Campionato Italiano Supertwins 2005

Mugello 24/4

Prove

Gara

Editoriale

Vallelunga 15/5

Magione 20/5

Varano 10/7

Gara

Misano 28/8

Gara

Report Gianjackal

Vallelunga 25/9

CAMPIONATO ITALIANO SUPERTWINS 2005 - VARANO

 

 

Ci vuole un gran cuore

 

Testo e foto di Alberto Sala

 

 

Già.

Ci vuole un gran cuore, questo è certo.

Perchè, dopo aver costruito una moto completamente nuova, partendo come unica base certa con soli basamento e cambio, mentre tutto il resto è nuova farina di un nuovo sacco, pensare di portarla IMMEDIATAMENTE, come se fosse un bisogno irrefrenabile, impulsivo, irresistibile, a correre in gara senza che la stessa abbia fatto non dico una giornata di collaudo, o un chilometro di test, bensì neppure un solo metro, beh, ditemi voi cosa ci vuole. Ah, certo, anche una sana componente di follia pura, certo. Di minchionismo, come diremmo noi.

A questo punto, considerando poi che in fondo si tratta di una Guzzi, penserete subito che come minimo la moto è esplosa. O che si sia smontata in svariati pezzi seminati stile Pollicino lungo il tracciato di Varano. E invece, nonostante i tanti problemi naturali di gioventù, per non dire d'infanzia, la gara l'ha fatta, l'ha finita e soprattutto è rimasta tutta intera!

Ma torniamo indietro un attimo, e ricapitoliamo gli ingredienti inediti di questa bella MAS-12: innanzitutto il motore, completamente nuovo eccetto il basamento, con le belle, massicce 'torri' termiche raffreddate ad acqua, con bialbero a camme in testa e distribuzione 4 valvole per cilindro: tutto quello che avreste sognato sulla vostra Guzzi da sparo, condito da un'estetica senza dubbio d'effetto: guardando queste teste spuntare di lato sembra di vedere quei motori americani spuntare dai cofani di quelle belle automobili 'taroccate' anni '70, con tanto di cinghie e pulegge della distribuzione in bella vista. E già questo stra-basterebbe come novità (e relativi problemi di messa a punto), compreso tutto l'"indotto" relativo, fatto di airbox al posto del serbatoio, di condotti tutti diversi, che siano d'aspirazione o di scarico.

Se in più ci aggiungiamo anche una ciclistica altrettanto inedita, con telaio appositamente realizzato e soprattutto con una bellissima sospensione posteriore, che attraverso un'altra strada arriva sostanzialmente allo stesso concetto di quella spettacolare della MGS/01, cioè l'avanzamento il più possibile del perno del forcellone per poterlo allungare degnamente, con conseguenti vantaggi di trazione, stabilità e funzionalità della sospensione dotata di leveraggi progressivi, e dulcis in fundo realizzata in modo da smontarsi facilmente svitando pochi bulloni, ecco che il quadro di questo esordio assoluto si fa più significativo di quanto potrebbe dire semplicemente la classifica finale.

Tornando alla cronaca pura, venerdì durante le prove libere e al momento dei suoi primi vagiti sull'asfalto, la moto denuncia come problema sostanziale la tendenza a bollire l'acqua di brutto, oltre a una perdita d'olio, mentre Samuele resta piacevolmente stupito (ma mica troppo, dopotutto era progettata per quello) della grande agilità della moto, della efficacia della sospensione posteriore, mentre gli unici problemi d'assetto derivano dalla resa scarsuccia della forcella anteriore, che tende facilmente ad andare a pacco in staccata, e non solo: pure nei rapidi cambi di direzione, quando ti serve sostanza e appoggio per tirarla su rapidamente dalla piega.

Naturalmente i nostri sono in grado di intervenire direttamente sulla mappatura del motore, per cercare di ovviare al problema del surriscaldamento determinato con quasi certezza dalla miscela troppo magra: sfoderano il PC portatile e si agganciano alla centralin... ehm, scusate, ma che fine ha fatto la porta parallela sul portatile?

