RACCONTI
A
Misano al Campionato Naked
di
GianJackal
Ieri, per la prima
volta per la mia veneranda età (28 anni) sono andato a vedere
una gara motociclistica, ma non una gara qualunque... una competizione
che ha visto schierate ben 5 Guzzi, tra cui una Furia che più
special di così proprio non si poteva!
Io e mio padre (ex-Guzzista o meglio ex-Le Mans III ultrapentito di
averla venduta) siamo partiti alle 10 da Tolentino (MC) sotto un cielo
limpido e cristallino (ma l'aria era sinceramente un po' pungente!):
comunque eravamo in macchina (non me la sentivo di portare mio padre
sul sellino di dietro per 160km all'andata e altrettanti al ritorno!).
Appena arrivati ho contattato via cellulare Tiberio Farneti, cortesissimo
e altrettanto simpatico concessionario Guzzi di Rimini: dopo una ansiosa
attesa di 10 minuti (avrò sbagliato ingresso? Si sarà
perso? Non mi avrà riconosciuto?) si è presentato con
due pass per i paddock (stando ai cartelli alla biglietteria i due cartoncini
hanno un valore di 25 euro cadauno!).
Parcheggiata la macchina ci avviamo a piedi verso i paddock. Che dire,
ne avevo sentito parlare, ma l'atmosfera che si percepisce tra i tendoni,
i camion e i camper dei vari team è davvero affascinante!
Finalmente scorgiamo delle Guzzi... una Breva e due Ballabio... pronte
per essere guidate da chi volesse provarle! Alzo lo sguardo e vedo tre
Guzzi più o meno di serie pronte a darsi battaglia in pista...
lo alzo ancora di più e vedo tre loschi tizi armeggiare intorno
ai dischi perimetrali di una Furia... FURIOSA!
Io la definirei FURIOSA perché il cupolino che ci hanno montato
(sembra di derivazione R6/R1), i due scarichi alti (o meglio CANNONI
con collettori di diametro smodato) e i due semimanubri le danno una
cattiveria unica!
Accanto alla FURIOSA la V11 dello sfortunato Basso, caduto alla fine
del primo giro... ma di questo parliamone più avanti!

Si scaldano
i motori...
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Il Rosso
Corsa di Maffezzini
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Io e mio padre per un po' abbiamo staccato gli occhi da questo tripudio
di Guzzi per andare a vedere una gara: non mi dilungo per raccontarvi
che effetto fa vedere (e sentire!) per la prima volta moto con motori
fino a 1600cc che si danno battaglia all'ultima staccata!
Tornati nell'harem Guzzi (ottima idea quella di mettere vicini i vari
team con MG e la tenda del concessionario) e dopo esserci rifocillati
con una bella piadina (20 minuti di fila... no comment ) siamo saliti
in sella alle Guzzi per provare i modelli 2003.
Io ho scelto una Ballabio, mio padre la Breva. Purtroppo il concessionario
di Rimini non aveva previsto una guida per chi non fosse del posto,
quindi dovevamo andare in giro da soli. Al che io penso: prendo la Ballabio,
guido fino a casa e mi ritrovo con due Guzzi!
Tornato in possesso della mio nobile animo ho visto arrivare un ragazzo
con l'altra Ballabio in prova. Appena ha spento la moto gli ho chiesto
se era del posto. Alla sua risposta affermativa gli ho domandato se
era disponibile a farci da guida. Dopo una breve consultazione con il
concessionario ci ha comunicato che era disponibile!
Ed ecco due Ballabio e una Breva che escono dal recinto dell'autodromo
per andare a piegare sui colli romagnoli.
Le mie impressioni sulla Ballabio: la posizione di guida è PERFETTA
per quanto riguarda il busto (che figata 'sto manubrione) ma la posizione
delle pedane mi crea automaticamente dei crampi all'altezza delle anche
(ma io sono alto 1.83). Il motore gira che è un piacere (avendo
poi 2500km all'attivo era anche sufficientemente rodato) con un rombo
addirittura più convincente della Scura (merito del catalizzatore?
Mah!). La guidabilità è eccezionale: in una bella curva
mi sono trovato spontaneamente con una chiappa fuori dalla sella e con
il ginocchio pericolosamente vicino all'asfalto (con la mia Jackal non
ho mai osato fare una cosa del genere!). Unico difetto riscontrato è
la rumorosità del cupolino già a 100km/h. Voto: 9+.
Le impressioni di mio padre sulla Breva: leggera, comoda, frizione morbida,
cambio preciso, motore nettamente più brillante e regolare rispetto
alla Nevada che aveva provato l'anno prima a Magione (PG). Voto: 10.
Le impressioni sulla nostra guida: ci ha fatto fare un bel giro che
ci ha portato su un magnifico belvedere e su dei divertenti tornanti.
Si è subito adeguato al nostro ritmo e ci teneva sempre d'occhio
negli specchietti: dovrebbero proporlo come guida alla Guzzi! Voto:
10.
Per la cronaca si chiama Angelo ed è il felice possessore di
una bellissima 850 T5 rossa.
Una curiosità: durante il giro ci siamo addentrati in una macchia
e ad un certo punto un grosso volatile mi è passatto sopra la
testa. Preso dalla suggestione ho subito pensato: wow! Un'aquila! Poi
mio padre, appassionato di caccia mi ha prontamente smontato... è
un fagiano. Voto: 6+.
Rientrati nell'autodromo abbiamo chiacchierato a lungo con la nostra
guida, con il concessionario e, udite udite, con il maestro Bruno Scola.
Ho così scoperto alcune ghiotte curiosità tecniche e ho
capito quali vantaggi potrei avere sostituendo l'albero a camme della
mia Jackal con quello prodotto da Scola: 3 cv in più, meno consumi
e una seconda marcia che ti permette di affrontare tornanti da prima!
Intanto fervono i preparativi per la gara e cominciano ad arrivare altre
MG e relativi piloti ansiosi di assistere alla competizione. Alla fine
tra moto da competizione, moto in prova e moto di comuni mortali c'erano
una quindicina di MG in bella mostra sotto il sole domenicale!

