La
Guzzi è viva !!!
di
Fange
Il 7 Ottobre 2001 a
Vallelunga c'è stato un week-end all'insegna delle moto vere, quelle
che urlano, quelle che fanno tremare l'asfalto e fanno strizzare gli
occhi degli spettatori quando passano.
Erano di scena le
BOTT (battle of the twin), le OPEN, le moto classiche e d'epoca.
Queste categorie sono
tra le favorite delle nostre amate Moto Guzzi, dove i due possenti
cilindri che spuntano lateralmente dal telaio fanno strage di titoli e
di avversari.
In particolare una
officina di Roma si è distinta tra le moto classiche Gruppo 5, cioè le
moto dei primi anni settanta che in pista spuntano tempi vicinissimi
alle Ducati da BOTT.
Si tratta
dell'officina Italbike, che si è presentata sulla linea di partenza con
due V750Sport.
La cosa bella sta nel
fatto che una delle due moto si è aggiudicata il titolo italiano!!
In questa categoria
corrono moto agguerritissime come le Honda Four o le Norton, moto
pompatissime che sul rettilineo di Vallelunga toccavano velocità a cui
è difficile credere.
Eppure le Guzzi non
hanno lasciata strada a nessuno.
Il titolo italiano
dimostra che la passione scorre ancora a fiumi nelle officine dei
privati che con mezzi limitati e tanto ingegno sono ancora in grado di
spremere cavalli dai motori Guzzi sui quali è stato praticamente detto
tutto, o quasi...
Le moto che
corrono nel campionato moto Classiche e d'Epoca Gruppo 5, sono
vere moto da competizione, preparate nel motore e nella
ciclistica.
Sono private
dell'alternatore e del motorino d'avviamento per risparmiare
peso e sono alimentate da una piccola batteria con carica
"a perdere" del tipo usate sugli scooter, che fornisce
l'energia necessaria alla durata di una gara o di una prova
ufficiale. |
Stefano
di Italbike effettua gli ultimi interventi sulla moto che
si aggiudicherà il titolo italiano. |
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Viene poi sostituita
con una completamente carica ed efficiente per la gara successiva.
Vedere queste
vecchie signore vestite in modo così cattivo ed aggressivo è
emozionante ma sentirle in moto lo è ancora di più.
La moto qui a
lato è di un signore che ha passato da un bel pezzo gli
"anta" ma che quando sale sulla sua belva diventa un
ragazzino con un bel giocattolo in mano. Forse un pò (troppo)
costoso ma sicuramente divertente. |
L'altra
V7Sport preparata da Italbike
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Nei motori di queste
Guzzi ci sono valvole maggiorate (di parecchio!), bielle ed albero
motore lucidati ed equilibrati, volano alleggerito (sempre di
parecchio!), distribuzione in ergal, radiatore dell'olio, accensione
elettronica Dyna, carburatori da 40 senza pompa di ripresa e con
titillatore al posto dello starter, scarichi artigianali ralizzati dalla
stessa Italbike con silenziatori piuttosto "educati" derivati
da moto di serie come ad esempio le Monster.
Il reparto
sospensioni viene rivisto nell'idraulica delle forcelle originali e con
doppi ammortizzatori posteriori di elevato livello qualitativo.
Per i freni
solitamente vengono usati gli impianti originali che sono già ottimi
così, tranne che per le pompe che vengono sostituite con altre più
resistenti alla fatica ma sempre dell'epoca.
Italbike si trova a
Roma, in V. S. Zanoletti 13 al km 18,700 della Cassia (Olgiata).
Il Tel. è
06.308.96.426 ed il Fax è 06.308.99.161.
Altre
immagini delle due V7Sport. |
Non vanno certo
trascurati anche gli altri partecipanti alla manifestazione.
Tra questi c'era un
personaggio che mi è risultato subito molto simpatico. E' uno di quei
tipi che ti fanno sentire a tuo agio e sembra che lo conosci da sempre.
Ironia della
sorte il suo nome ricorda in modo inequivocabile l'aquila di
Mandello: Paolo Falcone!!
E' di Milano
e la sua moto è bellissima e anche molto performante.
Mentre è
intento nella revisione di una pompa freno, mi racconta che la
modifica che ha interessato la parte anteriore del telaio, dove
ora è attaccato il motore, è una sua invenzione e che poi, non
si sa bene per quale strana combinazione, l'ha ritrovata sul
telaio usato dalla Guzzi per la Daytona, il Centauro ed il 1100
Sport. |
Paolo
Falcone con la sua compagna e la sua bella V750S con
telaio modificato. |
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Non so se stia
parlando seriamente o se si stia burlando di me, ma la sua simpatia mi
fa sorvolare su questo piccolo particolare e, visto il personaggio, mi
piace pensare che potrebbe anche essere vero!!
Arrivano
invece dalla provincia di Frosinone questi due simpatici signori
che appena mi hanno visto con la maglietta di Anima Guzzista non
mi hanno lasciato andar via senza la promessa di fargliene avere
due!!
Molto bella
la 750S di V. Sari che a suo dire è anche piuttosto
cattiva.
Coraggioso
invece Pietro Ignagni che si è presentato sulla linea di
partenza della categoria OPEN con una Guzzi SP1000 completamente
originale a cui ha solo tolto la carena di serie e montato due
semimanubri. C'è anche il maniglione cromato dietro la sella!!!
Il motivo è
che la sua vera moto da competizione è in fase di ultimazione
presso un preparatore di Frosinone e così non potendo stare
lontano dalla pista si è accontentato di usare la moto di
serie!
Il mondo di
queste moto è fatto di appassionati, gente che mette i soldi di
tasca propria per allestire la moto con cui correrà e che
quindi si ingegna in tutti i modi possibili per far rendere il
motore al massimo con la minima spesa. |
Vincenzo
Sari con una V750S preparata.
Pietro
Ignagni con l'SP1000 di serie. |
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Non ci sono sponsor, non ci
sono motorhome, si respira un aria così familiare che mi sembra di
rivivere l'atmosfera di cui tante volte ho letto su alcune riviste di
moto d'epoca, dove si racconta che negli anni 50 e 60 i piloti privati
europei con annesse mogli e figli, si spostavano da un circuito
all'altro con furgoni, roulotte e tende e che, essendo sempre gli
stessi, nei giorni precedenti ogni gara si trovavano tutti insieme a
fare feste e baldoria. L'insieme di quelle persone veniva chiamato il
"Continental circus". Ecco,
durante queste gare si respira un'aria da Continental circus che è
quanto di più aderente alla filosofia del vero guzzista. Ed
infatti è qui che le vecchie Guzzi si ritrovano, ed è qui che le
vecchie Guzzi VINCONO!!!!!
Fange
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