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CAMPIONATO CLASSICHE 2007

 

 

di Lara Paiola

 

 

 

"Sei tu la ragazza che corre con la Guzzi?"
Questa era la domanda ricorrente quando mi incrociavano nei paddock ed era curioso scrutare nei loro sguardi espressioni di ammirazione, ma aimè ,talvolta anche di ilarità.
E' difficile fare un report su se stessi senza correre il rischio di autoincensarsi; nonostante ciò penso sia importante riportare quello che ho provato in questi giorni, fissare un momento così emozionante per poterne gustare il sapore, anche quando la memoria non sarà in grado di conservarlo nella sua interezza.
I report di Alberto sono sempre precisi, dettagliati ed esaustivi ma io volevo raccontarvi un'altra gara, quella che si vive sopra la moto, che è prima di tutto una gara con se stessi, contro le proprie paure: quelle paure che spesso limitano le nostre ambizioni, impedendoci di crescere e di gustare appieno "i sapori della vita"(pubblicità progresso...)
Tre giorni sono pochi per "cambiare" ma sono un tempo comunque lungo per riflettere, sufficente per far nascere dei legami forti con persone che una mano me l'hanno data davvero.
Ma perchè andarsi a scontrare con questi "missili", veterani della velocità, pur sapendo di non avere i mezzi per competere, con il rischio di arrivare ultima e con tanta paura?
Non lo so, ma se avessi continuato a chiedermelo di sicuro non l'avrei mai fatto. Così mi sono iscritta e subito ho iniziato a prepararmi,prima di tutto psicologicamente (anche se sapevo che non sarei tornata indietro...), poi prenotando un'uscita a Franciacorta per la settimana precedente la gara (bisognerà pur provare).
Il coraggio? Ah, quello è venuto mezz'ora prima della gara, quando svanita anche l'ultima possibilità di cedere la mano a Livio (unica opzione nel "nostro" contratto... momenti lo ammazzo...) non ho più la possibilità di esimermi.
Già, Livio: l'unica persona che sa esattamente quello che voglio fare prima ancora che l'abbia pensato... sempre lui mi viene incontro dopo la caduta di sabato e ridendo mi dà una pacca sul casco, come fossi un ragazzino alle prime esperienze col cinquantino e che mi ricorda come già a Magione la vigilia non fosse stata granchè, quindi se tanto mi dà tanto...(chi non ha seguito non è un vero minchia)
bò,se lo dice lui...
Livio che mi insegna sempre ad analizzare le situazioni con razionalità, a non aver paura nel mettermi in discussione, a prenderne in esame gli aspetti sani tralasciando tutto il resto: insomma se non avete capito un rompic@zzodiprima, comunque se in questi tre anni ho fatto quel che ho fatto lo devo a lui.
Certo che tutti questi buoni propositi, tutto questo lavoro sulle motivazioni sabato mattina sembravano evaporare come la benzina che spanta sul serbatoio e oltretutto ci lascia l'alone. Che presagio vedendoli girare: ero sconcertata e impaurita, con la netta sensazione comunque che se avessi mollato sarebbe rimasto un alone anche su di me... Sì perchè i "missili" viaggiavano con tempi nettamente inferiori rispetto a quelli dell'anno scorso e la cosa ci ha un po' spiazzato. Arriva il mio turno di prove libere ed entro molto concentrata sulle traiettorie che avevamo pensato. Giro dopo giro mi accorgo di tenere il passo di almeno due o tre moto, prendendomi anche la soddisfazione di fare qualche sorpasso. Scopro solo all'uscita che sono Maxi-moto e la cosa come potete immaginare fa esplodere l'ottimismo.

Facciamo un passettino indietro perchè non vi ho raccontato questa: venerdì doveva essere nei nostri programmi la giornata dedicata allo studio delle traiettorie e visti i pochi cavalli di Nitro era necessario invece sfruttarne le doti di agilità e ripresa. Nel contempo c'erano da dissipare gli ultimi dubbi sulla moto più adatta per la gara. Nitro infatti soffriva molto nella staccata in fondo al rettilineo e nel sucessivo curvone, dove è importante mantenere una buona velocità di percorrenza. Il V7 invece guadagnava molto in quella parte ma nel misto...
La scelta l'ha fatta poi il destino, visto che Livio, entrato a provare le ultime regolazioni delle sospensioni del V7, è rientrato dopo tre giri con una valvola piegata, quindi via di Nitro e gas...
Mi bastano pochi giri per capire che è giusta l'intuizione degli ammortizzatori più lunghi e tarati molto morbidi: la moto diventa subito facile... talmente facile da farmi prendere la mano: nel tratto tra la S e l'uncino provo ad infilare all'interno tre Jap che sembrano andare a pascolare, col risultato che mi parte l'anteriore e a pascolare ci vado io... Alle dieci le prove sono già finite!

