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MotoGiro d’Italia

 

 

Tappa Frosinone-Benevento

 

 

a cura di Fange

 

Sabato 4 maggio.

 

Verso le 5:00 di mattina la pioggia fuori dalle finestre faceva tanto di quel chiasso che era impossibile per me continuare a ronfare fino all’ora in cui la sveglia avrebbe dovuto farsi sentire: le 6:30.

Alle 5:30 l’insofferenza verso le coperte ha preso il sopravvento e la giornata ha avuto inizio.

Dopo un po’ di manutenzione al sito www.guzzisti.it e lunghi preparativi, alle 7:40 sento bussare alla porta e Almerico si presenta a casa mia dopo aver faticosamente sceso addirittura un intero piano di scale (abita al piano di sopra!).

Secondo gli accordi del giorno prima il viaggio fino a Frosinone si sarebbe dovuto fare con la sua 1100 Sport Corsa Limited Edition 99/200 Super Mega Figata Galattica ma visto il diluvio che ci aspettava e gli allagamenti che immaginavamo abbiamo optato per il mio California II.

Ed infatti a due km da casa faccio per passare il guanto sulla visiera del casco quando la moto entra in un allagamento della strada tanto grande che non capisco come mai non sia segnato sulle carte geografiche sotto forma di lago! Chiaramente il guanto che passava sulla visiera mi ha impedito di prepararmi adeguatamente all’impatto.

La California entra violentemente nella immensa pozza e affonda sempre di più mentre due ali d’acqua si alzano ai lati della ruota anteriore fino a raggiungere la mie cosce e inondare completamente tutta la moto. La velocità non era proprio bassissima, sugli 80 all’ora. Dopo quei lunghissimi attimi la California esce da quella pozza immensa con una tranquillità ed una stabilità oltre tutta la migliore immaginazione. Almerico dal sellino di dietro mi grida: "Incredibile, non si è mossa!!!". Ed era vero. Che bellezza di moto!!!

 

Se non vi siete già stancati continuo con il racconto.

 

Arriviamo all’appuntamento e con grande meraviglia trovo una decina di moto parcheggiate presso l’autogrill all’ingresso della Roma-Napoli. La giornata era talmente poco invitante che i presenti vanno assolutamente citati:

Francesco con il mito fatto moto 850GT, il Comandante Stè col V1000G5, Toni con la Jakal, Giacomo con la ragazza e un V35II, Andrea il Tatuato con la sua rabbiosa Special su base 1000SPII, Fabio il Reverendo con la 1000SP Marlboro style, Gianni con Cali II bianco e naturalmente io e Almerico col Cali II nero. Spero di non essermi scordato nessuno e nel caso chiedo perdono.

 

Davvero coraggiosi i guzzisti intervenuti

 

Dopo i saluti e baci eccoci alla partenza per Frosinone. Nulla da annotare durante il noioso viaggio autostradale fino al concessionario Magliocchetti di Frosinone, solo una persistente e abbondante acqua che aveva il potere di infiltrarsi in ogni pertugio dell’abbigliamento. Da Magliocchetti ci incontriamo con i coraggiosi guzzisti partenopei che sfidando il maltempo hanno affrontato il viaggio da Napoli a Frosinone per poi seguire la tappa fino a Benevento. E’ bene citare anche loro: Ciro col Nevada e con Sebastian come passeggero, Pask e la sua V35III "Eclipse" purtroppo caduto durante il ritorno a casa ma fortunatamente senza conseguenze per lui è andata peggio invece alla sua moto, e Peppe Longobardo su Nevada club 750. Fantastici i titolari del concessionario: panini, pizzette, bibite, sedie e phon per asciugare l’asciugabile. Non potevamo aspettarci migliore accoglienza. Faccio la conoscenza del simpatico e disponibile Sandro Cimaroli, colui che guiderà una delle due moto ufficiali. Il tutto accade intorno alle 10:00. Diversi anche i curiosi ed i conoscenti di Magliocchetti che venivano in concessionaria a vedere cosa stava succedendo. Nel frattempo io e Gianni andiamo al bar.

 

Ottima l'accoglienza dal concessioario Magliocchetti

 

Siete ancora li? State ancora leggendo? Ammazza che pazienza che avete!!

