Campionato Italiano Naked 2002

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I piloti

 

 

a cura di Fange

 

Ora andiamo a conoscere meglio questi personaggi che spinti esclusivamente da irrefrenabile passione rinunciano a passare le domeniche tranquillamente a casa per far ruggire i bicilindrici sui circuiti di tutta Italia.

 

Ercole Maffezzini e Oscar Bacco

 

Ercole è molto conosciuto tra i guzzisti essendo il titolare della nota concessionaria Guzzi Motor Bike di Senago in provincia di Milano.

Con lui c'è anche la moglie che sembra non essere da meno in quanto a passione.

 

E. Maffezzini a sx con la V11 e O. Bacco con la 1100 Sport

 

Ercole ha una V11 Sport Naked praticamente originale. Ha su degli scarichi in carbonio e gomme slik.

Da come parla si capisce che è veramente innamorato delle Guzzi e ha convinto il suo amico Oscar Bacco ad accompagnarlo in questa impresa con il 1100 Sport. Le moto sono molto belle e fanno venire voglia di saltarci su e fare qualche giro in pista per provarle. A dire il vero tutti i piloti guzzisti presenti ci diranno poi che è sempre Ercole che tira tutti per il colletto per farli iscrivere a questo campionato. Sembra che abbia uno strano potere di coinvolgere persone che non pensano neanche lontanamente a correre con una Guzzi a iniziare questa avventura.

Probabilmente se smettesse di correre lui di Guzzi in gara non ne vedremmo più.

 

 

Davide Fraternale

 

Con Davide abbiamo parlato a lungo. Lui rappresenta il classico caso di persona sana che contrae il virus guzzista. Fino a qualche tempo fa per lui le Guzzi erano emozionanti al pari del frigorifero o della lavatrice che usa la mamma in casa. Poi il suo socio appasionato di Guzzi, ha cominciato a punzecchiarlo con cose del tipo: "…e prova una Guzzi, dai che non te ne pentirai…".

Un bel giorno Davide sta Guzzi l'ha provata ed essendo le Guzzi contagiose in modo spaventoso al solo contatto la malattia lo ha rapito e non lo ha più lasciato.

 

Il simpatico Davide Fraternale con la sua creatura

 

Davide gestisce un concessionario Guzzi a Melegnano: Hobby Moto 2. Spinto anche da Maffezzini che come ho già detto pare essere il vero collante tra questi personaggi, ha preso una V11 Sport primo tipo (quella corta) ed ha cominciato a studiarla per capire cosa se ne poteva cavare. Le prove al banco in configurazione originale non lo hanno incoraggiato molto. Il fatidico e famoso buco di coppia a 4000 giri era evidente e visto sul grafico appariva come una ferita nell'erogazione del motore. Allora ha cominciato a provare centraline finchè non ne ha trovata una che opportunamente mappata gli ha permesso di migliorare molto le caratteristiche del motore unitamente a pochi interventi alle testate e ad una equilibrata generale agli organi del motore che sono operazioni praticamente obbligatorie per chi vuole correre. Ora la sua moto ha guadagnato circa un kgm di coppia su tutta la curva spianando il buco a 4000 giri e diversi cavalli di potenza massima con una erogazione molto più lineare e favorevole di prima. Tutto questo Davide ce lo ha documentato a suon di grafici e tabelle frutto delle numerose prove al banco. Insomma il ragazzo è preparato e ha intrapreso la strada giusta per far andare forte la sua moto. Lo seguiremo con attenzione.

 

 

Rimangono alcuni problemi difficilmente risolvibili: Davide è alto un metro e 82 e pesa 89 kg. Questo comporta che le pedane non riesce a metterle tanto in alto altrimenti non entra più nella moto e nelle curve più strette non sa come evitare di rompere le leve di cambio e freno. Qui a Magione dove di curve strette ce ne sono diverse ha segato la pedana del cambio oltremisura e sinceramente non so se io riuscirei a guidare la moto in quelle condizioni. Ma questo non è bastato a evitare di grattare per terra anche quel piccolo mozzicone di leva che aveva lasciato.

