Aquile a Roma 2003

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Aquile a Roma 2003

I commenti

 

 Emozioni dall'Anima

 

Commenti in libertà sull'incontro di Ostia, tratti dal Forum di Anima Guzzista e dalle Mailing List Anima Guzzista e GuzzistiLiberi

 

 

Bello, intenso, senza pioggia, amici vecchi amici e amiche nuove...

tante moto, l'urlo dell'ottocilindri... il mirto di Pedro che andava giù giù giù di un bene...:)

Tutto bello..a parte la visione da censura di Alberto con parrucca afro anni '70....

Marcello (Monza)

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Il raduno a Ostia è stato veramente fichissimo, questo per me è il terzo, e rispetto a quelli di Mugello e di Mandello mi è sembrato di notare un crescendo di qualità, di intensità e di attività, cosa molto importante.

Non sto qui a farla lunga (anche perchè VOGLIO far rosicare un po' gli assenteisti), ma in poche parole: (...) s'è fatto un bel giro in una bella zona collinare con curve...a dir poco libidinose, le buone cene ci sono state, piene di comune allegria, s'è pure ballato in discoteca (ebbravo DJ Alberto) s'è stati fino a tardi in buona compagnia (con gli amici, la grappa, il mirto... ) abbiamo sentito il rombo della V8 (per me non è una moto, è un'esplosione di energia meccanica...), abbiamo provato i vari modelli che la Guzzi metteva a disposizione, alcuni di noi li hanno provati TUTTI, a me è rimasta nel cuore la Ballabio, è una potenza...

e quanto ho detto non è neanche tutto...

Che dire, questi giorni son volati in un attimo. (...)

A quando e dove il prossimo "Aquile a ...." ?

Toni R.

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"Domani è un altro giorno" pensò Lei mentre smontava lo stand, con le orecchie ancora piene del rombo dei bicilindrici, lì nella piana infuocata di Ostia, mentre il tramonto rosseggiava sul lago salato.

Lui aveva lo sguardo perso nel vuoto.

Formidabili quei giorni; e pensare che, solo pochi anni prima, sempre lì, ad Ostia, eravamo solo uno sparuto gruppo, una decina al massimo, senza sapere cosa ne sarebbe stato di noi, senza futuro, ma ora... centinaia, venuti anche da città lontane, qualcuno perfino dalla Svizzera.

I ricordi si accavallano nella mente: la salita all'altopiano della Tolfa, il tuonare di mille motori, le facce attonite dei paesani, l'Ing. Puccetti (padre) con parrucca afro che danza con "folle abbandono facendo dubitare che sarebbe arrivato a casa in un pezzo solo", il fischio assordante dell'otto cilindri, l'incontro con i fratelli di barba, Pedro e Piero, li conosceva solo da qualche anno, ma sembravano allattati dalla stessa balia, e.....

"Ma domani..." la voce di Lei interruppe i suoi pensieri, "Come faremo

domani, quando torneremo nelle città, come spiegheremo i nostri sguardi sognanti, le orecchie attutite dal rombo dei motori, cosa penseranno di noi?"

"Francamente, me ne infischio!" disse Lui, salì in sella e partì, senza voltarsi indietro.

Solo quando ormai era un puntino all'orizzonte infuocato del Deserto della Magliana, Lei si accorse che quel bastardo le aveva fottuto la busta dei gadgets.

Orazio (Milano)

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Ho visto anima guzzista scritto in cielo (...) ...e quando i figli dei figli dei figli più giovani, seduti attorno al focolare nelle lunghe notti d'inverno mi chiederanno di ostia, ebbene, quel giorno potrò dire: "C'ERO ANCH'IO"

Pedro (Olbia)

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Ahime... sono di nuovo in ufficio, stamane, ma lo sono solo fisicamente.

Mentalmente sono ancora in giro, tra le migliaia di moto parcheggiate alla

Rotonda...

A quando il prossimo?

Pask (Napoli)

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Innanzitutto grazie allo staff e a tutti quelli che in un modo o nell'altro hanno reso possibile il 4° incontro di Anima Guzzista, che è stato... come dire.... "perfetto".

