Campionato Italiano Naked 2002

Gare

- Varano

- Misano

- Magione

- Filmati Magione

- Vallelunga

- Magione 1/9

- Mugello 8/9

Servizi

- I piloti Guzzi

- Intervista a Fabio Sotgiu

- Il paddock

 

Campionato Italiano Naked: 

Gara 7

 

Magione: se la fortuna è cieca la sfortuna....

 

di Fange con la collaborazione di Andrea Bornago

 

 

L'entrata in un circuito mi suscita sempre una forte emoziona che si concentra più che altro all'altezza dello stomaco sottoforma di un indurimento di quei pochi addominali sopravvissuti ai tanti bagordi a cui spesso mi concedo. Mentre si sopraggiunge nel paddock il sottofondo proveniente dalla pista e generato dai motori spremuti fino al limite della sopportazione meccanica crea un'atmosfera unica che ha la capacità di annullare nella mia mente tutti quei pensieri che non riguardano argomenti motoristici.

 

Il circuito di Magione ha un aspetto familiare che non mette per nulla in soggezione, forse per le ridotte dimensioni del paddock o non so per quale altro motivo, fatto sta che su questa pista sembra di essere arrivati ad un ritrovo di amici, ad anni luce dalla fifa che invece infonde l'ingresso ad altre piste come ad esempio il Mugello o Imola.

 

In questo clima benevolo troviamo l'oggetto del nostro interesse presso il box n. 16: la V11 Sport Naked proveniente dal concessionario di Pierluigi Corda di Sassari con il suo fido cavaliere Fabio Sotgiu che ha il compito di condurla verso giri sempre più veloci.

La V11 Sport Naked di Pierluigi 'Pigi' Corda Senza dubbio intimorisce!!

Durante la pausa estiva di agosto mentre la maggior parte dei Guzzisti se la spassava tra mare e montagna, la moto veniva messa sotto i ferri di un luminare della meccanica di Mandello: Bruno Scola.

Gli oculati interventi hanno riguardato la sostituzione dell'albero a cammes con uno più performante ma rispettoso del regolamento che nel campionato Naked non concede molto spazio all'elaborazione. Poi è stata rimappata la centralina che è rimasta quella di serie. I risultati al banco si sono visti subito e la curva di potenza è salita di oltre 5 cavalli mentre la coppia, anch'essa incrementata, si è regolarizzata nell'erogazione risultando più lineare e progressiva.

I tempi sul giro sono scesi subito, infatti durante i giri di test a Magione il tempo è risultato di ben 3 secondi inferiore a quello fatto registrare durante la gara disputata su questo circuito il 5 maggio scorso. Se all'ora eravamo su tempi dell'ordine di 1'22''750 ora siamo su 1'19''750!!!

Il prezioso cerchio in magnesio Marvic. Il risparmio di peso all'anteriore è di 4-5 kg. Il cerchio posteriore in magnesio consente di risparmiare ben 7 kg. Peccato per l'assenza del parastrappi sul mozzo.

Ma torniamo agli aggiornamenti apportati alla moto. Oltre agli interventi firmati Scola, la moto ora esibisce due cerchi in magnesio firmati Marvic ripescati dalla produzione che veniva fatta per la Daytona prima serie. Il posteriore ha un rispettoso canale da 5,5 pollici e risulta quindi perfetto per la V11 se non fosse che la mancanza del parastrappi costituito da tamponi in gomma sul mozzo crea qualche inquietudine ma Sotgiu dice di non risentirne particolarmente durante la guida. 

Lui magari non ne risente ma come vedremo purtroppo è la moto a risentirne....

Il nuovo computer di bordo Il nuovo mono FG al posteriore

Un nuovo computer di bordo permette di tenere sotto controllo i tempi e i dati tecnici durante i giri.

La sospensione posteriore di serie è stata accantonata a favore di un monoammortizzatore 'FG'. Pigi Corda mi spiega che questa scelta è stata fatta oltre che per la validità del mono, anche alla luce del fatto che la FG offre assistenza tecnica in pista per la messa a punto delle sospensioni, elemento di vitale importanza per un pilota che così può sperare di riuscire a trovare il giusto setting semplicemente spiegando i suoi desideri al tecnico che cercherà di esaudirli.