 

Le staffette dovevano giungere presso il concessionario Magliocchetti alle 10:30. Alle 10:30 non si vede nessuno. Alle 11:00 neanche e io e Francesco andiamo al bar. Alle 11:30 ancora niente. Ecco che però arriva il furgone dell’assistenza, quello con su i muletti. Ma i ragazzi scesi dal furgone non ci sanno dare nessuna notizia sulle staffette. Chiamo Idà che purtroppo mi da notizie non proprio felici. Le staffette provenienti da Orvieto erano ferme sul Grande Raccordo Anulare di Roma. In particolare c’era il motorino d’avviamento della California EV che faceva le bizze iniziando a girare con la moto accesa, sintomo quindi di un problema elettrico. Per onor di cronaca però bisogna dire onestamente che quelle due moto stavano prendendo tonnellate d’acqua dal giorno prima, basta leggere il raccondo della tappa da Mandello a Torino per rendersi conto di cosa abbiano subito. Pur se non auspicabile, un guasto del genere è quantomeno annoverabile tra i guasti "non fisiologici" visto le particolari condizioni in cui è avvenuto.

Riparte il furgone per andare a soccorrere le staffette e noi sempre li a riconsolarci con i vassoi di panini al prosciutto che sembravano inesauribili. Forse Magliocchetti dovrebbe pensare ad estendere la sua attività e diventare il primo concessionario-agrituristico d’Italia!!

Arrivano le 12:00, le 13:00, le 14:00 e noi sempre li, con il concessionario invaso di caschi, guanti zuppi, soprapantaloni dappertutto, bandane e sottocasci appesi ad ogni spigolo e manubrio delle moto esposte.

Ciro a malincuore telefona all’agriturismo di Benevento per disdire il nostro tavolo che ci avrebbe dovuto accogliere alla fine della tappa. A quel punto io e Sandro abbiamo pensato di andare al bar!

Alle 15:00 il tumpeggiare di due bicilindriche lariane solca l’aria calma e tranquilla della via che conduce verso Magliocchetti. Le staffette finalmente fanno la loro apparizione e con sorpresa vedo che uno dei due piloti è Antonio Idà, l’uomo Guzzi organizzatore del MotoGiro.

 

Le due moto ufficiali pronte a ripartire

 

Sbrigate le formalità per la presa in consegna della moto mi viene consegnato l’abbigliamento Guzzi da indossare. Giacca e pantaloni in cordura con fodera termica interna estraibile e protezioni anche sulla schiena. Dico sinceramente che questi indumenti mi hanno garbato molto a parte le protezioni che anziché stare sul ginocchio erano all’altezza del femore per via della taglia che non era esattamente la mia!!

 

Notevole l'abbigliamento Guzzi

 

Alla mia richiesta di informazioni circa questi capi Stefania Galli (Relazioni esterne Guzzi) mi dice gentilmente che sta per essere lanciato un nuovo catalogo di abbigliamento Moto Guzzi. I prodotti saranno visibili anche sul sito ufficiale della casa.

Questi nuovi ragazzi in Guzzi ci stanno dando dentro di brutto. Speriamo che le mille difficoltà in cui oggi si stanno muovendo piano piano si appianino e le cose che oggi a noi guzzisti sembrano eccezionali diventino la normalità!!!

Ormai sarete diventati la metà di quelli che avevano iniziato a leggere. Vabbè speriamo che non siate spariti tutti. Io comunque continuo il racconto!!

Saluto i titolari del concessionario e soprattutto il titolare del bar lì a fianco, ormai mio grande amico, e verso le 15:40 finalmente SI PARTE!!! Inforco la Le Mans che Sandro mi ha gentilmente concesso per via di un po’ di mal di schiena che mi aveva colto e prendiamo la strada per Cassino. Le moto al seguito sono una dozzina e questo mi riempie il cuore di gioia visto che non ci avrei scommesso una lir…pardon un euro su tutta questa partecipazione: il guzzismo è proprio un virus!!

