Campionato Italiano Gruppo 5 2006

Vallelunga 19/3

Adria 23/4

Gara

Magione 4/6

Gara

Vallelunga 2/7

Evento

Franciacorta 30/7

Gara

Binetto 1/10

Gara

CAMPIONATO GRUPPO 5 - BINETTO

 

Campione!!!

 

di Francesco Balducci

 

 

 

Il primo pensiero mentre mi preparo per l'impresa è che io, di moto d'epoca e dei relativi regolamenti sportivi capisco ben poco...poi mi viene in mente che raccontare una gara non deve essere facile, mentre cerchi anche di immortalarla...

Ma i pensieri sono altri mentre vado trotterellando a prendere la mia zavorrina e mi reco in sella ad una moto che per età si può quasi definire d'epoca (Imola II) verso il circuito di Binetto, 25 km da casa. E' una strada che potrei percorrere ad occhi chiusi, visto il numero di domeniche che vado lì a vedere i turni di prova. Si tratta dell'unico autodromo della zona (e per zona dovete intendere Puglia-Basilicata-Molise, e non so come stanno messi in Calabria e Campania...), ma tanto è poco pubblicizzato che moltissimi miei coetanei rossiani (leggasi parvenu del motociclismo, mica come noi vecchi biaggisti:-))non sanno neanche della sua esistenza pur abitando a pochi km dal cuore pulsante dello sport motoristico pugliese.

Sulla strada incrocio, o meglio sorpasso, tante bellissime Jap anni '70 in perfetto stato di conservazione, e mi chiedo dove le tengano nascoste queste meraviglie durante gli altri 364 giorni... Arrivato al circuito del Levante, mi rendo conto che trovare Davide Rossi non è così semplice, visto che tutti sono indaffarati per preparare le moto in assetto gara, ma c'è una parola magica che mi salva dalla confusione: ANIMA GUZZISTA! Tutti quelli a cui chiedo lumi sull'allocazione del nostro portabandiera, mi rispondono frettolosamente per ricacciarsi di naso fra i cilindri... ma il solo pronunciare il nome dell'organizzazione guzzista e la mia qualifica di inviato, suscitano simpatia, interesse e chiacchiere... appunto, CHIACCHIERE! Il tempo è passato fra simpatici piloti e vecchietti che mi elogiano le qualità inarrivabili della loro Yamaha RD500 (tenuta da vetrina, per la verità), e sto correndo a cercare Davide.

 

 

Il bolide pronto al round finale!

Sembra impaziente di chiudere la faccenda...

Ma... e Davide?

Ah, eccolo!

Intanto ecco i partenti della Vintage 1: non si direbbe che abbiano litigato per esserci...

 

Rintracciato finalmente il mio "target", mi riprometto di non perderlo d'occhio assolutamente, e nel frattempo gli scatto un paio di foto prima della gara, e ritraggo anche il bestio da solo...è BELLISSIMO, un capolavoro che mi sta facendo venire voglia di correre in questo campionato solo per guardare siffatta meraviglia... Il gentilissimo Davide Rossi, però, è abbastanza teso per la gara, e così lo lascio alla sua concentrazione e corro a trovare Raffaele Lanza, super-indaffarato ma gentilissimo, che mi fa intrufolare sulla pit-lane e mi promette di fare il possibile per la gara.

 

Ma è già ora della nostra gara!

Un saluto ai fans prima del via...

E' sempre utile agitare drappi rossi davanti...

VIA! I soliti missili giapponesi davanti...

Ma ecco Davide Rossi già in recupero!

 

Arriva la partenza della Vintage 1, e Davide (che mi saluta dalla griglia, come si intuisce in una foto) sfriziona un po' troppo... da secondo è terzo, no quarto, passato da un ducatista (Zaccariello) e dalle due veloci Seeley (perdonate la mia ignoranza..). Io riesco ad intrufolarmi nelle zone dei commissari di gara, e mi dedico al servizio fotografico; nel frattempo al secondo giro Davide è terzo, ha superato la Seeley di Tedesco, ha rintuzzato l'attacco di Gabellini (Ducati) e insegue da vicino Zaccariello (Ducati). Al quarto (o è il quinto? seguire la gara mentre faccio il fotografo non è facile) giro Davide scavalca anche Zaccariello, è secondo e forzando molto si avvicina alla Seeley in testa, quella di Peruzzi. A metà gara (al decimo giro, quindi) è evidente che la Guzzi ne ha meno della Seeley, ma che Davide ne ha più di tutti, solo che ha anche molto cervello...perché rischiare il campionato? Si sa, a me piacciono i piloti calcolatori (il mondiale per mezzo punto di Lauda per me è l'apoteosi della perfezione), e Davide mi è risultato subito simpatico: rallenta, rallenta, ra...ll..ent...a. Lo raggiunge dopo un paio di giri Zaccariello, lui si fa da parte e si accoda, in più punti del circuito si capisce evidentemente che potrebbe passarlo, ma non forza mai e chiude terzo assoluto, primo della categoria 750. Mi intrufolo anche nel parco chiuso, dal quale mi farò cacciare solo dopo aver ritratto il campione mentre viene intervistato dalla seconda Tv locale più importante d'Italia, la nostra Telenorba (copertura totale di Puglia, Basilicata, Molise, mezza Calabria e quasi tutto l'Abruzzo, se vi pare poco...). Alla premiazione c'è un clima rilassatissimo, i piloti si conoscono tutti fra di loro e soprattutto si complimentano tutti con i vincitori, io scatto foto per tutti con le rispettive macchine fotografiche, ma quando arriva il momento della proclamazione di una Guzzi, beh scusate ma per le foto trovatevi un altro, sono occupato...riesco anche a salire sul palco e farmi fotografare con Davide!