Mi dispiace di non aver potuto fare il giro a Tolfa perchè sabato siamo arrivati tardi, ma in compenso nel pomeriggio Fabio ci ha portato a fare un giretto verso Pratica di Mare e poi ho potuto provare la Breva che mi ha stupito (semplice e divertente) e il V11 naked che mi ha impressionato (adesso lo sogno tutte notti :-)). Garzie ad Antonio Idà che, poveretto, avrà fatto quegli otto chilometri di strada chissà quante volte!

Ho finalmente conosciuto Carlo Morino che di persona è più simpatico di quanto sembra ! :-))

Volevo scusarmi con i sardi, in particolare Piero, che ci aspettava al bungalow, ma Enza ed io (soprattutto io) avevamo bevuto già tanto vino...poi in discoteca arrivavano bicchieri di grappa a destra e a manca, così il sonno ha prevalso sulla volontà.

Infine un saluto a tutte le persone che Domenica mattina non ho potuto salutare prima di andar via.

Al prossimo incontro !

Ciro (Napoli)

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Ciao Ragazzi,

vorrei aggiungere tantissime altre parole alle vostre...anche per me è stata una esperienza fantastica, con una passione unica che ci ha fatto sentire una famiglia...

Vorrei aggiungere però dei ringraziamenti:

1) A Aldo, Terry, Federico, Orazio: che hanno condiviso con me il viaggio di andata Milano-Roma, per la speciale compagnia, per la pazienza ad avermi aspettato, per aver vissuto solo poche ore insieme(in realtà 12 ore) ma intensissime...GRAZIE

2) A tutte le persone che ci hanno accolto, che sono state disponibili, simpaticissime, instancabili ad elargire consigli, aiuti psicologici (vedi Fange, si scrive così? che mentre montavo la tenda sconsolata si è presentato e mi ha chiesto se avevo bisogno di qualcosa, un aiuto, dove mettere la moto per non farla rovinare dalla resina..etc.)....e che ci hanno messo tutte le loro energie per far sì che tutto si svolgesse in maniera impeccabile...e così è stato. GRAZIE

3) A tutte le persone che ho conosciuto e quelle con le quali ho approfondito meglio la conoscenza grazie a questa esperienza che ci ha accumunato...GRAZIE

Grazie ancora...oggi lavorare in fondo è stato molto più facile, con il cuore e la mente ero a Ostia su quella rotonda in mezzo ad amici motociclisti Guzzisti...

Un saluto a tutti

Giorgia V35 II rossa anno 1984.

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E' ormai domenica sera, sto tornando a casa in macchina dopo la visita in ospedale. Evito la solita scorciatoia attraverso la pineta e faccio apposta il giro più lungo. L'ho fatto migliaia di volte: il finale del rettilineo della Colombo, l'ultima collinetta e si apre il sipario con la grande piazza e le palme che fanno da cornice alla Rotonda bianca, con lo sfondo immenso del mare.

Ma ieri è stato speciale.

Ormai se ne erano andati tutti, e la Rotonda era lì silenziosa. Il mare tranquillo, le luci dei locali, qualcuno a passeggio dopo cena.

Ma l'eco c'era ancora, e io lo sentivo.

Vedevo ancora gli stand, la gente che chiedeva, le moto luccicanti sotto il sole, l'aquilone di Frencis, gli sguardi ammirati e sorpresi, i bambini.

E poi le facce, le risate, gli applausi, le frasi, i balli e tutta l'amicizia e la passione che ci ha unito in questi tre straordinari giorni, come un film che non sbiadirà mai.

I pensieri poi volano con un colpo d'ala, e ti rendi conto che le moto sono giocattoli, ma il resto non è un gioco. E' di più: è amicizia, sono ricordi che ti restano dentro tutta la vita, è passione condivisa. Aldo ha ragione: è un miracolo. E come un lampo ti rendi conto che c'è un filo che lega tutto, e lo intuisci appena: Carcano, giusto un anno fa, il genio del V8 e del V90.

Del V8 nato quasi per caso e rinato miracolosamente, che ha riempito il cielo con il suo canto, ed ha fermato il traffico sul lungomare, quasi cinquant'anni dopo l'originale. E del V90, che ci ha unito tutti, che ci incanta ogni volta con il suo ritmo, che ci accompagna per la strada delle nostre vite. Due gridi diversi, una sola aquila.

Il tempo, lo spazio, mille storie che si incrociano e poi volano lontano come le faville di un grande fuoco d'artificio, ognuno con qualcosa in più dentro (e non sto parlando solo della grappa).

