CAMPIONATO
NAKED 2003
Misano
Una
Furia a metà
di Alberto Sala e Mauro
Iosca, con la collaborazione di Orazio Lupis
PRIMO TURNO.
E da qualche ora
sabato mattina; esattamente sono le cinque e come da accordi suona il
telefono è Bruno che mi avvisa che sta arrivando. Facciamo colazione
al Bar Sport sotto casa e partiamo direzione sud, meta Misano Adriatico
circuito Santa Monica. Viaggiando a quelle velocità che solo alle
prime ore del mattino sono possibili
alle 08.15 siamo davanti allingresso del circuito. Arriva Alessio
con i pass e Bruno entra, io aspetto Antonio che sta arrivando, pochi
minuti e siamo dentro anche noi.
Il paddok è già un formicaio: motorini, scuterini, furgoncini
affollano lo spazio prospiciente ai box, tutto è un ginepraio di
slick a tracollo e carene e adesivi degli sponsor con ragazzini di tutte
le età tutapellati. Ore 09.00 siamo già in pista per il
primo turno di prove, ci si saluta velocemente, latmosfera è
gia adrenalinica e ci spariamo subito al muretto un gran rumore pieno,
cupo, bicilindrico. Tutti si lanciano alla ricerca del giro veloce: cè
chi sa come fare, chi impara in fretta, chi è la prima volta, ma
tutti fanno del loro meglio. Tante novità questanno nella
coppa Italia Naked, prima di tutto ci sono le Aprilia Tuono: che bombardoni!
Tutti i piloti
guzzisti schierati
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Celso Papini
con il suo V11 Sport
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Roberto Basso
e Fabio Sotgiu
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I motori ufficiali fanno paura e difatti sia Temporali
che Pellizzon danno subito due secondi a Cantalupo, che con la Ducati
S4 aveva dominato lo scorso anno. La vera meraviglia arriva subito dopo:
Fabio Sotgiu, con la Furia Ghezzi&Brian, con solo tre giri lanciati
pianta il cronometro a 1465, cioè 5° tempo in classifica
generale, mettendosi dietro Hornet, Kavasaki Z1000, VRaptor 1000 ecc.
Gianfranco Guareschi, prima volta in pista con la Scura che lanno
scorso partecipò a due gare del campionato con il fratello Vittoriano
in sella, gira sornione e si ferma 14° a 15225, capofila
dello squadrone Moto Guzzi V11; dietro di lui Roberto Basso con laltra
moto del team Corda-Progettomoto al 15° posto e via di seguito con
tutti gli altri, tra cui Oscar Bacco 20°, il pioniere
Ercole Maffezzini 22° ed i due novizi assoluti Luca Bodini e Celso
Papini, rispettivamente 24° e 25°.
Oscar Bacco
con Ercole Maffezzini
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'Guaro' con
Fabio Sotgiu
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Il V11 di Oscar
Bacco
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Bruno al box
con Sotgiu
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Parata di Guzzi
tra 'racing' e in prova
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Il V11 di Roberto
Basso
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Finito il primo turno di prove, moto e piloti rientrano
allo spazio Moto Guzzi che, come nei film western, ricorda la carovana
disposta a cerchio per difendersi dallattacco degli indiani; Antonio
Idà, presente dal giorno prima, aveva piazzato la tenda della Moto
Guzzi ed intorno a questa si erano posizionati tutti i ragazzi con i furgoni
ed i camper.
Tutto il sistema rimane teso e si continuano ad effettuare controlli e
verifiche per preparasi alle prove del pomeriggio che determineranno la
qualifica e la posizione in griglia. Il clima tra piloti e meccanici sfuma
leggermente e il tono conviviale lascia spazio allagonistico. Sguardi
infuocati e posture minacciose riemergono da una natura umana istintiva
e selvaggia. La competizione dissotterra sentimenti di sfida anche tra
guzzisti... e così al centro dellattenzione generale cè
la Furia che, forte di parecchi chili in meno rispetto alle altre Guzzi
(praticamente quasi di serie) e di un motore che gira meravigliosamente,
suscita (visti i tempi al giro) grande attenzione!.
Va levandosi un rumore, poi un brusìo, infine un vero
e proprio borbottio: ci si interroga, ci si domanda se la Furia, che in
fondo non è poi cosi conosciuta, sia o meno regolare e per qualche
ora si va avanti così fino a che i capi dei vari team finiscono
nel camper di Maffezzini per risolvere la questione. Il tempo richiama
tutti allordine: bisogna lavorare se si vuole un risultato e nelle
competizioni questa legge è vera più che altrove.
E quello del
Mandello Racing Team
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Rabbocco ai
box...
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Pronti per le
prove
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SECONDO TURNO.
Una piada, un panino, un caffè o solo un riposino e di nuovo si
accende il carillon: meccanici che corrono, registrano, controllano; si
rientra per il secondo turno di prove ed è di nuovo pathos, dare
il meglio... qui bisogna dare il meglio, infatti alla fine tutti si migliorano.
