Quella che segue e' la cronaca di un incontro che difficilmente io e Mauro dimenticheremo. Siamo andati ad incontrare Luciano Marabese, uno dei piu' grandi designer di moto dei nostri tempi. Dalla Marabese Design sono uscite, tra le altre, le Gilera KZ e KK, la Moto Guzzi Centauro, la V11 Sport, l'Aprilia Pegaso, il Gilera DNA, e infine, di nuovo per Guzzi, la Breva e la
Griso.
L'emozione e' stata grandissima. Cercate di capirci e perdonateci se abbiamo parlato forse troppo della V11, ma e' stato piu' forte di noi...
Circospetti e anche un po' emozionati arriviamo con ben dieci minuti d'anticipo all'interno della Marabese Design. Mentre parcheggiamo le moto, seguendo le indicazioni di una gentilissima signorina, ecco che, in fondo al capannone, vedo una porta che si chiude in tutta fretta. Ma... Ma? Era una Griso quella che ho visto per un nanosecondo, o inizio con le allucinazioni mistiche ancor prima di cominciare lintervista?? Lo scopriremo
La segretaria ci fa accomodare in una bella sala dotata di ampia vetrata sul cortile e noi ci prepariamo allincontro. Arriva il Commendator Marabese, che ci saluta cordialmente. Il sorriso gli si allarga quando, ancor prima di noi, scorge le nostre due V11 che fanno bella mostra di se oltre le finestre; quasi un involontario omaggio al loro creatore. Anche la nostra tenuta non lascia adito a dubbi: Mauro indossa la maglietta Anima Guzzista dordinanza, sulla mia e disegnato il profilo della V11 Sport.
Marabese: Qualcosa mi dice che siamo qui per parlare di Guzzi
Goffredo: Si, siamo impercettibilmente appassionati
M. Benissimo! Sempre disponibile a parlare di Guzzi. Sa, anche se disegno per Aprilia, Laverda e altri, e nella mia vita ho avuto una trentina di moto diverse, ecco: la Guzzi e lunica che ho ancora nel cuore. Mi diverto ancora oggi con il mio 850 Le Mans.
G. La prima Guzzi che lei ha disegnato e stata il Centauro, giusto?
M: Eh si! Quando e stato fatto il Centauro sapesse quante ne sono successe! Il Centauro in realta era nato in un altro modo; io dovevo disegnare una moto nuova, completamente nuova. Mi erano state date delle specifiche particolari; doveva avere un serbatoio da 26 litri, si immagini. Impostai una linea piuttosto massiccia... doveva essere un po un toro, con quel motore a 4 valvole... poi, ti succede che il capo-progetto arriva e ti dice che devi andare a coprire un telaietto fatto cosi, con tutto quello che ce sotto e quindi, ale! Si cambia un poco la linea della macchina.
G. Diversi possessori di Centauro frequentano Anima
Guzzista. A suo tempo la moto fu decisamente incompresa. A me, lo confesso, non piacque affatto. Oggi invece sembra rivivere una seconda giovinezza. E richiestissima, le quotazioni sono relativamente elevate e chi la possiede non la vende...
M. Io ne ho una favolosa... (ride) forcella Paioli da 51... (ride di nuovo) e non la vendo. Comunque si, allinizio non ha avuto successo ma il successo dipende da diversi fattori; per esempio: se il motore non e a posto e ci sono delle cose che non funzionano, e queste cose vengono fuori, beh e logico che la moto non e recepita come dovrebbe.
G. E innegabile che fu presentata molto male: a Milano si era creata unaspettativa incredibile; tutti li per vedere la moto del futuro, la Guzzi del rilancio! E invece? Che delusione vedere ciclistica e motore della
Daytona! E poi in seguito ebbe una campagna pubblicitaria pressoche inesistente
M. Non cerano possibilita in Guzzi in quel momento. Io stesso lho disegnata con quello che avevo, gestendo di fatto un serbatoio e un codone che poi non e nemmeno venuto fuori come lo volevo io...
Lo sguardo del designer si sposta ancora verso la finestra dove ci sono i V11 e largomento diventa un altro.