La rotonda era vuota e silenziosa ieri sera, ma io il grido dell'aquila lo sentivo ancora, ed avevo i brividi, come li ho adesso che scrivo.

E sapevo che avrei sentito quell'urlo ogni volta sulla Rotonda, per tutta la vita.

Lì adesso non c'è più nessuno, ma l'eco c'è ancora.

E' stato grande, vi voglio bene

ciao a tutti, Luca

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Sono tornato dal lavoro, e (tanto per cambiare) mi sono messo davanti al computer.

Voglio scrivere anch'io delle belle giornate trascorse insieme, dell'allegria, degli amici; apro la lista e leggo tutti i messaggi.

Tutto è già stato detto.

Spesso con espressioni altamente suggestive e commoventi; ma non erano rudi i Guzzisti? Se tutto è già stato detto e raccontato, cosa posso dire io?

Vi posso descrivere i ricordi e le sensazioni che mi hanno accompagnato oggi, distogliendomi anche dai casini lavorativi;

anche adesso, con le mani sulla tastiera, un sorriso ebete stampato sulla bocca e gli occhi che spesso vanno oltre il monitor a rivedere le facce allegre degli amici, ne sono ancora avvolto.

Gli amici...

L'urlo del V8...

Le prese per il culo...

La cena...

La brigata Sassari (gli amici Sardi)...

La birra... Le risate... Il mirto... La grappa... Il mirtobestia... Le cazzate...

Poi salta fuori alle tre di notte il salame di cinghiale, il formaggio, il vino, e poi ancora il mirto...

La gente che si appassiona e quelli che non capiscono niente di Guzzi ma si appassionano lo stesso...

Le Guzzi insieme e vicine come i loro padroni...

Il piccolo Fangino con due dentini ed un sorriso da un'orecchio all'altro quando ha visto il padre...

(Domenica mattina) "Dopo la cena di ieri sera, se si va a pranzo mangio solo un panino!" e ci siamo scofanati insaccati, coda alla vaccinara, testine di agnello, pasta all'amatriciana, fritto, dolce, caffè e richiamati urgentemente sul posto i portantini dell'acquavite...

I giganti dello Staff che sudano, saltano a destra e a sinistra, sorridono a tutti... Le Aquile e gli aquiloni... Gli amici che non ho potuto salutare... Pedro che mi bacia e Piero che si gonfia...

Tutto turbina nella mia testa. I ricordi non hanno più una sequenza temporale. Che vi devo dire?

Chi questo incontro lo ha vissuto mi capisce, e gli altri forse avranno più stimoli a partecipare ai prossimi.

GRAZIE A TUTTI!

Valerio Cottini (Ponsacco PI)

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Aiuto! Colto da sindrome romanesca non riesco più a smettere!

Mi alzo al mattino e comincio a dire "Aò! Er caffè?"

I romani m'hanno rovinato!

Un saluto e un grazie ancora a tutti.

Enrico "Iko" (Vercelli)

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Solo due parole, per ringraziarvi davvvero tutti...

Sono arrivata poco fa e ammetto di essere un pò skonvolta... più che a benzina ho viaggiato caffè!!!

Ma giusto due paroline le dico...

Sono partita che praticamente non conoscevo nessuno.... ma volevo esserci....e CRIBBIO menomale che l'ho fatto!!!!

Che bello sentirsi a casa tra di voi, la stessa passione che unisce, che stringe amicizie, risate, tutto nel segno della nostra bella vibrante Aquila!! Mi sono anche INNAMORATA!!! (........ del V11 che ho provato!!!!) ssssssttt che se mi sente la mia Californietta si offende!! heheehhee..

Un grosso GRAZIE a tutti gli organizzatori che si sono sbattuti x farci stare bene, e un GRAZIE ancora +grosso a tutti quelli che ci sono stati..... SIETE GRANDI!!!

Un salutone a tutti quelli che ho conosciuto e anche a chi magari mi è sfuggito, ma eravamo davvero tanti! Un abbraccio a Giorgia, Firmino e Orazio, i miei compagni chi di strada chi di bungalow Un "cambia discoooooooo!" all'Alberto che si è mazzato la musica da bravo DJ e sorbito le mie lamentele da brava skassapalle rockettara...

Ah si', un bel grazie anche all'Aulin che mi ha salvato in corner la serata di sabato portandosi via un gran mal di testa....

