N.
19 - 29 marzo 2004
Crisi.
di Mauro Iosca
Oggi lunedì 29 marzo 2004, al termine di un week-end dove la
puzza di bruciato anticipa le peggiori notizie, mentre inizia
in Moto Guzzi un lungo periodo di cassa integrazione il sindacato
informa critico e lapidario che siamo solo allinizio della
crisi.
Il mercato ed i debitori - certamente una realtà dellodierna
sofferenza di Moto Guzzi - non sembrano essere la causa principale
di quello che oggi sarebbe riduttivo chiamare stallo.
Il sindacato giustamente preoccupato vede altrove le radici di questa
disperata situazione: in primis una scarsa politica di sviluppo e
proponimento di novità se comparata ad altri produttori con
simili tradizioni ed inoltre la promessa e mai attuata campagna di
investimenti che Aprilia avrebbe dovuto effettuare; anzi, le parole
usate sono di una Moto Guzzi SVUOTATA.
Sono mesi che come avrete notato non esce un editoriale su Anima
Guzzista e sono mesi che noi abbiamo vissuto (e stiamo ancora
vivendo) con il fiato sospeso, per paura che un alito
di vento ci faccia risvegliare nellincubo che tutti vogliono
negare.
Sì, perché unita alla drammaticità della situazione
dellazienda lariana e dei suoi operai cè la preoccupazione
per un grosso gruppo industriale, che molto somiglia alla situazione
di altre aziende italiane troppo legate ad un sistema economico che
coloro deputati al suo governo non sanno governare e ciò nonostante
continuiamo a celebrare.
Sì, esatto, a celebrare.
Non vogliatemene se cito la maggiore nonché più accreditata
rivista di settore, ma Motociclismo nel numero di marzo (pag. 123
Attualità mercato) dice a proposito di Moto Guzzi:
La cura Aprilia ha portato a dei modelli sicuramente più competitivi,
ed i risultati si vedono
Ed ancora nel numero di Aprile leditoriale recita:"
Ma
lAprilia potrebbe attrarre anche il mercato finanziario
magari
un investitore
Beggio avrebbe altri fondi da usare per innovative
moto e scooter e si ritroverebbe a mantenere la gestione della creatività,
parte fondamentale del successo di Aprilia
.
Non posso che essere pertanto daccordo con la visione del sindacato,
salvo precisare che riguardo alla contemporaneità i modelli
presentati ormai quasi due anni or sono e più precisamente
MGS-01 e GRISO ed anche la più recente BREVA 1100 hanno fatto
letteralmente impazzire il pubblico di ogni salone ed evento a cui
hanno partecipato e che quindi semmai sono mancati il coraggio e
la determinazione nel conseguire il raggiungimento di questi progetti.
La Moto Guzzi è oggi più grave di come la dipingono: è un'azienda
dove gli ordinativi non mancano, ma mancano i soldi per pagare i
fornitori. A cosa serve la cassa integrazione in questi casi?
LAprilia, azienda madre che oltre a mantenere
la gestione della creatività mantiene anche il portafoglio non
ha mai nemmeno per un momento esitato nel mettere in produzione modelli
come Falco, Futura, Capo Nord, Tuono etc
e non cito gli scooter
perché non me ne intendo.
Detto questo, giudicate voi che cosa sia meglio quando domani i gran
dottori della comunicazione e dellinformazione ci edurranno
sul fatto che il disastro era inevitabile e che lo sapevano tutti.
Giudicate voi se sia bene oppure no che entri un finanziatore magari
dichiarando io di moto non me ne intendo ma in fondo non è importante
per guidare un azienda che le produce, già, che le produce
magari
da più di ottanta anni.
Non so voi ma io ho i brividi, speriamo bene.
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