Campionato Italiano Gruppo 5 2006

Vallelunga 19/3

Adria 23/4

Gara

Magione 4/6

Gara

Vallelunga 2/7

Evento

Franciacorta 30/7

Gara

Binetto 1/10

Gara

CAMPIONATO GRUPPO 5 - ADRIA

 

Inizia l'estate delle molte primavere

 

di Alberto Sala e Mauro Iosca

 

 

Alla fine di uno degli inverni più freddi e motociclisticamente ostili che si ricordino, qui ad Adria è tornata l'estate. Una nuova formula espressamente dedicata alle non più giovanissime ma sempre affascinantissime motociclette del periodo classico e dell'epoca, raduna in una "due giorni" nel modernissimo e polifunzionale circuito di Adria molti dei nomi e delle moto noti dell'ambiente, come Pettinari e le sue moto inglesi, il team Kawasaki Historic con ben 5 spettacolari verdone, Federiconi con le sue Honda, per non parlare della parata di Bimota, delle Yamaha TZ da gran premio, della Norton Manx ancor oggi affascinante come poche, della Gilera Saturno mozzafiato, delle Suzuki da gran premio e della Vallelunga tre cilindri da Endurance, eppoi ancora Parrilla, Ducati di ogni foggia, Benelli a due e quattro tempi, Morini, la Paton di Virginio Ferrari, tante MV, Aermacchi, MotoBi, Seeley... non v'è dubbio che il richiamo ha funzionato: il campionario di motociclette che hanno fatto storia è assai vasto e altrettanto appagante alla nostra vista.

La manifestazione è denominata "Meeting Moto d'Epoca" e nonostante una classificazione particolare come "Vintage 1" e "Vintage 2" (oltre alle classiche Gruppo 3 e 4) sarà riconosciuta come gara ufficiale per il campionato Italiano Gruppo 5, che è quello per noi più emozionante data la presenza delle Moto Guzzi di Paolo Gambarelli (aka Mototopo) del Team Moretti nonchè testimonial di Anima Guzzista nel mondo, e quella di Carlo Cagnani, il meccanico del grande e compianto "Zigolo" Valentini, condotta dal velocissimo Davide Rossi.

I quali da subito hanno dato il loro bello spettacolo nelle prove: Paolo nonostante la sua cronica incontinenza lubrificante che gli ha fatto perdere mezza sessione di prove ufficiali ha fatto segnare sul tabellino un bel 1.32"143 che gli vale la sesta piazzola di partenza nella sua batteria (Vintage 2) mentre Davide Rossi è andato come un fulmine con la sua 750 strettamente di serie, con un 1.32"476 che gli vale il secondo posto in griglia nella Vintage 1.

La giornata di prove si è svolta regolarmente, tutto è andato come da copione, compreso il tipico clima crepuscolare quando alla tenue luce delle lampade si cercano religiosamente le fughe d'olio dai più oscuri meandri delle motociclette mentre a fianco, attorno ai tavoli si conversa parlando, ma soprattutto straparlando delle prestazioni andate... o ancora come quando il sempre sorridente Davide Rossi, ormai definitivamente e orgogliosamente pilota Guzzi, in uno slancio d'intimismo ci mostra il suo album con foto del suo passato da pilota della R6 Cup, dove per sua stessa ammissione si vedeva in azione poco più che 'pilotastro'.

 

Un po' di siparietto sulla splendida 750 Sport di Carlo Cagnani

La cura dei dettagli è impressionante

Notare l'accuratezza dei supporti del contagiri e della carenatura

e le bellissime pedane, tutto realizzato in proprio

Ecco l'artista.

Il nostro Mototopo in prova

...e al rientro a tamponare le emorragie...

...sempre in sala operatoria, sempre più tardi...

...nonostante il disturbo di alcuni minchia...

 

La mattina è uno spettacolo vedere le motociclette che si stirano dopo il riposo notturno, come in ogni paddock che si rispetti. Ma vi lasciamo alle fotografie che da sole esprimono tutta l'emozione meglio di qualsiasi commento.

 

La Ducati trialbero portata ufficialmente dalla Ducati

Moolto bella anche questa Guzzi 250 due tempi

Le belle Kawasaki del team Historic

Il minaccioso (ed efficace come si vedrà poi) scarico della Seeley

Un paio di Suzuki da gran premio...

...e da Endurance

 

Che spettacolo.

Ma è già ora della prima gara delle Vintage, che raggruppa le 500 gp, le 750 derivate di serie, con Davide Rossi pronto a dare battaglia.

Pronti? VIA! Ho detto VIA, Davide! Purtroppo il nostro portacolori non si produce esattamente in una partenza bruciante, che gli fa perdere qualche posizione, ma lo vedo grintoso all'attacco al 'finto' ferro di cavallo, bene! In testa scatta la Seeley di Peruzzi, seguita da due Ducati: quella di Zaccarelli, vicino di paddock di Davide, e quella di Gabellini, entrambi tanto affascinanti quanto tremendamente efficaci. Certo che anche la Seeley... che non si perde mica tanto in preamboli: imbastisce un ritmo di gara assolutamente irresistibile per chiunque, staccando tutti e conducendo la gara in solitaria.

Col passare dei giri le posizioni in testa non mutano, e anche le due Ducati si distanziano tra loro, ma confido nel recupero di Davide, che dai tempi in prova dovrebbe poter insidiare almeno le due Ducati, anche se queste sono moto da Gran Premio.