Scatta così una furiosa caccia telefonica alla ricerca di un PC portatile munito della evanescente porta suddetta, caccia che si risolve domenica mattina grazie a un California espresso Mandello-Varano, però purtroppo metà delle prove ufficiali del sabato è perso, soprattutto per porre rimedio alla perdita d'olio. Nell'ultimo turno del pomeriggio il motore regge e consente a Sam di conquistare un buon 19° posto in griglia di partenza, prima di accusare un piccolo problema a una camma di scarico, che prende un po' di gioco. E' il momento del Loctite.

 

La prima Guzzi raffreddata a liquido da cinquant'anni a questa parte.

Da qui non si vede, ma alle nostre spalle c'è un bel ventilatore a raffreddare

Spettacolare la vista della distribuzione

La forcella "gnaafà"

Notare la sospensione completamente nuova

Eddai, rimappa la eprom...

 

 

La domenica mattina Meme, Antonio e Sam, pur agendo empiricamente basandosi solo sull'orecchio di Meme (peraltro davvero ottimo), riescono a mettere all'ingrasso a dovere il motore, mentre resta la preoccupazione per la camma di scarico del cilindro sinistro, che fa un po' di baccano e dà qualche dubbio sul finire per intero la gara. Riguardo poi la forcella, c'è poco da fare: più che cambiare l'olio sostituendolo con uno più denso (prendendolo a prestito momentaneo dal cambio) c'è poco altro da fare. Anzi, togliete pure "poco altro".

Sono le 10 della domenica mattina, e nel frattempo individuiamo quella vecchia quercia dell'Ercole Maffezzini con la sua Rosso Corsa pronta a schizzare in pista: ma come, la gara è alle 12: cosa c'è alle 10?

 

CAMPIONATO ITALIANO ROADSTER

Apriamo questa inattesa parentesi per accennare a questo nuovo campionato, che sembra nascere sulle ceneri del defunto Campionato Naked che tra il 2002 e il 2003 aveva visto ingarellarsi parecchie Guzzi. Vedo sfrecciare un bel campionario di motociclette: oltre alla Le Mans Rosso Corsa di Ercole si 'menano' allegramente Hornet, Suzuki SV1000, una impennosa Raptor, Buell XB12, una bella BMW 1150S in livrea BMW Cup, eppoi Aprilia Tuono e l'immancabile Ducati Monster, in versione S4. Insomma la faccenda si fa interessante, anche se non capisco bene che significa 'Roadster' a termini di regolamento: mi sembra un po' un risotto, anche se gustoso. Mi riprometto di indagare in seguito, intanto Ercole finisce stoicamente la sua gara al 15° posto, mettendoci anche un 'quasi dritto' alla prima variante, che sembrerebbe avere qualche problema di fondo d'asfalto.

 

 

 

Ma torniamo alla MAS-12: pur con tutte le preoccupazioni sulla tenuta della moto, Sam si schiera (con qualche lieve perplessità e con una retromarcia) sulla griglia sperando non arrostisca la moto, e allo scattare del semaforo lo imita alla grande producendosi in un bel sorpassone, passando da 19° a 13° alla prima curva! Nel frattempo Paolo Bentivogli con la sua Millona, a suo stra-agio (come anche le Suzuki) su questa pista lenta e tortuosa, prende il comando per non mollarlo mai, seguito da Franco con la Suzuki e da Temporali sulla bella Buell arancio. Noi seguiamo con ansia la gara di Sam e per precauzione sfodero il motore della mia Nikon F3 per immortalarlo (si sa mai che al prossimo giro, al ferro di cavallo non lo riveda), così a fine gara mi ritrovo con due rullini, visto che il grande Sam non mancherà mai nessun passaggio. La correzione sulla mappatura dà i suoi risultati: la temperatura dell'acqua non supera gli 87 gradi: evviva! Peccato che a metà gara cede un raccordo della tubazione della frizione idraulica, e così, su questo circuito già piuttosto faticoso per una moto di 200 chili, diventa ancor più duro senza la frizione. Mi immagino i sacramenti tirati dal cardano... In più, ad ogni giro, diventa sempre più avvertibile il rumore dell'albero a cammes di scarico di sinistra (sperando che sia solo lui). Insomma, Sam è costretto a pelare un po' il gas e a faticare, così alla fine concluderà comunque al 24° posto: risultato più che buono considerate le premesse. Difatti tutto il team è finalmente più sollevato e soddisfatto, e Sam è giusto un po' incazzato per non aver potuto riprendere la BMW...

