Campionato Italiano Naked 2002

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SOTGIU SUL PODIO!

8° prova Campionato Naked - MUGELLO, 8 Settembre 2002 

di Alberto Sala

 

 

Grande giornata domenica scorsa al mitico circuito del Mugello: non capita certo tutti i giorni sentire lo speaker ufficiale gridare: “al terzo posto Fabio Sotgiu del team Corda su Moto Guzzi!!!”: cosi’, dopo Vittoriano Guareschi, anche il talento sardo riesce nell’impresa di portare la V11 alla conquista di un podio, risultato che forse poteva essere nell’aria dopo la gara sfortunata della settimana precedente a Magione, ma che certo nessuno si sarebbe mai aspettato all’inizio del campionato Naked 2002.

Vediamo piu’ in dettaglio come e’ andata.
Giungiamo al Mugello accolti dal sole splendente, mentre le prove di ieri si sono svolte col tempo molto incerto e con pista bagnata, condizioni che hanno consentito alle nostre Guzzone di compensare un po’ il divario tecnico con le altre moto; difatti Sotgiu e Davide Fraternale spuntano rispettivamente il 5° e il 6° tempo assoluto, che diventano 4° e 5° di categoria (la gara si correra’ con una manche unica che raggruppa entrambe le categorie: la 650 cc e la oltre 650 cc), con davanti solo i missili Ducati e Cagiva, i quali sappiamo bene disporre di ben altra birra. Anche Maffezzini e Bacco, con le due V11 del team Maffezzini, in prova si lasceranno dietro parecchie Hornet.

La V11 Naked del team di 'Pigi' Corda

E la V11 Sport di Fraternale

Tutti pero’ non nascondono le preoccupazioni per la gara col sole, visto che ovviamente la potenza sfruttabile sull’asciutto delle Raptor e della Monster S4 su un circuito veloce come questo sono un gap difficile da colmare, e oltretutto Fabio mi confida che non sa dove staccare, non avendo riferimenti per la gara asciutta. Una volta tanto poteva anche piovere, no?

Fabio Sotgiu concentrato prima del via

Il suo bolide e' pronto (da notare la semicarena di derivazione R1)

La partenza anticipata alle 14 rispetto al solito orario della gara Naked (ore 17) mi costringe ad affrettarmi: saluto di volata Ercole nel suo camper concentrato prima di prepararsi alla partenza, ripromettendomi di sentirlo dopo la gara, e incrocio Davide Fraternale anche lui abbastanza soddisfatto del tempo in qualifica, anche se non e’ riuscito a sfruttare bene le gomme rain prima che si deteriorassero. Lo vedo pero’ un po’ pensieroso per la gara e per l’esito finale del campionato, visto che l’ultima gara prevista a Misano e’ stata annullata, e la precedente gara a Magione l’ha visto assente per cause di forza maggiore. “Non ho avuto il tempo neppure di sviluppare un attimo la moto” mi rivela, “in sostanza non ha subito modifiche dall’inizio di campionato”, e oltretutto e’ sostanzialmente una V11 Sport prima serie con poche variazioni: le sospensioni sono quelle di serie, cosi’ come le cammes. Davvero un bel campionato il suo, considerato che praticamente e’ un esordiente come pilota.

Davide Fraternale all'attacco delle Hornet

Oscar Bacco in azione

Ore 14: il momento della verita’: la partenza vede subito in testa Giorgio Cantalupo, con subito dietro la Raptor di Accornero e quella di Zacchero, balzata al via un po’ troppo rapidamente…. Sotgiu parte bene e segue dopo qualche zanzara Hornet e SV, mentre purtroppo Davide Fraternale ‘canna’ clamorosamente la partenza, ed e’ costretto a farsi largo in un mugolo di sibilanti 600. Nel gruppo segue bene anche la Scura di Maffezzini, e chiude il volenteroso Bacco sempre su V11 Naked. Praticamente la gara e’ gia’ delineata: davanti lo schiacciasassi Monster, che stacca tutti implacabilmente; a seguire le due Cagiva che viaggiano a vista, poi la Hornet di Valentini, e a una decina di secondi lo spettacolare Sotgiu, che perlomeno alla Bucine non ha nulla da invidiare ai primi tre. Visto dall’interno curva scende come un treno dalla lieve discesa, tenendo magnificamente la corda in quello strano tornantone, che tende sempre o a sbatterti all’esterno, o a farti sembrare sempre fermo. Fraternale anche lui ha dato delle gran limate agli scarichi, a tal punto da dannarsi a fine gara per non aver potuto alzarli ancora di piu’.

Ercole Maffezzini sulla sua Scura Sotgiu tallona Valentini Spettacolare alla Bucine
Neppure Davide scherza Di nuovo Fraternale Ed Ercole Maffezzini
Sotgiu in accelerazione in uscita dalla Bucine All'inseguimento delle Monster Sempre il nostro eroe sardo in azione

Alla fine, il colpo di scena: Zacchero, fino a quel momento secondo, viene penalizzato di trenta secondi per partenza anticipata: cosi’ Sotgiu e’ terzo! Indubbiamente un grande colpo di fortuna, ma non capita a caso: premia un pilota vero, che avrebbe meritato anche in precedenza un pizzico di fortuna in piu'. Davide Fraternale chiude al quinto posto (sempre di categoria), sesti e settimi i piloti del team Maffezzini.

