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Alta gioielleria

 

di Alberto Sala

 

 

 

VARENNA, DOMENICA POMERIGGIO. ORARIO IMPRECISATO.

 

“tra i trend piu’ significativi vanno segnalati quelli che prevedono un sempre piu’ esteso uso del magnesio …” “…il rapporto corsa/alesaggio va dallo 0,808 del motore S allo 0,559 (nuovo record per i motori di serie) del tricilindrico B…” “…raffinatissimo (e molto costoso) il riporto al nitruro di Titanio (TiN) applicato alle canne delle forcelle con l’obiettivo di minimizzare l’attrito di primo distacco…”

Puuuffff.

Basta un soffio. Un soffio leggero, agile, allegro, semplice per ripulire l’aria, la mente, il cuore di tutto quello che certamente ha un suo valore, ma che per cio’ che andiamo a narrare ora non ha importanza alcuna.

Perche’ per giungere all’essenza della nostra passione, per danzare leggeri sulle curve e assaporare il gusto sopraffino dell’aria che ti strofina il volto, mentre le immagini delle nostre terre scorrono in meravigliosa dissolvenza non serve aggiungere nitruri, riporti, misure superquadre.

Basta togliere.
Ed ecco che un vecchio SP, glorioso fin che si vuole, ma inesorabilmente abbandonato nel pollaio, rinasce libero dalle infrastrutture che lo soffocavano, conseguendo un meraviglioso risultato estetico e dinamico.

Prima della cura...

E dopo.

 

Il sorriso di Mauro zeppo di moscerini la dice tutta sull’estrema goduria che questo gioiellino foraggia appena dai gas. E la leggerezza che infonde non e’ poi costata molto. Certo, Mauro e Jonathan (il precedente proprietario) ne hanno passate un po’ di ‘tempeste di cervelli’: "allora, cosa ne dici se verniciamo cosi’?" "Aah, si, great! Aspetta che butto giu’ uno schizzo" rispondeva Jonathan nel suo marcato accento inglese. E un altro giorno Mauro irrompe: "guarda: ho trovato un serbatoio da corsa!", stimolando Jonathan a un "Fff***ing figatha!" , e giu’ di schizzi di nuovo. Di tempo ce ne vuole non poco, soprattutto se ti occupi personalmente di smontarla completamente per rifargli integralmente l’impianto elettrico e preparare i singoli pezzi per la verniciatura. Ma l’inverno e’ lungo, e scendere in garage a toccare la moto scalda il cuore e contribuisce a sopportare meglio il lungo e odiato inverno lombardo.
Fino a vedere finalmente la luce. Una luce argentata, con lievi tocchi rossi sapientemente dosati a sottolineare la cura e la mancanza assoluta del ‘caso’ nella creazione del gioiello. Una luce argentata emanata dalla splendida verniciatura argento applicata a buona parte delle infrastrutture, ma soprattutto al telaio e al serbatoio in vetroresina, raro elemento ‘racing’, anche se chissa’ se avra’ mai saggiato le piste.

 

Bella vista 'montuosa'

La bellissima sella

Lievi tocchi rossi...


E che dire della sella creata appositamente, “ispirata a un modello di Magni” come ammette Mauro, ma non certo spunto a caso: “volevo che sapesse anche un po’ di quelle moto”; e come dargli torto? E se dobbiamo raccogliere cromosomi di moto leggendarie, allora non possono mancare elementi del mito per eccellenza degli anni ’70: (in ginocchio) Sua Maesta’ il Le Mans, sotto forma di pedane e parafango posteriore. Fine degli elementi estranei: anche se non sembra, il resto e’ farina del sacco dell’SP originale, e cosi’ e’ curioso scoprire che il manubrio originale si presta splendidamente a una autentica cafe’ racer come questa. Se serve eventualmente si sforacchiano i dischi freni, ma se non serve si va solo di lucidatura e vernice. Ah, scusate, dimenticavo: in effetti gli scarichi non sono proprio gli originali: sentite un po’ se avete ancora l’orecchio fino capace di riconoscere a padiglioni chiusi il rauco suono dei Lafranconi ‘riservato competizione’ come recita la scritta…

 

Beh, la scritta dice tutto...


Basta chiacchiere: e’ ora di immortalarla nella cornice naturale del lago natio, e soprattutto di saggiare con polso la sua sostanza.

Puuuf.

Leggera. Leggera come la sua immagine. E subito sgrano i denti dal piacere sottile e intenso. Di una facilita’ disarmante, avvantaggiata dal manubrio davvero azzeccatissimo, che ti consente di condurla con grande dolcezza come se pesasse ben meno dei duecento e passa chili del suo solido ferro. Il ricordo corre subito al riferimento assoluto: il (inchino) Le Mans di Fange. Non un Le Mans qualunque (scusate il ‘qualunque’ che sembra una bestemmia), ma IL Le Mans: ancora neppure lui se ne capacita fino in fondo del perche’ e del percome, ma quella moto ti rende felice come poche cose al mondo, a tal punto che qualsiasi cosa provi poi va a finire che non puoi fare a meno di confrontarla col riferimento. E qui siamo prossimi al traguardo: se non fosse per la forcella ancora troppo rigida e saltellante (ma probabilmente abbisogna di un po’ di strada da scorrere sotto), direi che ci siamo.

 

Agile...

Goduriosa...

Esagerato...


E il motore? Beh, considerato che non ho potuto forzare per non rovinargli il rodaggio, siamo semplicemente all’eccellenza. Gli interventi ‘classici’ come la terna in ergal, le camme Scola e il resto elencato in fondo ringiovaniscono il vecchio V1000 in maniera impressionante. Sempre caldo e bello pastoso, prende i giri con leggerezza e ti accompagna gentile, ma con la convinzione ferrea impossibile da contraddire, lanciandoti nel nostro mondo preferito, fatto di alberi che viaggiano veloci, nastri d’asfalto che si arricciano di continuo e il dolce dondolare del piano dell’orizzonte alternativamente a destra e a sinistra.

E i pensieri svaniscono. Poche cose al mondo ti fanno tornare alla spensieratezza. Eccone una.

 

 

GALLERY

 

 

 

 

 

 

 

 



SCHEDA TECNICA

Motore:

- sostituita la catena di distribuzione con terna d’ingranaggi in ergal
- teste ribassate
- condotti spazzolati
- albero a camme “Scola”
- volano e corona alleggeriti
- filtri aria separati K&N
- scarichi “Lafranconi Competizione”

 

Beh, se ci mette mano Tiziano ...




Ciclistica e Telaio:

- ammortizzatori posteriori Koni
- rifacimento forcelle anteriori
- telaio sabbiato, cataforesi, fosfatazione, fondo epox e verniciatura a polvere
- sella pezzo unico costruita su disegno
- serbatoio in vetroresina originale gare di endurance
- pedane e codone 850 Le Mans
- dischi freno forati e rettificati
- pinze freno revisionate e tubazioni areonautiche

Tutto il resto (compresi gli strumenti) è originale dal 1000 SP: solo pulito, lucidato, cromato o verniciato.

 

 


© Anima Guzzista