Special

- SPECIAL AG 2008

- 80

- Anima

- Amore Nero

- Bobber

- Blu11

- Diamante

- Furia

- Bennet's Special

- Bellerofonte

- V11 LM Corda

- Daytona Fabio

- Daytona Paolo

- Le Mans Fange

- 1000 SP Mauro

- Jackal Giampy

- PupaĻ

- SP-EVO

- Special varie

- V11 Albi

- Zero

- 1200 Sport Rossopuro

Special

 

L'Orgoglione

 

Testo di Alberto Sala

Foto di Alberto Sala e Mauro Iosca

 

 

 

OFFICINA DI CARATE, UNA SERA DI TARDO AUTUNNO.

 
Bisogna amarlo tanto il V11 Sport. E' un po' come certe donne belle e affascinanti, ma dal carattere un po' debole, a volte bizzoso, a volte bisognose di conferme. Beh, in fondo tutti noi abbiamo le nostre debolezze, no? E allora diamo tutto il nostro amore per questa bellissima, affascinante motocicletta dal caratteristico sapore intenso, moderno ma -come direbbe un sommelier metallurgico- "dal forte retrogusto storico". Forse è la realizzazione migliore di Luciano Marabese, soprattutto pensando al primo prototipo esposto al Salone di Milano nel lontano 1997 e a quanto poco sia stato modificato nella versione definitiva.
Come avrete capito, sto parlando della prima versione del V11: le seguenti, pur avendo i loro pregi, perderanno tra i barattoli delle tante vernici la magia iniziale.
Ho osato in precedenza la parola 'moderno' fondamentalmente perchè non si era mai guidata una Guzzi serie grossa così agile come il V11 Sport; l'accorciamento dell'interasse grazie al cambio più corto lo rende davvero un bel felino nel gettarsi nell'habitat che tanti adorano, il famigerato 'misto stretto all'Italiana' che ricama tante colline e montagne dalle Alpi all'Etna. E il suo bello era (ed è) la capacità di chiudere la curva anche quando, pensando sia sufficiente evocare Omobono per sentirsi come lui, ci gettiamo con folle abbandono un po' troppo svelti in ingresso curva. Che bello! Che bella moto! Oops... ma... che ci fa questo lungo rettilineo ora? Nono, non va bene, i rettilinei li togliamo, eh?! Facciamo così: via le autostrade (eccetto i tratti appenninici), via le vie Emilie e le Serenissime e sostituiamoli con bei tobogoni infiniti... ah, no? Non si può? "Cattivoni: allora io in rettilineo non ci vado, ecco. E se mi ci portate, protesto, eh sì, e vivacemente, anzi, oscillantemente!"


Bel caratterino, eh? Che vi dicevo: bisogna amarla davvero tanto questa moto. Solo che a centottanta si fa davvero fatica, soprattutto se ci si mette pure lo sconnesso...
Ma a fronte di un orgoglio così grande, ecco contrapporsene uno ancor più vasto, l'Orgoglione.
"Questa moto è bella, può esserlo ancor più, e deve saper andare anche dritta. La faccio io!!"

 

Beh, che dire? Voi osate obiettare a tale decisione? Analizzando il primo dei due campi di intervento (estetico e tecnico), non la trovate terribilmente vera, affascinante, con questo suo nuovo vestito (che saggiamente non cancella l'epico Verde Legnano perchè applicato su una doppia serie di sovrastrutture) un po' Viperona, un po' Daytona (nel senso di America, quando nella mischia si gettavano Harley, Triumph, Norton, ducatone e guzzone)? La Signora in Blu striato ringrazia, si sente bella come non mai.

