N.
12 - 30 marzo 2003
Ghezzi
in Guzzi
di Marcello Molteni
La notizia di per sé non farebbe tanto clamore se non arrivasse
da una ditta, la Moto Guzzi, che ha abituato i suoi appassionati sostenitori
(e clienti) a lustri dimmobilismo pressoché totale, sia
in campo gestionale che tecnico. Londa lunga che sta coinvolgendo
tutti i settori della Moto Guzzi dopo lacquisizione da parte
di Aprilia ora sembra sia arrivata anche nel settore più delicato,
quello tecnico e progettuale, soprattutto se - come sembra in questo
caso - è indubbiamente sbilanciato verso laspetto sportivo.
Credo che nessuno dei Guzzisti possa considerarsi scontento di questa
scelta da parte della Moto Guzzi, anche se una strana similitudine
mi è balzata agli occhi ricordando tante mie letture documentali
degli anni passati.
Sto parlando di John Wittner, il mitico Dr. John, il dentista
americano che si era messo in luce nei campionati americani vincendo
con una special da lui concepita con motore Guzzi e telaio monotrave
e che De Tomaso chiamò a Mandello per sviluppare quella che
sarebbe poi diventata la Daytona.
In fondo la somiglianza con il caso di Giuseppe è forte; anche
Ghezzi non è nato come progettista di moto, ma è un
geniaccio come se ne vedono in giro per le piste e anche
lui ha vinto dei campionati con una special con motore Guzzi e telaio
autocostruito.
La storia di Dr. John poi si è esaurita col tempo e con la
mancanza di volontà (e di budget?) da parte della Guzzi di
impegnarsi nello sviluppo e nellaffinamento di una vera superbike
(come ha invece fatto la Ducati con la coetanea 851, poi diventata
888, 916 ecc.), accontentandosi di mettere in produzione la Daytona
senza aggiornarla con le evoluzioni tecniche che le gare avrebbero
consentito.
Che ambiente troverà Giuseppe in Moto Guzzi, uscendo dalla
realtà artigiana della Ghezzi & Brian?
Avrà carta bianca (come è stato abituato sinora) o dovrà
subire i difetti fisiologici di una grossa ditta, come
sottostare a procedure rigide, abituarsi ai lunghi tempi burocratici
e combattere con i costi?
E cosa ne sarà della Ghezzi & Brian, una realtà
che stava diventando sempre più conosciuta in ambito mondiale,
un vero gioiellino che appagava i palati più fini ed esclusivi?
Bruno Saturno è un imprenditore esperto, e spero che possa
proseguire nella produzione e nello sviluppo di quegli stupendi mezzi
a due ruote che spesso hanno fatto ricredere molti motociclisti di
altre marche, su quanto ancora possa dare il motore Guzzi se ben supportato
da un telaio ben progettato.
Comunque linizio della collaborazione di Giuseppe Ghezzi con
la Moto Guzzi è un passo importante, soprattutto perché
non è fine a se stesso, ma supportato da un background
finalmente maturo; sono personalmente convinto che Giuseppe sarà
supportato al meglio e che i frutti di questa primavera 2003 saranno
grossi... rossi... e velocissimi
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