Alla testa della classifica si avvicenderanno Pellizzon e Temporali; gran
balzo in avanti di Gianfranco sia come posizione che come tempo e miglioramento
sensibile dei tempi degli altri. Purtroppo due V11 vanno oltre i due primi
al giro e non si qualificheranno per la gara e così lo squadrone
farà a meno di Papini e Bodini, che lindomani non correranno.
La Bora mattutina ed il Grecale del meriggio hanno a stento calmato i
bollori dei protagonisti che nei due turni di prova hanno infiammato i
presenti generando una tensione da GPOne. Fabio Sotgiu Iceman,
pur litigando con la frizione è rimasto freddo e ha dato tutto
il possibile per dimostrare a chi motoristicamente meglio dotato che la
classe e il manico contano ancora molto. Guaro Guareschi il
selvaggio dentro e fuori dalla pista, dismessi per una volta
i panni del professionista che questanno veste con la Kavasaki del
team Ormeni, ha corso come un gladiatore spremendo al massimo la scura
vestita di rosso che suo fratello Vitto alla fine a deciso di prestargli.
GRIGLIA DI PARTENZA
1 - Fabrizio Pellizzon (Aprilia Tuono):
1'40"56
2 - Massimo Temporali (Aprilia Tuono): 1'41"78
3 - Giorgio Cantalupo (Ducati S4): 1'43"59
4 - Luca Margiotta (Aprilia Tuono): 1'45"40
5 - Fabio Sotgiu (Ghezzi&Brian Furia): 1'45"86
6 - Massimo Accornero (Aprilia Tuono): 1'46"29
7 - Sauro Valentini (Kawasaki Z1000): 1'48"29
8 - Emilio Di Lalla (Aprilia Tuono): 1'48"86
9 - Gennaro Olive (Hornet 650): 1'49"04
10 - Stefano Dominici (Suzuki 650): 1'49"70
11 - Gianfranco Guareschi (V11 Scura): 1'49"87
12 - Roberto Luzzi (Hornet 650): 1'50"46
13 - Danilo Santarsieri (Hornet 650): 1'50"49
14 - Gelsomino Papa (Hornet 650): 1'50"69
15 - Antonio Marzo (Hornet 650): 1'50"92
16 - Alberto Ghioni (Hornet 650): 1'51"64
17 - Gianni Menga (Suzuki 650): 1'52"23
18 - Roberto Basso (V11 Naked): 1'52"97
19 - Re Alessio (Suzuki 650): 1'55"81
20 - Domenico Basilico (Hornet 650): 1'56"02
21 - Ercole Maffezzini (V11 Le Mans Rosso Corsa): 1'56"27
22 - Oscar Bacco (V11 Naked): 1'57"33
23 - Celso Papini (V11 Sport): 2'09"88
24 - Luca Bodini (V11 Le Mans): 2'15"48
DOMENICA. LA
GARA.
Tira un vento bastardo sullAdriatico, ma in compenso la giornata
è limpidissima. Il paddock si anima di presenze importanti. Innanzitutto
Bruno Scola, che riassapora il soave profumo delle corse dopo tanto tempo,
e lo vedi lì finto tranquillo con un sorriso furbetto negli occhi.
Avevo già constatato lo scorso anno durante lultima gara
al Mugello che questuomo si trova così naturalmente a suo
agio nei box da credere che abbia casa un po in tutti i circuiti.
Più tardi si aggiunge anche Giuseppe Ghezzi, fresco immatricolato
Moto Guzzi e piuttosto galvanizzato dalla bella prestazione in prova del
suo mostriciattolo condotto da Fabio Sotgiu. Se poi a queste componenti
prettamente agonistiche ci aggiungiamo la generosità e accoglienza
della famiglia Maffezzini, che accoglie tutti e dispensa piatti di pasta
e del buon vino, la quadratura del cerchio è raggiunta. Lanima
guzzista, lo sappiamo bene, risalta anche in questi particolari, che tanti
motociclisti ci invidiano profondamente.
Il Le Mans di
Luca Bodini. Peccato per la mancata qualifica: sarà per la
prossima!
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Ultimi controlli...
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La Furia è
pronta!
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Che teneri!
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Il gruppo Maffezzini
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C'è anche
Giuseppe Ghezzi
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Il contorno è offerto dalla Moto Guzzi, che saggiamente sarà
presente nelle gare del campionato, la cui sezione raffreddati ad
aria è finora di fatto un monomarca Guzzi, e dal concessionario
di zona, Opificio, con alcune moto della gamma pronte e lustre da provare.
Splendido!
Ci avviciniamo al momento della verità: riusciranno Fabio e Guaro
a infastidire le bestiali Tuono, o anche solo la Monster e la Raptor?
E un popiù indietro, chi avrà la meglio tra gli alfieri
di Senago e Roberto Basso?
Le moto si schierano
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Ercole e Oscar
schierati
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C'è anche
Vittoriano a sostenere il fratello
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Pronti...
