Chiusa
la MV, Magni pensò che le moto se le poteva anche fare da solo, in casa,
insieme ai suoi figli. Nacquero così
le moto famose in tutto il modo: nacquero le MAGNI.
Siamo
intorno alla fine degli anni '70 ed Arturo
si trova nella necessità di motorizzare le sue creature con dei motori di serie
ed il primo ad essere utilizzato fu il motore dell'Honda 900 Bol d'or con il
quale vengono realizzati due modelli la MH1 e la MH2 di cui vengono prodotti 300
esemplari.
Nei
primi anni 80 Magni si dedica ai bicilindrici BMW costruendo un apposito telaio. Dopo poco però la
BMW smette la fornitura dei bicilindrici perchè impegnata nella produzione
della serie K, ed è in questo momento che Magni entra in contatto con il mondo
Guzzi.
Comincia
a costruire le sue moto intorno al bicilindrico mandelliano che di verve ne ha
già parecchia di suo.
La
prima ed indimenticabile moto motorizzata Guzzi è la MAGNI LeMans.
A
questo modello negli anni sono succedute la Classico 1000 e la Arturo 1000, moto
che hanno mantenuto lo stile cafè racer anni '70 della capostipite.
Nel
1989 è commercializzato un nuovo modello denominato "Sfida 1000"
caratterizzato dalle linee tipiche delle moto italiane degli anni '60, con il
serbatoio realizzato a mano in alluminio.
Il
pezzo forte di Arturo è il celeberrimo forcellone a parallelogrammo (brevetto Magni)
che si sposa alla
perfezione con la trasmissione a cardano della Guzzi.
Anche
i suoi telai,
realizzati in tubi d'acciaio cromo-molibdeno
e saldati a T.I.G., riescono a
sfruttare al massimo la forma del motore
creando veicoli compatti e maneggevoli.
Nascono
così degli autentici gioielli che agli antipodi del globo, dove le magni sono
veri oggetti di culto, vengono usate
così come sono nelle competizioni sportive mettendo a segno ottimi risultati.
La
attuale Magni Australia infatti trae il nome proprio dai successi ottenuti nelle
competizioni dagli importatori australiani.
Oggi
i modelli di Magni sono moto che hanno risonanza a livello mondiale e sono la
Magni Australia, che adotta il motore Guzzi a quattro valvole della Daytona, la
già citata Magni Sfida e la Giappone 52, ultimo lavoro del maestro che l'ha
realizzata su precisa richiesta dell'importatore giapponese, il quale vuole
festeggiare in modo degno i 20 anni di collaborazione con Arturo. Il nome della
moto è Giappone 52.