Paris
Auto Moto Tuning Show
Le
Bourget, 31 Marzo 2002
a
cura di Goffredo Puccetti
E'
la mia seconda visita al salone del Tuning, vale
a dire delle preparazioni per auto e moto;
L'anno scorso accompagnai Stefano e Claudio,
rispettivamente Guzzista e Ducatista, entrambi
appassionati preparatori partiti apposta da
Milano; ma fu una mezza delusione: poche le moto
e pochi gli stand che presentassero qualcosa di
orginale mentre gli spazi e le attenzioni erano
tutte rivolte al settore auto. Quest'anno,
semplicemente guardando quante moto invadono il
parcheggio, si intuisce che le cose sono
cambiate.
Ed
effettivamente il numero degli stand dedicati
alle moto e' piu' che raddoppiato, ai
preparatori si sono affiancati alcuni stand di
case ufficiali (in primis Yamaha e HD - bravi!)
e all'esterno la pista dell'aeroporto di Le
Bourget fa da cornice alle evoluzioni di stunt
del calibro di Craig Jones, al suo debutto a
Parigi.
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All'ingresso
del "Salon de la Moto d'exception",
una Guzzi, naturalmente! |
Appena
entrato, salto a pie' pari la zona auto e mi
fiondo tra le due ruote...Beh, che dire? Guzzi
non ce ne erano, anche se considerando il tipo
di evento e di pubblico, credo che la presenza
di una Furia, ad esempio, avrebbe riscosso un
emorme successo. La parte del leone comunque la
fa sempre lei, la splendida ed eterna VMax.
Venerata in Francia sin dal debutto, e' la
regina indiscussa delle preparazioni. Vere e
proprie opere d'arte su base VMax adornano gli
stand dei preparatori piu' rinomati. Su tutti,
Lazareth e Genetic Bike.
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Impressionante
streetfighter Kavasaki. Notate gli
scarichi integrati nel
codino: sublime. |
Girando
tra gli stand, mi ubriaco di ergal e carbonio;
una streetfighter su base Kawasaki mi incanta.
Bellissime anche due RSV e una Falco, sempre in
versione stretfighter. Eccezionale una Ducati
Monstro (come si chiama qui in Francia) allo
stand Rizoma. Mi fermo a parlare con i ragazzi
della Selleria STS, un laboratorio artigianale
di Palaiseau che nel giro di pochi anni si e'
fatto una reputazione nella realizzazione di
selle su misura: prendi appuntamento e loro ti
prendono tutte le misure (con tanto di impronta
delle chiappe di pilota e passeggero) e nel giro
di 48 ore hai la tua sella su misura. I prezzi
partono da 200 Euro per le selle realizzate in
materiali standard ma possono anche triplicarsi,
ad esempio per una sella in alcantara con
disegni o scritte cucite sopra. Il prossimo fine
settimana credo proprio che gli faro' visita: la
V11 non disdegnerebbe affatto una sella piu'
comoda per pilota e passeggero.
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Notevole
il posteriore di questa special. |
un'altra
impressionante special vista da dietro. |
notevolissima
questa veduta posteriore!!! |
Scatto
qualche foto ad alcune preparazioni davvero
interessanti mentre, in assenza di Guzzi,
gironzolo alla ricerca di qualcosa di
altrettanto eccitante: una standista mi offre
uno spunto degno di attenzione (vedi
foto)...fino a che l'altoparlante annuncia che
Craig Jones sta iniziando la sua performance.
L'ho gia' visto in azione al Ramsey Sprint e non
voglio perdermelo: parliamo di un tizio che fa
dei burn out mentre impenna, che frena alzando
il posteriore per decine di metri stando seduto
sul manubrio, che fa surf sulla moto lanciata a
non so quanto all'ora...Insomma un vero
spettacolo. Purtroppo, arrivo tardi: la folla e'
gia assiepata lungo le transenne e i migliori
posti di osservazione sono gia' occupati. Le
foto non renderanno giustizia dello spettacolo.
Dopo Craig Jones due stunt francesi si divertono
a cambiarsi i posti di pilota e passeggero,
lanciati a cento all'ora, a mettersi sulla
verticale sul serbatoio e altre a menita'. Non
male!
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Un...accenno
di burnout: Craig Jones saluta la folla al
suo debutto a Parigi |
Sullo
sfondo del missile Ariane, i numeri degli
stunts |
All'uscita,
scopro che la mia V11 costituisce per alcuni
motards un elemento di interesse pari alle moto
esposte negli stand; mi produco nelle risposte
ormai di rito: "no, non e' una
special...No, non sbatto con le ginocchia sui
cilindri...No, la Guzzi non e' fallita". Un
motard con gravissimi problemi di vista mi
chiede se si tratta di una Ducati. Educatamente,
indico col ditino la scritta sul serbatoio,
sillabandogli il nome Moto Guzzi. Prima di
partire faccio il giro lungo l'enorme parcheggio
moto, vero e proprio 'salone nel salone': le
moto di serie si contano sulle dita di una mano.
Moltissime le jap: su tutte hornet e sv 650 che
hanno ormai detronizzato la Fazer; e poi R1, R6,
diversi gruppi di HD e Ducati. Cerco le Guzzi...E
le trovo: Ahime', solo due. Una California III e
una GT...Pochi ma buoni.
G.
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