M. Ma anche li (indica i due V11) il codone originale era monoposto, eh! Era molto piu bella la prima macchina. Ma loro non ci credevano, non ci hanno mai, mai creduto in questa macchina; poi, dopo, eh eh, eccola qui. Certo anche in quel caso si disegnava con quel che cera a disposizione; ora invece stiamo disegnando nuove Guzzi anche con nuovi telai! Io destrazione sono anche un telaista ed in fondo lengineering mi e sempre piaciuto; stiamo preparando parecchie cose... (sorriso di compiacimento).
G. Lei piu di chiunque altro puo dirci esattamente cosa e cambiato con il passaggio alla nuova gestione
M. Ma sa come andavano le cose allepoca? Arrivavano con un lay-out ben preciso: allora, questa moto deve costare 8.230.000 lire, dicci quali sono i mezzi per poterla fare Vuoi ridisegnare il faro posteriore? No. Ti possiamo dare questo faro, per cui ti pigli il faro e via cosi, per tutte le specifiche della moto... Io cosa ho potuto fare? Trovare una linea. Un parafango, un serbatoio e un
codone. Tutto qui. E nonostante tutto, questa moto, quando la vedo mi lascia ancora... (sorriso) Sapete non e normale, eh? Io faccio moto di mestiere e sono abituato, e quasi una routine eppure questa moto ha qualcosa.
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Da sinistra: Luciano Marabese, Rodolfo Frascoli e Riccardo Marabese |
Altra immagine degli intervistati |
Dalla finestra fa capolino una delle loro creature... |
Io ho avuto Kawasaki, ho avuto Honda, ho avuto Laverda, ma poi sono tornato alla Le Mans! Pero... quello che rimane e lanima, come dite voi: lanima guzzista. E sapete, uno o ce lha dentro o non ce lha proprio.
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G. Mauro ed io non facciamo testo, forse... Secondo noi e una delle Guzzi piu belle di sempre.
M. Perché e nata in un attimo! In una notte!... Sono partito a disegnarla, con lo spirito guzzista dai tempi della V7 Sport, dalla Le Mans era il 76 e io avevo 27 anni; mi ricordo che ci facevo delle sparate La mia e ancora un primo tipo con 81 cv che devo stare attento ad aprire il gas... fa i 215 allora; va piu del V11 e mi diverte piu del V11, tanto per dire... Io ho avuto Kawasaki, ho avuto
Honda, ho avuto Laverda, ma poi sono tornato alla Le Mans! Io in moto ci ho corso e ci corre mio figlio. Pero anche se ho fatto diverse cose, quello che rimane e lanima, come dite voi: lanima guzzista (indicando la maglietta di Mauro). E sapete, uno o ce lha dentro o non ce lha proprio.
G. E come la definirebbe lei l'anima guzzista?
M. Non lo so, vede, io forse non dovrei dirlo, visto che disegno anche per
Gilera, Piaggio, Aprilia e altri. Ma forse e dentro di noi. Sara quel rumore un po particolare; i miei figli mi prendono in giro, ma io ho vissuto la mia passione per la moto quando Moto Guzzi era al di sopra di tutti. Loro adesso vanno in Ducati o con lR1; mah! Son cavoli loro se si divertono (risate generali), non so spiegarlo, veramente: io credo che sia una cosa innata. Insomma quando mi metto al tavolino, quando disegno una Moto Guzzi e una Moto Guzzi e non vedo altro; il V11 e una moto nata dalla sera alla mattina. Glielo giuro. E stata una mia idea, presentata in Guzzi senza che fosse richiesta. Ma pensate, li cera gente che aveva fatto i trattori!! Ti trovi a discutere col capo-progetto e ad un certo punto quello ti dice che lui il culo su una moto non ce lha mai messo! Cribbio, uno che e un guzzista e che disegna motociclette quando si trova a disegnare una Guzzi cioe la moto per antonomasia...
Questa (e indica nuovamente la V11 oltre il vetro) e stata fatta con passione ed e bella con questo colore e col telaio rosso. Ah, non chiedetemi un parere sulle colorazioni che ne han fatto dopo, va bene? Oppure spegnete il registratore... Vedete, la Guzzi e fatta anche di colori, di tradizioni, di spirito chi non capisce questo non ha capito niente... la motocicletta deve essere bella nellinterezza, quel codone li (di nuovo punta il dito) quando e spezzato in due da una diversa colorazione perde la sua bellezza.