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Ultimi consigli
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VIA! La partenza
nel filmato AVI
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Le moto rombano cupe nel partire per il giro di ricognizione, ma Fabio
avverte qualcosa alla frizione della sua Furia, e difatti alla partenza,
dove le Tuono ufficiali in wheeling fanno capire che aria tirerà
per tutta la gara, la frizione prima di attaccare a fare il suo dovere
lascerà sfilare a momenti pure la pace-car. Guaro invece parte
abbastanza bene ma si ritrova immerso in muguli di fastidiose trombette
asiatiche e duecinquantini (inseriti nella stessa manche), Mi sa che le
cose non andranno quanto ce le aspettavamo. Dopo pochissimi giri Roberto
Basso getta la spugna, essendosi cramato sullasfalto
la pedana del cambio. Peccato, fuori uno (speriamo lunico). Fabio
nel frattempo inizia la sua rimonta, e pian piano si beve Hornet come
Mojito. Sapremo poi però che i suoi freni anteriori giocavano al
piccolo sciopero, e ci racconterà che ad ogni curva doveva scrupolosamente
anticipare la prima pinzata per controllare la pressione, manovra non
esattamente il massimo in termini di redditività
Mannaggia...
la Furia parte male
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Guaro scatta
bene
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Guaro conduce
gli inseguitori
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Ercole e Oscar
nel gruppo
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Fabio tenta
la rimonta
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Ercole segue
con la sua Rosso Corsa
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Guaro tira fuori le palle e anche lui si leva un po di cupolini
gialli dai piedi: alla fine risulterà ottavo assoluto, e considerato
che sulla Scura (che chiamerei Rossa vista la nuova splendida livrea)
ereditata dal fratellone ci ha poggiato il culo per la prima volta ieri
direi che non è affatto male.
Ooh, via le
Hornet!
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Tocca a Guaro
levarsele...
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Via una, via
due...
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Oscar cerca
di resistere
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Bella posa!
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Ogni tanto i
freni scioperano...
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Tutta la cattiveria
di Fabio
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Bella piega,
Ercole!
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Guaro lotta
per tutta la gara con le jap
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Nelle retrovie quella roccia dellErcole tiene duro e risulterà
terzo di classe, precedendo Oscar Bacco.
Insomma: le attese suscitate dalle prove del sabato sono state un po
raffreddate, e un pizzico di sfortuna ha colto due del nutrito plotone
cardanico, ma è solo linizio, e passione + sano agonismo
non sono mancati di certo, tanto che non vediamo lora di sgolarci
di nuovo al Mugello, tra due settimane
Ora va meglio!
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Ultimo giro
per Oscar...
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...e per Ercole
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Per Fabio la
sesta posizione assoluta
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Il podio dei
'raffreddati ad aria'
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4 Guzzi all'arrivo.
Speriamo la prossima volta nell' en plein
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CLASSIFICA COMPLESSIVA
1 - Massimo Temporali (Aprilia Tuono)
in 17'06"664
2 - Fabrizio Pellizzon (Aprilia Tuono)
in 17'06"801
3 - Giorgio Cantalupo (Ducati S4) in 17'42"073
4 - Massimo Accornero (Aprilia Tuono) in 17'46"957
5 - Pierpaolo Pedrolli (Aprilia 250) in 18'03"411
6 - Fabio Sotgiu (Ghezzi&Brian
Furia) in 18'06"260
7 - Emilio Di Lalla (Hornet 650) in 18'14"530
8 - Gianfranco Guareschi (V11 Scura) in 18'17"591
9 - Andrea Bergamaschi (Aprilia 250)
in 18'19"929
10 - Gelsomino Papa (Hornet 650) in
18'22"746
11 - Alberto Ghioni (Hornet 650) in
18'22"912
12 - Eros Tenace (Aprilia 250) in 18'27"266
13 - Massimo Gornati (Aprilia 250) in
18'28"112
14 - Stefano Dominici (Suzuki SV650)
in 18'43"654
15 - Gennaro Olive (Hornet 650) in 18'44"790
16 - Marco Centanni (Aprilia 250) in
18'46"754
17 - Michele Manfè (Aprilia 250)
in 18'47"158
18 - Gianni Menga (Suzuki SV650) in
18'56"633
19 - Antonio Zanella (Aprilia 250) in
18'57"406
20 - Domenico Basilico (Hornet 650)
a 1 giro
21 - Claudio Pinto (Aprilia 250) a 1
giro
22 - Ercole Maffezzini (V11 Le Mans
Rosso Corsa) a 1 giro
23 - Alessio Re (Suzuki SV650) a 1 giro
24 - Oscar Bacco (V11 Sport) a 1
giro
25 - Marco Del Bene (Aprilia 250) a
1 giro
26 - Marco Buosi (Aprilia 250) a 1 giro
27 - Marco Santacaterina (Aprilia 250)
a 1 giro
© Anima
Guzzista
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