Spero presto di rivedervi tutti, davvero, sono stata proprio BENE!!

voster

Gabry (Milano)

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Grazie a tutti per il raduno: Fange, Alberto, Goffredo, Nello, Francis e a tutti gli organizzatori che ci hanno offerto questi due giorni stupendi.

Come dimenticare il concerto degli 8 scarichi liberi e tutti gli amici vecchi e nuovi.

Ci vorrebbero più spesso eventi del genere, ti aiutano a stare insieme a chi ha la tua stessa passione.

Lamps

Marcocalifornia

 

 

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Perche' tutti scrivono il report ed io no!?!? allora mi sono deciso di farlo
pure io!
Tie' beccateve 'sto papiro!

Sabato 10 Maggio 2003 Ore 8:30, sveglia, o meglio giu' dal letto (chi è riuscito a dormire), Black Lady telepaticamente gia' mi chiama, vado di la, mia moglie ha gia' preparato il Caffè e mi fa tornare di fronte alla realta' "non vorrai mica andartene senza sistemare il frigo!" ah, già! quasi dimenticavo, che ieri sera tornando dal lavoro mia moglie mi dice "si è rotto il frigo!" niente paura bambola! che cellai a fare il maschione in
casa?? ci penso me! e zzzot! una scossa da 220 Volts mi ricorda che forse è meglio staccare la corrente. Telefono all'assistenza chiedendo se avevano il pezzo Ok, c'e' volo al negozio, compro, torno, sostituisco (staccando la corrente) e tutto torna a funzionare, bene! posso partire tranquillo. Sono quasi le 11:00 quando mi ritrovo a caricare la moto con Luca (mio figlio) che mi aiuta a modo suo, incuriosito da quanto stavo facendo. Quando e' il momento di partire il suo pianto disperato mi fa tentennare, ma noi guzzisti duri non ci commuoviamo neanche davanti al pianto rotto di un bimbo, lo staluto, lui mi risaluta con i lacrimoni agli occhi, brrrroummm il bicilindrico si desta, mi fa idealmente l'occhiolino e complici ci
avventuriamo in questa nuova impresa. La tiburtina e' piena degli odori
primaverili tipici di maggio, la strada corre veloce sotto le ruote,
incontro decine di motociclisti, ma tutti nel senso opposto, quasi che io
sia troppo veloce per essere raggiunto da chi mi sta dietro; dopo qualche
minuto un vespone, superandomi, mi smentisce clamorosamente. Arrivo a
Tivoli, ed il traffico caotico mi fa immediatamene pentire di non aver preso
l'autostrada a Castel Madama. Man mano che mi avvicino a Roma il traffico si
fa piu' sostenuto, ma cazzo! i romani neanche il sabato riescono a
rilassarsi!!. A Villa Adrrrriana, Adrrrrrriana, una micra celeste tenta
invano di abbattermi, finalmente, dopo interminabili KM a passo d'uomo
raggiungo il raccordo. La lunga fila mi ha fatto desistere dal proposito di
attraversare Roma. Mi faccio praticamente mezzo raccordo anulare per poi
cannare clamororamente l'uscita della Cristoforo Colombo, esco sulla via del
mare e raggiungo Ostia, nella vita ho poche certezze, una di queste e' che
devo raggiungere il lungomare e procedere verso sud. Procedo lento verso la meta, si comincia a vedere qualche guzzi qua e la, quando finalmente si apre davanti a me la rotonda di Ostia, sono le tredici, il viaggio e' finito.
Parcheggio la moto, non faccio a tempo a togliermi la pesante armatura che
vengo letteralmente sommerso dagli amici guzzisti (praticamente non mi caga nessuno, neanche di striscio). Mi avvicino allo stand Fange, Antonella, er tatuto, Francesca corrono freneticamente a Destra e sinistra come formiche operose, il solo Alberto se ne sta pacioso sotto il suo cappellino bramando nuovi adepti. Saluto tutti e ritiro il mio kit. scambio quattro chiacchiere con vecchi e nuovi amici quando la voce armonica e melodiosa del tatuato (mamma mia!) mi desta da una catartasi guzzistica. Il motore del V8 replica di Marcellino sta per essere acceso. Mi preparo all'evento come un monaco buddista si prepara a raggiungere il nirvana. Dopo un paio di tentativi andati a vuoto, finalmente il motore si decide ad avviarsi; il rombo è poderoso, un'armonia di frequenze riempie l'aere, Marcellino non tira, ma
tanto basta per far intravedere le possibilita' di questa straordinaria
macchina. La faccia tra il perplesso e l'allibito di Fange e' esplicativa
piu' di qualunque commento. Finito lo show ci si comincia ad organizzare per
il giro a Tolfa, pur dispiacendomene non potro' essere del gruppo, sono
arrivato tardi, devo mettere qualcosa sotto i denti, trovare il campeggio,
montare la tenda, da tolfa si tornerebbe troppo tardi. Nonostante le
indicazioni del tatuato trovo abbastanza facilmente il campeggio, arrivo
insieme a due stupende fanciulle rispettivamente su Cali Stone e V35II il
passeggero dello Stone mi sembra una faccia conosciuta, massì!! e' lui, il