Pronti
per la pista
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GianJackal,
Angelo e il papà di GJ
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Mentre si scaldano i motori e i piloti indossano le tute faccio conoscenza
con un tizio con la maglietta di Anima Guzzista: non molto ciarliero
in verità...
Vengo a sapere comunque che Alberto Sala è presente nell'autodromo...
purtroppo non sono riuscito ad incontrarlo e a conoscerlo... andrà
meglio la prossima volta!
Ad un certo punto vedo una signora sulla quarantina inforcare una delle
Guzzi da gara e schizzare via! Dopo qualche minuto la vedo tornare indietro
e discutere con il pilota ufficiale (era la moglie? il meccanico? la
mamma di Valentino Rossi?).
Finalmente le moto si schierano: ma che ci fanno delle Hornet 600 e
SV650 lì in mezzo? Cosa?!? Ci sono pure dei 250 due tempi? Ma
che è?
Scopro così che la gara è "mista": gareggiano
insieme naked 600, naked 1000 e 250 due tempi... ma le classifiche restano
separate... non ho parole!
Intanto il giro di prova è terminato, si accende il semaforo
rosso (ho lo stomaco annodato)... i motori urlano... semaforo spento...
PARTONO! La miseriaccia, la FURIOSA è partita malissimo! Alla
fine del primo giro una Guzzi cade e si ritira (scoprirò più
tardi che è lo sfortunato Basso)... miii che bell'inizio!
Ho provato comunque a seguire la gara ma con quell'ammucchiata di moto
diverse era difficile capire chi era effettivamente davanti.
Comunque la FURIOSA correva da pazzi, sia per il manico non indifferente
di Sotgiu, sia per una preparazione unica! Penso che sul rettilineo
la FURIOSA andava almeno 30km/h più veloce delle altre V11!
A gara finita ho saputo che Sotgiu era arrivato sesto, quindi perdendo
una sola posizione rispetto a quella di partenza. Ho potuto anche vedere
in faccia lo sfortunato Basso e la sua moto: la caduta in realtà
è stata una banale scivolata, ma ha rotto la pedana del cambio...
davvero un peccato!
Finita la gara io e mio padre abbiamo salutato tutti, fatto ancora qualche
foto e poi siamo tornati a casa felici e soddisfatti.
Un grazie alla Guzzi (per i pass e anche per il solo fatto di esistere),
a Tiberio, ad Angelo, a Ghezzi&Brian, a Scola, a mio padre e a tutti
quelli che mi hanno coinvolto e mi stanno coinvolgendo in questa bella
passione!
V
GianJackal
© Anima Guzzista

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