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Speciale MotorShow

 

 

California Prototipi Breva 750 Appendice
MGS-01
Griso
 

 

 

Una presenza importante

 

a cura dello Staff

 

 

Non c'è che dire: il nuovo corso della Moto Guzzi intrapreso da Ivano Beggio non perde occasione di far sentire la sua presenza. Entrare al padiglione riservato alle moto (un'esiguità rispetto alle auto ma comunque importante) e vedere l'imponenza dello stand Moto Guzzi, secondo solo a quello della Honda (ma di poco) fa una certa impressione. Se poi pensiamo che avviene in casa del 'nemico' di Borgo Panigale, il quale si limita a un tendone (il cui superlativo è fuori luogo) e a una zona recintata per provare la 999 (capirai, tutta in prima marcia...), beh, complimenti!

Lo stand di Bologna è parente stretto di quello visto a Intermot, ma appare alquanto 'ingrassato': l'area espositiva è più grande e quantitativamente c'è più carne sotto ai riflettori. Se a ciò aggiungiamo anche alcune piccole novità, oltre alla presenza delle star di Intermot (Breva, MGS01 e Griso, supportate da spettacolari gigantesche vetrofanie che vedrei bene nel mio salotto), non possiamo che constatare che la famosa politica dei 'piccoli passi' non è certo una chimera, bensì un impegno reale che finora non ha perso occasione di manifestarsi (pur con qualche lieve riserva).

Incominciamo quindi questo report 'a tappe' proprio dalle piccole novità, per poi affrontare più in dettaglio anche le precedenti novità importanti dello scorso settembre.

 

 

 

Complessivanente la famiglia delle naked è stata ridefinita in termini di colori (Grigio Titanium e uno splendido Rosso Race), e come non notare lo splendore di quel codone tornato di colore uniforme (peccato che lo sia però solo nella versione Rosso Race)! La versione rossa esposta allo stand era arricchita anche di alcuni accessori dedicati inseriti a catalogo, come le pedane in ergal ricavate dal pieno, i due 'puntalini' sul codone per l'aggancio di un ragno, e gli spettacolari scarichi in alluminio sperimentati sulle moto del campionato Naked, davvero splendidi, in grado di snellire assai le terga del V11. Tecnicamente non ci sono novità eclatanti eccetto l'adozione delle migliorie già viste sulle ultime Le Mans, come gli scarichi col compensatore sopra l'alternatore e compresi di catalizzatore a tre vie con sonda Lambda e l'aumentato rapporto di compressione (9,8:1), rientrando quindi a norma Euro 2. Da notare anche una versione 'Ballabio' (ma a questo punto non suonava meglio 'Varenna' o 'Bellagio'?).

 

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Volevate un bel manubrio rialzato sulla Le Mans? Inutile: non ci sta in carena. Sarà; intanto eccolo piazzato sulla V11, ribattezzata per l'occasione V11 Café Sport: la sostanza della precedente Scura (pacchetto ammortizzante svedese più carbonio in alcuni dettagli) in una nuova livrea bronzo/oro: davvero elegante, anche se come ormai sapete mal digerisco il codone 'spezzato'. Il manubrione rialzato sta da Dio e consente una posizione più comoda e rialzata; la padronanza del mezzo dovrebbe risultare più immediata, anche se la mia impressione è che forse la larghezza del manubrio è un po' eccessiva, ma fugheremo il dubbio alla prima occasione di prova su strada.

 

 

Accessori V11

 

La V11 con il kit alluminio Altra immagine del kit alluminio Lo scarico basso omologato TUV

 

Un capitolo interessante era rappresentato dagli accessori originali dedicati alle V11. Una V11 custodita in una vetrina era equipaggiata con il 'Kit Alluminio' di prossima commercializzazione che prevede il cupolino lucidato, due placche laterali copriradiatore dell'olio, un puntale sottocoppa molto esteso, i fianchetti che lasciano intravedere il mono posteriore, i parafanghi anteriore e posteriore e il supporto del fanale posteriore. Il risultato è che la moto ne risulta sicuramente impreziosita ma lascio il giudizio estetico al gusto personale di ognuno di voi. Altro accessorio interessante montato sulla stessa moto e sempre di prossima commercializzazione è il kit di scarico basso omologato TUV. Nulla si sa sulle sue performances ma sicuramente sarà apprezzato oltre che dagli appassionati anche dai vari tuner che avranno così un accessorio esteticamente molto particolare e omologato per creare delle belle special.

