Anima Guzzista Cup 2009

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XVI° TROFEO DECCLA, Cartagena 7 Febbraio 2009

 

A CARTAGENA A VOLTE NON PIOVE

 

 di Mario “Licio 33” Licini

Prologo
Sarà la crisi mondiale, sarà che ogni cosa ha la sua parabola, sarà che nelle ultime edizioni del Trofeo ha piovuto con una frequenza preoccupante, sarà quel che volete ma il risultato è che ci siamo ritrovati sulla griglia di partenza in soli 21 equipaggi.

Per quanto ci riguarda il gruppone di Anima Guzzista e affini è sempre ben rappresentato, a partire dai sempre presenti Minchions, che oramai fanno parte a pieno titolo della storia del Trofeo, seguiti dai Wilcoyotes con il vecchietto terribile Fabio “Fast” Forlati supportato dal sempre meno lento Orazio “Fanculo” Lupis, quindi i Lalli, noti alle classifiche come TNT Racing & Classic, che per l’occasione tornano alle origini affiancando alla collaudata coppia formata dal rapido Daniele SINSP… Marzizli e  Zio Pode Livio, la piccola, tenera, terribile Lalla La Pazza, di ritorno dai trionfi nei campionati per piloti veri.

Più o meno esordiente, con il n° 44 il Team Taurus presenta l’inedita coppia Sardi – Zaccarelli, che sbarcano in Spagna con chiari e bellicosi intenti, due Guzzi molto equilibrate e una squadra essenziale ed efficiente.

Chiudono il gruppo Guzzisti da Corsa i simpatici ed autoironici Trottalemme che per sveltire un poco le cose hanno adottato per l’occasione il noto pirlota Paolino Stagi da Genova, mentre Davidesport sembra non risentire dagli effetti di un incipiente matrimonio.
Piero GasGas è invece diventato un caso clinico per  gli effetti che l’utilizzo di una Guzzi da corsa può causare all’organismo umano.
In pratica, il suddetto deambula per i box alla velocità di un bradipo paralitico, somigliando sempre più al mitico Geremia dei fumetti di Alan Ford, salvo trasformarsi una specie di tamarro di periferia non appena zompa in sella e apre il gas...

Per quanto riguarda noi Motoeuropas, stavolta eravamo ai minimi termini sia come organizzazione ai box che per il numero di moto in gara: con la 62  la coppia  vincitrice a Settembre in classe 750, ovvero Dino Colombo e Max Mantovani, mentre gli onnipresenti Licio’s brothers con i loro bolidi, il Bombardone n° 33 ed Il Patriota con la rinnovata livrea tricolore, si presentano al via una tantum con un vero PIRLOTA, nientepopodimenoche il campione uscente in classe 500 Graziano GMGMOLE58 che, in attesa di ultimare la tritariso per la stagione 2009 si presta gentilmente a darci una mano, anzi una manetta!
Completano il team: Davide Dade0net al muretto, coadiuvato dalla graditissima new entry Walter Nightcap, mentre il box è gestito come sempre dal Monza con l’aiuto del Tino, nostro benzinaio di fiducia e comico part-time.
Nicoletta è l’unica presenza femminile al nostro box, sempre preziosa come aiuto morale, fotografa e approvvigionatrice di generi di prima necessità.
Sentiamo molto la mancanza di Michele N-t-X e di Guzzirock che stavolta non sono riusciti ad essere della partita, speriamo di ritrovarli in pianta stabile dalla prossima gara.

Non mancavano i Ducatisti Damiani – Fusco – Rossi che sfoggiavano con orgoglio il numero 1 conquistato vincendo lo scorso anno sia il trofeo FMI che la Coppa UEM.
Ormai sono dei nostri anche loro, nonostante la Ducati…

La cronaca
Giovedì 5 Febbraio, aeropuerto de Valencia.
Il sole di Spagna ci accoglie caldo e amichevole e mentre penso “speriamo che il tempo regga” mi guardo intorno e percepisco uno stranissimo, quasi impercettibile movimento che, escludendo un improvviso prurito collettivo, potrebbe essere verosimilmente spiegato come una grandiosa grattata di palle.

Raccattiamo il pulmino dal solito noleggiatore e partiamo alla volta di Cartagena, tutto sta andando per il meglio, sarà una trasferta trionfale!!!

