Campionato Italiano Naked 2003

Pre-campionato

- Team Progettomoto

- Team Maffezzini

- Mandello Racing Team

- Hobby Moto

- Guareschi

Gare

- Misano 23/3

- Mugello 6/4

- Varano 27/4

- Vallelunga 15/6

- Vallelunga 5/10

CAMPIONATO NAKED 2003

 

Misano

 

 

Una Furia a metà

 

di Alberto Sala e Mauro Iosca, con la collaborazione di Orazio Lupis

 

 

PRIMO TURNO.

E’ da qualche ora sabato mattina; esattamente sono le cinque e come da accordi suona il telefono è Bruno che mi avvisa che sta arrivando. Facciamo colazione al Bar Sport sotto casa e partiamo direzione sud, meta Misano Adriatico circuito Santa Monica. Viaggiando a quelle velocità che solo alle prime ore del mattino sono possibili alle 08.15 siamo davanti all’ingresso del circuito. Arriva Alessio con i pass e Bruno entra, io aspetto Antonio che sta arrivando, pochi minuti e siamo dentro anche noi.
Il paddok è già un formicaio: motorini, scuterini, furgoncini affollano lo spazio prospiciente ai box, tutto è un ginepraio di slick a tracollo e carene e adesivi degli sponsor con ragazzini di tutte le età tutapellati. Ore 09.00 siamo già in pista per il primo turno di prove, ci si saluta velocemente, l’atmosfera è gia adrenalinica e ci spariamo subito al muretto un gran rumore pieno, cupo, bicilindrico. Tutti si lanciano alla ricerca del giro veloce: c’è chi sa come fare, chi impara in fretta, chi è la prima volta, ma tutti fanno del loro meglio. Tante novità quest’anno nella coppa Italia Naked, prima di tutto ci sono le Aprilia Tuono: che bombardoni!

 

Tutti i piloti guzzisti schierati

Celso Papini con il suo V11 Sport

Roberto Basso e Fabio Sotgiu


I motori ufficiali fanno paura e difatti sia Temporali che Pellizzon danno subito due secondi a Cantalupo, che con la Ducati S4 aveva dominato lo scorso anno. La vera meraviglia arriva subito dopo: Fabio Sotgiu, con la Furia Ghezzi&Brian, con solo tre giri lanciati pianta il cronometro a 1’46”5, cioè 5° tempo in classifica generale, mettendosi dietro Hornet, Kavasaki Z1000, VRaptor 1000 ecc. Gianfranco Guareschi, prima volta in pista con la Scura che l’anno scorso partecipò a due gare del campionato con il fratello Vittoriano in sella, gira sornione e si ferma 14° a 1’52”25, capofila dello squadrone Moto Guzzi V11; dietro di lui Roberto Basso con l’altra moto del team Corda-Progettomoto al 15° posto e via di seguito con tutti gli altri, tra cui Oscar Bacco 20°, il ‘pioniere’ Ercole Maffezzini 22° ed i due novizi assoluti Luca Bodini e Celso Papini, rispettivamente 24° e 25°.

 

Oscar Bacco con Ercole Maffezzini

'Guaro' con Fabio Sotgiu

Il V11 di Oscar Bacco

Bruno al box con Sotgiu

Parata di Guzzi tra 'racing' e in prova

Il V11 di Roberto Basso


Finito il primo turno di prove, moto e piloti rientrano allo spazio Moto Guzzi che, come nei film western, ricorda la carovana disposta a cerchio per difendersi dall’attacco degli indiani; Antonio Idà, presente dal giorno prima, aveva piazzato la tenda della Moto Guzzi ed intorno a questa si erano posizionati tutti i ragazzi con i furgoni ed i camper.
Tutto il sistema rimane teso e si continuano ad effettuare controlli e verifiche per preparasi alle prove del pomeriggio che determineranno la qualifica e la posizione in griglia. Il clima tra piloti e meccanici sfuma leggermente e il tono conviviale lascia spazio all’agonistico. Sguardi infuocati e posture minacciose riemergono da una natura umana istintiva e selvaggia. La competizione dissotterra sentimenti di sfida anche tra guzzisti... e così al centro dell’attenzione generale c’è la Furia che, forte di parecchi chili in meno rispetto alle altre Guzzi (praticamente quasi di serie) e di un motore che gira meravigliosamente, suscita (visti i tempi al giro) grande attenzione!.
Va levandosi un “rumore”, poi un brusìo, infine un vero e proprio borbottio: ci si interroga, ci si domanda se la Furia, che in fondo non è poi cosi conosciuta, sia o meno regolare e per qualche ora si va avanti così fino a che i capi dei vari team finiscono nel camper di Maffezzini per risolvere la questione. Il tempo richiama tutti all’ordine: bisogna lavorare se si vuole un risultato e nelle competizioni questa legge è vera più che altrove.

 

E quello del Mandello Racing Team

Rabbocco ai box...

Pronti per le prove

 


SECONDO TURNO.

