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Guida: Verniciare la moto a casa
di Raffaelli Leonardo(Animapersa) e Vanni Bettega(GTV47)
Premessa
la verniciatura, “casalinga" è più
complicata di quello che si pensi. Il motivo è presto
trovato...."microclima". La verniciatura risente moltissimo sia della
temperatura sia del tasso di umidità presente nell'aria. Se
volete cimentarvi in questa impresa cercate sempre di verniciare quando
questi parametri sono buoni, altrimenti il risultato sarà
sicuramente deludente.
La stagione migliore è la primavera inoltrata e l'estate, anche
se in estate molto spesso il tasso di umidità è elevato.
L'inverno è consigliabile solo se avete la possibilità di
riscaldare il posto di lavoro.
Luogo
Il "luogo" dove effettuerete il lavoro dovrà essere
possibilmente al coperto. Consiglio un garage, un bel tavolo dove
appoggiare i pezzi, ricoperto da quel nylon finissimo che vendono per
le imbiancature di casa, da sostituire ad ogni ciclo di pitturazione,
quindi servono tre teli, uno per il fondo, uno per la vernice e uno per
il trasparente. In questo modo si elimina la polvere causata dalle
verniciature precedenti. Ricordatevi che un ambiente perfettamente
pulito significa il 50% in più di possibilità di successo
dei vostri sforzi. Potete anche evitare il nylon appendendo i pezzi, ma
in questo caso serve più manualità in quanto è
più facile fare delle colature. Io lo consiglio solo a chi ha
già verniciato qualcosa, sicuramente non alla prima esperienza.
Chi non possiede un garage può operare anche all'aperto, ma
quando arriverà il momento di dare il trasparente è
indispensabile creare una capannetta con del nylon, onde evitare che
qualcosa precipiti sul vostro sudatissimo lavoro. Basta anche un solo
granello o una goccia di acqua per vanificare il tutto. Io ho usato
molto spesso del nylon appoggiato al terrazzo e ad uno scaleo.
Materiali
Il fondo è purtroppo necessario, sia per assicurare una buona
durata, sia per fare un ottimo lavoro. Il prodotto infatti funziona sia
da ancorante ed elimina i piccoli solchi causati da graffi,piccoli urti
e dalla carta abrasiva stessa. Esistono degli ottimi fondi anche in
bomboletta, non hai che da scegliere, a prezzi molto bassi, intorno ai
4-5 euro a bomboletta. Anche se tutte le bombolette tendono a
gocciolare in questo caso non conviene preoccuparsi perchè il
prodotto andrà carteggiato. Il fondo poi è sempre di
colore bianco, che è la base necessaria per ottenere il colore
cosi come lo avete scelto. Non pitturate mai su degli altri colori, il
risultato sarà inferiore come lucentezza e cromaticità.
Ricordate inoltre che la vernicie non riempe, ogni minimo difetto
presente sulla preparazione del fondo lo vedrete anche a lavoro finito.
Nel caso siano presenti dei colpi profondi o dei graffi molto evidenti
è necessario utilizzare del buon stucco da carrozziere.
Assicuratevi di avere il tipo giusto, per metallo o materie plastiche.
Per le vernici potete sbizzarrirvi come volete. Consiglio prodotti
acrilici e non alla nitro, sono più facili da dare e soprattutto
resistono di più ai danni creati dalla luce. Anche in questo
caso i prezzi sono bassissimi, si va dai 3 ai 7 euro a bomboletta. Da
preferire prodotti noti,non tanto per la qualità della vernice,
quanto per la cura delle bombolette stesse. Quelle economiche tendono a
gocciolare e vi assicuro che vedere il proprio lavoro rovinato magari
durante l'ultima mano fa diventare neri dalla rabbia!!!
