07/05/2006 Manifestazione della FFMC a Parigi
Quando i motociclisti si fanno sentire!
Testi e Foto: Goffredo
Dopo la delirante proposta dei fari accesi obbligatori per le auto (sì, sì, proprio quella che è passata in Italia senza che nessuno dicesse ahi), ritirata dopo mesi di proteste e manifestazioni, la FFMC, Federazione Francese dei Motociclisti incavolati (nota: en colere si dovrebbe tradurre più coloritamente ma siamo in fascia protetta...), ha chiamato di nuovo a raccolta i motociclisti francesi.
Archiviata la vittoria sui fari accesi, ci sono ancora tantissime battaglie da fare. Per questo lo scorso weekend in 50 città in tutta la Francia, i motociclisti sono scesi in strada per chiedere una vera politica di sicurezza stradale incentrata sui dati reali e non su preconcetti, basata su prevenzione, formazione e informazione sulle specificità dei mezzi a due ruote piuttosto che sulla mera repressione.
Formazione a livello di scuole guida: per far finire la mattanza dei motociclisti uccisi da automobilisti che semplicemente non li vedono proprio, e a livello di infrastrutture per modificare guard-rail e spartitraffico assassini. Oltre a ciò la battaglia importante è quella dell' informazione: che senso hanno le misure repressive sui motociclisti quando si apprende che sono responsabili solo nel 30% dei casi di incidenti che li coinvolgono?? Non sarebbe più giusto concentrarsi sul restante 70%??; nella cartella stampa della manifestazione si parla anche della proposta di abbassamento dell'IVA sugli equipaggiamenti da moto e altro ancora.
Come se non bastasse, a far scendere in piazza i motociclisti ecco una recente proposta di legge che sostanzialmente rende passibile del carcere chi modifica la propria moto, senza stare troppo a badare se ha modificato una freccia o un portapacchi... Una legge che lo stato francese ha già ritirato per le autovetture ( è ovviamente impraticabile ) ma che insiste a voler mantenere per le motociclette.
La risposta dei motociclisti francesi non si è fatta attendere; nonostante il ponte dell'8 maggio, diverse migliaia di motociclisti hanno risposto all'appello: oltre 3000 solo a Parigi. Una grandissima prova di forza e di maturità della FFMC, un'organizzazione che dovremmo prendere ad esempio anche noi in Italia visto che la nostra situazione non è certo migliore di quella dei cugini. Eccovi la fotocronaca del pomeriggio di ieri a Parigi.

Per essere ridicolo all'attore basta citare frasi vere pronunciate dal ministro dei trasporti!
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Il giudice si compiace davanti ai motociclisti in catene. Per ora, è solo una finzione ma...
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Per oggi la risposta della FFMC è pacifica: un simbolico lancio di palloncini.
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Si riparte e si attraversa il centro fino a Montparnasse.
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Uno degli oratori della FFMC si rivolge non solo ai motociclisti ma anche ai passanti e agli automobilisti bloccati per spiegare le ragioni della manifestazione
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Auto e Moto: siamo sulla stessa barca. Terribile il gioco di parole, ma rende l'idea.
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Veduta di Boulevard Montparnasse bloccato.
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Si riparte in corteo verso l'ultima piazza.
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Non mancano all'appello cinquantini, maxi-scooter e... Monopattini a motore!! Quando si dice spirito di categoria!!
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L'ultima sosta è a Place de La Concorde, con fumogeni e sgasata finale... Immaginatevi il suono...
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Una cornice imprevista per un paio di coppie di sposi che volevano la classica foto ricordo tra le fontane...
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La manifestazione volge al termine. Nella foto, in Place de la Concorde spicca un capolavoro artistico senza tempo e, più indietro, un banale obelisco egizio.
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PS: Moto Guzzi avvistate: 2 California e Un Centauro Sport.
© Anima
Guzzista

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