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EPROM: LO SCRIGNO MISTERIOSO!

II Parte

 

di Fange

 

 

Nel corso della prima parte di questo articolo abbiamo visto quale è il compito della EPROM installata a bordo delle centraline che equipaggiano le moto più recenti.

Prima di proseguire una precisazione: le centraline della sola accensione elettronica (quindi parliamo di moto a carburatori) non hanno mai la EPROM programmabile, o almeno io non conosco casi in cui si possa intervenire. Le centraline riprogrammabili sono quelle che comandano sia l'accensione che l'iniezione.

In sostanza la EPROM è un contenitore di dati che servono alla centralina per gestire i tempi di anticipo dell'accensione della candela e i tempi di iniezione del carburante attraverso gli iniettori.

Ora approfondiamo un pò di più questi argomenti per renderci conto come si agisce su una  EPROM e quali sono le controindicazioni a farlo.

 

Come nasce la EPROM

Ma perchè una EPROM preparata da una Casa costruttrice di moto e studiata appositamente per il modello su cui è montata dovrebbe aver bisogno di essere cambiata?

Gli aspetti che il progettista della Casa tiene in considerazione in fase di studio della EPROM sono in sostanza tutti quelli che permetteranno al veicolo di superare l'omologazione e quindi di rispettare i parametri imposti dalle leggi vigenti in termini di emissioni inquinanti e rumore, inoltre in fabbrica si tiene ben presente che anche il consumo di carburante e l'affidabilità meccanica svolgono un ruolo di primaria importanza con la conseguenza che l'erogazione e la potenza del motore risulteranno un buon compromesso di tutti questi aspetti.

E' quindi facilmente comprensibile che riprogrammando la EPROM il  margine di miglioramento in termini di pure prestazioni sicuramente c'è e più il motore originale è stato "strozzato" e "imbrigliato" per fargli superare l'omologazione e tanto più questo margine di miglioramento risulterà ampio. 

Lo scopo della riprogrammazione della EPROM quindi è quello di aumentare le prestazioni del mezzo non solo in termini di velocità massima ma anche in termini di coppia che si traduce in riprese più vigorose oltre che allunghi più convincenti. Ma mentre sulle moto strettamente di serie il fatto di rimappare la EPROM è una libera scelta del proprietario, nel momento in cui si interviene sul motore con elaborazioni meccaniche che modificano la sua "respirazione" (flussimetria) in maniera significativa, riprogrammare la EPROM diventa una necessità. 

Tutto questo va nella direzione di rendere la moto non più in regola con le emissioni inquinanti e di rumore quindi se non avete esigenze di aumentare le prestazioni lasciate tutto così com'è.

Chiariamo subito che rimappare la EPROM della propria moto costituisce una vera e propria elaborazione del motore. Si entra in un mondo in cui non esistono più risultati certi che invece avremmo montando componenti provenienti dalla Casa costruttrice della nostra moto ma ci dovremo affidare a dei preparatori esterni, riporre in loro la nostra fiducia e tanto più sarà bravo chi effettua il lavoro tanto più buono sarà il risultato. Intendiamoci, questo discorso vale anche quando la moto la portiamo dal nostro meccanico di fiducia per qualsiasi altro lavoro di modifica (filtri, scarichi, alberi a camme ecc); ci dobbiamo per forza affidare alla sua esperienza e alle sue capacità e quello che magari è una cosa giusta da fare per lui potrebbe non esserla per un altro meccanico.

Detto questo cerchiamo finalmente di capire cosa si può fare con questa benedetta EPROM.

 

Rimappare si o rimappare no?

Buona parte del modo in cui il nostro motore eroga la potenza e la coppia dipende dalla misura in cui si miscela l'aria con la benzina ai diversi regimi e l'anticipo applicato per accendere la suddetta miscela. Come già accennato nella prima puntata la misura con cui si deve miscelare l'aria con la benzina (rapporto stechiometrico) è di 14,7 parti di aria per una di benzina (in peso); In realtà questo rapporto permette una certa variabilità diciamo tra 14,5 e 15,00. Fuori da questo range la miscela non si accenderà (buchi di erogazione). 

Ci sono momenti del funzionamento del motore in cui è bene che la miscela si porti verso il limite superiore di questo range e quindi verso un aumento della quantità di benzina nella miscela (miscela grassa o ricca) ed altri momenti in cui è bene che la miscela sia in carenza di benzina (miscela magra o povera). E' bene ingrassare la miscela nelle fasi di ripresa quando spalanchiamo il gas, perchè la temperatura nella camera di scoppio aumenta rapidamente e la normale miscelazione darebbe luogo a fenomeni di autoaccensione della miscela (detonazione o battito in testa). Viceversa durante le fasi di allungo che succedono ad una ripresa la miscela deve tornare normale perchè altrimenti il motore faticherà a prendere tutti i giri. Ma non esistono regole certe. Ogni tipo di motore ha le sue caratteristiche.