G. Se si tornasse adesso, con mezzi illimitati su questa moto cosa farebbe? Sapra ovviamente delle tribolazioni patite dai proprietari di V11 per far andare dritta questa moto? Uscita con un cerchio che non era il suo, dei limiti di telaio evidentissimi
M. Ma si! Ma non si possono fare queste cose! Ripeto, se un capo-progetto ha sempre fatto dei trattori...Trattori, voi capite...Ma che ne sa?? Io ho fatto piu di 2 milioni di km in moto; chi non ce mai salito certe cose non puo saperle... Mi ricordo solo per stringere di 40 mm. le piastre ho dovuto tribolare che non vi dico... Io, il mio Centauro me lo sono rifatto tutto!! Nellassetto, sospensioni, codone e adesso sta in strada eccome! Invece, secondo loro, meglio di come era non si poteva fare... ma per piacere!!... Ma ha visto quel quel paracadute di portatarga che han messo sul codone del V11? Ma quello me lhan piazzato dove fuggono tutti i flussi daria. Un semplice pezzo montato a caso che poi ti leva 4 cavalli alla moto!
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Luciano Marabese mostra il primo codone del V11 a Goffredo |
Il codone visto per intero |
"Eeh si, tutta un'altra cosa..." |
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Si prosegue nei commenti del V11... |
La targa dice tutto. |
Toh, cosa spunta... |
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In ottime condizioni... |
C'era gia' il compensatore... |
Creatore e creatura. |
Arrivano le fotografie del primo prototipo del V11 e del Centauro e la conversazione, tra battute sui trattori e risa si perde tra triangolazioni
telaistiche, travi ascendenti, impostazioni, flussi e turbolenze.
Entra Riccardo Marabese, anchegli designer; dopo le presentazioni di rito subito Riccardo guarda fuori incuriosito dalle nostre moto e chiede spiegazioni su scarichi e possibili elaborazioni
Guzzi: ora e Mauro a raccontare! Poi torniamo a parlare di design motociclistico e della difficolta di azzecare linee e tempi.
Riccardo: Consideriamo la F4 MV: per me, la piu bella moto del mondo, ma quando e nata aveva gia perso in partenza: presentata a suo tempo come prototipo per la futura Ducati e rimasta vittima degli eventi e infine uscita con un altro marchio e con un motore per cui non era stata pensata... Raffinatissima, ma alla fine non ha convinto al 100%.
M. Ne sto disegnando una che e un concentrato dinnovazioni a livello aerodinamico, di ciclistica: motore bicilindrico 1.000
cc. con 140 cv...
G. Stiamo parlando del nuovo motore
Guzzi?
M. (sorride) Eh, diciamo che e di unazienda che fa parte del gruppo, va bene? Ma sara una macchina molto ma molto tecnologica. Guzzi si merita una macchina che vada veramente forte e questa lo fara. Come sapete, Guzzi ha gia usato tutte le architetture motoristiche possibili! Moto Guzzi puo quindi permettersi di sperimentare, di montare ogni combinazione; un marchio cosi, uno dei primi 100 marchi piu conosciuti al mondo, che viene anche prima della
Harley, e giusto che vada avanti... Moto Guzzi e un marchio incredibile, incredibile. Ora poi che e arrivato Beggio
G. Ecco, torniamo alla domanda di prima: cosa e cambiato?
M. Tutto. E cambiato tutto. Guardi, Beggio e anche un amico; so cosa ci sta mettendo dentro, ogni giorno. Credo che nel giro di poco, vedra: 3 o 4 anni, e la Moto Guzzi ritornera a fasti di un tempo.
G. Quello che ci sta dicendo ci riempie di ottimismo; effettivamente guardando il Griso si vede che non ci sono particolari presi, che so io, dalla V11 o da altre moto della gamma.
