N.
14 - 10 giugno 2003
Pensieri
e parole
di AleCafè
Il forum
di Anima Guzzista è una vera miniera di opinioni e dibattiti
sul Mondo della Moto Guzzi. Eccone uno che merita di essere riportato
qui come editoriale; AleCafè riassume con estrema sintesi la
situazione che Moto Guzzi sta vivendo attualmente e ci presenta la
cosa dal punto di vista di un Guzzista D.O.C.G.
Per dire la vostra sul dibattito in corso :
http://pub62.ezboard.com/banimaguzzistaforum
"Ah! la tauromachia! il sommo bene!" esclamava un paio
di stagioni fa Guastardo, il direttore del gionale "Gente di
un Certo Livello". (interpretato dal buon Fabio de Luigi in quel
di Mai dire Gol).
Da questa frase (comica) possono essere riprese certe situazioni vicine
al nostro mondo.
Se infatti da una parte la nobile arte della lotta coi tori risale
addirittura ai fasti della cultura Micenea (e magari anche più
addietro) dall'altra parte, purtroppo, vien spontaneo dire che oggi,
ai più, questo nobile sport (peraltro ancora assai praticato
nei paesi ispanici nelle sue varianti più o meno crudeli) non
interessa un gran chè.
Per lo meno non in Italia.
A che serve arroccarsi su di una posizione tipo "chi non mi ama
non mi merita" e dire che quelli che hanno ragione siamo noi,
che gli altri sbagliano e che non capiscono nulla, che sono una banda
di fanatici invasati e matti quando poi se ci contiamo siamo una emerita
minoranza?
A chi giova ricordare che noi siamo "quelli di un certo livello"
quando poi la Guzzi, come tale, non ha i soldi per rinnovare un bel
niente?
Tante parole, ma senza soldi? Fatti? Zero.
Come ai tempi dell'infausto argentino (che Dio gli trovi un angolino
dove farlo sedere tranquillo però, adesso che è morto).
Non che se tutti si buttano nel fosso noi ci si debba buttare dietro
a loro, ma almeno valutare i perchè di quel gesto, controllare
la profondità di detto fosso e la pulizia delle acque.
Altrimenti ci troveremo come qualche annetto fa, tutti insieme intono
ad un tavolo a parlare dei tempi belli della Guzzi e a versare la
lacrimuccia di rito pensando al falcone del nonno.
Con qualche defezione ogni volta.
Con qualche amico che ci dice che la Guzzi l'adora, ma è stufo
di "aspettare".
Ora che la Guzzi si sta svegliando sarebbe un peccato tornare indietro.
Che cosa vale un presunto "elitarismo" ed un falso sentimento
di "avanguardia storica" se poi deve portare a defezioni
e ad allontanamenti dal marchio?
Tornando a bomba, è vero che la Guzzi non deve "tradire"
la sua storia più o meno recente ed anzi credo che pensionare
il V90 sarebbe una delle più copiose vaccate che si possan
fare.
Questo motore infatti è splendido, e tutti lo sappiamo, ha
ancora innanzi a sé parecchio tempo anche grazie al possibile
adattamento alle future norme antipolluzione, è collaudatissimo,
è robustissimo, ha una buona potenza anche in valore assoluto,
ha una magnifica coppia, è versatilissimo ed adatto a quasi
ogni tipo di moto desiderabile...
Ma ha anche i suoi limiti e soprattutto credo che sia miope e di poco
respiro pensare che sia l'unico motore possibile o al limite l'unico
schema possibile per fare una Moto Guzzi.
Credo infatti che a livello di "tradimenti di memoria" si
finisca addirittura col tradire la più antica memoria industriale
del marchio poichè come detto mille e millanta volte, la Guzzi
nella sua storia non ha fatto solo il V7 e derivati, ma ha fatto ogni
tipo di motore.
E allora in virtù di quale "purezza della razza"
diciamo che l'unica vera Guzzi possibile è quella col V trasversale?
Desiderare una moto con 135/140 cavalli (si badi, non 160/180!!) e
una ciclistica sportiva è così sacrilego?
Auspicare che, tanto per cambiare un po', abbia uno o due cilindri
in più è così grave?
Volerla con un motore che sia al passo coi tempi per tecnologia, per
soluzioni e materiali è così immondo?
Volerla, infine, con su l'aquila del Lario è da eretici?
Spero di no.
Non capisco poi perchè si paventi che una volta messo in produzione
un (eventuale) motore nuovo si voglia togliere il vecchio.
Questo timore proprio non lo capisco.
Io credo, come molti, che si possa e si debba fare entrambi.
Dov'è il problema?
Diversi motori per diverse esigenze. Sarebbe suicida buttare il V90,
che va così bene e si può anche catalizzare, per poi
magari dover fare un bicilindrico nuovo e magari simile al precedente
con tutte le spese e le incognite del caso.
Non tutti vogliono una moto con tanti cavalli, ma è anche vero
il contrario. E magari a qualcuno (uno a caso: io!) piacerebbe anche
solamente avere 35 kg di meno sulla sua bella.
Ferma restando l'aquila.
Io adoro il V90, la mia V11 Scura è splendida, tutti me la
guardano e molti me la invidiano.
Guidarla per me è sempre un'esperenza nuova e magnifica.
Ogni volta è splendido.
Per me è la moto più bella del mondo.
Ma da qui a dire che questa è l'unica motocicletta possibile
(per dirla con Liebenitz), che è l'unica moto che si può
godere e l'unica che sia ragionevole guidare... beh, no, non sono
d'accordo.
P.S.
Tralascio di parlare del desiderio dei cari "Four Cats"
di una moto turistica che ha pari dignità ma probabilmente
più possibilità di essere esaudito in tempi brevi.
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