Special
Folgorazione
Testo e foto di Alberto Sala
IN
QUALSIASI LUOGO E IN QUALSIASI MOMENTO, DENTRO I VOSTRI SOGNI.
C'è uno spazio particolare deputato da ognuno di noi per collocare
i propri voli più arditi e segreti, un luogo che in rare occasioni
visitiamo durante il giorno, e neppure la notte, dipende. Dipende dalla
luna, da come è stata la giornata, da come ci addormentiamo, da
quanto sappiamo isolarci per cercare altro. Ma neppure tutti i nostri
sogni vi entrano, che siano a occhi più o meno aperti. Solo alcuni.
Solo alcuni escono dalla banalità, dalla materia fisica e dal ricordo
nitido, solo alcuni si fanno semplici ed essenziali, lievi come una brezza
ma rivelatrici più di ogni altra cosa del nostro mondo più
nascosto, e per questo terribilmente attraente. Nascosto perchè
talvolta così intimo da aver paura anche del suo padrone, paura
che non sia il momento adatto per recepirlo, per assimilarlo, per seguirlo
decisi fino in fondo. Si fanno vivi solo quando sono certi di essere ascoltati
e visti con l'esaltazione vivissima della rivelazione.
E spesso nascono da spunti del tutto inattesi; a volte è un immagine
colta sfogliando altro che funge da scintilla dirompente in un deposito
di esplosivi. Nel caso di FIlippo Barbacane è stata una pagina
di Freeway sulle Board Track a scatenare tutto, a concretizzare qualcosa
che stava già vagando senza definizione precisa nella sua mente,
nel limbo. E quando hai nitida la rivelazione diventi attivo come ventiquattro
fulmini e non conosci altro che la tua creatura che sta materializzandosi,
veloce, in fretta, prima che sia troppo tardi, prima che la purezza venga
'inquinata' dal successivo, eccessivo, raziocinio.
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Così il creatore di altri capolavori a nome Firestarter Garage,
per venti intensi giorni (e notti) ha saldato, recuperato, tagliato, sagomato,
assemblato il suo sogno, appena in tempo per la sua consacrazione a Padova,
al Bike Expo Show cogliendo un meritato primo premio (ex equo). Bellerofonte,
una Board Track rude dal sapore di ferro e di petrolio, memoria degli
anni '20, quando le moto non sapevano neppure che esistessero i freni,
quando la sfida era motorizzare un telaio di bicicletta e lanciarsi su
paurosi ovali in legno inclinati a 60 gradi, così quasi a mani
nude. Bellerofonte, una moto lunga un sogno, slanciata come un levriero
teso nel suo scatto agile e leggero, arcuata come una randa di bolina
cazzata a ferro per stare sul filo della raffica, sul bordo sottilissimo
come una drizza...
Entare nei dettagli sui materiali usati è esercizio utile alla
conferma della sana genialità di Filippo, applicata nella ricerca
di materiali semplici, poveri, o addirittura di pezzi 'riciclati' come
il pomello del cambio proveniente da un treno, o il manubrio tolto da
un espositore per parabrezza, e come non rimanere stupiti del pedale del
freno, somigliante a un infernale zoccolo di Lucifero tanto da aver paura
di scottarsi ad azionarlo, o del cilindro tra i pistoni raggruppante tutti
gli odiosi ammenicoli elettrici a guisa di barilotto di San Bernardo?
Dal creatore del Cyclope, il V11 più stupefacente
del globo guzzista, e della Kimera, altra creatura sensuale su telaio
Ghezzi & Brian, ci giunge questo spettacolo affascinante, conferma
di un talento fuori dal comune, irrequieto e instancabile nel percorrere
e materializzare i suoi sogni (o incubi?), e chissà a cosa starà
dando forma ora, mente leggete questo articolo...
GALLERY
SCHEDA TECNICA
Motore/engine :
basamento/crankcase: Moto Guzzi 1100
motore/crankshaft:Moto Guzzi 850
testate/heads: 850 girate
alimentazione/fuel supply: carburatori Dellorto 30
scarico/exhaust system: artigianale tubo diretto
filtri aria/air filter: cornetti con copertura
copriteste/head covers: 1000sp
Trasmissione/drive:
frizione/clutch: stock a pedale
cambio/gear: 5 marce
volano/flywheel: ergal
finale/final: caradano scoperto
Altri particolari/other detail:
bulloneria/bolts: acciaio inox
cavi gas/gas cable: interni al manubrio
impianto elettrico semplificato e scatolato tra i cilindri
pomello cambio della leva freno di un treno
tappo serbatoio/filler cap: tappo della birra
batteria elettrica: a scarica solo per gara
Ciclistica/frame:
telaio/frame: Firestarter Garage in acciaio da 16 mm ad alta resistenza
(lequivalente di un tubo da 4 cm di ferro)
forcella anteriore/front fork: artigianale rigida
cerchio ant./front wheel: anello acciaio e mozzo allumnio 18/2,5
cerchio post./rear wheel: anello acciaio e mozzo allumnio 18/3,5
Impianto frenante/brakes:
freno ant./front brake: inesistente
freno post./rear brake: Brembo serie oro 230 mm
pinza post./rear brake caliper: Brembo serie oro
raccordi idraulici/brake pipes: acciaio aereonautici
Misure/frame information:
interasse/wheel base: 1475 mm
altezza sella/seat height: 610 mm
peso in ordine di marcia/weight: 100 kg
Accessori e parti speciali/accessories and special parts:
serbatoio/tank: Firestarter Garage in vetroresina
manubrio/handlebar: Firestarter Garage
comandi pedane/foot controls: Firestarter Garage in acciaio
pedanine/footpeg. ergal rosse
sella/seat: Firestarter Garage in neoprene
portanumero/tablenumber: acciaio al laser
Finiture/finish:
verniciatura e aerografia/painting & aerography: rosso Guzzi
colore telaio/frame paint: non verniciato ma satinato naturale
colore motore/motor paint: nero raggrinzante wrinkler
©
Anima Guzzista
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