I componenti, i loro nomi, a che servono

 

 

Innanzitutto chiariamo il motivo per cui a bordo di un veicolo con motore a benzina c'è un impianto elettrico: la miscela si incendia in camera di combustione grazie alle candele. Che producono un arco voltaico ("scintilla") ad altissima tensione. E' da questo che si capisce la necessità dell'impianto elettrico.


Poi, oltre che per far funzionare il motore, l'impianto lo si può sfruttare anche per per altri scopi: per viaggiare di notte, per segnalare cambi di direzione, per farci sentire in caso di pericolo oppure per avvertire che stiamo frenando. Inoltre ci consente di vedere gli strumenti di bordo al buio ed è determinante per segnalarci anomalie o malfunzionamenti. Inoltre deve azionare il dispositivo che ci consente di mettere in moto senza il pedale, oltre che a ricaricare la batteria.

Per riuscire a fare tutto questo la Moto l'energia se la deve produrre!


Da quanto detto fino a ora possiamo dividere l'impianto elettrico in due parti: quella propriamente elettrica e quella necessaria al funzionamento del motore.
Della prima fanno parte:

  • Il generatore; è costituito dalla dinamo o dall'alternatore

  • L'accumulatore; è costituito dalla batteria

  • Il raddrizzatore o rettificatore; utilizzato solo nel caso degli impianti con alternatore

  • Il regolatore di tensione; è necessario dato che la tensione prodotta cambia in funzione del regime del motore

  • Il cablaggio; è costituito da fasci di cavi contenenti più o meno conduttori che possono essere o meno inguainati; il suo compito è di trasportare l'energia elettrica

  • I connettori; sono indispensabili per collegare meccanicamente, oltre che elettricamente, le varie parti del cablaggio, in maniera tale da consentirne un suo rapido e razionale sezionamento

  • Le lampade tutte; dalle più minuscole del cruscotto alla più potente del faro anteriore

  • Gli interruttori; servono ad attivare o disattivare alcune parti dell'impianto: alcuni hanno sede nei blocchetti al manubrio, come ad esempio quello per le luci di posizione

  • I deviatori; consentono di modificare la condizione di funzionamento di una parte di impianto già attivata, come passare dagli anabbaglianti agli abbaglianti

  • I pulsanti; hanno la stessa funzione degli interruttori, ma funzionano solo per il tempo in cui vengono azionati; è il caso di quello per il motorino d'avviamento o delle trombe

  • Il commutatore; è costituito dal famoso blocchetto elettrico di accensione o "quadro" e si aziona tramite la chiave

  • I sensori e i bulbi; si comportano come gli interruttori ma sono in grado di azionarsi "da soli" e servono per inviare informazioni al cruscotto; esempio classico: la spia dell'olio; è comandata da un bulbo

  • I relais, o relè; non sono altro che degli interruttori o deviatori comandati tramite un altro interruttore o pulsante azionato però quest'ultimo manualmente; servono per comandare utilizzatori che assorbono elevate quantità di corrente evitando così di far passare la stessa corrente negli interruttori convenzionale che altrimenti si squaglierebbero

  • I fusibili; sono delle valvoline che si fondono o spezzano quando sono attraversate da quantità di corrente superiori a quella per cui sono stati tarati e quindi ideali per proteggere l'impianto da corti circuiti o componenti da una eccessiva quantità di corrente

  • Il teleruttore: è un relè in grado di sopportare correnti elevatissime

  • Il solenoide; si trova nel teleruttore del motorino d'avviamento e funziona da elettrocalamita (in pratica è un avvolgimento di rame che, se attraversato dalla corrente, si comporta come una calamita)

  • Il motorino d'avviamento; si tratta di un vero e proprio motore elettrico ed è in grado non solo di avviare il motore, ma potrebbe addirittura far marciare la Moto!

  • Non di serie, ma consigliabilissimo e facilissimo da installare, lo staccabatteria; costituisce addirittura una sorta di essenziale antifurto.

Vediamo ora quali sono le parti dell'impianto strettamente legate al motore e al suo funzionamento. Oltre ad alcune già citate, sono:

  • Le candele; provvedono ad incendiare la miscela in camera di combustione

  • Le bobine; servono a fornire la corrente alle candele dopo avere elevato i 12 V della batteria fino ad oltre 20.000 Volt!

  • I cavi ad alta tensione o cavi A.T.; collegano le bobbine alle pipette delle candele

  • Le pipette delle candele; non sono altro che il connettore isolato delle candele e dei cavi A.T.

  • Le puntine platinate; in pratica sono i contatti dell'interruttore costituito dallo spinterogeno

  • I condensatori; hanno il compito di "spegnere" l'arco voltaico che si forma sui contatti delle puntine platinate e che alla lunga le danneggerebbe

  • Lo spinterogeno. E' l'insieme costituito dalle puntine, dai condensatori e dalla piastra metallica sulla quale sono montati appunto puntine e condensatori.
    A differenza di uno spinterogeno per auto, quello delle Moto distribuisce i 12V e non la corrente elevata dalla bobina, che sulle automobili è unica mentre sulle Moto ce n'è una per cilindro.

Nella prossima pagina vedremo come individuare ogni singolo componente.

 


ToniDesman