V8...il
ritorno del mito!
Cronaca
del debutto in pista della Guzzi V8 Replica
a
cura di Goffredo Puccetti
La
data di Sabato scorso, 25 Aprile 2002, resterà
impressa a lungo nella mia memoria.
La
Coupe Moto Legendes che si svolge ogni anno sul
circuito di Linas Montlehry - storico autodromo a
venti km a sud di Parigi – è sempre un evento
spettacolare, con centinaia di moto e piloti
leggendari a darsi il cambio sull’anello del
circuito; ma quest'anno l'occasione è stata davvero
memorabile. Era da un’anno esatto che aspettavo
questo momento: l’anno scorso infatti, proprio
durante questa manifestazione, incontrai un signore
che esponeva davanti al suo camper quella che
sembrava indiscutibilmente, anche se ancora
incompleta, una Guzzi V8 500. Si trattava di
Sebastiano Marcellino, meccanico piemontese che ha
dedicato gli ultimi 8 anni della sua vita al
coronamento di un sogno: ricostruire la 500 V8 del
1957 di Giulio Cesare Carcano.
Un
anno dopo, di fronte allo stesso camper, ecco la
moto completa e pronta per il suo trionfale debutto
in pista. Il programma della Coupe Moto Legendes e
tutte le riviste del settore l’hanno presentata
come la regina della manifestazione ed a ragione: la
moto è sublime, perfetta; il rombo dell’otto
cilindri è pauroso, l’emozione nel vederla
scendere in pista sarà indescrivibile.
Ma
piano, piano…andiamo con ordine. All’arrivo al
circuito mi impongo di evitare di fiondarmi subito a
cercare la V8. So bene che se facessi così, poi non
guarderei più gli altri stand…
Una
volta entrato – attraversare il parcheggio con
oltre 10000 moto è già spettacolare - passo quindi
per prima cosa a salutare gli amici del MC Scuderia
Guzzi, (www.scuderiaguzzi.org), un gruppo di circa
300 pazzi Guzzisti francesi. Davanti alla loro tenda
l’assortimento di Moto Guzzi spazia dai Falcone
alla V11 Scura; e dentro la tenda, l’assortimento
di salsiccie e birra non e’ da meno! Insieme all’amico
Fred Pambianchi, famoso in tutta l’Ile de France
per l’aplomb con il quale affronta ogni giorno il
traffico di Parigi con la sua Daytona, faccio un
giro tra gli stand: la zona destinata ai MotoClub e
alla mostra scambio (La Bourse, come la chiamano
qui) è immensa: non basterebbe una settimana per
ispezionarlo a dovere. Visitiamo lo stand del Trofeo
Rosso dove prendo informazioni sulla manifestazione
"Les Journees Italiaennes"(http://journeesitaliennes.free.fr/)
che si annuncia imperdibile.
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Trofeo
Rosso |
La
Bourse |
Guzzicar |
Gli
stand sono tutti interessanti ma dopo meno di mezz’ora
la passione ha il sopravvento: è tempo di andare
incontro alla Regina; ci avviamo verso la zona dei
Paddock dove ci fermiamo ancora per qualche minuto
davanti agli stand ufficiali. Al solito, l’approssimazione
di Moto Guzzi France, incerta fino all’ultimo se
partecipare o meno, viene salvata in corner dalla
passione dei concessionari: lo stand è affidato a
Moto Bel e Euricane Bikes che hanno allestito un
bello spazio che richiama moltissimo pubblico. La
sublime Daytona Protwin - chi segue Anima Guzzista
ormai la conosce bene - fa bella mostra di se
accanto ad una versione speciale della V11 dalla
esclusiva livrea color ghiaccio: davvero bella. La
nuova linea di abbigliamento Moto Guzzi fa da
cornice alla gamma completa delle moto.
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La
V11 di MotoBel |
Accanto,
lo Stand che riunisce gli appassionati di Laverda
presenta uno schieramento di bolidi impressionanti:
un’ overdose di arancione!
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Sfilata
di bellissime Laverda |
E
più in là ecco le MV, le Kavasaki 3 cilindri
(sublimi!) e ancora le Vincent,
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Le
MV Agusta da competizione |
Vincent-phoenix |
Gilera,
Aermacchi, BSA, Norton…. Ma ormai stiamo
affrettando il passo verso la zona dei paddock dove
sono parcheggiati I camper dei privati. Un muro di
folla ci si para davanti, segnale che stiamo andando
nella direzione giusta…
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La
folla va in una direzione precisa! |
Sgomitiamo
un po’ ed eccola finalmente di fronte a noi:
identica in tutto e per tutto alla versione del
1957, la meravigliosa Guzzi 500 V8. Sublime. La
compattezza di quel motore, le dimensioni contenute
e le linee snelle della moto colpiscono ancora oggi,
47 anni dopo la loro concezione. Poche moto al mondo
sono in grado di emozionare in questo modo, e la
sensazione di essere testimoni di un qualcosa di
unico è palpabile tra i visitatori.
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Spettacolare! |
Emozionante! |
Sublime
(la moto)! |
la
V8 scenderà in pista non prima delle tre e mezza,
abbiamo tempo per fare quattro chiacchiere con il
suo creatore. Scopriamo che oltre alla V8,
Sebastiano Marcellino ha portato alla Coupe anche un
mono 350, una replica che ha costruito per un felice
collezionista spagnolo che orgogliosamente la
guiderà in pista accanto alla V8.