M. La Griso e nuova! Nuova, nuova (sospiro di soddisfazione) Questa sara la svolta della Moto Guzzi e poi abbiamo in serbo altre cosine da farvi mancare il fiato (sorride di nuovo) e quando sara il momento vedrete. Ora non e piu come quando abbiamo disegnato la Centauro, ora ci stanno dando spazio. Ma ragazzi, tenete presente di cosa stiamo parlando qui: gestire una moto nuova comporta mediamente 3 anni di tempo ed un motore nuovo costa anche 50 miliardi, eh non e uno scherzo. E poi laffidabilita! Gli standard devono essere quelli di unAprilia: tutto il gruppo e ormai coinvolto; i collaudi e i nuovi motori si studiano a Noale con sale prove da miliardi. Invece la gente si sa, ha sempre fretta! Non dimentichiamoci che quando Beggio ha rilevato la Guzzi ha trovato uno scatolone vuoto con dentro un sacco di debiti.
G. Ebbi un colloquio con Carlo Talamo un anno prima dellacquisizione e lui mi disse testualmente: Peccato che la Guzzi ormai sia morta; e fallita... solo un pazzo potrebbe pensare di comprarla. Ducati e altri aspetteranno che chiuda definitivamente per rilevarne il marchio. Oggi dunque si e capito che Beggio per la Guzzi ha fatto un gesto piu da appassionato che da uomo daffari.
M. In effetti! Spendere 130 miliardi per un marchio e basta e stato un gesto da innamorato... Pero io sono convinto che rinascera alla grande. E solo una questione di tempo. Il pubblico non sempre capisce che dietro alla presentazione di un nuovo modello ci sono mesi e mesi di lavoro.
Mauro: Ho incontrato recentemente diverse persone che alluscita della nuova Ducati 999 hanno risposto acquistando con assoluta certezza la 998; quindi le chiedo come si puo immaginare il futuro delle forme di una moto, come si puo capire se un disegno sara gradito, se sara o meno un successo.
M. Ci sono diversi disegnatori e quindi diversi stili; faccio alcuni esempi: Tamburini: lui non e un disegnatore tradizionale, riesce con tutti i suoi collaboratori a mettere insieme il meglio. Mescola lequilibrio, la leggerezza, le forme... Mentre - magari senza fare nomi - ma un Terblanche questo non lo sa fare: e senzaltro riconoscibile, ha stile; ma ragiona in modo diverso da Tamburini. Tamburini crea la moto come deve essere, cioe capibile; e un maniaco delle forme e dei particolari Badate che un prototipo di Tamburini vuol dire 4 anni di lavoro e costa 3 miliardi, mentre il secondo pensa alla moto che piace a lui e che rispecchia in pieno il suo stile ma magari poi piace solo a lui! Ma la moto non deve piacere solo a te, ripeto, deve essere capibile.
G. A proposito di design: e interessante il fatto che anche lei, come
Carcano, riscuota successo anche nella nautica.
M. Si', e successo per caso: un amico aveva preso la casa al lago; mi dice prendi una barca: vedrai e divertente. Mah, in verita io non so nemmeno nuotare; per farla breve presi un cabinato di 8 metri, una cosa fuori misura e cosi - forse e vero che sono un po un creativo - ho disegnato questo scafo di 4 metri e mezzo e mio figlio Riccardo ha gareggiato nella Pavia-Venezia ed e arrivato terzo. Da li e nato linteresse per la nautica.
G. Senta, ma la Griso come va in strada? Quella presentata a Monaco era una maquette, ma quella funzionante?
M. Ora ve la faccio vedere io la Griso funzionante
Riccardo si adopera per azionare un video-tape.
G. Se questo sara il motore, significa che non si e fermata la produzione del 4 valvole?
M. Sara ripresa, risistemata e migliorata. Questa moto e bella solo in questo modo, abbiamo provato a montarci sotto un 4 cilindri e altre cose, ma non funziona: e bella solo cosi. E che non mi dicano che e un custom!
Intanto scorre il video dove una Griso viene animata dal rombo di una moto fuori campo che poi appare e svela linganno. E simpatico vedere che il doppiaggio del motore e ad opera di un bellissimo esemplare di Le Mans 850. Si ride un po` parlando dellamico Fange e delle sue teorie sul Le Mans, moto perfetta.
M. Ma guardate che razza di moto e questa (la
Griso), questa e una moto e basta. Non e copiata da nessuno; ha una forza assoluta, poi e bassa, e fatta con passione: qui bisogna dire che Rodolfo Frascoli si e veramente superato, a parte che e con me da 20 anni, ma si e proprio superato.