mitico Firmino. Gli occhi ed un sorriso che va da un orecchio all'altro sono
tutti per lui, nonostante le fanciulle meritino, ah! Vince, stai diventando
vecchio! Il tempo di montare la tenda e mi fiondo nuovamente al piazzale
della rotonda. Il tempo di iscrivermi per le prove (mi dispiace ma il v11 e'
occupato per tutti i turni di oggi) che mi ritrovo il sella al V11 di
Antonio Idà che guzzisticamente si e' sacrificato per farmelo provare. Si
parte tutti ordinati come scolaretti, la posizione di guida non e' il
massimo della comodita' ma mi aspettavo di peggio, tutto sommato si sta
quasi comodi.... sul V11 Cafè sport di dovrebbe togliere quel "quasi". Alla
rotazione del polso della mano destra corrisponde un'accelerazione rabbiosa del bicilindrico mandelliano, che fa tentennare le mie certezze (Black Lady, non ti tradiro' mai!). Libidine allo stato puro! quando ci si ferma per invertire la marcia, Antonio chiede se qualcuno si vuole scambiare le moto, un tizio timidamente mi chiede se voglio scambiare il V11 con la Breva. Io con un sorriso di circostanza a denti stretti acconsento. La breva e' stata un'altra piacevole sorpresa! maneggevolissima, leggera leggera, bassa bassa, con quel motore che nonostante la mancanza di cavalleria morde l'asfalto con decisione. La mancanza di vibrazioni mi spiazza, ma credo che d'ora in poi dovremmo abituarci anche a questo. torniamo alla rotonda. Il resto del pomeriggio passa piacevolmente, tra una foto ed una chiacchiera. Alle 18:00 ricevo un SMS, e' il mio amico Pierluigi che mi comunica di essere arrivato terzo nella gara di Mountain Bike di Alba Fucens; Ah gia! la gara me ne ero completamente dimenticato, Per venire ad Ostia ho dato forfait ad una delle più belle gare del calendario abruzzese!. No problem, nessun rimpianto.
Quando ormai tutti si avviavano verso il campeggio per la cena, Antonio Ida'
cercava volontari per riportare le moto della prova al campeggio. Non me lo
faccio ripetere due volte e mi faccio innumerevoli volte il tragitto tra la
rotonda ed il campeggio guidando ogni volta una moto diversa (che pacchia!).
La cena poi e' stata un'apoteosi guzzista. Vedere piu' di 150 guzzisti tutti
insieme, di cui conosci personalmente si e no il 10% ma con tutti mi senti
fratello, sprigiona un sentimento benevolo che difficilmente si riesce a
provare. Ero seduto ad un tavolo di grande prestigio, con Fange, Tatuato e
signora (come fa un animo tanto nobile... vabbe' sorvoliamo, si dice, no?
l'amore e' cieco), Luca "Anco Marzio" Angerame, Orazio Lupis, Nello Bello,
e, ciliegina sulla torta, Vanni Bettega e signora. Siparietto simpatico: Ad
un tratto Orazio, rivolgendosi a Luca, fa: "ma Vince, non e' venuto??"
Vabbe' lo perdoniamo perche' e' giovane ed inesperto! :-). Finalmente arriva
la torta, con una bellissima aquila disegnata (andro'all'inferno per questo,
lo so!), e poi le premiazioni, poi tutti in discoteca dove la visione di
Alberto con la parrucca mi fa optare per l'invito del reverendo e Pask di
provare a stanare i sardi, dove si dice che abbiano fior di prelibatezze
della loro terra. Detto fatto con il fiuto da segugio che mi
contraddistingue, dopo un tre quarti d'ora, un'ora riusciamo a trovare il
posto incriminato, L'accoglienza e' tipica della terra che ha dato i natali
a quei loschi figuri, neanche arrivo, che gia' mi trovo con un bicchiere di
"mirtobestia" tra le mani, la serata prosegue allegramente fra chiacchiere,
discussioni sulla moto di King Faber, che di california ormai ha ben poco,
sulla pazzia di Padre Pedro che ha tradito "GialloBestia" per accattarsi una
V11 Scura etc. Di tanto in tanto, urla lontane ci facevano ben capire che
qualcuno aveva litigato con la grappa. Alle tre si e' deciso di comune
accordo che i tempi erano maturi per mettere a riposo le nostre stanche
membra. Il tempo di dare la buonanotte a reverendo e Pask, infilarmi nella
tenda che mi sono ritrovato tra le braccia di Morfeo. La mattina seguente mi
sono svegliato molto riposato, nonostante appena quattro ore di sonno, la
mattina non era molto luminosa, quasi fosse consapevole che tutto stava per finire. Faccio colazione insieme al reverendo padre, smonto la tenda e
raggiungo la rotonda di Ostia, cazzeggio un po allegramente con gli amici di
sempre e verso le undici, dopo aver salutato quante piu' persone possibili,
mi avvio verso casa, purtroppo la licenza scadeva ad ora di pranzo, un
prezzo bisogna pur pagarlo per il fatto di avere una famiglia che ti aspetta
a casa.
Comunque ancora oggi a distanza di quattro giorni, un sorriso, che sembra
quasi una paresi, e' rimasto, testimone di un bel weekend vissuto in quel di
Ostia.


