Campionato
Italiano Naked:
Gara
7
Magione:
se la fortuna è cieca la sfortuna....
di Fange con la collaborazione di Andrea Bornago
L'entrata
in un circuito mi suscita sempre una forte emoziona che
si concentra più che altro all'altezza dello stomaco
sottoforma di un indurimento di quei pochi addominali
sopravvissuti ai tanti bagordi a cui spesso mi concedo.
Mentre si sopraggiunge nel paddock il sottofondo
proveniente dalla pista e generato dai motori spremuti
fino al limite della sopportazione meccanica crea
un'atmosfera unica che ha la capacità di annullare
nella mia mente tutti quei pensieri che non riguardano
argomenti motoristici.
Il
circuito di Magione ha un aspetto familiare che non
mette per nulla in soggezione, forse per le ridotte
dimensioni del paddock o non so per quale altro motivo,
fatto sta che su questa pista sembra di essere arrivati
ad un ritrovo di amici, ad anni luce dalla fifa che
invece infonde l'ingresso ad altre piste come ad esempio
il Mugello o Imola.
In
questo clima benevolo troviamo l'oggetto del nostro
interesse presso il box n. 16: la V11 Sport Naked
proveniente dal concessionario di Pierluigi Corda di
Sassari con il suo fido cavaliere Fabio Sotgiu che ha il
compito di condurla verso giri sempre più veloci.
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La
V11 Sport Naked di Pierluigi 'Pigi' Corda |
Senza
dubbio intimorisce!! |
Durante
la pausa estiva di agosto mentre la maggior parte dei
Guzzisti se la spassava tra mare e montagna, la moto
veniva messa sotto i ferri di un luminare della
meccanica di Mandello: Bruno Scola.
Gli
oculati interventi hanno riguardato la sostituzione
dell'albero a cammes con uno più performante ma
rispettoso del regolamento che nel campionato Naked non
concede molto spazio all'elaborazione. Poi è stata
rimappata la centralina che è rimasta quella di serie.
I risultati al banco si sono visti subito e la curva di
potenza è salita di oltre 5 cavalli mentre la coppia,
anch'essa incrementata, si è regolarizzata
nell'erogazione risultando più lineare e progressiva.
I tempi
sul giro sono scesi subito, infatti durante i giri di
test a Magione il tempo è risultato di ben 3 secondi
inferiore a quello fatto registrare durante la gara
disputata su questo circuito il 5 maggio scorso. Se
all'ora eravamo su tempi dell'ordine di 1'22''750 ora
siamo su 1'19''750!!!
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Il
prezioso cerchio in magnesio Marvic. Il
risparmio di peso all'anteriore è di 4-5 kg. |
Il
cerchio posteriore in magnesio consente di
risparmiare ben 7 kg. Peccato per l'assenza del
parastrappi sul mozzo. |
Ma
torniamo agli aggiornamenti apportati alla moto. Oltre
agli interventi firmati Scola, la moto ora esibisce due
cerchi in magnesio firmati Marvic ripescati dalla
produzione che veniva fatta per la Daytona prima serie.
Il posteriore ha un rispettoso canale da 5,5 pollici e
risulta quindi perfetto per la V11 se non fosse che la
mancanza del parastrappi costituito da tamponi in gomma
sul mozzo crea qualche inquietudine ma Sotgiu dice di
non risentirne particolarmente durante la guida.
Lui
magari non ne risente ma come vedremo purtroppo è la
moto a risentirne....
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Il
nuovo computer di bordo |
Il
nuovo mono FG al posteriore |
Un
nuovo computer di bordo permette di tenere sotto
controllo i tempi e i dati tecnici durante i giri.
La
sospensione posteriore di serie è stata accantonata a
favore di un monoammortizzatore 'FG'. Pigi Corda mi
spiega che questa scelta è stata fatta oltre che per la
validità del mono, anche alla luce del fatto che la FG
offre assistenza tecnica in pista per la messa a punto
delle sospensioni, elemento di vitale importanza per un
pilota che così può sperare di riuscire a trovare il
giusto setting semplicemente spiegando i suoi desideri
al tecnico che cercherà di esaudirli.
