N. 45 - 4 settembre 2008
Quando i sogni si avverano
di Mario "Licio33" Licini

Adria, 15 Aprile 2007, prima gara della UEM Endurance Cup in Italia: 15 squadre iscritte
Franciacorta, 31 Agosto 2008 : 28 squadre iscritte (e che squadre!)
A questo punto possiamo affermare che l’esperimento di portare l’Endurance per moto classiche in Italia, sulla base e con la formula sperimentata a Cartagena dalla Deccla è stato un successo: la bellissima gara di Franciacorta ne è il sigillo.
E questo successo è il premio più grande per tutti noi di Anima Guzzista, che ci abbiamo creduto, che abbiamo speso tempo, soldi e fatica e che non siamo mai mancati agli appuntamenti, consapevoli che l’unico modo possibile per far crescere il movimento era esserci, partecipare.
Il nostro entusiasmo, la nostra passione per queste moto e queste gare, è stata alla fine più forte di ogni avversità e il positivo e costruttivo dialogo con la Federazione Motociclistica Italiana è stata la chiave di volta per rendere possibile quello che fino ad un paio d’anni or sono sembrava utopia.
Ora però è il momento giusto per alzare il tiro e per realizzare il GRANDE SOGNO, ovvero organizzare per il prossimo anno un Endurance Internazionale di 6 ore o meglio ancora di 400 miglia, in un circuito di alto livello (Misano, Vallelunga, Mugello) nell’ambito di una manifestazione dedicata, all’interno della quale la gara di Endurance sia il fulcro, con qualche gara o sfilata di contorno.
È ora possibile, partendo dalla consapevolezza che oramai ci sono almeno trenta equipaggi italiani pronti al via, puntare ad una griglia di 45/50 moto, un numero che permetta l’organizzazione di un evento veramente importante, una manifestazione di caratura internazionale, che possa raggiungere e magari superare Cartagena e il Bol d’Or Classic.
Ma se per realizzare il GRANDE SOGNO dovremo attendere, sperare e continuare ad impegnarci e a partecipare, il nostro primo piccolo sogno lo abbiamo realizzato e abbiamo finalmente dato vita nel catino di Franciacorta ad una grande gara di Endurance in Italia.
Al via erano rappresentate ben 8 case motociclistiche : Ducati, Honda, Kawasaki, Laverda, Morini, Moto Guzzi, Suzuki e Triumph.
Tutte moto curatissime, esteticamente e meccanicamente impeccabili, sembrava di essere tornati indietro nel tempo, sembrava il Bol D’Or degli anni ’70…
Squadre ben organizzate, rifornimenti precisi e senza sbavature, sano agonismo senza pericolosi eccessi, veri gentleman drivers sia in pista che fuori.
La tensione dei piloti schierati al via di fronte alle tribune gremite di pubblico, dapprima incuriosito e poi emozionato nell’assistere allo spettacolo della partenza stile Le Mans dei 26 bombardoni, quindi il susseguirsi dei sorpassi, la sfida per il primo posto, i cambi pilota, i rifornimenti, gli interventi al volo dei meccanici, la delusione dei ritiri…
E soprattutto è stato bello ed emozionante ritrovare nel paddock quel sano spirito di solidarietà e di amicizia che noi amiamo definire “Lo Spirito di Cartagena”: rivali in pista ma tutti disponibili ad aiutarsi a vicenda, a prestarsi pezzi ed attrezzi, a bersi un bicchiere insieme, a scambiarsi suggerimenti e impressioni.
Un giorno un Maestro di nome Bruno Scola mi disse che nell’Endurance il primo vero obiettivo non è arrivare primi ma arrivare in fondo, vedere sempre e comunque la bandiera a scacchi.
Ora questo Spirito dell’Endurance ci darà la forza per arrivare a realizzare il Grande Sogno.
Cominciate a scaldare bene i motori e montate due gomme nuove: dopo Franciacorta ogni sogno può avverarsi: la 400 Miglia non è più un’utopia.
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