Se la moto è in configurazione originale la rimappatura della EPROM non farà altro che ottimizzare il rapporto stechiometrico e l'anticipo di accensione a tutti i regimi. Se siamo in presenza di un tecnico veramente bravo il risultato sarà senz'altro un miglioramento dell'erogazione della coppia che si dovrà apprezzare sul grafico confrontando la curva di coppia prima e dopo l'intervento ed un leggero incremento della potenza massima.

Se successivamente monteremo sulla moto dispositivi che tendono ad aumentare la quantità d'aria aspirata dal motore, come filtri più permeabili dell'originale o scarichi più aperti degli originali o adozione di un compensatore libero o alberi a camme che aumentano l'alzata delle valvole di aspirazione o prolungano il tempo in cui queste rimangono aperte, la centralina dell'iniezione non si accorgerà di questo cambiamento perchè il progettista che ha realizzato l'impianto ha calcolato a tavolino quanta aria sarebbe entrata nel cilindro per determinate aperture della manopola del gas a determinati regimi di rotazione e quindi la benzina che la centralina erogherà sarà sempre la stessa anche in presenza di una quantità d'aria maggiore. La miscela aria-benzina risulterà quindi sempre tendente al magro (povera di benzina) ed in questo caso la rimappatura della EPROM è fortemente consigliabile anche se era già stata fatta prima di queste modifiche. 

In linea teorica sarebbe obbligatoria, invece ho usato l'espressione "fortemente consigliabile" perchè non tutti i tipi di scarichi o di filtri o di compensatori o di alberi a camme rendono obbligatoria la rimappatura (questo dovrebbe saperlo chi ve li monta) ma lavorano con la EPROM originale semplicemente senza rendere il massimo delle loro potenzialità rendendo quindi parzialmente insensato il loro acquisto a meno di motivazioni puramente "estetiche". Se facciamo queste modifiche alla nostra moto senza rimappare la EPROM dovremo poi stare attenti ai "segnali di malessere" che la nostra moto potrebbe darci, come scoppi dalle marmitte in fase di rilascio o riluttanza del motore ad accettare repentine aperture del gas. Se la moto manda questi segnali vuol dire che il motore non sta lavorando in condizioni ottimali e ci dovremo decidere a fare la rimappatura della EPROM. 

Questa escursione tecnica serve unicamente per farvi capire che siamo nel campo dell'empirico, ogni tipologia di motore ha le sue precise esigenze e l'unico metodo per capire a quali regimi il nostro motore rende meglio con una miscela ricca ed a quali regimi rende meglio con una miscela magra è quello di prendere una moto di  un preciso modello (p.e. una cosa è il 1100 Sport ed un'altra è il V11 Sport), in una precisa configurazione (quindi con o senza scarichi liberi, con o senza compensatore ecc), metterla su di un banco prova e cominciare a fare tentativi su tentativi variando i dati nella EPROM finchè non si raggiunge un risultato accettabile e visibile su di un grafico che rappresenta la curva di coppia e potenza. La EPROM così rimappata sarà buona solo e soltanto per quel preciso modello di moto in quella precisa configurazione. Se una azienda o un'officina propone una EPROM per la vostra moto ma non è in grado di fornirvi i grafici e di dirvi con quale configurazione di moto sono stati approntati è meglio non prenderla neanche in considerazione.

Da quanto detto risulta evidente che approntare una EPROM che dia buoni risultati è un'impresa tutt'altro che semplice. Ci sono specialisti che di mestiere fanno esclusivamente questo. Mi sento di dire che se tutto il lavoro è fatto a mestiere, i costi di acquisto di una EPROM da parte dell'utente finale non possono che essere abbastanza alti (parliamo dell'ordine dei 250-300 euro) pur essendo il costo del chip praticamente trascurabile.

 

I risvolti legali

Come accennato però un motore rimappato sicuramente non soddisferà più le normative anti-inquinamento e anti-rumore e quindi è il caso di distoglierci un attimo dal discorso tecnico per fare un pò di chiarezza "legale".