La nota dolente è data dal trasparente. In questo caso
sconsiglio le pitture monocomponenti presenti nelle bombolette. Tra
quelle che ho provato l'unica che mi ha dato risultati appena
sufficienti è la Max Mayer. Abbastanza facile da dare,
resistente all'abrasione ma purtroppo, come tutti i monocomponenti, se
ci va su della benzina sono guai, si opacizza anche se sulla confezione
c'è scritto che resiste...NON E' VERO!!! E' questo poi in
sostanza il grande problema di questi prodotti, basta un benzinaio
sbadato e 3 giorni di lavoro vanno a farsi benedire. Quindi per il
trasparente serve un compressore, ma soprattutto una ottima pistola.
Prendete un buon trasparente bicomponente e andate sul sicuro.
Purtroppo questi prodotti costano molto molto cari, ma è
possibile farsi dare solo la quantità necessaria senza
acquistare prodotti preconfezionati. Mezzo kilo bastano per una moto
normale non carenata. Con questa quantità ci ho fatto
ultimamente il Quota.
Esiste una alternativa economica per utilizzare i prodotti da
carrozziere. Ci sono dei rivenditori che fanno le bombolette in
negozio, quindi puoi scegliere la vernice che vuoi, anche la migliore
senza avere cosi bisogno del compressore e soprattutto della pistola.
Il problema, almeno quelle che ho provato, e che gocciolano tutte, ma
questo è un problema dei rivenditori del luogo. Nel caso
vogliate lo stesso provare, evitate di utilizzare tutta la bomboletta,
la gocciolatura del prodotto avviene solitamente quando la vernice sta
per finire, utilizzatene due terzi, ma anche in questo caso il
risultato non è garantito.
Le bombolette conservatele in casa, al riparo da freddo e
umidità e portatele fuori solo al momento della verniciatura,
sempre ovviamente se la temperatura esterna di notte scende troppo.
Ultima cosa, rispettate sempre i tempi indicati di miscelazione,
ovvero, agitate la bomboletta con pazienza, un prodotto mal miscelato
significa gocciolatura sicura.
Esecuzione
Il primo prodotto da dare è il fondo. Carteggiate bene i pezzi
da verniciare. Se sono originali e senza colpiture è sufficiente
passare una carta abrasiva da 800 e dare una passata leggera, se invece
la moto è stata verniciata già diverse volte dovrete
togliere tutto il materiale e quindi vi sarà necessario dalla
carta abrasiva più spessa, diciamo una 300 e poi in seguito
passare quella più fina.
Al termine date una bella pulita ai pezzi evitando l'acqua, si infila
sempre nei posti più nascosti ed esce sempre quando meno te lo
aspetti, utitlizzate un pulitore antisiliconico oppure del semplice
alcool.
Il fondo non richiede particolari abilità per essere dato e se
le parti da verniciare sono a posto bastano un paio di mani, a distanza
di un ora l'una dall'altra. Nel caso invece dobbiate riempire dei
solchi sono necessarie piu mani, fino a che non si ottiene un risultato
omogeneo. Non abbiate fretta in questa fase e ricordate che ogni
piccolo difetto ve lo porterete dietro fino al lavoro finito. Osservate
sempre con attenzione i pezzi, esponendoli alla luce in più
posizioni in modo da evidenziare dei difetti. Se è tutto a posto
il giorno successivo potete carteggiare il fondo. Utilizzate carta
abrasiva molto fine e a secco, io non amo l'acqua perchè allunga
i tempi di esecuzione e a volte l'umidita esce a lavoro finito.
Il fondo è molto dolce da carteggiare quindi il lavoro
sarà veloce. Curate questa fase al meglio, è la
più facile è vero, ma è anche quella più
determinante per un buon risultato finale.
Pulite i pezzi sempre con antisiliconico o alcool e passate alla fase
successiva. Nel caso invece di colpiture o graffi profondi utilizzate,
prima del fondo, dello stucco, del tipo giusto ed effettuate una bella
rasatura dello stesso, Applicatelo con una spatola bella pulita,
riempendo per bene il solco da coprire e rasate con la spatola fino ad
arrivare al filo del pezzo. Non eccedete con il prodotto in quanto
durante la scartatura successiva si rischia di portare via anche il
materiale vicino allo stucco e si rischia di entrare in un circolo
vizioso che porta poi a fare degli avvallamenti che si noteranno a
prodotto finito. Meglio un micron in meno che un mm in più!