 

La minuscola pedana prima della gara... ...e dopo la gara

 

Inoltre anche le sue lunghe gambe sono un problema e non potendole segare come ha fatto con la pedana è costretto a strusciarle a terra in modo esagerato. Una saponetta non basta per una intera gara!!!

 

La tuta di Davide consumata fino alla foratura

 

Tornando alla moto ci dice che lui preferisce la V11 primo tipo, quella più corta e che secondo lui le sospensioni di serie vanno benissimo così. In effetti durante la gara la sua moto era stabilissima e precisa. Al posteriore invece è fermamente convinto che la sostituzione del cerchio originale da 4,5 pollici con quello della nuova V11 da 5,5 sia un'operazione obbligatoria e oltretutto a suo dire se adottato su moto usate normalmente su strada mantenendo la gomma da 170 originale risolve completamente i problemi di ondeggiamenti alle alte velocità che affliggono la prima serie.

Finiamo la chiacchierata con Davide Fraternale con un commento positivo da parte sua verso la ripresa Guzzi. Ci racconta che diverse persone presso il suo concessionario stanno dando indietro le custom che andavano di moda negli anni scorsi tipo l'Honda Shadow per prendersi California nuove di pacca o altri che rinunciano al celeberrimo Monster per le nuove V11.

Questo non può farci altro che piacere!!

 

 

Fabio Sotgiu, Pierluigi Corda, Massimo Bianchi

 

Questi tre signori per partecipare alle gare del campionato naked, si imbarcano ogni volta dalla Sardegna per raggiungere il campo di gara. Non so quante altre persone riuscirebbero a trovare nella passione la forza per affrontare ogni volta questo tram tram.

Anche qui la passione Guzzi si rivela come una strana malattia difficilmente spiegabile.

Pierluigi Corda è il titolare dell’omonima Guzzi sarda e per la precisione di Sassari. E' una persona gentilissima e come Fraternale anche lui è molto preparato tecnicamente sulla moto che sta portando in gara. Ci racconta che lui preferisce la V11 Scura (quella lunga) perché a suo parere non perde in maneggevolezza rispetto a quella corta ma guadagna molto in stabilità. A questo punto penso che la diatriba tra chi preferisce la V11 corta e chi la V11 lunga sia più una questione di gusti che di specifiche tecniche.

 

P. Corda a dx con F. Sotgiu

 

La moto è originale a parte i soliti lavori che si fanno per preparare una moto per un campionato: lucidatura condotti, equilibratura degli organi interni del motore, impianto di scarico e centralina rimappata. Questi lavori sono eseguiti da Massimo Bianchi, il meccanico che ha in cura la moto di Corda.

Molto interessante invece la digressione che Pierluigi fa parlando della collocazione della V11 sul mercato.

E' fermamente convinto che se la V11 Naked e la V11 Le Mans non fossero state presentate come sportive eredi delle micidiali e mitiche V7Sport e 850 Le Mans degli anni ‘70 ma bensì come delle roadster (tipo la BMW R1150R per capirci) con un manubrio più turistico e con accessori dedicati ai viaggiatori, sarebbe risultato un successo di mercato notevolmente superiore a quello che invece c’è stato facendo passare una moto da 235 kg per una sportiva!!

Poi torniamo a parlare della sua V11 e ci da il suo parere sui supporti aggiuntivi del motore che sono stati introdotti sulla versione con interasse più lungo. Secondo lui sono accorgimenti necessari, soprattutto i due tiranti posti tra il basamento e le piastre di supporto al cambio. La sua sensazione è che prima di questi interventi il telaio soffrisse di una scarsa rigidità torsionale proprio nella zona in cui è infulcrato il forcellone.

Ci parla poi molto bene della Quota e sembra veramente entusiasta del telaio di quella moto tanto da far trasparire che se la moto che sta portando in pista avesse avuto quel telaio lui sarebbe stato molto più contento.

Sotgiu invece è di poche parole, d'altronde sta per iniziare la gara e il suo volto è concentrato sul tracciato e sugli avversari che dovrà affrontare. Comunque è un pilota con una notevole esperienza e corre da diversi anni anche in campionati di classe europea. In effetti in pista la sua classe si vede mentre fa notevoli staccate e mentre percorre le curve in maniera veramente pulita e armoniosa.

 

 

Fange

 

 

© Anima Guzzista