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Fabio
Sotgiu spiega al tecnico FG cosa vorrebbe dalle
sospensioni |
Il
tecnico FG cerca di tradurre in pratica le
richieste del pilota |
Si
cerca di capire se il posteriore necessita di
interventi |
In
effetti assistiamo quasi ad un rito che si svolge in
diverse fasi ben distinte. La prima fase consiste in un
lungo colloquio tra il pilota (in questo caso Fabio) ed
il tecnico della FG. Poi il tecnico passa alla fase
pratica e comincia a lavorare sui registri della
forcella. Infine ci si sposta al posteriore dove si
cerca di capire di cosa necessita il mono anche con
l'ausilio di alcuni test.
C'è da
dire che tutto questo è stato fatto poco prima della
partenza quindi senza la possibilità di provare gli
interventi prima della gara. Per fortuna poi si
riveleranno azzeccati anche se serviranno a poco...
Prima
della gara tutti scrutano il cielo alla ricerca di
qualche informazione meteorologica visto che alcune
gocce di pioggia quando manca poco alla partenza hanno
fatto temere per una gara bagnata e quindi poco
divertente.
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Sotgiu
indossa la nostra maglietta quasi di nascosto |
Smascherato
viene invitato ad una foto di gruppo |
Dopo
aver fatto gli esperti meteorologi per qualche minuto
rientriamo nel box e troviamo Sotgiu intento a mettersi
la tuta. Sotto il corpetto protettivo scorgo una scritta
familiare: la maglietta di Anima Guzzista!! Agguanto la
Nikon e sparo una foto in fretta e furia temendo che
Fabio non avrebbe interrotto la sua vestizione per
mettersi in posa. Accade spesso che prima di una gara i
piloti entrano in uno stato di concentrazione dal quale
non vogliono essere distratti. Invece Fabio alza gli
occhi mi guarda e sorride. Io ne approfitto e lo porto
fuori dal box temendo che la scarsa luce interna avrebbe
reso nulla la foto appena fatta. A Fabio si aggiungono
Corda ed il 'Tatuato' e la 'missione foto' è
compiuta!!!
La
griglia di partenza si presenta affollatissima perchè i
ritardi accumulati durante le altre gare della giornata
hanno costretto la direzione gara a far partire insieme
due diverse categorie: le Naked e le 600 Special. Si
contano in pista circa 25 moto. Praticamente una
bolgia!! Ma ormai sono quasi le 18:00 e non c'è altra
scelta.
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Sotgiu
in griglia chiede gli ultimi aggiustamenti alla
forcella |
Il
Guzzone lotta con i denti |
Fabio
in partenza è bruciante, pur avendo davanti a se un
nuvolo di moto tra naked e special si incunea nel gruppo
cercando una traiettoria libera e alla seconda curva si
ritrova tra le prime dieci moto. La sua guida è fluida
e decisa e la moto sembra rispondere egregiamente al
comando del gas.
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Terrificante
la progressione in uscita di curva |
Dietro
di lui molte special |
Dalla
nostra posizione assistiamo all'uscita della moto dal
tornante e l'apertura del gas provoca un balzo
impressionante della moto in avanti. Sembra avere un 'qualcosa'
in più degli altri per l'accelerazione che riesce ad
esprimere. In effetti durante la gara alcuni piloti
dovranno subire passivamente tale progressione visto che
anche molte 600 Special verranno impietosamente messe
dietro dal Guzzone inferocito. Passano 8 giri da
applauso con il V11 che riesce a tenere dietro molte
Hornet e anche molte 600 Special tra cui Yamaha R6 e
Honda CBR600 tutte elaborate.
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Al
nono giro succede il 'fattaccio'. Sotgiu si
dirige verso il bordo-pista |
Scende
dalla moto molto deluso |
Per
la rabbia si toglie un guanto e lo scaraventa a
terra |
L'attesa
della fine della gara è alquanto umiliante |
Al nono
giro, proprio davanti alla nostra postazione assistiamo
ad una scena che ci riempie il cuore di tristezza e
rabbia. La moto di Sotgiu si ferma improvvisamente.