 

Bella piega!

La gara volge al termine, Davide è terzo assoluto ma primo della 750!

Corri Davide che c'è il podio che ti aspetta!!

CAMPIONE ITALIANOOOOOO!

Evvai di Champagne!!

Anime Guzziste!

Il podio della Vintage 1

Il bellissimo 750 si gode il meritato riposo

Mentre Davide è già bloccato dalle telecamere

Peccato che sia la sua ultima gara.

 

Neanche il tempo di riportare la moto al box che già iniziano i preparativi per la Vintage 2, della quale, a dire il vero, ho colto di meno il regolamento: c'era di tutto! I fresco campione italiano 750 "tradisce" la Guzzi per una Yamaha, e questo mi spiace, ma mi inizio a preoccupare quando cerco di intrufolarmi di nuovo fra i commissari di gara e vengo fermato: mi avevano notato nella gara precedente e non vogliono correre rischi. Mentre discuto con questi simpaticoni (che hanno pure ragione...) la gara parte, e Davide questa volta è risucchiato dalla terza alla quinta posizione. Alla fine del primo giro è terzo, sta rimontando come un treno e attacca il secondo... finisce il secondo giro in lotta, inizia il terzo e Davide becca un interfolle... no, si è rotto il cambio! lo aiuto a spingere la moto, ma non è aria di fare domande: si è rotta la leva di rinvio delle marce (insomma la leva che, azionata dalla leva cambio, trasmette la selezione al gruppo cambio), e Davide è nero. Mi perdo tutta la gara per aspettare il momento in cui si scioglie, si lascia alle spalle la gara, il sudore, la fatica e la rabbia per un podio sfumato (forse una vittoria, chissà) e mi parla dei suoi inizi in 600 (stock, credo), anzi ancora prima sulle minimoto, della sua gavetta e del suo essere un operaio che sgobba tutta la settimana per questo amore folle per la pista... parliamo tanto, della situazione del sud Italia, dell'emigrazione al nord e di come, purtroppo (ma lo sapevo già), da più su di Roma ci vedono come un po' sfaticati e, ancora di più, rassegnati. Insomma, parliamo di un po' di tutto, del mio lavoro in banca e della mia attività politica, e scopro che oltre ad essere un Pilota con la P maiuscola Davide è anche una persona splendida. Mi parla dell'anno prossimo, quando non correrà più per noi (intendo i guzzisti) e mi chiedo perché non si possa trovare una moto da affidargli, vista l'indisponibilità della V7 sport con la quale ha appena dominato il campionato, mi presenta il suo amico-uomo dei box, che fatica come un pazzo per tenere in ordine e in modo funzionale la tenda-box. Arriva, intanto, l'ora di pranzo, e io li lascio spiluccare qualcosina mentre vado a lasciare Carmela (la zavorrina) a casa, ma poi mi viene voglia di dare loro una mano, e così... lo so, sono pazzo...torno al circuito, li aiuto a smontare tutto il box e a caricare le moto sul furgone, approfittando della loro pazienza per capire meglio quanta fatica e quali costi (non impossibili, in questa categoria) si debbano sostenere per correre... si capisce che prima o poi lo farò? Sono le 14 e vanno via, 3 ore e mezza al lordo delle gare mi sono bastate per capire: i loro sguardi, il solo fatto di tornare a casa (dalla moglie che aspetta Davide, lo si capisce dal numero di telefonate...) con la coppa della gara e quella del campionato sul cruscotto del furgone li trasforma, non appartengono a questo mondo, sono di un altro pianeta, quello di chi, una volta nella vita, accarezza i sogni. Non svegliateli.

 

GRIGLIA DI PARTENZA VINTAGE 1

 

RISULTATI VINTAGE 1

 

© Anima Guzzista