N.
7 - 5 novembre 2002
Una
questione di equilibrio
di Alberto Sala
Si è da poco concluso il Campionato Naked
2002; un campionato che ci ha appassionato e a tratti esaltato, ma
proviamo a tracciare un minimo di bilancio.
Indubbiamente vedere ben cinque Moto Guzzi battagliare è stato
un gran combustibile per i nostri cuori, ma se ci fermiamo per un
attimo e vediamo le cose in maniera un po più distaccata,
non possiamo non concludere che il Campionato Naked, così comè
stato questanno, èun campionato un po monco.
Mi pare di intuire innanzitutto che questa competizione, come filosofia,
sia stata pensata per far sì che chiunque possa, con la propria
moto, gettarsi nellambiente delle competizioni, anche se non
dispone di missili terra-aria ultrapreparati (coi relativi costi),
e il prendere come categoria le moto cosiddette naked
(che per loro filosofia sono moto non dico economiche, ma certo non
da svenarsi per averle, come sono spesso le supersportive) rientri
perfettamente in questa filosofia di base. Landamento dellofferta
allinterno di questo mercato però, col tempo, si è
un po allontanata nei fatti da questa filosofia; esistono naked
molto costose, capaci di prestazioni quasi pari alle supersport da
cui derivano, e non agire allinterno del campionato per differenziarle
dalle altre per cercare di porre un minimo di equilibrio rischia di
svuotarlo di interesse, e considerando che siamo solo al secondo anno
di vita, si potrebbe parlare di infanticidio.
Difatti, nel seguire attentamente le gare, noi di Anima Guzzista abbiamo
assistito a una lotta spesso impari tra moto che teoricamente appartengono
alla stessa categoria, ma che per filosofia motoristica stanno in
fasce troppo differenti in termini di prestazioni; si èvisto
chiaramente che nel campionato oltre 650 cc i motori raffreddati
ad acqua 4 valvole volavano nei confronti dei motori ad aria due valvole.
Altra cosa avvertita è lassenza di alcuni modelli che
chiunque si aspetterebbe di vedere in griglia, come Suzuki Bandit
(sia 600 che 1200), Yamaha XJR 1300, Honda X-Eleven, Buell, Triumph
Speed Triple
Per molte di queste, però (così come
per le nostre amate V11), contro motori raffreddati ad acqua 4 valvole
come la Monster S4 vincitrice questanno, sarebbe stato francamente
una lotta impari.
Crediamo quindi che, per aprire le porte a molti altri potenziali
partecipanti e rendere di conseguenza il campionato più ricco,
più seguito, più vero e battagliato sia
necessario inserire una allinterno delle due attuali (fino a
650 cc e oltre 650 cc): raffreddati ad acqua, e raffreddati ad aria.
Nella prima ad esempio, nella classe oltre 650 cc potrebbero battagliare
Monster S4, Raptor, Fazer 1000, Speed Triple, X-Eleven, Aprilia Falco,
senza pensare che ci possa essere un grande squilibrio di valori allinterno;
lo stesso accadrebbe nella categoria aria (sempre oltre
650 cc) con le nostre V11, Monster 900, Buell, Bandit, Yamaha XJR1300
e così via.
Ovviamente poi, sempre per rientrare nella filosofia di base cui accennavo
prima, la Federazione dovrebbe farsi maggiormente garante sulla limitata
possibilità di elaborazione delle moto (cosa che non è
esattamente avvenuta questanno), sempre per cercare da una parte
di mantenere i costi accettabili, e dallaltra per non stravolgere
i veri valori delle moto di serie.
Con queste premesse, che crediamo siano negli interessi di tutti,
il Campionato Naked 2002 non potrà far altro che crescere,
sia in termini di partecipanti (qualitativamente e quantitativamente),
sia in termini di interesse, garantendo lo spettacolo che tutti auspichiamo.
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