I
piloti
a cura
di Fange
Ora andiamo a conoscere meglio questi personaggi che
spinti esclusivamente da irrefrenabile passione
rinunciano a passare le domeniche tranquillamente a casa
per far ruggire i bicilindrici sui circuiti di tutta
Italia.
Ercole Maffezzini e Oscar Bacco
Ercole è molto conosciuto tra i guzzisti essendo il
titolare della nota concessionaria Guzzi Motor Bike di Senago in provincia di Milano.
Con lui c'è anche la moglie che sembra non essere da
meno in quanto a passione.
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E. Maffezzini a sx
con la V11 e O. Bacco con la 1100 Sport |
Ercole ha una V11 Sport Naked praticamente originale.
Ha su degli scarichi in carbonio e gomme slik.
Da come parla si capisce che è veramente innamorato
delle Guzzi e ha convinto il suo amico Oscar Bacco ad
accompagnarlo in questa impresa con il 1100 Sport. Le
moto sono molto belle e fanno venire voglia di saltarci
su e fare qualche giro in pista per provarle. A dire il
vero tutti i piloti guzzisti presenti ci diranno poi che
è sempre Ercole che tira tutti per il colletto per
farli iscrivere a questo campionato. Sembra che abbia
uno strano potere di coinvolgere persone che non pensano
neanche lontanamente a correre con una Guzzi a iniziare
questa avventura.
Probabilmente se smettesse di correre lui di Guzzi in
gara non ne vedremmo più.
Davide Fraternale
Con Davide abbiamo parlato a lungo. Lui rappresenta
il classico caso di persona sana che contrae il virus
guzzista. Fino a qualche tempo fa per lui le Guzzi erano
emozionanti al pari del frigorifero o della lavatrice
che usa la mamma in casa. Poi il suo socio appasionato
di Guzzi, ha cominciato a punzecchiarlo con cose del
tipo: "…e prova una Guzzi, dai che non te ne
pentirai…".
Un bel giorno Davide sta Guzzi l'ha provata ed
essendo le Guzzi contagiose in modo spaventoso al solo
contatto la malattia lo ha rapito e non lo ha più
lasciato.
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Il
simpatico Davide Fraternale con la sua creatura |
Davide gestisce un concessionario Guzzi a Melegnano:
Hobby Moto 2. Spinto anche da Maffezzini che come ho
già detto pare essere il vero collante tra questi
personaggi, ha preso una V11 Sport primo tipo (quella
corta) ed ha cominciato a studiarla per capire cosa se
ne poteva cavare. Le prove al banco in configurazione
originale non lo hanno incoraggiato molto. Il fatidico e
famoso buco di coppia a 4000 giri era evidente e visto
sul grafico appariva come una ferita nell'erogazione del
motore. Allora ha cominciato a provare centraline
finchè non ne ha trovata una che opportunamente mappata
gli ha permesso di migliorare molto le caratteristiche
del motore unitamente a pochi interventi alle testate e
ad una equilibrata generale agli organi del motore che
sono operazioni praticamente obbligatorie per chi vuole
correre. Ora la sua moto ha guadagnato circa un kgm di
coppia su tutta la curva spianando il buco a 4000 giri e
diversi cavalli di potenza massima con una erogazione
molto più lineare e favorevole di prima. Tutto questo
Davide ce lo ha documentato a suon di grafici e tabelle
frutto delle numerose prove al banco. Insomma il ragazzo
è preparato e ha intrapreso la strada giusta per far
andare forte la sua moto. Lo seguiremo con attenzione.
Rimangono alcuni problemi difficilmente risolvibili:
Davide è alto un metro e 82 e pesa 89 kg. Questo
comporta che le pedane non riesce a metterle tanto in
alto altrimenti non entra più nella moto e nelle curve
più strette non sa come evitare di rompere le leve di
cambio e freno. Qui a Magione dove di curve strette ce
ne sono diverse ha segato la pedana del cambio
oltremisura e sinceramente non so se io riuscirei a
guidare la moto in quelle condizioni. Ma questo non è
bastato a evitare di grattare per terra anche quel
piccolo mozzicone di leva che aveva lasciato.
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La
minuscola pedana prima della gara... |
...e
dopo la gara |
Inoltre anche le sue lunghe gambe sono un problema e
non potendole segare come ha fatto con la pedana è
costretto a strusciarle a terra in modo esagerato. Una
saponetta non basta per una intera gara!!!
