Campionato Italiano Naked 2003

Pre-campionato

- Team Progettomoto

- Team Maffezzini

- Mandello Racing Team

- Hobby Moto

- Guareschi

Gare

- Misano 23/3

- Mugello 6/4

- Varano 27/4

- Vallelunga 15/6

- Vallelunga 5/10

Siamo giunti alla sesta gara di questo campionato che quest'anno ha perso praticamente tutto il suo sapore di "guzzi alla riscossa" che aveva nel 2002, anno del ritorno del marchio Guzzi sui campi di gara ad opera di alcuni concessionari appassionatissimi. A Vallelunga c'era un certo "deserto".

I nostri amici sassaresi, Fabio Sogiu e Roberto Basso capitanati dal sempre disponibilissimo Pierluigi "Pigi" Corda, appena giunti sul circuito hanno scaricato dal furgone due Aprilia Tuono nuove di pacca. E' il segnale che qualcosa sta cambiando, che quello spirito di buttarsi nella mischia per vedere che succede viene pian piano rimpiazzato da una maggiore dose di razionalità rispetto alla cieca passione. Corda ha investito molto in questo campionato, probabilmente più di tutti, ha un ottimo pilota che è Sotgiu e anche Basso non scherza. Ora però vuole anche i risultati e francamente non mi sento di dargli torto. La notizia bomba è che la Ghezzi&Brian Furia con cui Sotgiu ha corso fino ad ora nella Naked, la vedremo correre nel campionato italiano Supertwin dalla prossima gara utile.

L'unica Guzzi in pista era quella del concessionario romano VIP Centro Moto. Si tratta di un V11 Le Mans al suo debutto nel campionato Naked. Fa piacere vedere che anche al centro Italia qualcuno ha il coraggio di farsi avanti, di dimostrare passione verso il marchio Guzzi.

La moto è stata preparata in casa, nell'officina della concessionaria, esteticamente fa veramente effetto, è una di quelle moto che quando ce l'hai di fronte ti mettono in soggezione. L'elaborazione del motore non è molto spinta anche a causa del regolamento di questa categoria che non permette di fare grossi lavori, ma comunque essendo alla sua prima gara ha ancora tutto il tempo di essere sviluppata per benino. A condurla c'è un pilota di quelli bravi, Marco De Pietro, ha sulle spalle un campionato italiano Superstock e altre cosucce di rilievo. A vederlo in azione convince subito ed è chiaro che il suo potenziale è molto alto, quindi ci aspettiamo molto da lui.

 

Il pilota Marco con la moto che porterà in gara	Molto cattiva...
Bella	Sarebbe bello se gli avversari vedessero solo questo...
Vista d'insieme	Pietro Ignagni con Marco De Pietro. Due generazioni di piloti!

Devo assolutamente segnalare un incontro che ho avuto nel paddock, girando tra i gazebo mi sono trovato davanti il nostro vecchio amico Pietro Ignagni, guzzista D.O.C. della generazione "a carburatori" che la mattina aveva disputato la gara di moto d'epoca Gruppo 5. Il suo guzzone lo ha portato al quinto posto della classifica finale. Per chi non lo conoscesse o non se lo ricorda c'è un servizio su di lui che se volete potete leggere cliccando qui.

All'entrata del circuito c'era lo stand Guzzi-Agip dove poter provare le moto. Per questa sessione romana lo stand era gestito dal concessionario AB Moto Due. Al mio arrivo c'era una ragazza che ammirava intensamente la Breva in prova per poi saltarci su e partire per il giro di prova. Devo dire che la Breva ha un effetto incredibile sulle donne. Meglio così, vuol dire che vedremo in giro sempre più "centaure"…

La gara ha visto Sotgiu protagonista, sempre tra i primi, ad un tratto ha perso due posizioni finendo quinto ma poi le ha recuperate velocemente. La caduta del pilota Sauro Valentini ha facilitato il compito di Fabio che con la sua terza posizione è potuto così salire sul podio dei "raffreddati ad acqua" insieme a Pellizzon e Temporali. Alla fine della gara Sotgiu ha esclamato:"Meglio un terzo posto così che un primo posto da solo (tra i raffreddati ad aria n.d.a.)". Marco, il pilota di VIP, ci ha dato dentro veramente, l'ho visto uscire dalle curve come un forsennato, ma ormai le moto in gara hanno cambiato fisionomia rispetto allo scorso anno e all'avvio di questo, la maggior parte sono troppo oltre i 100 cavalli e le nostre amate bicilindriche non possono essere competitive a meno di costose cure vitaminizzanti. Ma in un campionato nato per far correre tutti, questo non dovrebbe succedere. Ancora mi chiedo se fosse il caso che Aprilia si presentasse in questo campionato ben farcito di Guzzi, con una Tuono ufficiale guidata da un pilota di prim'ordine. Forse l'unico risultato ottenuto è stato quello di aver fatto scappare tutte le Guzzi, stanche di vedere sempre solo i fanalini dei primi.... 

Ma vediamo la classifica finale della gara.