Lungo il percorso ritrovo lo spirito dei primi tempi, mi sembra di essere tornato a Settembre 2005, quando mi sono slogato la mandibola per il troppo ridere.
Alcuni passaggi sono degni di un pezzo di cabaret, come le storie su Annibale che correva a Cartagena con gli elefanti ed altre amenità.
Non ci facciamo mancare, come tradizione, una sosta in un bar di tapas per rifocillare i nostri voraci meccanici ed aiutanti, del resto è del tutto normale, dopo aver fatto colazione ad Orio alle 7:30 e sbranato un panino a Valencia alle 10:00 sentire un certo languore intorno alle 12:00…

Accompagnati dal live di Vasco Rossi, arriviamo a Cartagena intorno alle 13:30 e troviamo Valerio e Nicoletta che ci aspettano al ristorante (dove sennò?), un bel pranzo e via, comincia il gran ballo!!!
Prossima tappa il circuito, dove prenderemo possesso del box e ritroveremo il resto della combriccola.

Tornare al circuito di Cartagena è sempre emozionante; la magia che quel posto un po’ desolato emana su di noi è una sensazione impossibile da razionalizzare, bisogna provarla.
Ritrovare gli amici spagnoli, così ospitali e sempre allegri ci fa sentire a nostro agio come in nessun’altra pista.

Qui siamo tutti protagonisti, siamo noi l’evento, non ne facciamo solo parte.

Venerdì 6 Febbraio, Circuito Permanente de Velocidad de Cartagena
Finalmente possiamo accendere i motori e cominciare a girare.
Se non fosse per il piccolo, insignificante dettaglio che il Bombardone n° 33 non ha nessuna intenzione di mettersi in moto.
Riuscirà ad avviarsi a prove finite, giusto in tempo per le operazioni di verifica e dopo aver sostituito spinterogeno, bobine e centralina…
Il Patriota va abbastanza bene, a parte la rottura della pinza del freno posteriore nel pomeriggio…

Peggio di noi stanno i Wilcoyotes che, dopo avere disintegrato il motore in mattinata, si ritrovano a correre in classe 750 per il trapianto del motore dalla moto di scorta dei Lalli.

Anche questa volta assistiamo alla consueta performance del Maestro Obi Wan Firmino, che si diletta nello smontaggio e rimontaggio di moto complete, mescolando i pezzi e rimettendoli insieme con un ordine apparentemente casuale ma sicuramente funzionale.

Da segnalare la generosa sportività di Livio, Lalla e Daniele che non si tirano mai indietro quando c’è da dare una mano ad un “avversario”, bravi davvero!!!

Sabato 7 Febbraio, Circuito Permanente de Velocidad de Cartagena
Alla fine delle prove libere dobbiamo decidere con quale moto correre e, dopo rapido consulto, ci ritroviamo concordi nella scelta del Bombardone 33, che su questo tracciato sembra più efficace.
In effetti il bolide non è mai stato così performante, probabilmente sente di avere sulla sella un ospite di riguardo e non vuole fare brutta figura, si sa che le Guzzi hanno un’ anima…

Decidiamo di affidare prove cronometrate e partenza a Graziano, mentre noi lo assisteremo dal muretto.

El Rapido, probabilmente galvanizzato dalle good vibrations del bicilindrico di Mandello, piazza un  notevolissimo 1:55.673 che vale un ottimo 5° posto in griglia, subito dietro ad un quartetto composto da:
1 - Sardi/Zaccarelli
2 - Segarra/Segarra
3 - Martinez/Delgado
4 - Damiani/Fusco/Rossi

Gli altri italiani si piazzano:
6 – TNT
9 – Minchions
12 - Wilcoyote
14 – Trottalemme
15 – Moto Europa 750

Non sono abituato ad assistere alle partenze, di solito le faccio io, e mi scopro un po’ agitato.
Sono però anche galvanizzato dalla posizione in griglia, se riusciremo a non fare troppi errori potremmo entrare nei primi 5, un risultato mai raggiunto nella Open a Cartagena.

Al via il Nostro non riesce ad esprimersi ai suoi soliti livelli e perde subito un paio di posizioni, poi prende il ritmo giusto e comincia a recuperare posizioni.

Non va bene per la nostra piccolina 750 che si ferma al 3° giro causa frizione disintegrata, ripartirà dopo 1 ora di sosta per tentare un’ impossibile rimonta.

Grossi problemi anche per gli amici con la Ducati n° 1 che dopo una bella partenza si vedono costretti ad una sosta forzata.

Dopo una mezz’ora di gara la situazione è la seguente:
1 – Martinez/Delgado
2 – Segarra/Segarra
3 – TNT
4 – Licio’s
5 – Taurus
7 – Minchions
16 – Wilcoyote
20 – Fusco & c.
21 – Motoeuropa 750

Uno stato di ansiosa esaltazione comincia ad impossessarsi di me…

Arriva il momento del primo cambio, tocca a me e siamo quinti!
L’intestino è contratto, lo stomaco peggio, sto perdendo la mia proverbiale calma.

Ci pensa il Bombardone 33 a riportarmi con i piedi per terra e in una posizione di classifica più adeguata: un maledetto trafilaggio d’olio dalla testa destra, non preoccupante per la salute del motore quanto per gli stivali del pirlota e per la gomma posteriore.

