Moto
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Stupefacente!
di Alberto
Sala in collaborazione con Mauro Iosca
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Missaglia, 24 febbraio 2003, ore 10. La prima Moto Guzzi
MGS/01 (speriamo la prima di tante) esce dalle magiche fucine Ghezzi &
Brian con ancora le saldature fresche. Uno spettacolo imperdibile, che
difatti Anima Guzzista non si è perso!
Vista
laterale
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Che
grinta!
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Tesa
a fiutare la preda...
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Giuseppe Ghezzi la porta nel piazzale sul retro della fabbrica per le
primissime foto in esclusiva, e mentre la belva si muove lenta, condotta
con cura dal suo creatore in perfetto silenzio, mi sento nelle orecchie
in continuo crescendo il suono delle scie di immaginarie moto sfreccianti,
e per un attimo quel piazzale mi pare improvvisamente un paddock animato,
e mi pare di udire pure uno speaker annunciare la prossima entrata in
pista, dopo tempo immemore, di una Moto Guzzi: la Moto Guzzi MGS/01, e
subito si alza assordante il boato della folla, in piedi, al cospetto
di un capolavoro da tempo atteso, e guardo Giuseppe che ora vedo con una
tuta in pelle nera con una grossa aquila sulla schiena pronto ad avviare
la moto, e lassù sugli spalti, la gente è tutta in piedi
che si accalca per vedere, per cogliere il momento storico dell'accensione
del generoso motorone a quattro valvole; io sento un groppone
in gola, e sto per dare una pacca al pilota, sto per gridargli "senti
tutta questa folla: è tutta per te, forza, fagli vedere a tutti
il tuo valore, VAAIIII!!!"...
"Come preferisci che te la parcheggi? Ti va bene lì in cima
alla salitella?" Il risveglio è brusco. "Ehm... sì,
ottimo, lì va benissimo per le foto". Mi volto, e al posto
degli spalti il silenzio rotto solo da qualche passero sugli alberi sopra
la roggia. Calma, calma: l'appuntamento, ne sono certo, è solo
rinviato: ci vuole ancora un po' di pazienza, so che è solo una
questione di tempo (avete sentito bene, lì a Mandello?!?) e poi
il mio sogno (mio, vostro, di tutti) di rivedere anche solo in qualche
gara questa moto si avvererà.
Pronta
ad essere cavalcata.
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Il
granitico forcellone
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Le
luci per ora non servono...
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Intanto gustiamoci la bellezza mozzafiato del prototipo, con alcune piccole
modifiche rispetto a quello presentato nei saloni, e gustatevi anche il
suo suono pieno da corsa proveniente dagli scariconi da sessanta senza
alcun disturbo: la meccanica è incredibilmente silenziosa, a tal
punto da avvertire come unico rumore quello spugnoso della pompa della
benzina. Evidentemente le lievi modifiche apportate da Ghezzi & Brian
(catena al posto degli ingranaggi per la distribuzione conservando le
cinghie per comandare le cammes, pompa dell'olio del V11 e poco altro)
hanno reso il motore meccanicamente discretissimo. Altro che 'motore da
accantonare'...
Giusto
una scaldatina...
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Giuseppe
Ghezzi e i suoi collaboratori sono visibilmente soddisfatti
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La
vedremo al paddock?
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La moto è 'pronto gara', nel senso che non monta luci, la strumentazione
è senza tachimetro, le gomme sono slick. Giuseppe la prova brevemente
negli angusti spazi del retro, e quando si ferma, un rapido incrociarsi
di sguardi ci dice tutto, e ci fa sognare una consegna (a Mandello per
i primi test in pista) non certo dentro un furgone...
Resterà un sogno. Ma la moto c'è, eccome!
VIVA!
GALLERY
©
Anima Guzzista
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