Successivamente i piccoli difetti verranno corretti con il fondo.
La verniciatura è la fase più emozionante e quella più desiderata.
A questo punto avrete già preparato la vostra copertura o il
vostro garage e quindi sarete pronti a verniciare. Fate sempre delle
prove di spruzzatura prima di verniciare i pezzi. Questo vi
servirà per conoscere il grado di espandibilità della
vostra vernice ed evidenziare eventuali difetti delle bombolette o
della pistola.
Le tecniche di verniciatura sono molteplici, chi vernicia in modo
lineare a scendere, chi incrocia sempre le spruzzature. Le vernici
acriliche si comportano bene in entrambi i casi. Personalmente
preferisco la tecnica a scendere, passate uniformi e veloci orizzontali
che scendono verso il basso. In questo modo si evita di mandare dello
spolvero dove avete già passato la vernice. Comunque tutto
dipende dalla vostra mano e dalla vostra sensibilità.
Pensate di guidare la moto sul bagnato, è la stessa cosa, siate
gentili e lasciate correre la mano in modo dolce e uniforme, non
fermatevi mai sul solito punto e cercate di capire la vernice.
Osservate sempre come si espande, se tende a rimanere raggruppata
dovete corre di più, se invece la spruzzatura allarga,
cioè si espande allora potete anche caricare un po di
più. Ricordate sempre di dare la prima mano molto molto leggera,
quasi il colore non deve notare e aspettate qualche minuto prima di
dare la seconda più carica. La terza mano sarà
sufficiente a completare il lavoro. Con gli acrilici normalmente il
tempo di attesa tra una mano e l'altra varia da 5 a 20 minuti, non di
più.
Se utilizzate le bombolette non posizionate mai gli oggetti in basso,
in quanto per lavorare richiede di essere sempre posizionata in
verticale. Un tavolo ad altezza vita andrà quindi beneissimo. Se
utilizzate il compressore utilizzate sempre una pistola con il
serbatotio montato sopra gli ugelli e non sotto, non avrete problemi a
verniciare in qualsiasi posizione.
Se il lavoro è venuto bene potete dare anche subito il
trasparente, ma io consiglio di aspettare un giorno e dare una
carteggiatura leggerissima con lo spugna da carrozzieri la famosa
Scothbrite della 3m. Non lavorando in un forno è inevitabile che
della polvere si depositi sul nostro lavoro.
Passate con dolcezza, molto molto leggeri la spugna abrasiva e ripulite
con un panno asciutto perfettamente pulito, evitate l'alcool in questa
fase.
Adesso è il momento di posizionare eventuali adesivi, fatelo e
poi iniziate con il trasparente. Se utilizzate il compressore il
trasparente sarà bicomponente e mi raccomando di rispettare le
quantità tra vernice e catalizzatore. Stessa tecnica come per la
vernice, prima mano leggerissima e osservate bene il comportamento del
vostro trasparente. Cercate di non caricare mai troppo, eventuali
colature vi faranno perdere due giorni di lavoro. In questa fase
consiglio di dare almeno 5 o 6 passate di trasparente, a distanza di
circa 15 minuti. Se avete messo degli adesivi quelli diventeranno la
spia per misurare la quantità di prodotto che avete dato, quando
noterete che l'adesivo è bello coperto a quel punto potete dire
di avere finito.
Il trasparente se ben catalizzato in un ora è fuori polvere e il
giorno dopo potete addirittura montare i pezzi sulla vostra moto. Anche
il prodotto delle bombolette tira abbastanza in fretta, ma in questo
caso cercate di non caricare mai troppo altrimenti la vernice non
vetrificherà mai, nemmeno dopo un anno!! Avrete sempre un
effetto chewingum sulla vostra moto. Per sentire la vetrificazione del
prodotto provate con un unghia in un punto nascosto della moto. Se
l'unghia non lascia nessun segno siete a posto, se invece si infila
nella vernice vuol dire che il prodotto non è ancora seccato
completamente o che addirittura non seccherà mai come dovrebbe.