Fabio tira la frizione e sfrutta la spinta rimasta per
accostare la moto al bordo della pista. Capiamo che la
gara è finita e gli atteggiamenti di Sotgiu fanno
trapelare una rabbia ed una frustrazione che diventa
lampante quando Fabio scaraventa con rabbia un guanto a
terra non curante dei fischietti dei commissari di gara
che invitano il pilota a lasciare velocemente la pista.
Dopo aver scavalcato il gard-rail Fabio dovrà attendere
la fine della gara vedendosi sfilare davanti tutti i
piloti che si era faticosamente messo dietro. Una scena
senz'altro deludente.
Dopo la
bandiera a scacchi aiutiamo Fabio a spingere la moto
fino ai box visto che ha rifiutato l'invito dei
commissari di gara a lasciare che fossero i mezzi di
servizio della pista a trasportare la moto fino ai
box.
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Sotgiu
e Pigi Corda discutono sull'accaduto |
Sulla
corsia dei box troviamo Pigi Corda affranto e un pò
stupito dell'accaduto tanto che ancora prima di giungere
al proprio box Pigi si ferma per un esame volante alla
moto alla ricerca della causa del guasto. Fabio sostiene
che ha ceduto il cambio ma la Guzzi stessa aveva
assicurato a Pigi che i nuovi cambi sono stati molto
migliorati e quindi la nostra attenzione si sposta sulla
trasmissione. Giunti al box n. 16 un esame più attento
rivela che la causa della panne è la rottura netta
dell'alberino che porta il moto dal secondo giunto al
pignone, praticamente all'entrata della scatola della
coppia conica. Fabio esclama:'ad averci pensato prima
l'avremmo cambiato visto che questo ha già tre gare
sulle spalle'. Però c'è da dire che la mancanza del
parastrappi sul cerchio posteriore è un elemento nuovo
sulla moto e che ha indubbiamente contribuito alla
rottura di questo componente. Quindi prevedere questo
tipo di rottura sarebbe stato difficilissimo per
chiunque.
La
classifica finale della gara dice che al giro in cui il
Guzzone si è fermato era ottavo assoluto. Cioè davanti
a Sotgiu c'erano solo alcune naked e le 600 Special.
Inoltre la velocità massima sul rettilineo del
traguardo (il più corto dei due rettilinei di Magione)
è identica a quella del Monster S4 di Cantalupo
attualmente in testa alla classifica generale. Se avesse
corso fino alla fine sarebbe giunto tra le prime cinque
naked. Un enorme passo avanti!!!
Certo
che nel box la delusione è tanta ma manca ancora una
gara alla fine del campionato. La grandiosa pista del
Mugello attende i piloti per l'8 settembre. Dal
telefonino di Corda anche Fraternale, rimasto a casa per
i troppi impegni di lavoro, esprime apprezzamenti
per gli avanzamenti fatti dalla moto sarda. Pigi poi mi
passa il cellulare e Davide Fraternale mi promette che
al Mugello ci sarà anche lui con la sua V11 che nel
frattempo non è rimasta certo a prender polvere e che
sulla pista toscana si saprà difendere adeguatamente
dagli avversari.
Non mi
resta che fare i complimenti a queste persone che hanno
preso terribilmente sul serio le competizioni a cui
partecipano. Se avessero voluto semplicemente
raggiungere un obiettivo pubblicitario a favore dei loro
concessionari si sarebbero potuti impegnare molto meno
di ciò che hanno invece fatto. Penso solo al fatto di
portare una moto da Sassari a Carate Brianza (MI) da
Bruno Scola per fargli prendere 5 cavalli. E' un impegno
che va certamente oltre un puro scopo
pubblicitario.
Come da
sempre accade, una strana ebbrezza pervade chi è a
contatto con queste moto e fin'ora nessun psichiatra,
psicanalista o psicologo è mai riuscito a spiegare
questo fenomeno. Ci vediamo al Mugello, mi raccomando
non mancate!!!
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Corda
ha trovato questo adesivo su internet e lo ha
voluto sul serbatoio. Gli piace chiamare la sua
moto 'trattorino'!!! |
V
Fange
© Anima Guzzista
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