Saloni

Intermot Monaco

• 2004

• 2002

Milano

• 2007

• 2006

• 2005

• 2003

• 2001

Bike Expo Padova

• 2005

• 2004

• 2003

• 2002

Moto Salon

• 2005

• 2004

• 2003

- Paris Auto Moto Tuning Show 2002

- National Custom Show 2003

- Motorshow Bologna 2002

Eventi

- Aquile in Pista Imola 2009

- Porte Aperte 2008

Presentazione del Libro - Moto Guzzi Quando le moto hanno l'anima

• Presentazione

- Premio Anima Guzzista - Bicilindrica

- Il Guzzista dell'Anno

Manifestazione FFMC

• 2006

- Manifestazione "Moto di Protesta"

- Pista&Pasta 2008

La Sfida II

• I-2005

La Sfida

• I-2004

Trofeo Rosso

• 2004

• 2003

Concorso Fotografico

• 2008

• 2004

• I vincitori 2004

- Convegno corse anni '70

- Cena WOG a Mandello

- V8 alla Coupe Moto Legendes

Record Guzzi in USA

• Report

• Racconto del pilota

Il Giro delle Aquile

• Motogiro

• La 1° tappa

• Intervista a Antonio Idΰ

• Tappa Fr-Bn

Aquile in Strada

• Magione

• Varano

Competizioni

Anima Guzzista Cup

• 2009

Campionato Classiche Gr. 5 e UEM

• Trofeo Guzzi 2008 - Franciacorta

• Trofeo Guzzi 2008 - Magione

• 2008

• 2007

• 2006

• Magione 2005 2° gara

• Misano 2005

• Magione 2005

• Varano 2005

• Misano 2004

• Vallelunga 2001

• Intervista a Pietro Inagni

Trofeo Deccla Cartagena

• 14°- Gennaio 2008

• 13°- Settembre 2007

• 12°- Gennaio 2007

• 11°- Settembre 2006

• 10°- Gennaio 2006

• 9°- Settembre 2005

• 8°- Gennaio 2005

• 7°- Settembre 2004

• 6°- Gennaio 2004

• 5°- Settembre 2003

Campionato Italiano Supertwins

• 2008

• 2007

• 2006

• 2005

• Mandello Racing Team

• 2003

- Classic RR European Championship

- Daytona 2007

- Daytona 2006

- TT Assen 2006

- TT Assen 2005

- 100 Miglia 2006

Campionato Italiano Naked

• 2003

• 2002

- Bol D'Or Classic 2008

- Bol D'Or Classic 2004

- Mondiale Endurance Albacete 2004

 

a cura di Goffredo Puccetti

 

 

Ci sono dei momenti in cui ci sembra che la nostra passione per le motociclette sia, come dire, non al passo dei tempi, non alla moda.

Il Continental Circus è ormai un ricordo per i più anziani; al suo posto dovremmo accontentarci dell'asettico MotoGP, concepito per essere seguito via cavo...

 L'elettronica ormai conta più del manico e il gap che separava il mondo della moto da quello della Formula Uno si sta riducendo stagione dopo stagione.

Quando poi scopri che introducono il controllo della trazione sulle moto da GP e modificano curve leggendarie per accomodare più sponsor in un determinato punto... beh, in quei momenti ripeti a te stesso che il motociclismo non è questo e parti alla ricerca di chi la pensa come te.

 

Ebbene non siamo soli! Quella che segue è una veloce cronaca della mia partecipazione alle "Journees Italiennes - Trofeo Rosso", vale a dire una due giorni di moto italiane in pista, organizzata da un agguerrito gruppo di appassionati francesi.

La locandina della manifestazione

Il programma era semplice ed ambizioso allo stesso tempo: riunire per un weekend al Circuit Val de Vienne (molto bello!) quante più moto italiane possibile, dando a tutti la possibilità di girare in pista, secondo le proprie capacità, attraverso diverse formule. Si andava dalla formula Battesimo, per i neofiti della pista, fino alla Integrale, che dava diritto a ben sei turni di venti minuti, per i veri maniaci delle saponette! In base agli stili di guida e all'età delle moto si definivano categorie dai nomi musicali: Piano, Allegro, Vivace, Forte, ect.

Gli appassionati si sfogano in pista Ecco di cosa sono capaci i guzzisti

Gli organizzatori si sono avvalsi della fattiva collaborazione dei più attivi moto club di Francia dedicati alle moto italiane: Amicale 750 Laverda Benelli / Motobi Club de France, Bimota Club de France, Ducati Club de France, Laverda Club de France, Moto Guzzi Club de France e soprattutto il mitico club Scuderia Guzzi.

Questo ha permesso loro di contenere I costi e di offrire la possibilità di girare in pista a prezzi estremamente ragionevoli.

 

Ma veniamo alla cronaca di questa due giorni, così come l'ha vissuta il vostro improvvisato cronista.

Inizio subito, come è nel mio stile, con una stima fantozziana della distanza che separa il Circuito Val de Vienne da Parigi: "ah, un bel pieno e in due ore e mezza sono lì".

Alla quarta ora di viaggio capisco che forse la prossima vota posso anche fermarmi un istante a calcolare i chilometri anzichι fare ad occhio...

 

Passo il pomeriggio (o meglio, quel che resta del pomeriggio) di sabato fra gli stand e a bordo pista: I turni si susseguono incessanti; gli stand si animano, il paddock diventa a poco a poco una allegra tendopoli.

