Andare in Sardegna, che per il 90% degli italiani, è
sinonimo di
spiagge studente e mare paradisiaco.
vedere a malapena il mare e nonostante questo avere un
sorriso ebete
stampato in faccia è una cosa un po' anomala; come fare a
spiegare ai
miei colleghi come è andata?
Come fare a rispondere alla segretaria che ti dice "Ma
allora cosa ci
sei andato a fare se non sei andato in spiaggia?"
Non è facile cercare di mettere nero su bianco la bellezza
delle
strade sarde e la tranquillità con la quale si può guidare
in questo
paradiso per motociclisti.
Belle curve, asfalto sempre nuovo e perfetto, le auto che
passano
ogni giorno si conteranno a decine o giù di lì.
Poi quando si formano naturalmente dei trenini di 5, 6 moto
omogenee
a livello di velocità e … piega, magari a seguito di un
motociclista
sardo, beh, come ho già detto….. è semplicemente celestiale,
anche
perché mi sono divertito e goduto in sicurezza, senza
strafare, non
sono mai stato "impiccato" nella guida, a parte un tratto
quando mi
sono incollato a Gnappo, e soci per un po' di chilometri,
per poi
rallentare dopo aver ricevuto dei segnali forti e chiari da
Antonella… (la scusa del passeggero funziona sempre
vero???).
Queste strade vanno onorate di nuovo, non c'è che dire.
Mi è dispiaciuto che qualcuno non sia potuto venire, ma se
avranno
fede e fiducia nei report letiti sinora… non potranno che
andarci
prima o poi.
zii con gli elefantini tutti morti (solo per intenditori di
Metzeler)
Marcello
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