Aquile in Atlantide 2005

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Atlantide 2005

Piero Pintore

 


 

Orosei - Report 3: Un piccolo passo indietro

Eh sì!
Perchè è vero che siamo arrivati al gran giorno, ma mancano due fatti, tra
loro non collegati, che avranno un peso decisivo sull'andamento del raduno.

Il primo: un paio di settimane prima il jackal comincia a tossicchiare. In
accelerazione va bene, in decelerazione decisa pure, ma a regime basso
costante perde colpi.
La porto da Pigi ed il suo nuovo meccanico Enrico se non ricordo male, dal
chiaro azzento emiliano, che dice anche di provenire dalla squadra corse
Ducazzi (eppoi ci chiediamo perchè il povero Loris rimanga sempre lì dietro)
mi dà appuntamento per il venti. Ennò, faccio io, il venti devo essere ad
Orosei...
Lui mi dice che prova a dare un'occhiata...
a fine mattinata passo a ritirarla. Lì per lì sembra tutto a posto: parto in
tromba per Porto Torres, ho una fretta del diavolo, 150 - 160... tutto bene.
Ma all'entrata in città mi rendo conto che la situazione è peggiorata.
Tossicchia di più, anche ai medi regimi.
Insomma gliela riporto due o tre volte, la tiene, non ne cava un ragno dal
buco...
Oltretutto, adesso, fatica amettere in moto. Ce l'ho da cinque anni, non
l'aveva mai fatto... mah, sarà... boh..
Proprio adesso che, dopo aver distrutto la Polo di mia moglie le ho dovuto
dare la mia macchina...
sono praticamente appiedato.

Il secondo fatto è che io ho visto il villaggio quando era chiuso, ho
parlato per telefono più volte con tale signora Astrid (dal chiaro accento
da parente del nuovo Papa) che mi è sembrata efficiente ma freddina, cortese
ma non cordiale, come se...
Ennò. Devo andare a vedere come stanno le cose prima che arrivi il mucchio
selvaggio.
Mi soccorre il solito Demetrio, come sempre gentilissimo, che mi accompagna
ad Orosei.
Quando conosciamo la signora mi trattengo a stento dallo scoppiare a ridere.
E' una bella donna, ormai non più giovanissima ma, a suo modo ancora
attraente, dal viso gentile e dal corpo teutonico, sul metro e ottanta.
Immaginatevi la faccia di Demetrio quando ci siamo presentati. Sembravano la
mamma con il figlio precocemente canuto.
Ma la signora si mostra molto meno formale (probabilmente ha definitivamente
capito che non siamo gente da prendere sul serio), molto più cordiale e,
soprattutto, disponibile ad ovviare ai problemi che, lo sappiamo già sia noi
che lei, si creeranno all'ultimo minuto. Visitiamo il villaggio,
verifichiamo la disposizione degli alloggi, la loro funzionalità, prendiamo
gli ultimi accordi, vediamo quali parcheggi riservare alle moto, ci
assicurano che sono custoditi...

Vabbè. Almeno qui le cose vanno bene.
E' mercoledì sera, domani arriva la banda del pisello ma io devo ritirare la
moto da Pigi. Rientriamo a Sassari.
Il Giovedì mattina ritiro la moto, mi accerto che non sia cambiato nulla
(nel senso che va sempre male, ma non peggio) e, all'ora di pranzo mi chiama
il reverendo: "Mi si è rotto il raddrizzatore". "Nel senso che ti sei già
rotto il cazzo?". No, nel senso del raddrizzatore di corrente del V11".
telefono a Pigi, tutt'apposto, il solito Demetrio va da Pigi a ritirarlo per
portarselo appresso.
Anche questa è andata.
la sera incroci di telefonate con gli altri mori per verificare che sia
tutto a posto...

E domani si comincia.

Che il cielo ce la mandi buona.

3 - continua
 


 


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