GARA
CAMPIONATO SUPERTWIN 2003
Vallelunga
IL
DEBUTTO
di Fange
PREMESSA
Sembrava
una cosa impossibile fino a un paio di mesi fa e invece in
quattro e quattro otto il fato ha messo insieme gli
ingredienti giusti per formare un
perfetto incastro che in questo caso si chiama squadra.
Chi ci
segue assiduamente certamente sa che Claudio Petrassi
(titolare della C.P. Racing di Roma), il terrore dei telai
Guzzi monotrave, l'accorciatore barbaro di interassi, stava
preparando una V11 da SuperTwin senza però avere la minima
idea di come portarla in gara. Lui fa il meccanico ed è un
ottimo pilota ma in gara non si può fare tutto da soli.
Inoltre il suo cronico problema è quello che hanno
moltissimi altri preparatori e cioè i soldi per sostenere i
costi di una gara.
Vabbè,
non sto qui a farla tanto lunga, i fatti sono che da un pò
di tempo lo staff di Anima è in contatto con Samuele Sardi,
pilota che nel campionato italiano SuperTwin del 1996
guidava la moto motorizzata Guzzi costruita artigianalmente
da un "certo" Giuseppe Ghezzi e che si aggiudicò
addirittura il Titolo lasciandosi dietro una interminabile
scia di Ducati. Quella moto darà poi i natali alla
SuperTwin marcata Ghezzi&Brian. Che dite, niente male
come credenziali non è vero?
Avendo
Samuele da una parte e CP dall'altra metterli insieme è
stato come avvicinare un ago ad una calamita...
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CP
posa orgoglioso vicino alla sua moto che
partecipa finalmente ad una gara
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Samuele Sardi con
la moto che porterà in gara. Samuele è stato
Campione Italiano SuperTwin nel 1996
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VALLELUNGA
17-18 MAGGIO
E così sabato mattina li ho trovati
tutti li, al box numero 8, in un clima rilassato che di più
non si poteva, consapevoli che qualunque risultato sarebbe
andato bene, l'importante era far tornare una Guzzi a
correre nella STW. Ed ecco che Samuele
inforca la moto per la prima volta e si avvia per il primo
turno di prove ufficiali. Alla fine del turno, sui 35
concorrenti presenti si attesta al ventesimo posto con un
tempo di 1'.30".936 a 6.7 secondi dal primo. Certo non
è un risultato che fa saltare dalla gioia ma la moto è
alla sua prima gara, Samuele non l'ha mai provata prima, la
posizione di guida della moto è quanto di più lontano
dalla sua abituale e le gomme sono quasi alla frutta.
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Peppe,
amico e aiutante di CP, si prodiga per cambiare
i semimanubri della moto
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Samuele cerca il
miglior accoppiamento tra bracciali e manubri
per una posizione in sella pttimale
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Ma
il morale rimane alto. Anzi, sono tutti presi a misurare
quote, cambiare semimanubri che CP ha portato di scorta,
mettere gomme nuove e parlare dell'unico dato che non è
andato giù a nessuno: i 194 kg di peso misurati alla
bascula. La moto non ha praticamente nessun fardello inutile
da togliere, ha il cerchio anteriore in magnesio, il mono
posteriore in ergal, il codino in vetroresina con il
relativo telaietto in alluminio, ma il peso della meccanica
è quello, c'è poco da fare. Il
tempo trascorre piacevolmente parlando con Samuele che
racconta anche qualche aneddoto del mitico campionato del
1996, come ad esempio il fatto che non avendo abbastanza
soldi per cambiare spesso le gomme, nei circuiti in cui un
lato della gomma si consumava più dell'altro, il pneumatico
posteriore veniva "girato" una volta che il lato
più stressato mostrava segni di cedimento, in modo da
sfruttare anche il lato che aveva lavorato di meno...
Il
pomeriggio di sabato c'è il secondo turno di prove, vedo
Samuele girare fortissimo, ma il traffico in pista è
troppo, i piloti si fermano a bordo pista cercando di farsi
spazio davanti per fare almeno un giro "tirato" ma
non è facile. I piloti in pista sono diventati 37. Alla
fine del turno il cronometro di Samuele si ferma due secondi
prima rispetto al turno precedente a 1'28".667. Il
distacco dal primo si è ridotto a 5.031 secondi. Che
manico!! La posizione è la quindicesima davanti a ben 22
moto, tutte Ducati a parte un Suzuki ed una BMW che però
non ha finito il turno a causa di una scivolata alla curva
Semaforo. Si vede che Samuele sta
prendendo confidenza con la moto. La
gara di domenica vedrà Samuele migliorare ancora arrivando
tredicesimo con l'unico terminale di scarico praticamente
"scoppiato". Considerate che i primi dieci posti
sono praticamente "intoccabili". Ci sono
personaggi come GianMaria Liverani (tester della rivista
Bicilindrica) o Ermanno Bastianini (tester della rivista
Special) su moto costate molto di più di quanto ci possiamo
immaginare. Eppure la moto di CP condotta da un ottimo
pilota si è portata immediatamente a ridosso di quel gruppo
di "privilegiati" che forse ora vedono questa
Guzzi un pò come una spina nel fianco visto anche con
quanto interesse veniva scrutata quando era parcheggiata
nella corsia dei box....
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Il
cupolino è stato riprodotto in vetroresina
usando l'originale come stampo
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Con Samuele si fa
subito amicizia
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Molto bello lo
scarico artigianale. Anche se sembra un
1100Sport in realtà si tratta di una V11 prima
serie
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© Anima Guzzista
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