La pioggia fortunatamente ci concede una pausa e la Le Mans è proprio la moto che mi ci voleva. Posizione comoda, cupolone molto protettivo, motore allegro e pronto. In quella situazione non riesco proprio a trovargli un difetto. Sembrava la sua collocazione ideale!! Peccato per quel nome scritto sulle fiancate. Per quella moto tutto avrei usato meno che il mitico nome Le Mans, ma questo ormai è stato detto tante volte.

Dopo Cassino imbocchiamo l’autostrada A1 e anche qui la Le Mans si fa voler bene. Le auto ufficiali che ci scortavano erano andate molto avanti per via delle operazioni complicate che i motociclisti devono fare ai caselli e io ho colto l’occasione per testare un po’ questa moto a modo mio. Dei 18 km di autostrada che ci aspettavano 15 li ho percorsi costantemente tra i 210 e i 220 di tachimetro. La pioggia ricompare di nuovo. La posizione leggermente rannicchiata sotto il cupolone (cupolino non mi viene proprio!!) mi permette di guardare il mondo da una finestra, l’acqua mi sfiora appena, l’aria fischia intorno a me senza colpirmi, la moto cammina su un binario col motore che frulla bello pieno e pronto al comando del gas. I curvoni innaffiati di pioggia non sono per nulla un problema e li affronto alla stessa velocità che tengo sui rettilinei. Quando qualche auto sulla corsia di sorpasso mi costringe a rallentare, la successiva accelerazione è vigorosa e costante, senza tentennamenti o particolari sforzi del motore per riportare la moto alla velocità di crociera.

Insomma, come sport-touring sarebbe una moto molto riuscita se venisse però dotata di quei particolari che questo tipo di moto richiede. Primo fra tutti un manubrio degno di una turistica visto che le velleità sportive di una moto da 230 kg non possono per forza di cose essere eccessive e quindi i semimanubri stonano un po’.

Tre km prima di Caianello riaggancio le auto di supporto al giro e usciamo dall’autostrada per prendere la strada statale Telesina che ci porterà fino a Benevento. Le auto vanno di nuovo avanti. Dopo pochi km di Telesina noi con le moto ci fermiamo in una stazione di servizio per prendere un caffè e soprattutto fare benzina al California ufficiale di Sandro che segna rosso fisso.

Giunti all’ingresso di Benevento, troviamo le auto ferme e alcuni guzzisti locali che avevano pensato bene di accoglierci fuori la città per farci strada fino al concessionario dove finirà la nostra tappa. C’è anche un attimo di tensione perché le auto erano giunte sul posto diverso tempo prima di noi per via della sosta di rifornimento, caffettino e bisognini vari che avevamo fatto poco prima. Idà era vistosamente agitato e ci ha un po’ "sgridati" per l’attesa che aveva dovuto subire. Non che la cosa sia degna di nota ma serve come spunto per sottolineare lo sforzo compiuto da queste persone della Moto Guzzi per il compimento di quest’impresa. Non hanno dormito per due giorni e due notti e hanno viaggiato insieme alle staffette ininterrottamente in auto senza un minimo di comodità per mezza Italia afflitti da un clima nefasto.

Un po’ di nervosismo da parte loro è più che comprensibile ma soprattutto va evidenziato che con "Aquile in strada" e questo "MotoGiro d’Italia" i risultati di questi sforzi si stanno vedendo e questo è l’importante.

 

Penso che ormai i lettori di questo racconto siano ridotti solo a qualcuno che si è addormentato davanti al monitor. Tanto vale fare una breve conclusione.

 

Finalmente giunti a Benevento!

 

Alle 19:00 circa concessionario di Benevento ci aspetta con le due staffette pronte a ripartire. Idà mi consegna l’omaggio riservato alle staffette consistente in un bellissimo maglione Moto Guzzi che sarà inserito nel catalogo che ho citato prima e distribuisce attestati di partecipazione e adesivi a tutti i presenti. In un clima di ritrovata serenità e distensione salutiamo Antonio, Stefania e i reporter che li seguono e inforchiamo le nostre moto per un’altra bella sgroppata di oltre 250 km fino a casa dove la porta chiusa a chiave rappresenta solo l’ultimo ostacolo tra me ed il mio caldo letto!

Grazie a tutti i partecipanti e grazie alle persone Moto Guzzi per l’impegno che ci hanno messo

 

Fange

 

 

© Anima Guzzista