N.
20 - 4 giugno 2004
Comunque
vada, sarà
un
successo
a cura dello Staff
La notte tra sabato 5 e domenica 6 giugno 2004 una Moto Guzzi affronterà
per 12 ore consecutive notturne le insidie del circuito di Albacete
e soprattutto i missili del Campionato Mondiale Endurance. Quella
moto è la
prima MGS/01, affidata nelle mani capaci del team Classic Co, e più precisamente
Mauro Abbadini e Miguel Angel Martinez, i creatori delle magnifiche
gare di Cartagena e condotta in pista dai velocissimi Alberto 'Teto'
Martinez, Carmelo 'Melo' Berlanga e Francisco Alarcon.
Pur non essendo a tutti gli effetti una partecipazione 'ufficiale'
diretta della Moto Guzzi, l'evento è assai significativo e
importante. In primo luogo perchè segna, dopo tanto tempo,
il ritorno di una Moto Guzzi in una gara di un campionato mondiale,
e già solo questo non è cosa da tutti i giorni: già immagino
i colpi al cuore dei tantissimi appassionati del marchio di Mandello
in tutto il mondo che mai si sono rassegnati all'idea che la casa
detentrice del maggior numero di vittorie iridate rinunci al suo
terreno più consono, più appartenente al DNA del mai
dimenticato Carlo Guzzi e di Giulio Cesare Carcano.
In secondo luogo perchè è l'ideale continuazione della
strategia attuata con la messa in cantiere della MGS/01: dopo il
clamore suscitato in tutto il mondo e in tutti i saloni a cui è stata
esposta, dopo le tante copertine delle riviste specializzate mondiali,
dopo aver messo in atto uno sforzo produttivo senza pari (quello
che era un prototipo in legno a settembre 2002, girava in pista sei
mesi dopo!), l'aver concesso una MGS/01
ad un team per un "vernissage" mondiale in pista ci sembra
la mossa più azzeccata per lo sviluppo del progetto MGS/01:la
massacrante prova sul campo fornirà infatti agli ingegneri
Guzzi tutti quei dati fondamentali che solo la pista può offire.
Per questo la presenza della MGS ad Albacete, il cui scopo principale
non può essere certo quello di competere con le più performanti
supersportive di categoria, va vista come una tappa importante in
un processo di ricerca e sviluppo che passi dalla pista - senza dimenticare
che riavvicinare, dopo anni di naftalina, il nome Moto Guzzi all'ambiente
delle competizioni mondiali è già un evento di per
sè che garantisce un notevole ritorno di immagine; e finora
l'obiettivo è stato centrato nel migliore dei modi: l'interesse
intorno alla MGS/01 non accenna a diminuire.
In terzo luogo, perchè in questo momento contingente, tra
crisi, voci di cessioni, debiti da pagare, soldi che non arrivano,
speculazioni di fantomatici acquirenti (che forse resteranno tali
in pavonesca posa) e quant'altro, il vedere realizzato quello che
solo un anno fa sembrava ancora un sogno è una boccata d'ossigeno
e di speranza. Ce lo aveva accennato il direttore generale Brovazzo
quando lo intervistammo dopo la presentazione della MGS/01: una volta
fatta una moto del genere, la vogliamo rivedere sulle piste. Ed ecco
questo sogno che diventa realtà, nonostante il difficile momento
che stanno vivendo tra Mandello e Noale: la voglia di rimboccarsi
le maniche sempre e comunque e di mettersi in gioco è la
migliore risposta che gli uomini in forza in Moto Guzzi potessero
darci in questo momento. La strada è quella giusta: l'intuizione
geniale di commissionare la MGS, la caparbietà nel volerla
industrializzare nonostante tutto, saranno finalmente compensate
quando i riflettori e i flash di Albacete snobberanno le varie Honda,
Yamaha e Suzuki per posarsi sulla rossa livrea di una magnifica Moto
Guzzi.
Si tratta, lo ripetiamo, di un passo importante, di un'indicazione
concreta della voglia di continuare sempre e comunque a guardare
avanti, più importante della sua reale competività;
ci viene in mente la Ducati ai tempi dei primi timidi ritorni nelle
competizioni di
durata
con
la
851,
ben
lungi
ovviamente
dall'essere
subito competitiva - ricordo che al Bol d'Or a fine anni '80 durava
poche ore - ma consci che la direzione è quella giusta,
da perseguire caparbiamente e serenamente.
Indi per cui, cari Guzzisti tutti, gioiamo e restiamo in trepida
attesa di quella notte. Anima Guzzista seguirà per voi in
diretta la gara con aggiornamenti live sul sito: tenete calda la
moka, perché stavolta il sogno è ad occhi aperti. Certo,
un successo in classifica è assai arduo - trent'anni di assenza
dall'endurance non si recuperano in una gara - ma la sua vera vittoria
la bella, affascinante e desiderata MGS/01 la conquisterà già alla
partenza. Mauro "Abba" si può pure dimenticare di
farle il pieno: la MGS/01 ad Albacete, ha già vinto.
Forza Grande Moto Guzzi!
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