INTRODUZIONE

 

Brevi e semplici spiegazioni

 

Affinché tutti siano in grado di poter esercitare un minimo di interventi essenziali sull'impianto elettrico è bene che forniamo un minimo di teoria, seppure non proprio "ortodossa", ma per chi è noefita o inesperto è bene essere chiari e semplici il più possibile.
Andiamo quindi a cercare di mettere in condizione di comprendere un po' di terminologia di base quanta più gente possibile: termini come corrente e tensione devono essere distinti! Quindi con pochi disegni corredati di spiegazioni cercheremo ora di illustrarVi la differenza:

 

 

Le due linee rappresentano i cavi ("fili") elettrici, all'interno dei quali scorre la corrente (indicata con "I" e che si misura in ampere, simbolo "A").

Perché la corrente possa scorrere è necessario che uno dei due cavi si trovi ad un potenziale elettrico maggiore dell'altro (più o meno è come dire che un vaso di fiori posato sul davanzale di una finestra del quinto piano ha un potenziale "gravitazionale" maggiore rispetto ad un identico vaso posato però su una finestra posta al primo piano).

La differenza di potenziale elettrico tra i due cavi costituisce la tensione (indicata con "V" e che si misura in volt, simbolo "V").

 

 

 

Nel prossimo disegno (fig. 2) abbiamo aggiunto due elementi fondamentali al nostro schema: un generatore ed un utilizzatore.

Il generatore (alternatore o dinamo) produce la corrente che scorre verso la lampadina (l'utilizzatore). Quest'ultima, attraversata dalla corrente, si illuminerà e, tanto più potente sarà e tanta più luce produrrà.

La potenza elettrica si misura in Watt (simbolo "W").

La potenza elettrica è data dal prodotto matematico della corrente (I) per la tensione (V), quindi: W = V x I.

Si devono quindi moltiplicare gli ampere della corrente per i volt della tensione: Watt = Ampere x Volt e cioè W = A x V.

Da cui è facile ricavare anche: A = W / V e V = W / A .

 

 

 

 

Ora introduciamo un paio di elementi nuovi: l'interruttore e la massa.

L'interruttore serve a comandare gli utilizzatori dell'impianto. Quando azioniamo un interruttore, non facciamo altro che chiudere il circuito, che nel disegno è invece aperto o a riposo. Quando invece lo azioniamo per disattivare un utilizzatore (ad es. per spegnere una lampadina), apriamo il circuito elettrico.

Per inciso gli impianti elettrici dei veicoli sono a corrente continua (ovvero i valori di tensione e corrente non presentano variazioni nel tempo, come invece succede per quelli domestici, in alternata). Quindi gli impianti in continua sono costituiti da un polo positivo, nel nostro caso con potenziale a 12 V e da un polo negativo a potenziale 0 V.

Dato che fisicamente il polo negativo delle nostre moto non è ricollegato al generatore con un cavo, ma tramite opportuni e dislocati collegamenti al telaio (che è di materiale conduttivo!), nello schema qui sotto non viene rappresentato con un collegamento rettilineo ma col simbolo della "massa", costituita appunto, dal telaio della Moto.

 



ToniDesman