Vincenzo "VuDiBì" Di Benedetto

 

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Che altro dire sul raduno di Ostia? Avete già detto tutto, e meglio di
come avrei potuto fare io.
Però almeno ancora un ringraziamento gli amici che si sono sbattuti per
rendere questo evento possibile se lo meritano davvero: grazie, siete
stati grandi.
Ho ancora negli occhi un mare di moto e il sole di domenica, e nello
stomaco il rombo del V8...
Ceccevoletefa', sotto sotto so' un romantico, so'... :)
--
Pierluigi "Zio LoneWolf" Miranda
Moto Guzzi California EV 2002 "Pecoranera"

 

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Un sabato mattina, ad Ostia

Il mattino è fresco e chiaro, con solo una spruzzata di nuvole
sfilacciate che vanno ad animare l'azzurro carico di questo cielo
romano, così diverso dal mio usuale grigio-azzurro padano, che solo
raramente, in inverno specialmente, fa esclamare "Quel cielo di
Lombardia, così bello quando è bello" o qualcosa di simile. Il mare è
là, oltre i pini e di fianco il canale con le piccole barche
dondolanti, ormeggiate ai pontili in legno. Il Centauro romba meno
del solito uscendo dal campeggio, anche lui pare aver capito che
voglio solo gustarmi le ombre, i colori e gli odori di un giorno
nuovo di zecca a bassa velocità e con la visiera alzata.
Amo immensamente il mattino presto; la giornata è ancora pulita,
integra, non rovinata da una eccessiva presenza umana.
Tra pochi minuti, in riva la mare, troverò qualcuno che, come me,
attende da tempo questa mattina; c'è tranquillità mista ad un po'di
tensione, come sempre succede per la prima volta di ogni umana
esperienza, sia positiva che negativa.
I saluti sono cordiali, le attività si stanno svolgendo ordinatamente
e in una contenuta allegria, ma con la coscienza che questa volta è
diverso, questa volta è importante, questa volta ci guardano.
Mi tolgo il casco, respiro l'aria salmastra, non familiare ma
gradevolmente conosciuta; il sigaro dolce ha un sapore ancora
milgiore se gustato in una mattina di festa, senza fretta, lasciando
che il fumo lambisca il palato e venga espulso solo dopo aver
rilasciato il suo sapore.
OK si comincia... ed il resto lo sappiamo....
Grazie di cuore ragazzi per averci regalato tutto ciò.


