1939
|
Airone
|
1945
|
nuovo telaio in
lamiera, progettato durante la guerra,anziché tubolare
|
1947
|
forcella teleidraulica
a steli rovesciati, progettata da Carlo Guzzi, anziché in lamiera
stampata sul forcellone ammortizzatori idraulici
|
1948
|
testa-cilindro in
alluminio con distribuzione, prima scoperta, racchiusa di nuovo
ammortizzatori a compasso Tipo Sport con nuovo telaio in tubi e
lamiera la vecchia versione assume il nome di Tipo Turismo
|
1952
|
serbatoio verniciato
invece che parzialmente cromato magnete con correttore d'anticipo manuale.
il tipo Turismo assume lo stesso telaio del tipo Sport
|
1954
|
di nuovo serbatoio
cromato (nella versione sport). sul magnete l'anticipo automatico.
Teminale della marmitta ogivale anziché a coda di pesce
|
Il primo modello dell'Airone
appare poco prima dell'inizio della Seconda Guerra mondiale, nel luglio
del 1939.
Un modello destinato ad essere per un quindicennio, la più diffusa motocicletta
italiana di media cilindrata del dopo guerra.
Viene anche prodotta dal 1940
a titolo sperimentale una versione militare. Dopo la guerra vengono allestite
motociclette con piccole differenze rispetto alle versioni civili. Solo a
partire dal 1952 viene predisposta una versione con caratteristiche proprie.
Il motore è un monocilindrico, valvole in testa ad aste e bilancieri, con un
alesaggio di 70 mm ed una corsa di 64 mm, per una cilindrata totale di 246 cc.
La disposizione del motore è orizzontale, quella classica di Casa Guzzi, che
nasce con la Normale del 1921.
Il telaio tubolare è lo sviluppo dei telai iniziati con la serie PE; anche il
motore deriva da quello della PE250 che aveva però un alesaggio di 68 mm e
quindi una cilindrata di 238 cc.
Nel 1939 e nei primi mesi del
1940 vengono realizzati un migliaio di esemplari.
La produzione viene sospesa con l'entrata dell'Italia in guerra del Giugno del
1940. Durante la guerra si studiano miglioramenti che verranno applicati nel
1946 alla ripresa delle produzione.
I precedenti in casa Guzzi
sono:
1933
|
viene messa in
produzione la P250, la prima quarto di litro in produzione di
serie di casa Guzzi. La cilindrata effettiva è di 232 cc, ottenuta
partendo dalla P 175, messa in produzione l'anno precedente.
|
1937
|
nuova PL 250
(prodotta in due versioni: Egretta ed Ardetta, la più economica) la
cilindrata viene portata a 246 cc, grazie all'aumento dell'alesaggio che
passa da 68 mm a 70.
|
1939
|
sempre con il motore
di 246 cc viene prodotta la PE (E per elastica), ma al momento della
commercializzazione viene scelto il nome di Airone.
|
Motore: ciclo a
quattro tempi con valvole in testa. Superquadro (alesaggio maggiore della corsa,
come da tradizione Guzzi) 70 x 64 (246 mm). Pistone fuso in lega d'alluminio,
con cielo piano e quattro segmenti, tre di tenuta ed uno raschiaolio. Biella in
acciaio forgiato, a testa scomponibile. Il cappello è fissato con due viti e
dado. Dal 1948 pistone e testa sono in alluminio.
Accensione: nel 1939 a
magnete Marelli tipo BL 1. Nel 1956 Magnete Marelli tipo MCR 4-E con anticipo
automatico. Rotazione sinistra e comando a ingranaggi.
Valvole: sedi
riportate (installazione per interferenza). Bilancieri a due bracci in acciaio
forgiato, muniti di registro filettato per regolare l'apertura. Valvole
inclinate. Ogni valvola è riportata in posizione da una coppia di molle a
spillo.
Carburatore: Dell'Orto
SBF 22 per il tipo Turismo ed SSF 25 A per il tipo Sport, per cui "si
raccomanda l'uso di benzina con un numero di ottani (NO) non inferiore a 80.
Distribuzione: aste e
bilancieri. Albero a camme comandato da una coppia di ingranaggi posta sul lato
destro del basamento. Le camme agiscono su bilancieri a dito (dotati di un
rullo) che spingono le aste alloggiate nel vano a destra del cilindro. Nel
modello del '39 le. Con la versione del 1948, l'Airone è il primo modello della
Guzzi a presentare la distribuzione completamente racchiusa ed in bagno d'olio.
Cambio: a quattro
marce. Ingranaggi sempre in presa con innesti frontali:
rapporto 1°
velocità
|
.....................
1 : 2,64
|
rapporto 2°
velocità
|
.....................
1 : 1,788
|
rapporto 3°
velocità
|
.....................
1 : 1,34
|
rapporto 4°
velocità
|
.....................
1 : 1
|
Freni: a espansione in
lega leggera.
Ruote: cerchi in
alluminio sul tipo sport
Sella: il tipo sport
ha la doppia sella
Serbatoio benzina:
dai 10,5 litri del 1939 ai 13.5 di cui circa 2,5 di riserva del 1956. Fino al 52
il serbatoio è cromato con le
Lubrificazione:
forzata pompa a ingranaggi di mandata, a palette di recupero
Serbatoio olio:
ca. 2 litri
Sospensioni:
a) forcella: all'inizio in
lamiera stampata, poi, dal 1947, forcella telescopica idraulica, a steli
rovesciati, progettata da Carlo Guzzi
b) Nel 1939 ammortizatori a
compasso, simili a quelli già in uso sulle forcelle dell'epoca, costituiti da
quattro dischi di sugherite alternati ad altri in metallo, funzionanti secondo
il principio della frizione. Poi dal 1947 ammortizzatori idraulici, ma nel 1948
si ritorna agli ammortizzatori a compasso.
Scarico: marmitta a
coda di pesce, fino al '54. Poi terminale ogivale.
Prestazioni
(1956)
|
Tipo Sport
|
Tipo Turismo
|
Regime di potenza
massima
|
giri 5200 al 1'
|
giri 4800 al 1'
|
Potenza Massima del
motore
|
CV 12
|
CV 9,5
|
Pendenze massime
superabili
|
in 1° marcia
........................................
|
32 %
|
26,5 %
|
in 2° marcia
........................................
|
19 %
|
16,5 %
|
in 3° marcia
........................................
|
11,6 %
|
11 %
|
in 4° marcia
........................................
|
3,3 %
|
4 %
|
Velocità
massima nelle singole marce
|
in 1° marcia
........................................
|
km/ora 44,6
|
35,5
|
in 2° marcia
........................................
|
km/ora 66
|
52,5
|
in 3° marcia
........................................
|
km/ora 87,5
|
70
|
in 4° marcia
........................................
|
km/ora 117 ca
|
94 ca.
|
La versione Militare
dal manuale V ediz. (1956)
Accensione: Magneti Marelli
tipo MCR 4-G con anticipo automatico e bottone di massa.
Rapporti di trasmissione fra
pignone e corona 3,46 : 1 (13-45).
Peso del motociclo, senza
carburante, olio ed accessori 150 kg circa
Velocità massima:
In 1° velocità
.....................
|
km/ora 35
|
In 2° velocità
.....................
|
km/ora 51,5
|
In 3° velocità
.....................
|
km/ora 68,5
|
In 4° velocità
.....................
|
km/ora 92 circa
|
I prezzi
Dalle 6200 lire del 1939,
salite a 370.000 nel 1949 si arriva, nel 1956 a 349.000 per il tipo Turismo e
364.000 per il tipo Sport.