Special
Meridiano di Mandello
di
Alberto Sala
GABBIANO, LUNEDI', VERSO MEZZOGIORNO.
Mi rendo conto che qualcuno potrebbe obiettare sul dedicare un articolo come 'special' a una moto che special non e', essendo il Le Mans di Fange sostanzialmente originale. Ma, come citato nella prova della special di Mauro, la moto di Fange non e' un Le Mans qualsiasi.
Alcuni sostengono che le moto - e in particolar modo
le Guzzi - abbiano un'anima. Ora, io non essendo San Pietro non ho modo
di confutare con esattezza questa affermazione, pero' credo che esista
una componente 'propria' in ogni Guzzi; forse perche' il metodo con
il quale sono costruite (o forse sarebbe meglio dire 'il non metodo')
fa si' che , allo stesso modo in cui e' il caso a far vincere uno spermatozoo
su milioni nell'immenso Tourist Trophy della fecondazione, ogni Guzzi
sia in realta' diversa da ogni altra, anche tra appartenenti allo stesso
modello. Cosi' questo cosmico 'caso' a volte gioca brutti scherzi (Indaco
lo sa bene), e a volte genera capolavori. Come il Le Mans di Fange.
Non credo pero' che sia un caso che questo portento di moto sia giunto
tra le sue mani. O forse, se e' stato il caso a unirli indissolubilmente,
stavolta ci ha visto benissimo, ancor piu' che la sfiga. Perche' il
Mistero Gaudioso di Fange nasce da un pentimento, non folgorante come
quello che colpi' a suo tempo il sottoscritto, ma piu' lento e ragionato.
Il
Mistero Gaudioso di Fange
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Vedete, Fange all'epoca gironzolava, figuratevi voi, con un ... un ...
(faccio fatica pure a dirlo) un VFR, ecco. Dal quale aveva si' grandi
soddisfazioni in termini di affidabilita', prestazioni, affidabilita',
prestazioni, di nuovo affidabilita' e ancora prestazioni, ma nel profondo
del suo animo motociclista gli faceva mancare qualcosa. Ogni sera, dopo
aver bastonato ducatisti e giapposauri in svariata foggia, lo coglieva
una strana insoddisfazione. Prima di coricarsi soleva interrogarsi:
"Ma come, ho la moto piu' perfettina del mondo, osannata da tutta
la stampa terrestre e recensita bene anche su Orione, e mi ritrovo come
se avessi guidato tutto il giorno la mia Mondeo?!?"
Non vi dico poi quanto stupore e rabbia ai capannelli
attorno alle Guzzi e Ducati contrapposti al deserto attorno alla sua
VFR! Fino a che, avvicinandosi a quelle Guzzi tanto ammirate dai suoi
consimili, venne avvolto dall'"aurea benevola" che ben conosciamo,
e alfine capi'. "Che mi frega di arrivare primo, se non ho vissuto?"
Perche' salire su una Guzzi significa vivere intensamente ogni attimo,
ogni terra e ogni cielo attraversato, e non semplicemente essere traghettato.
E se forse si perde qualche particolare del viaggio non e' per via della
velocita' comunque elevata di un primo Le Mans, ma perche' la bellezza
e il calore proveniente dal mezzo sono immensi e fuorvianti.
Cosi', come le due famose mezze mele, Fange e la sua moto si sono naturalmente
trovati.
E il suo leggiadro Le Mans non e' altro che il forziere
di tutte le piu' belle sensazioni che una Guzzi e' in grado di elargire
al suo Cavaliere. Leggero eppure possente, agile eppure stabile, figlio
del vento ma anche del tuono (soprattutto in decibel). E il bello e'
che tanto lo apprezzi quanto e' performante la moto che lasci per lui.
"...ci
giungono voci di Fange che curva con fatale abbandono..."
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Non solo e' doveroso un articolo su questa moto,
ma avrebbe dovuto essere il primo, perche' soprattutto per il suo piacere
di guida, il Le Mans di Fange e' il punto di riferimento.
GALLERY
SCHEDA TECNICA
Motore:
- Terna dingranaggi in ergal Scola
- volano, corona e piatto spingimolle alleggeriti
Scola
- distanziale tra coppa e basamento
- scarichi Lafranconi Competizione con collettori da 40
Ciclistica e Telaio:
- pinze anteriori 'girate'
- pompa anteriore piu' recente
©
Anima Guzzista
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