Endurance Vintage UEM Cup

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UEM VINTAGE EUROPEAN CUP

 

 

Il mio 'quasi' report su Adria

 

di Enrico Santacatterina (GuzziRock)

 

 

 

 

Ciao a tutti, dopo un week end del genere mi ci è voluto un pò per riordinare le idee e capire come mi sento...

Farò il mio report a ritroso, cosi vediamo se mi capisco.

Domenica sera appena finita la gara, neanche il tempo di riuscire a salutare tutti, parto al volo per Ferrara dove sono ospite (insieme ad un gruppo di altri amici del club Pompone) del programma TV "processo al gran premio" su Odeon. Partecipo al programma per la verità con spirito un po' “assente” ed anche per tutto il tragitto di ritorno rimurginavo dentro il casco sull'incredibile week end appena trascorso.

Subito prima avevo assistito ad una avventura (perchè chiamarla gara è riduttivo) umana, sportiva, e motociclistica, talmente ricca di contenuti ed emozioni e sensazioni da far fatica a raccogliere tutto in un solo report. Oltre all'incredibile fascino dei mezzi presenti alla cura e l'attenzione con cui sono preparati, oltre ai suoni e gli odori che riempivano il paddock, le orecchie ed i polmoni, sopra a tutto, prima di tutto c'erano i partecipanti. Ecco una cosa difficile da spiegare, a chi non l'ha vissuta dal vivo, ovvero il mix tra amicizia e cameratismo con la competizione e l'antagonismo, sentimenti contrastanti ma magicamente miscelati ed equamente suddivisi tra un certo numero di persone che altrimenti poco avrebbero in comune e che comunque solo la grande passione per la moto (Guzzi ovviamente) fa ritrovare e riunire in occasione di eventi come questo. Ho potuto condividere anche gli aspetti più "psicologici" scambiando pensieri e sensazioni con i piloti partecipanti, i meccanici e altri, come me semplici appassionati, che cercavano di dare una mano senza fare guai.

Dico tutto questo sopratutto per quelli che non c'erano, perchè oltre alla gara, la vera magia sta in tutto quello che succede prima e dopo, insomma è un'esperienza bellissima da cui si ritorna satolli di motociclismo ma assetati e vogliosi di ripeterla quantoprima.

Tutta la giornata di domenica l’ho dedicata al team che gentilmente mi ha chiesto di fargli da “assistente” e che ho seguito fin dalla nascita ovvero il mitico Tulla Nitro Team di Lalla e Livio.

Mi sentivo anche un po’ in colpa dato che nella giornata precedente li avevo un pochino trascurati preso come ero dai miei turni liberi del sabato mattina, dove ho finalmente “scatenato” tutti e sessantasette i cavalli della mia GuzziRock e che per me sono stati la realizzazione di un sogno cominciato proprio sulla pista di Adria tre anni fa con il mio primo giro in pista insieme agli amici di Anima Guzzista. Anche in questo caso è difficile spiegare cosa si prova… riuscire finalmente a raccordare le curve in successione, belle, morbide con il ginocchio sempre a terra… io sono ancora incredulo di essere veramente stato io il protagonista del mio sogno… poi a confermare ed amplificare tutte queste sensazioni tutti i complimenti ed i commenti proprio di quelli che mi hanno spinto a cimentarmi in pista, quelli a cui ho scassato  le p… con mille domande e che nonostante avessero una gara da fare hanno trovato il tempo di (per esempio) regolarmi gli ammortizzatori… che meraviglia! (grazie Fange!)

Alla sera del sabato, insieme a mio fratello Carlo ed all’amico batterista Maurizio, abbiamo fatto un mini concerto per tutti i partecipanti, blues, funk e rock gli ingredienti, ma l’elemento più importante (almeno per noi) è stato la voglia di “restituire” ed, in un certo senso, sdebitarmi con chi tanto mi ha dato ed era seduto li davanti a me ad ascoltarci. Si è creata quindi un'atmosfera che per certi aspetti ricalca esattamente quella dell’intero week end, una cosa intensa ma spensierata.

Giornate come questa ti arricchiscono sia sul piano umano e sia su quello prettamente motociclistico, voglio dire per esempio che non è così “normale” stare al fianco di gente che ha passato una vita su questi motori, la cui esperienza non è neppure misurabile eppure sono qui in mezzo a noi a condividere questo gioco, questo divertimento, dispensando tranquillamente manciate del loro “sapere”.

Forse adesso, riflettendoci sopra a mente fredda (si fa per dire) vorrei che questo mio breve report potesse servire come incentivo per quelli che non sono venuti, potesse far venire voglia anche ad altri, guzzisti e non, di partecipare a questa festa.

Il mondo delle moto vintage è sicuramente affascinante e forse sapere da dove veniamo ci può aiutare a capire meglio dove vogliamo andare. 

 

 

 

 

© Anima Guzzista