Passiamo il resto della giornata a seguire gli altri; male non fa, anche se brucia aver buttato via dei soldi. Caricata Nitro sul furgone di Firmino, non ci resta che attendere speranzosi il responso del medico.
Sabato pomeriggio al primo turno di qualifiche,nemmeno il tempo di scaldare le gomme e il Kawasaki n°920 di De Vita inondava la pista di olio (ovviamente in traiettoria); i commissari(?) pensano bene di segnalare la cosa con le bandiere gialle... così finiscono a terra in tre: qualifiche sospese, tensione a mille, discussioni con i commissari (che non erano stati forniti di bandiere giallo-rosse!!!!)
Si riparte dopo 20 minuti. Davide Rossi vedendomi un po' spaesata si avvicina e mi dice: "Stai pure tranquilla,tanto per come è andata oggi non si fa più il tempo..."; in effetti con tutto quel filler che hanno steso in pista non è facile dimenticare le cadute, resta il fatto che lui il tempo lo fa ugualmente, io mi dovrò accontentare (si fa per dire) del quarto tempo nella mia categoria.

Il secondo turno di qualifiche dura veramente poco perchè al quarto giro provando a forzare la staccata alla fine del rettilineo perdo l'anteriore finendo nella ghiaia. Garlassi che mi è dietro riesce a fermarsi a bordo pista, per assicurarsi che stia bene (dovete sapere che Garlassi è un po' come il mio papà, lui che la prima volta che sono entrata in pista sul V7 mi ha preso sottobraccio e mi ha detto: "adesso tu entri con me che voglio vedere come vai..." e da allora ogni volta che ci incontriamo vuol girare assieme e di questo ne sono lusingata).Ovviamente anche questa volta ho tirato su la moto da sola (sta diventando un'abitudine).

Ci mettiamo sotto a smontare la moto e visti i precedenti nell'endurance abbiamo con noi una buona scorta di ricambi, anche se qualcosa manca sempre... nemmeno una candela con la gradazione giusta (lei, Nitro, è di gusti difficili e oggi che è la primadonna bisogna accontentarla). La domenica quando arriva Franco con le candele Nitro è uno spettacolo: riverniciate le parti strisciate, cambiato il cupolino, lustrata dentro e fuori. Qualche problemino col cilindro destro che al minimo non vuol saperne di andare (nemmeno con la pipetta che ci ha prestato Oreste Zaccarelli) e solo dopo aver controllato tutto il resto i miei "tecnici" scoprono che la valvola del gas è rovinata e la vite che regola il minimo non riesce a sollevarla... quindi nuove istruzioni per la partenza per far scaldare anche il cilindro zoppo (e qui parte il carosello di bestemmie).

