LA
LUBRIFICAZIONE DEI MOTORI
I
motori a combustione interna non consistono solamente di parti
meccaniche in movimento, ma sono anche sede di un ciclo termico e di
complesse reazioni chimiche che sviluppano calore e producono sostanze
dannose per il funzionamento e la conservazione del motore stesso.
Di
conseguenza, come vedremo in seguito, all’olio motore si richiedono,
oltre all’azione lubrificante che rimane prevalente, le proprietà di
resistere alle temperature elevate ed all’ossidazione, di assicurare
la pulizia del motore, di proteggere le superfici dalla corrosione e di
asportare il calore, integrando il sistema di raffreddamento.
Gli
organi meccanici dei motori che devono essere lubrificati sono i
seguenti:
-
accoppiamenti pistone-cilindro
-
cuscinetti di banco e di biella
-
spinotti
-
cuscinetti degli alberi a camme
-
camme e punterie
-
ingranaggi e catene di distribuzione
-
gruppi bilancieri
-
steli e guide delle valvole
-
pompe dell’olio.
A
questi organi deve giungere un flusso costante e continuo di olio
mediante opportuni sistemi di lubrificazione.
I
sistemi di lubrificazione impiegati per i motori sia Diesel che a
benzina, destinati all’autotrazione, sono:
-
a circolazione forzata con una sola pompa
-
a circolazione forzata con due o più pompe (a carter secco)
-
a sbattimento
-
a miscela.
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Lubrificazione
a circolazione forzata con una sola pompa
È
il sistema più diffuso nel campo automobilistico. Esso è costituito da
una coppa, contenente l’olio, nella quale pesca una pompa che manda
olio sotto pressione ai vari organi da lubrificare, attraverso apposite
canalizzazioni.
Essendo
la pompa mossa dallo stesso motore, all’atto dell’avviamento la
lubrificazione è affidata soltanto al sottile strato di lubrificante
rimasto sulle superfici, ed alla sua capacità di assicurare una buona
lubrificazione limite (untuosità, proprietà antiusura).
Sulla
canalizzazione che parte dalla pompa, oltre al manometro dell’olio ,
viene inserito un filtro in serie o in derivazione che ha il compito di
trattenere le impurità trasportate dall’olio impedendone l’accumulo
nel circuito di lubrificazione.
Per
facilitare l’asportazione del calore nelle macchine con prestazioni
sportive e nei veicoli pesanti, la coppa è talvolta alettata o esistono
dei veri e propri radiatori dell’olio raffreddati ad acqua o ad aria.
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Lubrificazione
a circolazione forzata con due pompe (a carter secco)
Questo
sistema di lubrificazione è particolarmente adatto per vetture da
corsa, motocicli con elevate prestazioni e veicoli fuori strada. In
questo caso l’olio non è contenuto nella coppa, ma via via che vi
cade viene aspirato da una o più pompe ed inviato in un serbatoio
separato.
Tale
sistema viene adottato per evitare che, a causa delle brusche
accelerazioni e decelerazioni, o a causa delle pendenze, l’olio venga
completamente accumulato ad una estremità della coppa provocando il
disinnesco della pom-pa e l’interruzione della circolazione. Pur
essendo evidentemente più complesso del precedente, questo sistema presenta
il vantaggio di poter abbassare il motore in conseguenza delle minori
dimensioni della coppa e, per quanto riguarda l’olio, ne consente un
miglior raffredda-mento e una minore contaminazione da parte dei
prodotti della combustione.
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Lubrificazione
a sbattimento
Questo
sistema di lubrificazione, abbandonato in campo automobilistico, era
realizzato col movimento delle bielle, dotate nella parte inferiore di
una specie di cucchiaio che, pescando nell’olio contenuto nella coppa,
lo sbatteva contro le pareti dei cilindri.
Nei
motori moderni, lubrificati con i sistemi a circolazione forzata, l’olio
fuoriesce dai cuscinetti di biella e viene proiettato verso le pareti
dei cilindri per effetto combinato della pressione e della rotazione
dell’albero.
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Lubrificazione
a miscela
Con
questo sistema il carburante viene usato come veicolo di trasporto dell’olio
fino ai punti da lubrificare.
Infatti,
quando la miscela olio-carburante-aria entra nel motore, il carburante
già parzialmente evaporato volatilizza completamente, liberando
goccioline di olio che si depositano sulle parti in movimento relativo.
La preparazione della miscela può essere effettuata in due modi:
—
miscelando direttamente l’olio nel serbatoio del carbu-rante in
percentuali dall’I % al 9% come avviene nel caso dei motoscooter e dei
fuoribordo;
—
immettendo olio e benzina in due serbatoi diversi e poi miscelandoli per
mezzo di un dispositivo posto prima del carburatore.
Nei
motori a benzina e Diesel vengono generalmente impiegati i sistemi a
circolazione. La lubrificazione a miscela viene usata invece nei piccoli
motori a benzina a due tempi.
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