5 giugno 2004. Diamo un'occhiata
avvicinando un pò la lente, al lavoro di sviluppo
che sta svolgendo il Team ClassicCo. coadiuvato
dai due mostri sacri del mondo Guzzi: Scola e Ghezzi.
Prima di entrare un minimo nel dettaglio di ciò che si è fatto
fin'ora nel box di Albacete magari val la pena ribadire
due punti fondamentali che potrebbero oscurarsi sull'onda
dell'entusiasmo che l'evento inevitabilmente suscita in
tutti noi.
Una moto al suo debutto in un campionato
mondiale ufficiale non può essere da subito competitiva.
Questo ormai ce lo ha dimostrato in modo inequivocabile
anche il campionato MotoGP. la fase di messa a punto
può essere più o meno lunga in funzione di quanti
mezzi economici si dispone e di che tipo di menti
lavorano al progetto, ma in ogni caso non si può pensare
di poter da subito strappare il podio a chi corre
con mezzi sviluppati nel corso di anni di esperienza.
La MGS protagonista di questa avventura monta un
avantreno completamente modificato per permettere
il cambio rapido della gomma anteriore e questo fatto,
unito al tipo di gomme mai montato prima, sono le
incognite principali da affrontare per rendere la
moto performante al massimo.
L'altra cosa da tenere presente è
che stiamo 'giocando' in un campionato mondiale di
endurance che non è certo un terreno semplice ma
anzi sicuramente uno dei più difficili in assoluto
per qualunque squadra corse, ufficiale o meno. C'è
solo una parola che può rendere bene l'idea dell'essenza
dell'endurance: resistenza!! E proprio dalla resistenza
del mezzo e dei piloti che il Team sta cercando di
spremere il massimo delle informazioni, e parliamo
di una mole di dati enorme già adesso che la gara
non è ancora cominciata. Sarebbe stato molto più
semplice per tutti partecipare ad una gara del Campionato
Italiano Supertwin dove la MGS con i tempi che sta
facendo sarebbe molto competitiva già da oggi ma
con una gara da 40 minuti in tutti non si sarebbe
raggiunto uno dei principali obiettivi dell'impresa,
testare in modo sadico quanto si ha in mano oggi
e progredire ancora verso il massimo sviluppo raggiungibile
del mezzo.
E veniamo ai fatti 'live' che stanno
accadendo proprio ora qui ad Albacete.
La nostra signora MGS si sta comportando
in modo egregio. Addirittura incredibile l'affidabilità
dimostrata durante questi due giorni di test. E'
probabilmente la moto che ha girato di più in assoluto
non avendo avuto neanche il benchè minimo inconveniente.
Nulla di nulla. Il motore ha sopportato tutto, ha
espresso bene il suo potenziale e i piloti si sono
concentrati esclusivamente sulla messa a punto della
ciclistica. Questa affidabilità è lodevole perchè
forse non ce ne rendiamo conto ma un
motore come il nostro caro bicilindrico, raffreddato
ad aria e pompato a questi livelli di potenza (siamo
quasi a 130 CV) ed in grado di reggere ore e ore
di test in pista dove i piloti non si risparmiano
neanche un pò.... bhè, cosa dire, c'è da rimanere
veramente a bocca a perta. Verrebbe da dire che siamo
al massimo sviluppo sostenibile per questo motore
ma visto che in passato è stato detto tante volte
e regolarmente questa affermazione è stata smentita
mi astengo da ogni altro commento.
E nel box è impressionante
vedere Scola e Ghezzi all'opera. Scola è uno che ha le mani
che vanno da sole, sa esattamente dove metterle e
non si tira indietro davanti a nessun tipo di lavoro,
lo spirito da primadonna non sa neanche cosa sia.
Ghezzi poi è un elaboratore vivente. I suoi attrezzi
principali sono la carta e la penna. Scrive tutto
in modo maniacale, anche la più piccola impressione
apparentemente insignificante che un pilota esprime
al termine di un turno di prove. Poi si ritira e
comincia a rileggersi tutto e mette in moto tutti
i neuroni disponibili per decidere la strategia da
adottare sulla moto. Ragiona, consulta i
piloti, ragiona di nuovo, parla con Scola, da disposizioni
ai meccanici del team, non fa nulla per caso, un
vero spettacolo vederlo all'opera e soprattutto una
vera fortuna conoscerlo di persona perchè quando poi gli
passa la concentrazione è di una simpatia unica.
Molto entusiasmanti i commenti del
pilota Gian Maria Liverani, gran manico ma soprattutto
pilota professionista che sa riconoscere perfettamente
una moto buona da una meno buona. La moto
gli è piaciuta molto, "è una buona moto, ha un'ottima
ciclistica e il motore spinge
forte. Peccato solo per il gap di cavalli rispetto
alle strapotenti jap ma questa si guida molto bene.