Una piada, un panino, un caffè o solo un riposino e di nuovo si accende il carillon: meccanici che corrono, registrano, controllano; si rientra per il secondo turno di prove ed è di nuovo pathos, dare il meglio... qui bisogna dare il meglio, infatti alla fine tutti si migliorano. Alla testa della classifica si avvicenderanno Pellizzon e Temporali; gran balzo in avanti di Gianfranco sia come posizione che come tempo e miglioramento sensibile dei tempi degli altri. Purtroppo due V11 vanno oltre i due primi al giro e non si qualificheranno per la gara e così lo squadrone farà a meno di Papini e Bodini, che l’indomani non correranno.
La Bora mattutina ed il Grecale del meriggio hanno a stento calmato i bollori dei protagonisti che nei due turni di prova hanno infiammato i presenti generando una tensione da GPOne. Fabio Sotgiu “Iceman”, pur litigando con la frizione è rimasto freddo e ha dato tutto il possibile per dimostrare a chi motoristicamente meglio dotato che la classe e il manico contano ancora molto. “Guaro” Guareschi il “selvaggio” dentro e fuori dalla pista, dismessi per una volta i panni del professionista che quest’anno veste con la Kavasaki del team Ormeni, ha corso come un gladiatore spremendo al massimo la scura vestita di rosso che suo fratello Vitto alla fine a deciso di prestargli.

 

GRIGLIA DI PARTENZA

1 - Fabrizio Pellizzon (Aprilia Tuono): 1'40"56
2 - Massimo Temporali (Aprilia Tuono): 1'41"78
3 - Giorgio Cantalupo (Ducati S4): 1'43"59
4 - Luca Margiotta (Aprilia Tuono): 1'45"40
5 - Fabio Sotgiu (Ghezzi&Brian Furia): 1'45"86
6 - Massimo Accornero (Aprilia Tuono): 1'46"29
7 - Sauro Valentini (Kawasaki Z1000): 1'48"29
8 - Emilio Di Lalla (Aprilia Tuono): 1'48"86
9 - Gennaro Olive (Hornet 650): 1'49"04
10 - Stefano Dominici (Suzuki 650): 1'49"70
11 - Gianfranco Guareschi (V11 Scura): 1'49"87
12 - Roberto Luzzi (Hornet 650): 1'50"46
13 - Danilo Santarsieri (Hornet 650): 1'50"49
14 - Gelsomino Papa (Hornet 650): 1'50"69
15 - Antonio Marzo (Hornet 650): 1'50"92
16 - Alberto Ghioni (Hornet 650): 1'51"64
17 - Gianni Menga (Suzuki 650): 1'52"23
18 - Roberto Basso (V11 Naked): 1'52"97
19 - Re Alessio (Suzuki 650): 1'55"81
20 - Domenico Basilico (Hornet 650): 1'56"02
21 - Ercole Maffezzini (V11 Le Mans Rosso Corsa): 1'56"27
22 - Oscar Bacco (V11 Naked): 1'57"33
23 - Celso Papini (V11 Sport): 2'09"88
24 - Luca Bodini (V11 Le Mans): 2'15"48

 

DOMENICA. LA GARA.
Tira un vento bastardo sull’Adriatico, ma in compenso la giornata è limpidissima. Il paddock si anima di presenze importanti. Innanzitutto Bruno Scola, che riassapora il soave profumo delle corse dopo tanto tempo, e lo vedi lì finto tranquillo con un sorriso furbetto negli occhi. Avevo già constatato lo scorso anno durante l’ultima gara al Mugello che quest’uomo si trova così naturalmente a suo agio nei box da credere che abbia casa un po’ in tutti i circuiti. Più tardi si aggiunge anche Giuseppe Ghezzi, fresco ‘immatricolato’ Moto Guzzi e piuttosto galvanizzato dalla bella prestazione in prova del suo mostriciattolo condotto da Fabio Sotgiu. Se poi a queste componenti prettamente agonistiche ci aggiungiamo la generosità e accoglienza della famiglia Maffezzini, che accoglie tutti e dispensa piatti di pasta e del buon vino, la quadratura del cerchio è raggiunta. L’anima guzzista, lo sappiamo bene, risalta anche in questi particolari, che tanti motociclisti ci invidiano profondamente.

 

Il Le Mans di Luca Bodini. Peccato per la mancata qualifica: sarà per la prossima!

Ultimi controlli...

La Furia è pronta!

Che teneri!

Il gruppo Maffezzini

C'è anche Giuseppe Ghezzi


Il contorno è offerto dalla Moto Guzzi, che saggiamente sarà presente nelle gare del campionato, la cui sezione ‘raffreddati ad aria’ è finora di fatto un monomarca Guzzi, e dal concessionario di zona, Opificio, con alcune moto della gamma pronte e lustre da provare. Splendido!
Ci avviciniamo al momento della verità: riusciranno Fabio e Guaro a infastidire le bestiali Tuono, o anche solo la Monster e la Raptor? E un po’più indietro, chi avrà la meglio tra gli alfieri di Senago e Roberto Basso?