Che dire ancora....beh, buon lavoro! E se avete domande non esitate......se posso risponderò con piacere!
Motore
Sulla serie grossa la verniciatura dei
motori fu introdotta più tardi, perchè c'era notevole
differenza di colore tra i vari componenti sabbiati.Succedeva che il
carter era di alluminio grigio, il cambio tendesse al giallo e i
cilindri al nero.
Importante per un buon aggrappaggio è il perfetto sgrassaggio e un buon decapaggio dell'alluminio.
Io ottenevo entrambe le cose con l'impianto a tunnel con prodotti
soluti in acqua a base di acido fosforico.In sostanza, questi prodotti
attaccano il silicio superficiale liberando delle microscopiche nicchie
in cui si " abbottona " la vernice.
Ho provato a verniciare un motore già montato con risultati
pessimi,nonostante un accurato lavaggio con diluente nito, dovuti alla
microporosità dell'alluminio che lascia trasudare un minimo di
untuosità.
Normali vernici catalizzate non vanno bene, servono prodotti siliconici per alte temperature.
Sconsiglio pure prodotti in bomboletta per questioni di aggrappaggio sull'alluminio.
La vernice alla nitro è più difficoltosa da spruzzare,
non è brillante come un catalizzato e se data su pezzi
già verniciati può " muovere " la vernice
sottostante.Richiede lucidatura e tende a ritornare opaca.
I motori serie piccola, dapprima anch'essi solo sabbiati, furono poi
verniciati, alcune serie con vernici apolveri epossidiche, che col
tempo e la luce tendevano a "sfarinare ", perdendo l'aspetto grigio
metallizzato e virando sul biancastro.
In genere, si può sovraverniciare. Evita di usare nitro e tieni
conto che lo spessore esagerato degli strati di vernice peggiora
l'aspetto estetico.I cerchi Guzzi erano verniciati con vernice nitro di
quella per cerchioni e poi ricoperti con trasparente acrilico.
La vernice da catalizzare, usata senza catalizzatore asciuga ma non
reticola, non secca cioè completamente e non raggiunge la
durezza. Ti ricordo che la durezza della vernice si misura con la
stessa scala della durezza delle mine delle matite. se scalfisci con
una mina di grado B, hai una durezza scarsa mentre se scalfisci con una
F o una H hai una verniciature antigraffio.
Il forno una volta era indispensabile perchè si usavano vernici
sintetiche che dovevano cuocere a 80°C nei forni da carrozziere e a
120°C nei forni industriali. ( c'era differenza di prezzo tra i 2
tipi di vernice ).
Oggi il forno serve ad essicare immediatamente la vernice, in modo da
essere subito " Fuori polvere " cioè che non si depositi polvere
sulla vernice ancora bagnata ed avere la possibilità di
maneggiare il prima possibile il pezzo verniciato.A disporre di
ambiente pulito, in giornate non ventose, si ottengono gli stessi
risultati a di stanza di qualche giorno dalla verniciatura ( a
reticolazione avvenuta ).
Per riverniciare i tuoi cerchi, suggerisco di usare pure una vernice
nitro, però spruzzarla in 3 o 4 volte, dapprima uno strato
leggerissimo, che non riesca a coprire, poi un altro strato sempre
leggerissimo, lasciare asciugare tra uno strato e l'altro , se si
dovesse alzare o sfogliare la vecchia vernice carteggire per bene e una
volta asciutto riprendere con strati ancora più leggeri.Quando
sei riuscito ad avere una buona copertura dai una mano di
trasparente.Se non vuoi correre rischi, usa un catalizzato.
Ti ricordo che la balconata delle ruote in lega era lucidata a specchio e incartata prima di verniciare.
Il miglior alluminio per motori usato in Guzzi era prodotto dalla Nuova
Univer con codice 651FO/A, si tratta di un argento di facilissima
applicazione, siliconico per temperatura max di 600°C.
Per le ruote si usava una vernice Svi Standard (ormai estinta ) 63606,
oggi replicabile presso la Lechler con codice 460 della codifica Guzzi
Lechler ASI.
© Anima
Guzzista
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