 

La prima fila con la Millona in pole e la Buell di Temporali col terzo tempo

VIA! Spettacolare partenza di Samuele che se ne beve almeno quattro!

Appena dietro Quintarelli: siamo attorno alla 13° posizione

Bella piega al ferro di cavallo

Ehbeh, ricordiamo a chi si fosse sintonizzato solo ora che Samuele è già stato campione italiano Supertwins...

La millona intanto prende il largo

Ogni tanto la BMW dà certe capocciate...

Ad ogni tornata siamo sollevati: la MAS-12 tiene!

Anche senza frizione per un po' Sam resiste agli assalti...

Più di così...

Temporali va come un treno... italiano. Difatti a metà gara si ferma.

Paolo Bentivogli saluta. Su questi circuiti è dura metterlo dietro.

Sam c'è. La MAS-12 tiene!

Antonio, Samuele e Meme. Grandissimi!

 

 

Insomma: la moto c'è: ha un bel potenziale, ha bisogno di una bella messa a punto, e sicuramente perlomeno su circuiti meno lenti e tormentati come Misano e soprattutto Mugello può fare gran bella figura. Il coraggio e il cuore non mancano al Mandello Racing Team: speriamo trovino anche le risorse necessarie per far sbocciare questo bel prototipo dal suono appassionante.

 

Nota finale: la presenza in gara di Luciano "SpeedLu" del sito Devilstars, amici di "Sfida" ad Adria: era la sua prima gara in assoluto e mi ha assicurato che si è divertito parecchio: grande!

 

 

CLASSIFICA FINALE SUPERTWINS VARANO

Pos. Pilota Moto Tempo Giro più veloce
1 Bentivogli P. NCR Millona 19'30.417 1'12.184
2 Franco C. Suzuki 1.183 1'12.079
3 Biffaroni G. Ducati 33.602 1'14.295
4 Pertile G. Ducati 39.516 1'14.621
5 Soppelsa I.G. Ducati 57.562 1'15.481
6 Botti P. Suzuki 59.746 1'15.737
7 Ghezzani M. Suzuki 1'03.907 1'15.846
8 Baldi S. Suzuki 1'13.226 1'16.010
9 Castellani F. Ducati 1'14.012 1'15.849
10 Fraschini P. Ducati 1'14.714 1'16.298
11 Polzella A. Ducati 1'16.701 1'16.032
12 Cagnazzo F. Suzuki 1 giro 1'16.589
13 Pregnolato L. Ducati 1 giro 1'17.259
14 Quintarelli C. Ducati 1 giro 1'16.927
15 Valenti C. Ducati 1 giro 1'17.572
16 Sebastiani R. Ducati 1 giro 1'18.322
17 Serafini M. Suzuki 1 giro 1'18.327
18 Bassetto L. Ducati 1 giro 1'18.814
19 Di Domenico P. BMW 1 giro 1'19.242
20 Cistaro E. Ducati 1 giro 1'18.761
21 Cardoni L. Ducati 1 giro 1'19.757
22 Gasparini L. Ducati 1 giro 1'19.075
23 Pagani P. Suzuki 1 giro 1'20.202
24 Sardi S. MAS-12 1 giro 1'18.263
25 Bizzarri P. Ducati 2 giri 1'15.666
26 Babudri A. Ducati 2 giri 1'21.871
27 Campi C. Buell 2 giri 1'23.881
28 Contruscieri D. Ducati 2 giri 1'26.232
29 Cavallaro P. Ducati 3 giri 1'22.582
30 Jogaro L. Buell 3 giri 1'29.165
  Non classificati:      
  Temporali M. Buell 11 giri 1'14.663
  Scialanga L. Ducati    

 

 

 

 

© Anima Guzzista