Il potenziale della MGS è molto alto, va messa a
punto soprattutto per quanto riguarda le gomme. Ora
stiamo cercando di sfruttare al meglio ciò che abbiamo
a disposizione ma il margine di miglioramente è ancora
molto ampio". Di seguito foto e video dell'attività al
box.
Hectic atmosphere
in the Classic Co. Box: Giuseppe Ghezzi takes notes
on every possible inputs coming from the riders impressions
and careful examinations of the engine. Still
not entirely satisfied with tyre choice, Gian Maria
Liverani confirms anyway the positive
feeling with the bike and express optimism for the
overnight race. The bike is dismantled and completely
checked out with only few hours to go to warm up...
5 de junio de 2004. Echamos un vistazo al trabajo
de desarrollo que el Team Classic Co. está haciendo
ayudado por los dos monstruos sagrados del mundo Guzzi:
Scola
y Ghezzi.
Antes de entrar en detalles de lo que se ha hecho
hasta ahora en el box de Albacete, vale la pena recordar
dos
puntos fundamentales que podrían olvidarse sobre
la ola del entusiasmo que este acontecimiento suscita
inevitablemente en todo nosotros.
Una moto en su estreno en un campeonato mundial oficial
no puede ser enseguida competitiva. Este echo también
lo ha demostrado de modo inequívoco el campeonato
MotoGP. La fase de puesta a punto puede ser más
o menos larga en función de cuantos medios económicos
se dispone y de qué tipo de cabezas pensantes
trabajan en el proyecto, pero en todo caso no se puede
creer poder enseguida levantar las pegatinas a quien
corre con medios desarrollados en el curso de años
de experiencia. La MGS protagonista de esta aventura
monta un tren delantero completamente modificado para
permitir el cambio rápido de la rueda anterior
y este hecho, unido al tipo de gomas nunca montadas antes,
son las incógnitas principales que hay que afrontar
para hacer la moto medianamente competitiva.
La otra cosa por tener presente es que estamos 'jugando'
en un campeonato mundial de resistencia, el cual no es
un terreno simple más bien uno de los más
difíciles en absoluto por cualquier equipo, oficial
o menos. Sólo hay una palabra que puede explicar
bien la idea de la esencia del endurance: ¡¡resiste!! Resistencia de la moto, de los pilotos, de los mecánicos
y toda el resto del equipo. Habría sido mucho
más fácil para todos participar en una
competición del Campeonato italiano Supertwin
donde la MGS con los tiempos que está haciendo
ya sería hoy muy competitiva; pero con una competición
de 40 minutos no se habría alcanzado uno de los
principales objetivos de toda esta historia, probar la
moto y sus componentes hasta los extremos y contribuir
a su desarrollo.
Y venimos a los hechos 'live' que están ocurriendo
ahora mismo aquí a Albacete.
Nuestra señora MGS se está comportando
de manera excelente. Hasta la increíble la fiabilidad
demostrada durante estos dos días de prueba. Es
probablemente la moto que ha dado mas vueltas en absoluto
sin haber tenido el mas mínimo inconveniente.
Nada de nada. El motor ha soportado todo, ha expresado
bien a su potencial y los pilotos se han concentrado
exclusivamente en la puesta a punto de la parte ciclo.
Esta fiabilidad es loable porque quizás no nos
damos cuenta de ello pero un motor como nuestro querido
bicilindrico, refrigerado por aire y preparado a estos
niveles de potencia, son 130 CV, y capaz de aguantar
horas y horas de prueba en pista dónde los pilotos
no se ahorran nada..., que decir, es para quedar realmente
a boca abierta.
Muy entusiasmantes los comentarios del piloto Gian Maria
Liverani, gran muñeca pero sobre todo piloto profesional
que sabe reconocer perfectamente una moto buena de una
menos buena. La moto le ha gustado mucho, "es una
buena moto, tiene una parte ciclo óptima y el
motor empuja fuerte. Es una lastima la diferencia de
caballos con respecto de las poderosas jap pero esta
se conduce muy bien. El potencial del MGS es muy alto,
va sobre todo puesta a punto por cuanto concierne los
neumáticos. Ahora estamos tratando de explotar
de la mejor manera lo que tenemos a disposición
pero al margen de mejora todavía es muy amplio".
Enseguida foto y vídeo de la actividad al box.

Giuseppe Ghezzi
visibilmente soddisfatto della performance
del motorone |
Fra meno di un'ora
tornerà ad essere una splendida MGS |
Bruno Scola e
Mauro Abbadini supervisionano l'attento
esame di ogni componente |

Per Bruno Scola
smontare un motore Guzzi è un gioco |
Una fase delle
operazioni di smontaggio-montaggio |
|