G. Quel telaio quindi e una realta?
M. Si, eccome!
G. Ha visto la moto realizzata in collaborazione con Ghezzi e Brian: la MGS 01?
M. Molto interessante, e un bellesercizio di stile; per ora e` una provocazione. Il Griso comunque si fara anche perche ha avuto un successo strepitoso a Monaco.
Eh! La Centauro... ero partito a disegnarla dal Dondolino! La V11 dal Gambalunghino. In ogni Guzzi ci deve essere un filo conduttore... quello spirito...
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G. E la moto che piace ai proprietari del Centauro!
M. Eh! La Centauro... ero partito a disegnarla dal Dondolino! La V11 dal Gambalunghino. In ogni Guzzi ci deve essere un filo conduttore... quello spirito... A proposito, noi sono tre anni che qui a Cerro Maggiore facciamo una gara di Gruppo 3. Una cosina che richiama 25.000 persone, eh: la prima in Italia: voi sarete invitati, dovete esserci.
G. Garantito. Di recente su Anima Guzzista abbiamo pubblicato un report da Montlery dove ho incontrato Sebastiano Marcellino. Sa, quelleccezionale meccanico piemontese che ha ricostruito dai soli disegni la otto cilindri... Che emozione vederla girare...
M. Noi avremmo disegnato anche la nuova otto cilindri, se e per quello
Goffredo e Mauro: COSA COSA COSA????
M. (sorride) Abbiamo fatto un sacco di belle cosine; Guzzi ha fatto tutto e percio...
G. Esiste uno zoccolo duro di appassionati che per ragioni anagrafiche e convinto che Guzzi sia sinonimo di bicilindrico trasversale.
M. Scherziamo? Se proprio vogliamo essere precisi, il bicilindrico famoso della
Guzzi, quello che ha vinto piu gare di tutti e quello longitudinale e infatti io ho disegnato la nuova Guzzi con il motore longitudinale e sara una cosa... anche a livello aerodinamico Stiamo facendo degli studi di aerodinamica molto complessi; avra una carrozzeria che non e piu una moto ma una Formula Uno (sorride).
Mauro: E a quando tutto questo???
M. Ci stiamo lavorando; per ora esiste solo una mezza maquette in poliuretano. Ma ora basta, basta! Non vi dico altro: se vi dico tutto, poi voi non ritornate a trovarci. Torniamo a parlare delle moto di adesso.
G. Daccordo: Sacha
Lakic, il designer della Voxan Roadster ha di recente compilato una sua personale classifica delle moto piu belle. Il V11 e, secondo
Lakic, con Monster e 916 tra le prime tre moto piu belle al mondo e suo il commento e che il design della V11 "...e talmente puro che ti viene semplicemente voglia di salire e andarci via".
M. Bello! Grazie. Ce del vero, forse. Le moto per me sono sensazioni e nella V11 si coniuga una certa libido per delle forme con unimpressione di fondo di moto maschia, essenziale.
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Si sconfina nel feticismo... |
...rito a cui nessuno vuol rinunciare... |
Il Maestro si concede. |
Veda, il designer e come un poeta... Io mi sveglio di notte e vado a disegnare, per seguire unispirazione.
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Mauro: Che soddisfazione da disegnare una bella Guzzi oggi?
M. Da grandissime soddisfazioni. E poi oggi non possiamo piu sbagliare: e una vera sfida. Ma io vi dico: la Moto Guzzi sara la moto del futuro: abbiamo girato il mondo e la Moto Guzzi e dappertutto... certo che in passato abbiamo dovuto combattere con lorganizzazione! Veda, il designer e come un poeta, insomma per chi lo vuole fare il poeta, per chi ci crede. Io mi sveglio di notte e vado a disegnare, per seguire unispirazione. Con lavvento di Beggio, lui ha detto: Fate voi. Disegnatemi la nuova Guzzi. Beggio sa come nascono le Motociclette.
