CAMPIONATO GRUPPO 5 - BINETTO
Campione!!!
di Francesco Balducci
Il primo
pensiero mentre mi preparo per l'impresa è che io, di moto
d'epoca e dei relativi regolamenti sportivi capisco ben poco...poi mi
viene in mente che raccontare una gara non deve essere facile, mentre
cerchi anche di immortalarla...
Ma i
pensieri sono altri mentre vado trotterellando a prendere la mia
zavorrina e mi reco in sella ad una moto che per età si
può quasi definire d'epoca (Imola II) verso il circuito di
Binetto, 25 km da casa. E' una strada che potrei percorrere ad occhi
chiusi, visto il numero di domeniche che vado lì a vedere i
turni di prova. Si tratta dell'unico autodromo della zona (e per zona
dovete intendere Puglia-Basilicata-Molise, e non so come stanno messi
in Calabria e Campania...), ma tanto è poco pubblicizzato che
moltissimi miei coetanei rossiani (leggasi parvenu del motociclismo,
mica come noi vecchi biaggisti:-))non sanno neanche della sua esistenza
pur abitando a pochi km dal cuore pulsante dello sport motoristico
pugliese.
Sulla
strada incrocio, o meglio sorpasso, tante bellissime Jap anni '70 in
perfetto stato di conservazione, e mi chiedo dove le tengano nascoste
queste meraviglie durante gli altri 364 giorni... Arrivato al circuito
del Levante, mi rendo conto che trovare Davide Rossi non è
così semplice, visto che tutti sono indaffarati per preparare le
moto in assetto gara, ma c'è una parola magica che mi salva
dalla confusione: ANIMA GUZZISTA! Tutti quelli a cui chiedo lumi
sull'allocazione del nostro portabandiera, mi rispondono
frettolosamente per ricacciarsi di naso fra i cilindri... ma il solo
pronunciare il nome dell'organizzazione guzzista e la mia qualifica di
inviato, suscitano simpatia, interesse e chiacchiere... appunto,
CHIACCHIERE! Il tempo è passato fra simpatici piloti e
vecchietti che mi elogiano le qualità inarrivabili della loro
Yamaha RD500 (tenuta da vetrina, per la verità), e sto correndo
a cercare Davide.
Il bolide pronto al round finale!
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Sembra impaziente di chiudere la faccenda...
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Ma... e Davide?
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Ah, eccolo!
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Intanto ecco i partenti della Vintage 1: non si direbbe che abbiano litigato per esserci...
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Rintracciato
finalmente il mio "target", mi riprometto di non perderlo d'occhio
assolutamente, e nel frattempo gli scatto un paio di foto prima della
gara, e ritraggo anche il bestio da solo...è BELLISSIMO, un
capolavoro che mi sta facendo venire voglia di correre in questo
campionato solo per guardare siffatta meraviglia... Il gentilissimo
Davide Rossi, però, è abbastanza teso per la gara, e
così lo lascio alla sua concentrazione e corro a trovare
Raffaele Lanza, super-indaffarato ma gentilissimo, che mi fa
intrufolare sulla pit-lane e mi promette di fare il possibile per la
gara.
Ma è già ora della nostra gara!
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Un saluto ai fans prima del via...
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E' sempre utile agitare drappi rossi davanti...
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VIA! I soliti missili giapponesi davanti...
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Ma ecco Davide Rossi già in recupero!
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Arriva
la partenza della Vintage 1, e Davide (che mi saluta dalla griglia,
come si intuisce in una foto) sfriziona un po' troppo... da secondo
è terzo, no quarto, passato da un ducatista (Zaccariello) e
dalle due veloci Seeley (perdonate la mia ignoranza..). Io riesco ad
intrufolarmi nelle zone dei commissari di gara, e mi dedico al servizio
fotografico; nel frattempo al secondo giro Davide è terzo, ha
superato la Seeley di Tedesco, ha rintuzzato l'attacco di Gabellini
(Ducati) e insegue da vicino Zaccariello (Ducati). Al quarto (o
è il quinto? seguire la gara mentre faccio il fotografo non
è facile) giro Davide scavalca anche Zaccariello, è
secondo e forzando molto si avvicina alla Seeley in testa, quella di
Peruzzi. A metà gara (al decimo giro, quindi) è evidente
che la Guzzi ne ha meno della Seeley, ma che Davide ne ha più di
tutti, solo che ha anche molto cervello...perché rischiare il
campionato? Si sa, a me piacciono i piloti calcolatori (il mondiale per
mezzo punto di Lauda per me è l'apoteosi della perfezione), e
Davide mi è risultato subito simpatico: rallenta, rallenta,
ra...ll..ent...a. Lo raggiunge dopo un paio di giri Zaccariello, lui si
fa da parte e si accoda, in più punti del circuito si capisce
evidentemente che potrebbe passarlo, ma non forza mai e chiude terzo
assoluto, primo della categoria 750. Mi intrufolo anche nel parco
chiuso, dal quale mi farò cacciare solo dopo aver ritratto il
campione mentre viene intervistato dalla seconda Tv locale più
importante d'Italia, la nostra Telenorba (copertura totale di Puglia,
Basilicata, Molise, mezza Calabria e quasi tutto l'Abruzzo, se vi pare
poco...). Alla premiazione c'è un clima rilassatissimo, i piloti
si conoscono tutti fra di loro e soprattutto si complimentano tutti con
i vincitori, io scatto foto per tutti con le rispettive macchine
fotografiche, ma quando arriva il momento della proclamazione di una
Guzzi, beh scusate ma per le foto trovatevi un altro, sono
occupato...riesco anche a salire sul palco e farmi fotografare con
Davide!
