appuntamento Insieme a un'altro "pretendente", unici sopravvissuti alle peripezie accennate. Il tipo aveva l'aria di un professionista, era arrivato a bordo di una citroen DS a dir poco fantastica. Ho pensato subito che non l'avrei spuntata, ma ero deciso a giocarmela fino al massimo delle mie possibilità. Partiamo con le quotazioni, il tizio si rende conto che non mollerò e mi fà una proposta che mi lascia perplesso, per evitare di farci eccessivamente male, perchè non ce la giochiamo a testa o croce? Non ricordo cosa scelsi, fatto stà che mi andò bene, e ora la "bestia" sonnecchia nel mio garage. Tutto questo accadeva tre anni fà e sono convinto che un'occasione del genere non mi capiterà mai più. Sono quelle cose che non si spiegano, che ti fanno sospettare che "doveva andare così". Ne è seguito un faticoso (e costoso) restauro che mi ha impegnato per circa un anno, poi finalmente il battesimo della strada. Guidare una moto d'epoca è un'esperienza che definirei "rivelatrice", se poi è una Guzzi dei tuoi sogni...

Gli stessi itinerari che conosci a memoria per averli percorsi innumerevoli volte assumono un sapore diverso. La guida è necessariamente più tranquilla, ad ogni cambiata devi aspettare che il motore, con il volanone, cali di giri. La potenza disponibile non è quella a cui sei abituato, e anche i freni......sono d'annata, ma l'insieme dell'erogazione e del tipo di guida sono una cosa goduriosa. A dire il vero c'è un'altro sogno (che credo proprio resterà tale) rimasto nel cassetto. Diciassettenne, per andare a scuola prendevo il tram sulla Casilina, e all'altezza di Torpignattara c'era il negozio, perchè più di tanto non era, di Napoleoni. Era appunto un negozietto buio con le moto ammassate a destra e sinistra di un corridoietto che dava sul bancone di vendita, il materiale attaccato dappertutto, perfino appeso al soffitto. All'improvviso in quel buco è apparsa una...

una V7 sport. era splendida, verde metallizzato e telaio rosso. Ricordo che siccome non aveva posto, ogni mattina la sistemava a metà trà la saracinesca e il marciapiede, che era piuttosto largo. Era un evento, e trovavi spesso la ressa intorno a quella magnificenza. Al ritorno da scuola scendevo dal tram e passavo non sò quanto tempo a divorarla con gli occhi. Comprai il n. di motociclismo che la riguardava, e non sò quante notti agitate mi fece passare, oltre a quelle che mi procuravano le amiche della cugina o le studentesse di ragioneria dell'istituto di fronte al mio. Fino ad allora vedevo la Guzzi solo come fornitrice della polizia, ma quella moto fù una rivoluzione, una cosa dirompente, che voltava completamente pagina con il passato (almeno per me, all'oscuro allora dei passati sportivi e delle vittorie della Guzzi). Come fosse arrivata a Napoleoni è per me un mistero, dopo una ventina di giorni qualcuno se la portò via (trà la costernazione del sottoscritto) e non se ne videro più.

 

Martino

 

© Anima Guzzista