 

 

 

E il tocco 'vintage racing' non è puro vezzo estetico, ma poggia su una sana 'palpatina' al motore che ha subìto alleggerimenti di quasi tutto quello che si può limare, come albero motore, volano, pistoni... perfino i bilancieri, e termino qui perchè basta scendere alla scheda tecnica per saziarsi dell'orgasmica ossessione al puntiglio di Mauro; d'altronde, se come si dice spesso 'il cane assomiglia al padrone', lo stesso vale per la moto, il cui passionario proprietario in fatto di manie e perfezionismi è secondo solo a quell'Alfredo Giuseppe Maria che compariva ogni tanto nella vecchia edizione di "Quelli che il calcio...", quella condotta da Fabio Fazio. Difatti, che dire della sparizione di qualunque colore dalla meccanica, fatta eccezione per il telaio? "Metallo al metallo, colore al vestito". Le foto non renderanno mai giustizia sulla ossessione nello scovare anche il più nascosto particolare, quello che nel frattempo fischiettava cercando di passare inosservato, spedito invece anche lui al reparto lucidatura o verniciatura a polvere o sabbiatura o sa Dio cos'altro ha usato. Unico appunto: i paracilindri, ma qui mi avventuro su un terreno minato, d'altra parte mica per niente ho titolato 'l'Orgoglione'...

 

VILLA D'ADDA, SABATO POMERIGGIO.

 

Su strada, per quanto il clima non ci abbia consentito di esplorare a fondo il valore delle tante modifiche, il cambio di carattere si sente, eccome! Il motorone 'gasato' com'è diventa rapido a elevarsi in giri, senza perdere nulla in spinta, anzi, 'ruzza' così maleducatamente che l'ultima cosa che ti vien voglia di fare è trotterellare a pelo di gas. Mi piacerebbe provarla in pista a Cartagena, o su un altro circuito zeppo di curve strette dove la maneggevolezza conta ben più del branco di equini: sono convinto che mi divertirei come un bimbo. Con l'angolo di sterzo ulteriormente chiuso dal cuscinetto Ghezzi non vi dico che goduria: ricuce le curve che è un piacere! Il suono scaturito dai due Sharkoni da galera senza passare dal 'Via!' lo sentono pure in Messico (tra l'altro spettacolari gli attacchi dei terminali), e direi che ora è ben più disposta di prima a scorrere per rettilinei: non siamo ancora alla graniticità di un Daytona, ma comunque ben lontani dalla scostumatezza irriverente della versione base. Oltretutto le lievi oscillazioni sono avvertibili sostanzialmente a gas spalancato lasciando esprimere la forza aggiuntiva acquisita con la preparazione.

Insomma: gran bel lavoro. Dopotutto il carattere viene affinato, coltivato, migliorato col tempo e con la passione. Il V11 Sport ora è maturo (e scommetto che non smetterà qui...)

 

GALLERY

 

 

 

 

 

 

 

 



SCHEDA TECNICA


Motore:
- albero motore alleggerito, bilanciato e lucidato
- bielle Carrillo
- pistoni originali torniti sul colletto (aumento compressione)
- cilindri abbassati (aumento compressione)
- teste lavorate in allargamento e lucidatura dei condotti, doppia accensione (twin spark)

- albero a camme KS Scola
- pulitura e rettifica valvole
- bilancieri alleggeriti e lucidati
- corona e volano alleggeriti
- sostituzione tubazioni olio con kit Fren Tubo in kevlar
- eliminazione air-box con montaggio di due filtri K&N diretti sui cornetti di aspirazione originali
- eliminazione compensatore centrale sostituito con incrocio diretto
- terminali di scarico racing Shark in titanio


Ciclistica e carrozzeria

- cerchi e piastre laterali (prosciutti) riverniciate effetto cromo
- dischi Braking “margherita” in luogo degli originali Brembo
- forcelle modificate nell’idraulica, sostituiti olio e molle e aggiunto regolatore esterno precarico molla
- mono posteriore modificato nell’idraulica e molla e aggiunto fissaggio estensibile che varia la lunghezza standard del mono-ammortizzatore aumentandola di 10 mm.
- perni ruota forati in tutta la lunghezza.
- montato nuovo portatarga e paracilindri racing by Ioska Design
- sverniciatura, lucidatura e burattatura di numerosi particolari, es. piastre di sterzo, supporto strumenti, asta di reazione etc.
- telaio forcellone e tutta la carrozzeria riverniciati
- nuove frecce (omologate)

 

 

 


© Anima Guzzista