Bella piega!
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La gara volge al termine, Davide è terzo assoluto ma primo della 750!
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Corri Davide che c'è il podio che ti aspetta!!
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CAMPIONE ITALIANOOOOOO!
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Evvai di Champagne!!
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Anime Guzziste!
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Il podio della Vintage 1
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Il bellissimo 750 si gode il meritato riposo
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Mentre Davide è già bloccato dalle telecamere
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Peccato che sia la sua ultima gara.
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Neanche il
tempo di riportare la moto al box che già iniziano i preparativi
per la Vintage 2, della quale, a dire il vero, ho colto di meno il
regolamento: c'era di tutto! I fresco campione italiano 750 "tradisce"
la Guzzi per una Yamaha, e questo mi spiace, ma mi inizio a preoccupare
quando cerco di intrufolarmi di nuovo fra i commissari di gara e vengo
fermato: mi avevano notato nella gara precedente e non vogliono correre
rischi. Mentre discuto con questi simpaticoni (che hanno pure
ragione...) la gara parte, e Davide questa volta è risucchiato
dalla terza alla quinta posizione. Alla fine del primo giro è
terzo, sta rimontando come un treno e attacca il secondo... finisce il
secondo giro in lotta, inizia il terzo e Davide becca un interfolle...
no, si è rotto il cambio! lo aiuto a spingere la moto, ma non
è aria di fare domande: si è rotta la leva di rinvio
delle marce (insomma la leva che, azionata dalla leva cambio, trasmette
la selezione al gruppo cambio), e Davide è nero. Mi perdo tutta
la gara per aspettare il momento in cui si scioglie, si lascia alle
spalle la gara, il sudore, la fatica e la rabbia per un podio sfumato
(forse una vittoria, chissà) e mi parla dei suoi inizi in 600
(stock, credo), anzi ancora prima sulle minimoto, della sua gavetta e
del suo essere un operaio che sgobba tutta la settimana per questo
amore folle per la pista... parliamo tanto, della situazione del sud
Italia, dell'emigrazione al nord e di come, purtroppo (ma lo sapevo
già), da più su di Roma ci vedono come un po' sfaticati
e, ancora di più, rassegnati. Insomma, parliamo di un po' di
tutto, del mio lavoro in banca e della mia attività politica, e
scopro che oltre ad essere un Pilota con la P maiuscola Davide è
anche una persona splendida. Mi parla dell'anno prossimo, quando non
correrà più per noi (intendo i guzzisti) e mi chiedo
perché non si possa trovare una moto da affidargli, vista
l'indisponibilità della V7 sport con la quale ha appena dominato
il campionato, mi presenta il suo amico-uomo dei box, che fatica come
un pazzo per tenere in ordine e in modo funzionale la tenda-box.
Arriva, intanto, l'ora di pranzo, e io li lascio spiluccare qualcosina
mentre vado a lasciare Carmela (la zavorrina) a casa, ma poi mi viene
voglia di dare loro una mano, e così... lo so, sono
pazzo...torno al circuito, li aiuto a smontare tutto il box e a
caricare le moto sul furgone, approfittando della loro pazienza per
capire meglio quanta fatica e quali costi (non impossibili, in questa
categoria) si debbano sostenere per correre... si capisce che prima o
poi lo farò? Sono le 14 e vanno via, 3 ore e mezza al lordo
delle gare mi sono bastate per capire: i loro sguardi, il solo fatto di
tornare a casa (dalla moglie che aspetta Davide, lo si capisce dal
numero di telefonate...) con la coppa della gara e quella del
campionato sul cruscotto del furgone li trasforma, non appartengono a
questo mondo, sono di un altro pianeta, quello di chi, una volta nella
vita, accarezza i sogni. Non svegliateli.
GRIGLIA DI PARTENZA VINTAGE 1
RISULTATI VINTAGE 1
© Anima
Guzzista

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