A fine gara nel box di Pierluigi Corda la soddisfazione e’ palpabile, e compare anche Bruno Scola a festeggiare la coppa conquistata. Scambio due chiacchiere con Sotgiu, il quale e’ indubbiamente felice del risultato nonostante i timori iniziali (tra l’altro il suo miglior tempo, 2'12" netti, lo fara’ al secondo giro), ma...: "E' stato un fine settimana di merda con prove sulla pioggia e ufficiali sull'umido. Non ho potuto fare molto coi tempi perche' avevo le gomme sbagliate, ma mi sono difeso... a me piace l'acqua. Domenica mattina mi alzo, nebbia fitta ma sopra c'è il sole . Non so che fare, non ho riferimenti per le staccate e le mie sospensioni sono regolate per Magione e ho montato delle gomme diverse (tutte e due di mescola media invece che morbida).Esco dai box, tiro subito e mi accorgo che l'anteriore saltella in percorrenza quando ho il gas chiuso: mi fermo sulla griglia e il tecnico della FG mi da' un paio di click sulla forcella, ma sara' un incognita.Mi si girano i cilindri e penso: vaffanc... come va', va'. Parto bene, cerco di prendermi i riferimenti per le staccate dagli altri; mi accorgo che in certi punti sono veloce (Arrabbiate e esse) ma perdo nelle curve che chiudono e se cerco di forzare mi si chiude davanti; non riesco a tenere il passo dei primi ma gli altri non sono troppo lontani. Mi giro e dietro non ho nessuno: tiro a finire la gara senza esagerare, sono 5° assoluto e 4° della categoria Oltre. Arrivo ai box e mi dicono che devo andare sul podio perche' Zacchero col Raptor è stato penalizzato di 30 secondi per partenza anticipata. Sono terzo e la fortuna che mi aveva tolto un bel piazzamento a Magione mi ha restituito quello che mi doveva (deve aver capito che mi stavo sbattendo forte e che forse un podio lo meritavamo). Come tutte le fiabe questo campionato finisce con un lieto fine e se magari la Guzzi ci da' due mani il prossimo anno faremo la Supertwin; magari rompiamo le balle ai DUCATI".


E' evidente che lo sforzo prodotto nell’arco della stagione da lui e dal suo team e’ stato davvero tanto (vi lascio immaginare le trasferte provenendo dalla Sardegna!), ben maggiore dei risultati ottenuti, cosi' nei box gli sguardi verso il futuro restano vaghi. Corda, Fraternale, Maffezzini, Guareschi meriterebbero ben altro: hanno fatto vedere a tutti che qualcosa si puo’ fare, perlomeno in un campionato come questo. Lo stesso Maffezzini, indipendentemente dai risultati, va certamente ringraziato per aver aperto la strada lo scorso anno e coinvolto un po’ tutti in questa autentica avventura, come ha ricordato Corda. Arriva anche Fraternale a complimentarsi con Fabio e Pierluigi, e cosi’ si fa immediatamente ‘salotto’, e con Scola partono una raffica di considerazioni tecniche e ipotesi di intervento per il futuro, che e’ proprio tutto da delineare. L’ambiente si fa delizioso: fa un certo effetto vedere Bruno Scola, l’uomo che in questo momento piu’ rappresenta la storia agonistica della Guzzi (ovviamente riferita al V90), a bordo pista ancora a discutere di bielle Carrillo, di valvole maggiorate, di anticipi d’accensione come ai vecchi tempi!.

Fabio Sotgiu con la coppa conquistata Davide Fraternale con Pierluigi Corda Fabio con Bruno Scola


Il Mugello, con tutti gli altri circuiti del campionato Naked, e’ stato testimone di un gruppo di personaggi che con la loro passione e competenza, con una moto non certo stravolta rispetto alla produzione di serie (prima ancora che il regolamento e’ la fiche di omologazione che non ne da’ possibilita’), con spirito di sana rivalita’ ma anche con sincera collaborazione hanno dimostrato che ci si puo’ ancora divertire, e forse anche qualcosa di piu’. Ora sta a qualcuno saper raccogliere in tempo.

E vai di anticipi, curve, mappature... I terminali forniti dalla Moto Guzzi Non male la carena... :-)



CLASSIFICA FINALE GARA 8 (manche unica):

1 – Giorgio Cantalupo (Ducati Monster S4) in 19’27”.110 alla media di 145,605 kmh
2 – Massimo Accornero (Cagiva V-Raptor) in 19’38”596
3 – Sauro Valentini (Honda Hornet 600) in 19’57”648
4 – Fabio Sotgiu (Guzzi V11 Naked) in 20’01”145
5 – Davide Manghi (Honda Hornet 600) in 20’09”352
6 – Francesco Manoni (Honda Hornet 600) in 20’09”936
7 – Stefano Domenic (Suzuki SV 650) in 20’10”533
8 – Alessandro Della Lunga (Honda Hornet 600) in 20’15”699
9 – Gian Marco Trabalzini (Honda Hornet 600) in 20’20”514
10 – Aldo Zacchero (Cagiva V-Raptor) in 19’51”110 + 30” penalita’
11 – Alberto Ghioni (Honda Hornet 600) in 20’25”509
12 – Gennaro Olive (Honda Hornet 600) in 20’29”114
13 – Gelsomino Papa (Honda Hornet 600) in 20’31”096
14 – Davide Fraternale (Guzzi V11 Sport) in 20’52”594
15 – Roberto Luzi (Honda Hornet 600) in 21’16”452
16 – Ercole Maffezzini (Guzzi V11 Scura) in 21’29”621
17 – Oscar Bacco (Guzzi V11 Naked) a 1 giro

Ritirato:
Antonio Marzo (Honda Hornet 600)

Giro piu’ veloce: Giorgio Cantalupo in 2’08”800

 

© Anima Guzzista