Il Maestro Jedi interviene e tampona ma perdiamo un paio di minuti e 8 posizioni.
Riparto 13° e cerco di fare il mio sporco lavoro, recuperare posizioni.
Visto che siamo complessivamente quasi equiva-Lenti, cominciamo a regolarci sui Trottalemme, che recuperiamo e passiamo in occasione del loro secondo cambio.
Dal muretto continuano a segnalarmi la posizione in classifica, navigo tranquillo al 12° posto quando mi richiamano per il cambio.
Il turno di Valerio scorre senza particolari problemi mentre ci sono alcune defezioni significative per la classifica della Open: si fermano infatti sia Martinez/Delgado che TNT, mentre i Minchions, con Olimpia ferma ai box, decidono di finire comunque la gara cambiando moto, con conseguente esclusione dalla classifica.

Purtroppo per loro, a circa metà gara si devono fermare anche i Segarra con la moto n° 99 mentre viaggiavano nelle posizioni di testa.

A questo punto possiamo tentare il colpo e decidiamo quindi di allungare i turni del Rapido e di fare una fermata ai box un po’ più lunga, 5 minuti buoni, per tamponare al meglio la perdita d’olio.

La strategia sembra rivelarsi vincente e ci riporta al 4° posto di classe, mentre dalle retrovie risale a cannone la n° 27 del TNT, che rientra in gara dopo aver perso 25 minuti per la rottura della coppia conica.

Nonostante i nostri sforzi non c’è niente da fare contro l’angelico Daniele SINSP……. che viaggia veramente troppo forte.
Vista la posizione in classifica, i distacchi da chi ci segue e da chi ci precede, Valerio prende il manubrio con l’unico scopo di arrivare in fondo senza far danni.

Operazione che riesce perfettamente, alla fine siamo 5i di classe e, per quanto poco possa contare, è comunque una bella soddisfazione per il livello degli avversari che ci precedono.

La classifica è cosa nota agli appassionati del genere ma la ricordo per dovere di cronaca.

CLASSE OPEN
1 44 Sardi Zaccarelli            Guzzi        Team TAURUS
2 96 Segarra Fernandez         Guzzi        team     GUZZI MOTOBOX 2
3 25 Catrain Urmeneta         BMW        WURTH Endurance & Classic Team
4 27 Milan Marziali Paiola         Guzzi        TNT Racing & Classic
5 33 Licini Licini Molendi        Guzzi         Moto Europa Riservato Competizioni
6 13 Mombello Gilardino Stagi     Guzzi        TROTTALEMME Team
7 69 Ajuria Soldevila             Guzzi        GG Team

NT 15 Martinez Delgado         Guzzi        team ALBA-MOTOSPORT
NT 99 Segarra Segarra         Guzzi        team GUZZI MOTOBOX 1
NT 1 Fusco Rossi Damiani         Ducati        FUSCO Racing Team
EX 77 Iosca Masperi             Guzzi        MINCHIONS team Anima Guzzista

CLASSE 750
1 53 Abbadini Berlanga        Guzzi        Classic Co. Endurance Team
2 24 Grote Wagner Ludwig         Ducati        Team AUTOHAUS SELLMANN
3 46 Lupis Forlati             Guzzi        WIL COYOTE CORSE
4  2 Zapater Auradell             BMW        Team BROTHERS
5 62 Colombo Mantovani         Guzzi        Moto Europa Riservato Competizioni

Epilogo
Sabato 7 Febbraio, Cartagena - Restaurante Caporal
Speriamo diventi una tradizione, abbiamo iniziato a Mores in Novembre e ripetuto a Cartagena in Febbraio.
La cena con tutti gli amici avversari è un po’ il nostro terzo tempo.
Mancavano i Taurus per un errore di comunicazione, ci rifaremo alla prossima occasione, in quel di Adria, il 4 e 5 Aprile!

Per chiudere vorrei citare l’editoriale di Miguel Angel sul sito DECCLA:

Una vez mas y no nos cansaremos de hacerlo nunca, os damos las gracias a todos, el milagro una vez mas ha sido posible, una vez mas el sueño se ha podido hacer realidad y ha sido gracias a todos vosotros, de ahí el titulo de esta breve crónica, ha sido el TRIUNFO DE LA AFICION.

In Italiano suona più o meno così:
Una volta ancora e noi non ci stancheremo mai di ripeterlo, dobbiamo ringraziare tutti voi.
Ancora una volta il miracolo è stato possibile, ancora una volta il sogno è stato realizzato grazie a tutti voi.
Per questo il titolo di questa breve cronaca, è stato il TRIONFO DELLA DEDIZIONE.

 

© Anima Guzzista