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La
tuta di Davide consumata fino alla foratura |
Tornando alla moto ci dice che lui preferisce la V11
primo tipo, quella più corta e che secondo lui le
sospensioni di serie vanno benissimo così. In effetti
durante la gara la sua moto era stabilissima e precisa.
Al posteriore invece è fermamente convinto che la
sostituzione del cerchio originale da 4,5 pollici con
quello della nuova V11 da 5,5 sia un'operazione
obbligatoria e oltretutto a suo dire se adottato su moto
usate normalmente su strada mantenendo la gomma da 170
originale risolve completamente i problemi di
ondeggiamenti alle alte velocità che affliggono la
prima serie.
Finiamo la chiacchierata con Davide Fraternale con un
commento positivo da parte sua verso la ripresa Guzzi.
Ci racconta che diverse persone presso il suo
concessionario stanno dando indietro le custom che
andavano di moda negli anni scorsi tipo l'Honda Shadow
per prendersi California nuove di pacca o altri che
rinunciano al celeberrimo Monster per le nuove V11.
Questo non può farci altro che piacere!!
Fabio Sotgiu, Pierluigi Corda, Massimo Bianchi
Questi tre signori per partecipare alle gare del
campionato naked, si imbarcano ogni volta dalla Sardegna
per raggiungere il campo di gara. Non so quante altre
persone riuscirebbero a trovare nella passione la forza
per affrontare ogni volta questo tram tram.
Anche qui la passione Guzzi si rivela come una strana
malattia difficilmente spiegabile.
Pierluigi Corda è il titolare dell’omonima Guzzi
sarda e per la precisione di Sassari. E' una persona
gentilissima e come Fraternale anche lui è molto
preparato tecnicamente sulla moto che sta portando in
gara. Ci racconta che lui preferisce la V11 Scura
(quella lunga) perché a suo parere non perde in
maneggevolezza rispetto a quella corta ma guadagna molto
in stabilità. A questo punto penso che la diatriba tra
chi preferisce la V11 corta e chi la V11 lunga sia più
una questione di gusti che di specifiche tecniche.
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P.
Corda a dx con F. Sotgiu |
La moto è originale a parte i soliti lavori che si
fanno per preparare una moto per un campionato:
lucidatura condotti, equilibratura degli organi interni
del motore, impianto di scarico e centralina rimappata.
Questi lavori sono eseguiti da Massimo Bianchi, il
meccanico che ha in cura la moto di Corda.
Molto interessante invece la digressione che
Pierluigi fa parlando della collocazione della V11 sul
mercato.
E' fermamente convinto che se la V11 Naked e la V11
Le Mans non fossero state presentate come sportive eredi
delle micidiali e mitiche V7Sport e 850 Le Mans degli
anni ‘70 ma bensì come delle roadster (tipo la BMW
R1150R per capirci) con un manubrio più turistico e con
accessori dedicati ai viaggiatori, sarebbe risultato un
successo di mercato notevolmente superiore a quello che
invece c’è stato facendo passare una moto da 235 kg
per una sportiva!!
Poi torniamo a parlare della sua V11 e ci da il suo
parere sui supporti aggiuntivi del motore che sono stati
introdotti sulla versione con interasse più lungo.
Secondo lui sono accorgimenti necessari, soprattutto i
due tiranti posti tra il basamento e le piastre di
supporto al cambio. La sua sensazione è che prima di
questi interventi il telaio soffrisse di una scarsa
rigidità torsionale proprio nella zona in cui è
infulcrato il forcellone.
Ci parla poi molto bene della Quota e sembra
veramente entusiasta del telaio di quella moto tanto da
far trasparire che se la moto che sta portando in pista
avesse avuto quel telaio lui sarebbe stato molto più
contento.
Sotgiu invece è di poche parole, d'altronde sta per
iniziare la gara e il suo volto è concentrato sul
tracciato e sugli avversari che dovrà affrontare.
Comunque è un pilota con una notevole esperienza e
corre da diversi anni anche in campionati di classe
europea. In effetti in pista la sua classe si vede
mentre fa notevoli staccate e mentre percorre le curve in
maniera veramente pulita e armoniosa.
Fange
© Anima Guzzista
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