Fabio Sotgiu spiega al tecnico FG cosa vorrebbe dalle sospensioni Il tecnico FG cerca di tradurre in pratica le richieste del pilota Si cerca di capire se il posteriore necessita di interventi

In effetti assistiamo quasi ad un rito che si svolge in diverse fasi ben distinte. La prima fase consiste in un lungo colloquio tra il pilota (in questo caso Fabio) ed il tecnico della FG. Poi il tecnico passa alla fase pratica e comincia a lavorare sui registri della forcella. Infine ci si sposta al posteriore dove si cerca di capire di cosa necessita il mono anche con l'ausilio di alcuni test.

C'è da dire che tutto questo è stato fatto poco prima della partenza quindi senza la possibilità di provare gli interventi prima della gara. Per fortuna poi si riveleranno azzeccati anche se serviranno a poco...

Prima della gara tutti scrutano il cielo alla ricerca di qualche informazione meteorologica visto che alcune gocce di pioggia quando manca poco alla partenza hanno fatto temere per una gara bagnata e quindi poco divertente.

Sotgiu indossa la nostra maglietta quasi di nascosto Smascherato viene invitato ad una foto di gruppo

Dopo aver fatto gli esperti meteorologi per qualche minuto rientriamo nel box e troviamo Sotgiu intento a mettersi la tuta. Sotto il corpetto protettivo scorgo una scritta familiare: la maglietta di Anima Guzzista!! Agguanto la Nikon e sparo una foto in fretta e furia temendo che Fabio non avrebbe interrotto la sua vestizione per mettersi in posa. Accade spesso che prima di una gara i piloti entrano in uno stato di concentrazione dal quale non vogliono essere distratti. Invece Fabio alza gli occhi mi guarda e sorride. Io ne approfitto e lo porto fuori dal box temendo che la scarsa luce interna avrebbe reso nulla la foto appena fatta. A Fabio si aggiungono Corda ed il 'Tatuato' e la 'missione foto' è compiuta!!!

 

La griglia di partenza si presenta affollatissima perchè i ritardi accumulati durante le altre gare della giornata hanno costretto la direzione gara a far partire insieme due diverse categorie: le Naked e le 600 Special. Si contano in pista circa 25 moto. Praticamente una bolgia!! Ma ormai sono quasi le 18:00 e non c'è altra scelta. 

Sotgiu in griglia chiede gli ultimi aggiustamenti alla forcella Il Guzzone lotta con i denti

Fabio in partenza è bruciante, pur avendo davanti a se un nuvolo di moto tra naked e special si incunea nel gruppo cercando una traiettoria libera e alla seconda curva si ritrova tra le prime dieci moto. La sua guida è fluida e decisa e la moto sembra rispondere egregiamente al comando del gas.

Terrificante la progressione in uscita di curva Dietro di lui molte special

Dalla nostra posizione assistiamo all'uscita della moto dal tornante e l'apertura del gas provoca un balzo impressionante della moto in avanti. Sembra avere un 'qualcosa' in più degli altri per l'accelerazione che riesce ad esprimere. In effetti durante la gara alcuni piloti dovranno subire passivamente tale progressione visto che anche molte 600 Special verranno impietosamente messe dietro dal Guzzone inferocito. Passano 8 giri da applauso con il V11 che riesce a tenere dietro molte Hornet e anche molte 600 Special tra cui Yamaha R6 e Honda CBR600 tutte elaborate.