Un'altra V11 esposta nel pubblico terreno dello stand dalla inedita livrea completamente rossa montava degli altri accessori veramente interessanti. Uno era il kit racing di scarico composto da terminali in acciaio convergenti verso la targa che abbelliscono e nello stesso tempo alleggeriscono veramente molto la linea del mezzo. Il kit comprende anche una centralina da sostituire all'originale. Purtroppo in questo caso parliamo di un kit non omologato, quindi la circolazione su strade aperte al traffico è a vostro rischio e pericolo!!

 

Lo scarico racing molto raccolto Belle le pedane in ergal regolabili e la piastra che copre la pompa del freno posteriore Tutti gli accessori in ergal e lo scarico racing erano montati su questa V11
 
Pedane regolabili e leve in ergal Pedane passeggero in ergal  

 

Senz'altro da segnalare le pedane in ergal. Notevoli quelle per il pilota che sono costruite in modo tale da essere regolabili in diverse posizioni. La pedana risulta disassata rispetto al perno di sostegno. Questo permette di regolare sia l'altezza che l'avanzamento della pedana  semplicemente ruotando il pedalino stesso. 

Molto semplici invece le pedane del passeggero sempre in ergal, leggerissime, che conferiscono un aspetto molto sobrio e corsaiolo alla moto.

 

 

Protezione per pompa freno posteriore Agganci per rete portapacchi Tappo olio con astina
Kit viti in ergal

 

Piastre protezione silenziatori di scarico

 

Altri accessori che completano la linea in ergal sono la piastra per la protezione della pompa freno posteriore, dove troppo facilmente va a sbattere il tacco dello stivale, il kit specifico con le viti leggerissime e molto resistenti, i nottolini che si fissano al codone per offrire un valido appiglio alla rete portapacchi ormai comunemente soprannominata 'ragno', un kit per la protezione dei silenziatori ed infine il tappo dell'olio con astina per controllare il livello del lubrificante. 

Il catalogo accessori non è finito qui ma comprende anche la borsa da serbatoio dedicata, uno zainetto, particolari in carbonio come cupolino, coprimotorino d'avviamento e parafango anteriore ed infine il portapacchi posteriore.

 

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La famiglia delle California non ha avuto sostanziali modifiche; si segnala la scomparsa della Special Sport a catalogo e l'inserimento al suo posto della Titanium e della Stone Touring; l'unica ad essere stata oggetto di (lievi) modifiche è la Stone, che vede ora tre colorazioni nuove: uno splendido rosso Race, il grigio platino e il nero Shadow. Da segnalare l'adozione dell'ultimo 'pacchetto' di migliorie (punterie idrauliche, rapporto di compressione aumentato, scarichi con compensatore sopra l'alternatore e catalizzatore), diffusi su tutti i modelli (Stone 'base' esclusa). E' stato ridefinito il catalogo accessori, particolarmente nutrito per la 'piccola' California, e alcuni erano montati direttamente sui modelli esposti, come le borse in cuoio e il parabrezza.