Ma Davide non solo non riesce a mantenere lo stesso ritmo di chi lo precede, ma deve pure guardarsi alle spalle. Lo vedo stranamente meno veloce del solito, non riesce ad affrontare le curve con la sua consueta cattiveria.

E difatti la situazione non muta fino al traguardo: primo Peruzzi con la sua Seeley, seconda la Ducati di Zaccarelli, terzo Gabellini sempre su Ducati e quarto Davide Rossi con la sua bella 750 Sport.

Ma un momento: stiamo dimenticando un 'lievissimo' dettaglio: i primi tre sono della categoria Gran Premio: Davide è il primo classificato della 750! VIVA!!! Seconda vittoria di classe per lui, dopo quella conseguita sotto l'acqua a Vallelunga un mesetto fa.

Lo raggiungiamo al rientro ai box, dove è visibilmente seccato, perchè sapeva di poter tenere almeno il ritmo se non del primo, almeno delle due Ducati. Allora qual'è il problema?

Mi mostra la gomma, che dice tutto: è visibilmente alterata, con addirittura alcuni buchi e strappi. Le sue Avon non reggono il suo polso per tutto il weekend, bisogna prenderne atto. Comunque, la vittoria resta eccome!

 

In testa scatta Peruzzi sulla Seeley, seguito da Gabellini su Ducati

Davide Rossi insegue la Ducati di Zaccarelli

Davide prima di passare il suo omonimo

Che spettacolo vedere un V7Sport condotto così in pista!

Giorgio e dietro di lui Tedesco

Le due Ducati battagliano tra loro

La Ducati di Zaccarelli

E quella di Gabellini

La Seeley di Peruzzi

E quella, più arretrata, di Tedesco

La Suzuki Vallelunga di Miselli

Primo delle 750!

 

Giusto il tempo di scaricare la memory card della macchina fotografica ed è già sera... ehm, scusate, volevo dire è già ora di seguire l'altro minchia in gara: il nostro poeta paroliere sopraffino Mototopo, che dovrebbe aver risolto i suoi problemi di perdita d'olio, grazie all'aiuto sempre generoso e prezioso di Roberto Freddi che lo segue sempre come un papà apprensivo, quando non lo affianca alla guida nelle gare di durata.

Al VIA! il più lesto a prendere il comando è Poretti su Honda, seguito da Soppelsa sulla Suzuki gialla 927, e dalla bella Kawasaki di Peruzzi 999. Paolo è appena prima di un nutrito gruppo, intento a seguire la Honda 883. Col passare dei giri però non solo perderà contatto con la Honda dal numero da Harley, ma anche grazie alla sua 'attitude of the minchia' che lo porterà a qualche simpatico dritto e alla riscrittura in chiave fantasiosa di alcune traiettorie, anche a perdere alcune posizioni a danno di Vitali e di Vitali (no, non è un doppione, sono in due); peccato soprattutto per quest'ultimo: per molti giri era riuscito a tenerlo a bada.

La gara prosegue con pochi sussulti al vertice, che vede solo l'uscita di scena della Kawasaki e nelle retrovie il ruzzolone della Honda di Parravano, grazie al cielo senza conseguenze, e si conclude con la vittoria di Poretti, secondo Soppelsa, terzo Vitali S. e il nostro Gambarelli in settima posizione (quarto di classe Open), risultato certamente non malvagio ma, come direbbe la maestra, 'se fosse meno tra le nuvole...'.

 

Altri famosi tecnici all'opera...

Ma è già ora di partire con la seconda gara: in testa subito Poretti seguito da Soppelsa

Paolo segue Rossi in quinta posizione

Ecco il nostro minchia in lotta!

Ma se la deve vedere dall'attacco di Vitali

Tenta di resistere ma poi ci scappa il dritto...

Per ora è sesto assoluto

Parravano tenta di inseguire...

ma gli va un po' meno bene...

Dopo il secondo dritto passa in settima posizione assoluta, ma quarta di classe

Il vincitore Poretti

La bella Ducati di Marchitelli

La Kawa di Peruzzi costretta al ritiro

La Suzuki di Soppelsa, secondo

La Yamaha di Tedesco, ritirata anch'essa

E il nostro Gambarelli alla conferenza stampa

 

In conclusione, una giornata positiva, dove le due Guzzi si sono comportate più che onorevolmente, soprattutto in considerazione della grande differenza tecnica e prestazionale con buona parte delle altre moto: non v'è dubbio che le varie Seeley, buona parte delle Ducati, le Yamaha e le Kawa 2 tempi e le Honda da GP hanno ben meno chili e più potenza a disposizione (lo si è visto in diversi punti del circuito, in particolar modo nell'affrontare la chicane), così come invece le altre moto più simili alle Guzzi, come la Suzuki Vallelunga, o le Ducati 750 sono state tenute ad abbondante distanza.

Riguardo al resto, come capita spesso, attorno alle Guzzi c'è sempre il consueto capannello di appassionati che non si sono certo fatti pregare per ammirarle da vicino o per dare una mano, a partire dal simpatico preambolo a cui abbiamo assistito sabato nei pressi della moto di Paolo, quando abbiamo sentito la seguente frase: "Ciao, sono Corsaro Rosso, cercavo Mototopo". :-)))

 

 

 

CLASSIFICA FINALE VINTAGE 1

CLASSIFICA FINALE VINTAGE 1 PER CLASSI

 

CLASSIFICA FINALE VINTAGE 2

CLASSIFICA FINALE VINTAGE 2 PER CLASSI

 

 

 

© Anima Guzzista