Al nono giro succede il 'fattaccio'. Sotgiu si dirige verso il bordo-pista Scende dalla moto molto deluso Per la rabbia si toglie un guanto e lo scaraventa a terra L'attesa della fine della gara è alquanto umiliante

Al nono giro, proprio davanti alla nostra postazione assistiamo ad una scena che ci riempie il cuore di tristezza e rabbia. La moto di Sotgiu si ferma improvvisamente. Fabio tira la frizione e sfrutta la spinta rimasta per accostare la moto al bordo della pista. Capiamo che la gara è finita e gli atteggiamenti di Sotgiu fanno trapelare una rabbia ed una frustrazione che diventa lampante quando Fabio scaraventa con rabbia un guanto a terra non curante dei fischietti dei commissari di gara che invitano il pilota a lasciare velocemente la pista. Dopo aver scavalcato il gard-rail Fabio dovrà attendere la fine della gara vedendosi sfilare davanti tutti i piloti che si era faticosamente messo dietro. Una scena senz'altro deludente.

Dopo la bandiera a scacchi aiutiamo Fabio a spingere la moto fino ai box visto che ha rifiutato l'invito dei commissari di gara a lasciare che fossero i mezzi di servizio  della pista a trasportare la moto fino ai box.

Sotgiu e Pigi Corda discutono sull'accaduto

 Sulla corsia dei box troviamo Pigi Corda affranto e un pò stupito dell'accaduto tanto che ancora prima di giungere al proprio box Pigi si ferma per un esame volante alla moto alla ricerca della causa del guasto. Fabio sostiene che ha ceduto il cambio ma la Guzzi stessa aveva assicurato a Pigi che i nuovi cambi sono stati molto migliorati e quindi la nostra attenzione si sposta sulla trasmissione. Giunti al box n. 16 un esame più attento rivela che la causa della panne è la rottura netta dell'alberino che porta il moto dal secondo giunto al pignone, praticamente all'entrata della scatola della coppia conica. Fabio esclama:'ad averci pensato prima l'avremmo cambiato visto che questo ha già tre gare sulle spalle'. Però c'è da dire che la mancanza del parastrappi sul cerchio posteriore è un elemento nuovo sulla moto e che ha indubbiamente contribuito alla rottura di questo componente. Quindi prevedere questo tipo di rottura sarebbe stato difficilissimo per chiunque. 

La classifica finale della gara dice che al giro in cui il Guzzone si è fermato era ottavo assoluto. Cioè davanti a Sotgiu c'erano solo alcune naked e le 600 Special. Inoltre la velocità massima sul rettilineo del traguardo (il più corto dei due rettilinei di Magione) è identica a quella del Monster S4 di Cantalupo attualmente in testa alla classifica generale. Se avesse corso fino alla fine sarebbe giunto tra le prime cinque naked. Un enorme passo avanti!!!

Certo che nel box la delusione è tanta ma manca ancora una gara alla fine del campionato. La grandiosa pista del Mugello attende i piloti per l'8 settembre. Dal telefonino di Corda anche Fraternale, rimasto a casa per i troppi impegni di lavoro,  esprime apprezzamenti per gli avanzamenti fatti dalla moto sarda. Pigi poi mi passa il cellulare e Davide Fraternale mi promette che al Mugello ci sarà anche lui con la sua V11 che nel frattempo non è rimasta certo a prender polvere e che sulla pista toscana si saprà difendere adeguatamente dagli avversari.

Non mi resta che fare i complimenti a queste persone che hanno preso terribilmente sul serio le competizioni a cui partecipano. Se avessero voluto semplicemente raggiungere un obiettivo pubblicitario a favore dei loro concessionari si sarebbero potuti impegnare molto meno di ciò che hanno invece fatto. Penso solo al fatto di portare una moto da Sassari a Carate Brianza (MI) da Bruno Scola per fargli prendere 5 cavalli. E' un impegno che va certamente oltre un puro scopo pubblicitario. 

Come da sempre accade, una strana ebbrezza pervade chi è a contatto con queste moto e fin'ora nessun psichiatra, psicanalista o psicologo è mai riuscito a spiegare questo fenomeno. Ci vediamo al Mugello, mi raccomando non mancate!!!

Corda ha trovato questo adesivo su internet e lo ha voluto sul serbatoio. Gli piace chiamare la sua moto 'trattorino'!!!

V

Fange

 

© Anima Guzzista