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La
mono 350 |
Scattiamo
qualche foto al capolavoro che Sebastiano lascia
senza carena fino all’ultimo istante per la
delizia degli appassionati. A fianco di Sebastiano
incontriamo Luciano e Francesco"Oliver"
Olivero, amici e assistenti di Sebastiano nel
progetto V8. Ad Oliver sarà affidata la V8 in
pista.
Tra
la folla - davvero incredibile - che ci attornia,
tentiamo se non proprio un’intervista, almeno di
toglierci qualche curiosità sul suo capolavoro:
-Quanto
ci ha messo ha realizzarla?
-Otto
anni…l’ho finita giovedì scorso!
-Da
cosa è partito?
-Dai
disegni, dalle foto, eh, trovare documentazione è
stato più difficile che i pezzi in legno!
-Legno?
-Per
ogni pezzo della moto ho fatto prima il modello in
legno…
-La
Moto Guzzi l’ha contattata o aiutata in questo
periodo?
-No.
Degli amici Guzzisti e appassionati sì, tanti
soprattutto nella ricerca di materiale. Ma la ditta
Moto Guzzi no.
-Senta,
Anima Guzzista la sponsorizza simbolicamente con un
euro: posso farmi una foto in sella alla V8 adesso?…
Dopo
vergognose trattative mi viene accordato il permesso
di sfiorare una manopola della moto…
Lascio
il paddock di Marcellino per andare a scattare
qualche altra foto tra gli stand. C’è Agostini
che parla con Elli, collezionista di MV; più in là
incrociamo Arturo Magni e Phil Read. Foto e
autografo sono d’obbligo. Passa lo staff della
Mondial con la nuova Piega: bellissima ma io sono
troppo lento con la macchinetta!
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Phil
Read, un mito! |
Le
batterie GP nel frattempo sono in ritardo, ma già
dale 15 una piccola folla si è radunata di nuovo
davanti alla Regina per accompagnarla fino alla
griglia di partenza.
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E
via verso la pista |
Oliver |
Tra
due ali di pubblico, Sebastiano, Luciano e Oliver si
avviano verso l’ingresso della pista. L’attesa
in pre-griglia è emozionante, Sebastiano è teso…Sa
bene che un conto è ricostruire un motore, tutt’altra
cosa è la messa a punto di QUEL motore per la pista…
Quando
mancano dieci minuti all’ingresso, si fa largo tra
la folla il leggendario Phil Read in persona che
vuole vedere con i propri occhi il capolavoro di cui
tutti parlano. L’emozione è alle stelle! Phil
Read, l’otto volte campione del mondo, non stacca
gli occhi dalla V8."Amazing"
straordinario, è la parola che ripete più spesso.
Si china sul motore, quasi a voler controllare che
davvero ci siano otto cilindri in una moto così
compatta...testa la corsa dell’acceleratore e l’ammortizzatore
di sterzo montato in maniera innovativa per l’epoca.
Mi improvviso traduttore nella conversazione tra
Luciano e il Campionissimo. Dopo cinque minuti buoni
di ispezione certosina, un ammiratissimo Phil Read
si complimenta con il team e saluta: porterà in
pista una MV 850 Magni nella successiva batteria.
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Phil
esamina la V8 molto incuriosito |
Ma
adesso tocca a noi: Oliver indossa il casco (neanche
a farlo apposta; un Phil Read replica!) e si parte.
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All'ingresso
della pista! |
Sono
le 15:55 del 25 Maggio 2002 quando la Moto Guzzi 500
V8 numero 19 entra sulla pista del Circuito di
Linas-Montlehry. Sebastiano Marcellino lancia le
ultime raccomandazioni a Oliver: - se qualcosa non
gira bene, non strafare e esci subito, ok?
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L'avviamento
a spinta e poi... |
Marcellino
e un gruppo di commissari spingono il V8: un tuono
scuote l’autodromo e la Guzzi va. La batteria Moto
GP dal 1945 al 1967 fara cinque giri; al primo
passaggio il passaparola degli spettatori è
divertentissimo da seguire "Ce là, là,
selagussì selaveuit, selaveuit!!" : la Regina
riceve per due volte gli applausi del pubblico.
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...comincia
il giro. |
Rientro
ai box |
Al
termine del secondo giro, inaspettatamente Oliver
rientra ai box.
|Ci
dirà dopo che il motore non girava oltre gli 11000
il che significa ben lontano dalle sue
potenzialità. Al paddock Sebastiano è comunque
soddisfatto. Era il primo giorno, il primo vero
debutto i pista: - va bene così, l’obiettivo di
oggi era di non saltare in aria - scherza Oliviero.
-
il motore gira, ora viene la messa a punto..-
Sospira Sebastiano: - magari domani gireremo un po’
di piu, ma bisogna affinare tante cose…eh, otto
carburatori, grandi cosi’…devo controllare lo
stato dei getti, uno a uno…-
È
tempo di tornare a casa. Saluto e ringrazio
Sebastiano, Luciano e Oliver per le emozioni
incredibili che ci hanno regalato. Mi anticipano
che, se ce la fanno, La V8 dovrebbe essere di nuovo
in pista il prossimo weekend a Misano. Nel salutarli
li assicuro ovunque ci saranno loro con quella moto
in pista, qualcuno di Anima Guzzista a seguirli ci
sarà senz’altro.
G
Postilla:
mentre finisco queste note, leggo il numero di Moto
Journal oggi in edicola con un report sulla Coupe
Moto Legendes: gli spettatori sono stati 35000, un
record. Una pagina è dedicata al ritorno della V8
in pista.
A
quando la sua erede?
Goffredo
© Anima Guzzista

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