 

Le moto si schierano

Ercole e Oscar schierati

C'è anche Vittoriano a sostenere il fratello

Pronti...

Ultimi consigli

VIA! La partenza nel filmato AVI


Le moto rombano cupe nel partire per il giro di ricognizione, ma Fabio avverte qualcosa alla frizione della sua Furia, e difatti alla partenza, dove le Tuono ufficiali in wheeling fanno capire che aria tirerà per tutta la gara, la frizione prima di attaccare a fare il suo dovere lascerà sfilare a momenti pure la pace-car. Guaro invece parte abbastanza bene ma si ritrova immerso in muguli di fastidiose trombette asiatiche e duecinquantini (inseriti nella stessa manche), Mi sa che le cose non andranno quanto ce le aspettavamo. Dopo pochissimi giri Roberto Basso getta la spugna, essendosi ‘cramato’ sull’asfalto la pedana del cambio. Peccato, fuori uno (speriamo l’unico). Fabio nel frattempo inizia la sua rimonta, e pian piano si beve Hornet come Mojito. Sapremo poi però che i suoi freni anteriori giocavano al piccolo sciopero, e ci racconterà che ad ogni curva doveva scrupolosamente anticipare la prima pinzata per controllare la pressione, manovra non esattamente il massimo in termini di redditività…

 

Mannaggia... la Furia parte male

Guaro scatta bene

Guaro conduce gli inseguitori

Ercole e Oscar nel gruppo

Fabio tenta la rimonta

Ercole segue con la sua Rosso Corsa


Guaro tira fuori le palle e anche lui si leva un po’ di cupolini gialli dai piedi: alla fine risulterà ottavo assoluto, e considerato che sulla Scura (che chiamerei Rossa vista la nuova splendida livrea) ereditata dal fratellone ci ha poggiato il culo per la prima volta ieri direi che non è affatto male.

 

Ooh, via le Hornet!

Tocca a Guaro levarsele...

Via una, via due...

Oscar cerca di resistere

Bella posa!

Ogni tanto i freni scioperano...

Tutta la cattiveria di Fabio

Bella piega, Ercole!

Guaro lotta per tutta la gara con le jap


Nelle retrovie quella roccia dell’Ercole tiene duro e risulterà terzo di classe, precedendo Oscar Bacco.
Insomma: le attese suscitate dalle prove del sabato sono state un po’ raffreddate, e un pizzico di sfortuna ha colto due del nutrito plotone cardanico, ma è solo l’inizio, e passione + sano agonismo non sono mancati di certo, tanto che non vediamo l’ora di sgolarci di nuovo al Mugello, tra due settimane…

 

Ora va meglio!

Ultimo giro per Oscar...

...e per Ercole

Per Fabio la sesta posizione assoluta

Il podio dei 'raffreddati ad aria'

4 Guzzi all'arrivo. Speriamo la prossima volta nell' en plein

 

 

 

CLASSIFICA COMPLESSIVA

1 - Massimo Temporali (Aprilia Tuono) in 17'06"664

2 - Fabrizio Pellizzon (Aprilia Tuono) in 17'06"801
3 - Giorgio Cantalupo (Ducati S4) in 17'42"073
4 - Massimo Accornero (Aprilia Tuono) in 17'46"957
5 - Pierpaolo Pedrolli (Aprilia 250) in 18'03"411

6 - Fabio Sotgiu (Ghezzi&Brian Furia) in 18'06"260
7 - Emilio Di Lalla (Hornet 650) in 18'14"530
8 - Gianfranco Guareschi (V11 Scura) in 18'17"591

9 - Andrea Bergamaschi (Aprilia 250) in 18'19"929

10 - Gelsomino Papa (Hornet 650) in 18'22"746

11 - Alberto Ghioni (Hornet 650) in 18'22"912

12 - Eros Tenace (Aprilia 250) in 18'27"266

13 - Massimo Gornati (Aprilia 250) in 18'28"112

14 - Stefano Dominici (Suzuki SV650) in 18'43"654

15 - Gennaro Olive (Hornet 650) in 18'44"790

16 - Marco Centanni (Aprilia 250) in 18'46"754

17 - Michele Manfè (Aprilia 250) in 18'47"158

18 - Gianni Menga (Suzuki SV650) in 18'56"633

19 - Antonio Zanella (Aprilia 250) in 18'57"406

20 - Domenico Basilico (Hornet 650) a 1 giro

21 - Claudio Pinto (Aprilia 250) a 1 giro

22 - Ercole Maffezzini (V11 Le Mans Rosso Corsa) a 1 giro

23 - Alessio Re (Suzuki SV650) a 1 giro

24 - Oscar Bacco (V11 Sport) a 1 giro

25 - Marco Del Bene (Aprilia 250) a 1 giro

26 - Marco Buosi (Aprilia 250) a 1 giro

27 - Marco Santacaterina (Aprilia 250) a 1 giro

 

 

© Anima Guzzista