 

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Collocati in posizione centrale, non potevano certo mancare i due spettacolari prototipi già 'consumati' con la vista al precedente Intermot, e anche qui non sono passati di certo inosservati. Rispetto al precedente aggiornamento sul 'work in progress' della MGS/01, non ci sono particolari novità; sta proseguendo lo studio del motore 4 valvole, cercando di farlo rientrare negli standard produttivi del gruppo Aprilia; in particolare è oggetto di studio intenso lo smaltimento di calore dalle teste, 'scoglio' critico in vista di un aumento prestazionale richiesto, e dall'altra parte dalle sempre più restrittive norme antinquinamento, alle quali si deve sottostare per una effettiva messa in produzione delle moto. In sostanza: abbiamo ancora parecchio tempo per raccimolare i soldini per averle... :-((

 

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NUOVA BREVA 750

 

 

La vera novità di prossima commercializzazione (primavera 2003) si chiama Breva 750 che più o meno già tutti conoscono ma che qui era ben esposta in due esemplari su una pedana in perenne rotazione con in sella una graziosa fanciulla che faceva da 'acchiappasguardi'. Bisogna dire che il compito gli riusciva talmente bene che Mauro e Andrea hanno preteso che scendesse dalla pedana per farsi immortalare al suo fianco!!

 

 

Nello stand Guzzi era presente anche il Capoprogetto della Breva, Ing. Manacorda, approdato a Mandello dopo aver prestato la sua opera in Ferrari, con il quale abbiamo scambiato alcune battute sugli aspetti tecnici della prima Moto Guzzi nata completamente sotto la nuova gestione Aprilia. Le informazioni fornite dall'Ing. Manacorda ci hanno fatto capire che stiamo parlando di una moto sostanzialmente nuova anche se mantiene uno stretto legame con i precedenti modelli di 750cc due valvole. Il telaio, pur derivando da quello della Nevada 750, è stato rivisto nelle quote basilari come ad esempio l'inclinazione del cannotto di sterzo che ora è di 28,30 gradi. Il motore è stato dotato di iniezione elettronica con gli iniettori che si innestano dall'alto sui collettori di aspirazione in una posizione molto vicina ai cilindri. Nelle testate è stato modificato l'andamento del canale di aspirazione per migliorare il riempimento dei cilindri a tutto beneficio del tiro ai bassi e medi regimi. Le sospensioni sono di tutto rispetto con una forcella Marzocchi di ben 40 mm e doppio ammortizzatore posteriore con la regolazione del precarico molla. Ci è stato anche spiegato che la potenza della moto (35 KW) è sufficiente per effettuare l'esame di guida che permette di conseguire la patente senza limitazioni. Le tre colorazioni con le quali la moto verrà commercializzata sono veramente belle e accattivanti. La livrea nera e quella rossa risultano più votate all'eleganza mentre quella grigio argento trasmette un tocco di sportività in più.

Ci auguriamo che la campagna di lancio che la Guzzi effettuerà collochi questo bel mezzo nel giusto segmento delle moto 'di uso quotidiano' (tipo Honda CB500 per capirci) senza cercare inutili confronti con motocicli di diversa estrazione (Monster, Hornet, ecc.).

Insomma, a noi la Breva ha convinto e sentendo parlare una persona della Guzzi che l'ha guidata a lungo pare che le proprietà dinamiche della macchina siano veramente entusiasmanti.

 

 

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Appendice

Un aggiornamento anche per la nostra sezione BONSAI!

A colloquio con Giuseppe Manacorda e Giorgio Papa...

...e con Giuseppe Ghezzi

Due chiacchiere anche con Ricciuti, designer della splendida Laverda

 

Un ringraziamento alla Moto Guzzi e a Bruno Scola per averci fornito i pass necessari per l'ingresso in fiera. Non ringraziamo affatto invece (anzi...) l'organizzazione del Motorshow, dato che (contrariamente ad esempio ai loro colleghi tedeschi di Intermot, per i quali è bastato dare un occhio al sito) non ci hanno concesso alcun ingresso stampa, con la motivazione che non abbiamo tessere da giornalisti. Ogni ulteriore commento crediamo sia superfluo, anche perchè per tutta la giornata del venerdì 6 (riservata agli addetti) abbiamo notato ovviamente parecchi zii, nipoti, cugini e parenti vari a zonzo. O forse erano tutti giornalisti iscritti all'albo...


© Anima Guzzista