Come già accennato, modificare la centralina che controlla l'iniezione e/o l'accensione della nostra moto è considerata una vera e propria elaborazione del motore al pari dell'aumento della cilindrata o del montaggio di terminali di scarico non omologati. Questo fatto mette fuorilegge e fuori garanzia  la nostra moto. Le normative comunitarie in materia recitano che il costruttore deve ostacolare in ogni modo la violazione dei dati contenuti nelle EPROM, apporre sigilli e custodie inviolabili, usare algoritmi che rendano difficile l'individuazione dei dati all'interno della EPROM e prevedere l'uso di attrezzi specifici non reperibili sul mercato per poter raggiungere il componente. 

Tutto questo fa fatica a combattere contro le soluzioni escogitate da chi lavora dall'altra parte della barricata  visto che, citando un caso limite,  esistono in commercio centraline complete che vanno a soppiantare completamente quelle originali aggirando in un sol colpo tutte le contromisure prese dal costruttore. C'è da dire però che solitamente queste soluzioni non nascono con l'intenzione di violare la legge ma bensì vedono la luce negli ambienti delle competizioni dove l'intento dei preparatori di moto da corsa è solo quello di creare mezzi competitivi. L'illecito si commette quando le soluzioni usate sulle moto da corsa vengono poi declinate sulle moto di serie. 

Un aspetto che gioca a favore di chi la moto in regola proprio non la sa tenere è che ad un eventuale controllo le elaborazioni elettroniche sono molto più difficili da individuare rispetto a quelle meccaniche. Ad esempio la sostituzione dei terminali di scarico è chiaramente una modifica più visibile della rimappatura della EPROM. Ma pochi preferiscono toccare l'elettronica senza aver prima toccato la meccanica, vuoi perchè quasi sempre le modifiche meccaniche portano anche ad un risultato estetico, vuoi perchè di meccanici che sanno cambiare gli scarichi se ne trovano ad ogni angolo mentre di meccanici che sanno rimappare una EPROM come si deve se ne trovano uno ogni diverse centinaia di km di strada.

 

Il chip chiamato EPROM

La EPROM solitamente viene usata in due diverse forme; può essere un chip a sé stante installato su di un apposito zoccolo posto nella centralina e quindi sfilabile dopo aver rotto i sigilli di garanzia, o può essere saldato alla scheda della centralina e quindi non smontabile. Nel primo caso (1100Sport, Centauro, Daytona) volendo sostituire la EPROM basta rimuovere il chip dalla centralina e mettere quello nuovo al suo posto. Nel secondo caso invece (V11) l'unica soluzione è quella di collegare alla centralina un emulatore che faccia da interfaccia tra la centralina della moto ed un PC dove risiede il software di programmazione della EPROM. Un esempio di emulatore è il dispositivo Power Commander della Dynojet. 

Ma non è tutto. In entrambi i casi il software per riprogrammare la EPROM deve essere un software specifico per quel modello di centralina. Questo perchè bisogna sapere le locazioni di memoria in cui i dati sono stati scritti nel chip e quindi riscriverli nella giusta sequenza e posizione. Anche il posizionare i dati alla rinfusa rientra tra i metodi usati dai costruttori per proteggere le EPROM. Se non si possiede il giusto programma che decodifica il contenuto della EPROM risulterà impossibile riprogrammarla. 

I chip usati per fare le EPROM hanno solitamente 256 Kb di memoria. Ciò non consente di inserire dati per ogni singolo ciclo del motore e quindi vengono registrati anticipi e tempi di iniezione che vanno bene per intervalli di qualche centinaio di giri alla volta. 

Coloro che producono EPROM destinate ad un uso prevalentemente sportivo usano dei chip con una capacità di memoria superiore del doppio o del quadruplo rispetto alle EPROM di serie. Con questo stratagemma possono essere inserite nella stessa EPROM diverse curve di anticipo ed iniezione che possono poi essere selezionate facilmente tramite degli appositi interruttori posti sul chip stesso o in altro luogo come ad esempio sul manubrio. Quindi è come se sulla moto ci fossero montate diverse EPROM e si potesse scegliere in ogni momento quale usare in base alle esigenze di guida o in base al circuito dove si dovrà girare.

 

Concludendo

L'ultima cosa che vorrei dirvi sempre per fare chiarezza sull'argomento è che fermo restando il discorso legale che tutti devono tenere ben presente, cambiare la EPROM originale (o riprogrammarla se non è amovibile) con una ben fatta è un'operazione semplice che non richiede altri interventi supplementari ed è una modifica praticamente impossibile da identificare ma che può dare risultati sorprendenti. Invece il montaggio di componenti meccanici aftermarket come quelli citati in questo articolo potrebbe richiedere il costo supplementare della EPROM. Quindi prima di fare i vostri acquisti ragionateci sopra e soprattutto informatevi bene su ciò che state comprando!!

 

Fange

 

 

© Anima Guzzista