4 valvole!!

Mentre mi avvicino al bar principale ecco che mi imbatto in quella che risulterà la regina indiscussa del Trofeo Rosso 2002: la Special sul base Centauro di Jean Marc di Grenoble, appassionato del 4v Guzzi come pochi altri al mondo, noto nella comunità di internauti Guzzisti attraverso il suo sito web: http://daytonasite.free.fr/english/daytona_website.htm 

Non mi dilungherò nel cercare di descrivervi la sua supertwin con motore 4V anche perché a parole non rende…Per chi comunque volesse saperne di più: http://daytonasite.free.fr/monproto/index.html

Ogni commento è superfluo. Se vi trovaste ad applaudire di fronte al monitor, non preoccupatevi: è normale.

 

La serata volge al termine e punto verso il mio albergo, ad una decina di chilometri dal Circuito, che ho scelto attraverso il mio sistema, infallibile in Francia: a caso. In tutta la Francia, ad eccezione dei luoghi più smaccatamente inflazionati dal turismo, tutti gli alberghi e i ristoranti sono ottimi. Scegliete un qualsiasi due stelle e godetevi l’ottima cucina e l’eccellente rapporto qualità-prezzo.

Mentre parcheggio la V11 di fronte alla mia stanza ecco che sento arrivare due altre moto. Non sono solo due italiane (ovvio, anche esse qui per il Trofeo) ma sono persino bicilindriche, e Guzzi per giunta: e V11 come se non bastasse! Una Tenni ed una Verde Legnano. Celebriamo la felice coincidenza con una sana grigliata.

Il mattino dopo, abbondante colazione e via di nuovo verso il Circuito.

Alle 11:50 mi attende la mia batteria: “Allegro”. 

888 da vetrina!

Incontro Steve, mio ex collega inglese trasferitosi a Bordeaux che ha portato la sua sublime 888 Corser Replica, da poco acquistata usata, al battesimo della pista; commentando lo stato perfetto ed il chilometraggio ridicolo della moto riflettiamo che è un bene che ci siano persone che si comprano moto simili solo per farsi vedere al bar, magari solo per una stagione, per poi rivenderle!

Tocca a me, Steve si va a piazzare a bordo pista con la sua macchinetta digitale…

Quando mi invierà poi le sue foto scoprirò che mi ha confuso con il pilota di un Centauro giallo, scattandogli delle gran belle foto: a lui!! Pazienza!

 

Ci si allinea in pregriglia dopo aver coperto a dovere le parti esposte delle moto con il nastro adesivo, e poi via si parte per venti minuti di divertimento su questo circuito che, per dirla con le parole di uno dei presenti, sembra essere stato progettato da un sadico: curve e controcurve in successione, tutte molto simili fra loro ma, attenzione, non uguali! La prima linea con RSV, MVF4, RS250 e altre special si dilegua all’orizzonte in un istante. Trovo fra il gruppo alcuni colleghi dei quali riesco a seguire il ritmo. Mi ingarello per un po’ (ma non dovevano essere giri in pista a ritmo blando?!?! ;-))) con un bellissimo V11 nero con carenatura Magni, un Centauro ed una Magni Australia. La presenza di diverse moto d’epoca mi tutela dallo spettro dell’ultimo posto.

Il turno in pista mi conferma, ancora una volta, come il V11 - o almeno, il MIO V11: sembra che ogni moto faccia a se stante… -  sia una moto incompleta:

Il motore spinge, ma potrebbe spingere di più e la ciclistica risulta inadeguata: nell’unica chicane larga che si percorre in piena accelerazione è facile innescare ondeggiamenti fastidiosi. In curva e nella primissima uscita di curva invece è una gran bella soddisfazione vedere come si tiene il passo di moto più potenti.

Utilizzo gli ultimi giri per tentare di migliorare le mie croniche deficienze: mi incollo al Magni e cerco di prendergli i riferimenti per le staccate al limite.

Noto un certo miglioramento: se ai primi giri mi passavano in gruppi di trenta ad ogni staccata, alla fine del turno cedo spazio a non più di venti moto alla volta… ;-)

 

Finito il turno, io e Steve riguadagniamo il tavolo del bar. Il caldo inizia ad essere opprimente. Faccio un ultimo giro e scatto qualche foto ad alcune moto esposte. Moto Passion 35, famoso preparatore di Rennes espone una Le Mans dal telaio particolarissimo. Prima di lasciare il Trofeo Rosso mi fermo a parlare con Bernard, uno degli organizzatori. È visibilmente soddisfatto: I numeri sono stati quelli di manifestazioni ben più collaudate e per essere alla sua prima edizione c’è da essere più che contenti.

Il ritorno non è troppo emozionante: la N151 tra Le Blanc e Chateauroux è bella ma non sublime (quindi al di sotto dello standard medio delle statali francesi!) e poi imbocco l’autostrada. Il V11 si conferma ancora una volta sufficientemente comodo anche per i lunghi tapponi (al ritorno a casa il contachilometri avra’ 1200 km più del giorno prima) ma decisamente l’autostrada non è il suo pezzo forte. Con un paio di modifiche ben fatte, forse, si potrebbe ovviare…Ma questa è un altra storia.

 

G.

 

© Anima Guzzista