Ah già,la partenza!
La sera prima della gara mi era venuta "l'ansia da partenza" e tutti i veterani a darmi consigli sul da farsi: guardare la bandiera rossa del commissario,tenere accellerato, non tenere accellerato che il guzzi si rovina, mettere la prima quando il commissario abbassa la bandiera, no meglio quando arriva a bordo pista... e se poi non entra?... meglio una via di mezzo, quando si accende il rosso dar gas e partire appena si spegne il semaforo sfrizionando... sfrizionando? L'ansia aumenta... alla fine seguo il consiglio di Livio,star calma e partire normalmente, indicandomi nel contempo il punto a fine rettilineo che dovevo fissare,cancellando tutte le moto che avevo attorno, tutte tranne quella di Zaccarelli a cui avevo promesso che alla prima gli sarei stata davanti a costo di metterlo fuori (si scherza ovviamente,ma lui ha pensato bene di partire calmo...hi,hi,hi).
Il semaforo, quel maledetto semaforo che non si spegne mai, il rumore che sale dentro il casco e poi... bò alla prima curva sono terza, ma Oreste mi fa tornare subito coi piedi per terra, mi passa all'esterno con una facilità disarmante, sembrava un felino muscoloso, veloce,imprendibile... peccato che pur guidando un V7 Sport non sia un vero guzzista... ecchecavoli, la tessera di Anima Guzzista? Il martellamento del giorno precedente dev'essere servito, se quando è arrivato Alberto Sala la prima cosa che gli ha chiesto è stata di potersi tesserare, con mia enorme soddisfazione. Già perchè averlo tra noi ci fa sentire tutti più fichi, ma fa sentire meglio anche lui, povera pecorella smarrita.
"Il mio amico Oreste", ci scherzo sopra, ma ancora non ci credo, sono stata con lui a parlare di traiettorie, partenze, staccate...
Ah, la gara,lunga e faticosa con alti e bassi, gli occhi mi bruciano e il ritmo è serrato penso che se anche mollo di un decimo Garlassi mi infila... già! Garlassi, chissa dov'è esattamente... Oh! non faccio in tempo a finire e lui mi infila sulla esse, che male! E allora cos'altro resta da fare se non lanciarsi all'inseguimento nel tentativo di rimettermi alle sue calcagna. Così proseguono i giri successivi cercando di guadagnare metri ad ogni curva, con lui davanti che non molla una virgola, ricalcando esattamente le mie traiettorie (questa si chiama esperienza, solo dopo ho capito che il suo starmi incollato in qualifica serviva a questo...).
Solo nell'ultima curva prima del rettilineo riesco ad uscire più veloce di lui, ma a metà rettilineo la differenza di motore lo portava sempre davanti, poi a due giri dalla fine due doppiaggi consecutivi,D'Alesio e poi Protto, che Garlassi riesce a mettere tra me e lui proprio prima della S. Protto non vuol saperne di farsi doppiare, riesco a superarlo solo all'ultima curva e quello in rettilineo prova a risuperarmi di motore (cazzo ma i commissari non dovrebbero dare bendiera blu?).
Nel frattempo il Ducatone 762 ha guadagnato una ventina di metri, troppi per sperare in un arrivo al foto-finish...
Bandiera a scacchi e un po' mi dispiace...
Entrando nel parco chiuso, con il fiatone, mi sento chiamare. E' Sandro con il cavalletto in mano... mi fermo, senza rendermi conto di essere in mezzo alla "piazza", in un attimo sono circondata da fotografi, addetti ai lavori e tifosi (ma che ho fatto?)
E Zaccarelli? Che ci fa li in disparte: in fin dei conti è lui che ha vinto... si avvicina e mi abbraccia (sembra che circolino foto compromettenti al riguardo...) e in quel momento veniamo letteralmente inondati di spumante.
Ah, dimenticavo,non ho tolto il casco fintanto che non è arrivato il "mio" cappellino, quello di Anima Guzzista, che ho portato con orgoglio in questi tre giorni. Del resto è grazie ad AG se ho iniziato a girare in pista ed ora sono qui.
Così si conclude la mia prima vera gara.


RINGRAZIAMENTI

 

A Donatella,tutti pensavano fossi mia mamma e del resto in questi giorni lo sei stata!

A Diego,sempre pronto a sdrammatizzare, a scherzare, ma serio e scrupoloso nel
prepararmi la moto.

A Franco, è partito da Padova apposta per portarmi le candele, solo una persona come lui...

A Eolo, Sandro c'è, c'è sempre quando non si perde...

A Mattia & co., Infinity, Calidreaming e il nostro presidente Alberto Sala, grazie per esserci stati.

Ai ragazzi del Pompone, sapere che un'amica di Guzzirock avrebbe corso su una Guzzi è stato sufficente per farli accorrere a fare il tifo.

A Davide Rossi e Oreste Zaccarelli, grazie per il tempo che mi avete dedicato, tanto quanto basta per capire che siete delle persone speciali.

Davide non essere triste, è vero che non guidi più una Guzzi, ma ciò che hai fatto in sella all'Aquila resterà nella storia.

Oreste, tu devi prima finire il campionato, intanto allenati nelle partenze: mi sembri ancora un po' lentino... hi,hi,hi,hi!

A Luciano Garlassi, essere arrivata dietro di te non la considero una sconfitta ma un motivo di orgoglio: grazie per la lezione.

Ai fratelli D'Alesio, diversi nel temperamento ma di grande cuore. Che passione...

A tutti quelli che mi hanno incoraggiata, grazie.


Che fatica, anche il report è stato un calvario, scusate se è un po' lungo ma erano tante,troppe le cose da dire.
Portate pazienza, vi prometto che è l'ultima volta...
Ma che avete capito?
L'ultima volta che scrivo un report...


AMAREZZA

 

Mi sarebbe piaciuto condividere questi momenti con i ragazzi dell'Endurance
e il loro silenzio mi lascia un vuoto dentro.

Ah dimenticavo,domenica sera non ero più la ragazza in Guzzi... semplicemente
Lalla.

 

 

 

© Anima Guzzista