G. La Breva?
M. Si, labbiamo fatta noi anche quella. E un bel segnale di cambiamento, no? Sa, qui noi viviamo di moto; si parla di moto tutto il giorno; la si sente, la si ama. In modelleria entra unidea, una linea e esce una moto finita. Sopratutto la moto la devi amare, altrimenti non puoi fare questo mestiere. La moto non e unautomobile.
G. Una moto che una discreta porzione di guzzisti attende e una turistica; unerede della SP che possa rivaleggiare con le BMW...
M. (sorride) Riccardo, chiama Rodolfo... cosi ve lo presento e vi faccio vedere qualcosa. Pero, il registratore e la macchina fotografica restano qui, mi spiace. Rodolfo e con noi da 20 anni e ha una passione immensa per le moto e per le Moto
Guzzi. Lui disegna cosi di getto, poi insieme ritocchiamo, sistemiamo e tiriamo fuori la moto. Adesso andiamo di sotto da Rodolfo, vi faccio vedere quello che abbiamo pronto e quello che stiamo disegnando per la
Guzzi.
E qui purtroppo termina lintervista. Lincontro con Rodolfo Frascoli
(Gilera DNA, Aprilia Pegaso, Breva, Griso...) e stato illuminante. Estasiati di fronte al suo monitor, di cose ne abbiamo ancora viste e sentite eccome! ma una promessa e una promessa. Possiamo solo dirvi che se soltanto un decimo della bellezza e della passione che sprigionano gli studi della Marabese Design per Guzzi si dovesse tramutare in realta, allora la Guzzi fra un paio danni avra la gamma di Moto piu bella e completa che si possa immaginare. Ce ne abbastanza per ridimensionare sia le tourer BMW che le sportive
Jap.
Per quanto riguarda lo studio della Supersportiva
beh, anche se non fossimo vincolati al silenzio, non troveremmo le parole. Vi garantiamo comunque che abbiamo preso in parola linvito del Commendator Marabese di tornare a trovarlo fra qualche mese quando potra -forse- rivelarci altre novita.
Un piccolo scambio di battute pero ve lo vogliamo raccontare:
di fronte ad un bozzetto per una stradale molto ma molto pepata, ci incuriosisce lassenza di frecce e una striscia a pennarello arancione sul lato del faro.
Azzardiamo: - E queste pennellate
arancioni? Sta studiando delle frecce integrate al faro anteriore?
- No, no - Risponde Rodolfo Frascoli - Le frecce non le ho ancora disegnate. Quella e unidea per una verniciatura tipo
fluo, per il cupolino, sai, in omaggio alla Le Mans.
Ecco, questi dettagli ti dicono tutto. Questi sono gli indizi di una passione che, quando e vera, si traduce quasi automaticamente in competenza, in rispetto per la storia, nella consapevolezza di essere chiamati a creare qualcosa di unico nel mondo della motocicletta. Chi pensa che stiamo esagerando, chi pensa che sia lecito tirare fuori un nome astruso come V11 Le Mans Rosso Corsa o ispirarsi agli scooter per le colorazioni di una California, vada a vedere come dovrebbero nascere le Guzzi del domani. Nello stesso identico modo in cui sono nate tutte le grandi Guzzi del passato, quelle di Carlo
Guzzi, di Carcano, di Tonti: dalla mente di unartista. Questa consapevolezza del proprio ruolo e cio che si richiede a chi oggi
affronta il compito sublime di dover disegnare (ma anche soltanto lanciare sul mercato) una nuova Moto
Guzzi. E stato davvero entusiasmante laver visto che questi requisiti sono di casa da sempre alla Marabese Design.
Beh, il resoconto della visita termina qui. Dopo aver richiesto la firma dei V11 da parte del loro papa, lasciamo la Marabese Design quasi in trance, ancora ignari del turbinio di emozioni che il successivo weekend a Mandello ci regalera. Lo stesso Rodolfo Frascoli passera a trovarci allo stand a Mandello per ricevere i complimenti e i ringraziamenti di tantissimi
Guzzisti, gia innamorati di Griso e Breva. La nostra speranza di tifosi incurabili dellAquila di Mandello e di vedere quanto prima in strada quelle moto meravigliose che abbiamo avuto la fortuna di ammirare su carta o su un monitor, in un indimenticabile pomeriggio di settembre a Cerro Maggiore.
© Anima Guzzista
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