Marcello

 

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Mi era ritornato da qualche giorno un forte attacco di sinusite complicato da una grossa tosse; i giorni dell'incontro di Roma si avvicinavano sempre di più e il medico mi aveva proibito pure la moto fino a che non fossi guarito.
Quando sono partito sabato mattina ero imbottito di farmaci, antibiotici e cupi pensieri; inveivo dentro di me con la sfiga di ammalarmi in prossimità di tale evento.
Poi sono arrivato.
Saranno stati gli amici, sarà stata l'aria, sarà stato il Mirtobestia....
Mai stato così bene e senza pensieri!
Ancora grazie a tutti!
Figli miracolati che ammazzano i microbi a colpi di Mirtobestia
Valerio Cottini (Ponsacco PI)

 

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Ma che cazzo state a dì tutti quanti????
Ma che è stato un raduno questo????
Non capite niente.
Io mi sono rotto le scatole tutto il fine settimana.
Me so rotto che centinaia de persone te chiedeno:<<Chi è Fange>>,
fatti i caççi tuoi.
Come fai a sopporta Fange che dice:<<Sto a pezzi>> e intanto risponde
ad ogni domanda dei suoi fans. Ha più fans lui che Nino D'Angelo.
Come fai a sopporta Barbara e Flavio(Fange Family) che arrivano
portandosi tutta quell'allegria, poi i bambini che sorridono così
non me piacciono.
Me so rotto de Nello che prima se imbacucca tutto per partì a fa la stafetta e poi te chiede de piaje le chiavi della moto dallo
zainetto, che non riesce a mettersi sulle spalle da solo e quindi lo
devi aiutà.
Poi sti caçço de aquiloni tutto er tempo li davanti che svolazzavano
e Francesco che correva dicendo:<<cazzo c'è poco vento, no adesso
c'è sta, no adesso non va>>.
Che dire di Alberto, e stato lì a prendere i dati ed ascoltare tutta
quella gente sempre con quella sua calma ed eleganza, STOPPACIOSO
più der petto de pollo.
Me so' rotto de gente come Rosella (moglie di Alberto) che arriva
tutta innamorata del marito, sbaciucchiamenti e poi se rimbocca le
maniche e comincia a lavora. False buone. Neanche la De Filippi
riusciva ad organizzare una situazione così lacrimevole.
Che dire di Goffredo, quest'anno senza neanche una figuraccia, per
sona veramente pallosa.
Che dire di Francesca sempre così attiva e bendisposta da essere
estremamente fastidiosa.
E Macio che palle, stava li davanti al V8 a rispondere a tutte quelle
domande sotto a sole una visione veramente raccapriciante.
Antonella ad questo incontro a preso per il culo pochissimo il
sottoscritto e ciò e stato veramente fastidioso.
Poi ti si presentano due persone come Aldo e Terry due persone
veramente scradevoli, di quelle che non conoscendoti ti offrono
ospitalità nella loro casa, che quando ti conoscono ti salutano con sincera passione, che alla fine ti fanno dei complimenti di cuore.
Robba da volta stomaco.
I Sardi che tutte le volte portano sto mirto bestia e varia robba,
hanno rotto, portate un succo un paio di margherite.
E la famiglia V8 sempre disponibile, sempre pronta allo scherzo,
pensavano di fare una bella cosa portando quel catorcio che bisogna
pure spingerlo per accenderlo.
Che dire de Zinfo che non se presenta mai a mani vuote, veramente
sopra le righe. Una persona pesante.
Marco 1100 che per 10 minuti ha odiato il mondo intero, persona
fastidiosissima.
Veramente acide le donne Guzziste chi con il cambaletto chi le calze
di Pippi Calzelunghe(come se scrive), non si poteva scherzare, molto
snob.
Che dire dei Siciliani sempre in selenzio, delle persone poco
cordiali, poco espansive.
Che dire di Rosalba che senza conoscere nessuno si e messa a vendere
le magliette e mi ha sopportato 3 giorni ubriaco, veramente ipocrita.
Poi che palle che ogni anno devo mostrare sempre il Tatuagio.
Poi quest'anno tutti hanno dato una mano è stato veramente penoso vedere tutti così impegnati a far funzionare il tutto.


Andrea(Tatuato)


P.S. Potrò scordarmi i nomi, ma scorderò mai le facce e le emozioni
che mi avete fatto provare in quei 3 giorni. Siete stati fantastici.
GRAZIE
Un solo rammarico non aver potuto passare più tempo con tanti vecchi
amici e dispiace non aver potuto conoscere meglio le Guzziste(PORCO)

 

 

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